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Autore: Alexia_Sutcliffe    24/04/2013    0 recensioni
La storia narra la vicenda di una ragazzina di nome Cassidi che scopre uno specchio con dentro una ragazzina di nome Xenia tra loro sbocciera un amore...
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'AMORE IN UNO SPECCHIO
Nella penombra di una soffitta decadente una bambina sta a giocare con la sua macchinina bianca, da sola nel silenzio di quella camera impolverata e piena di oggetti, a lei appaiono sconosciuti e quasi senza valore oramai ricoperti di polvere e ragnatele. La bambina va a giocare ogni giorno lì, quella stanza è rimasta uguale per tutto quel tempo, gioca lì davanti a quello specchio antico appeso alla parete, con la cornice argentata rovinata un po' col tempo è decorato con dei ghirigori molto dettagliati, anche se il tempo ha portato via gran parte della sua bellezza si riesce a capire ancora le  loro innumerevoli forme, la superficie è rimasta intatta anche se dai lati appare rovinata e sporca...Riflette la sua immagine, ogni tanto alza lo sguardo sul suo riflesso per non sentirsi sola in quella stanza illuminata solo dalla piccola finestra in alto sulla parete di fronte, da questa si riversa nella stanza una luce calda e la polvere danza nell'aria come se attendesse la luce per concedersi un ballo tanto atteso nelle ore notturne.
La bambina di nome Cassidi ha 10 anni, i capelli neri sono lunghi fino alle spalle e raccolti in due codini legati con due fiocchetti blu mare, grandi occhi neri, un viso grazioso, indossa un vestitino lungo fino al ginocchio, con le maniche larghe, bianco con le rifiniture nere e uno scollo a cerchio, del pizzo sulla gonna, sotto indossa delle calze scure e delle scarpette bianche di pelle allacciate con una fibbia piccola nera.
Gioca con la macchinina bianca lanciandola da una parte all'altra, finché non la lancia un po' più forte facendola andare contro lo specchio toccando lievemente la superficie, allunga la mano per riprenderla ma all'improvviso qualcosa attira la sua attenzione, dal riflesso dello specchio compare un'altra macchinina, rossa che si allontana spinta da quest'ultima e si ferma ai piedi di una bambina seduta con le gambe piegate di fianco, una mano appoggiata a terra per sorreggersi e l'altra appoggiata in grembo, ha i capelli biondi anche lei raccolti in due codini con dei fiocchi rossi, ha il viso grazioso con due occhi grandi celeste chiaro, quasi color ghiaccio ma più caldi, porta un vestitino nero con rifiniture bianche; Cassidi è stupita nel vedere che lo specchio non raffigurava più la sua immagine, ma bensì quella di un altra ragazza, questo gli provoca un tuffo al cuore dalla sorpresa, non si aspettava che gli accadesse una cosa del genere, non aveva paura di quella ragazza tutt'altro "non sono sola.." L'altra prende la macchinina rossa e l'ha rilancia mandandola a scontrare con quella bianca gli sorride, ha un sorriso caldo e dolce, Cassidi rimane affascinata da essa "Come ti chiami?" una voce....si sente nella stanza La bambina si guarda in giro senza trovare nessuno fino a che non si gira verso lo specchio, è lei che ha parlato. Sorride <> "Xenia" rispose l'altra <<è un bellissimo nome..>> dice sorridendogli dolce, Xenia arrossisce "Grazie anche il tuo.." ricambia il sorriso...
I giorni passavano, Cassidi era sempre più impaziente di rivedere Xenia, ogni volta con lei provava emozioni forti e vivide che non provava con nessun'altro, quando pensava a lei sorrideva spontanea.
....Ignara dell'oscurità che si faceva largo nella casa composta da pregiudizi e incomprensioni, chiamata anche ignoranza delle persone di fuori, questa presto sarebbe giunta a lambire anche il piano superiore della casa....

Trascorreva piacevoli giornate insieme a Xenia, più andava avanti e la consapevolezza che il suo amore per lei non poteva andare oltre la uccideva dentro, non conosceva casi simili al suo, o di cose del genere che avessero un lieto fine in quel mondo di persone normali, cosi ostile da fargli a volte paura e reprimere la voglia di andare avanti e di rifugiarsi in un posto assai migliore di questo..se solo potesse esistere...Ma se cèra Xenia lì con lei, non aveva bisogno di scappare da nessuna parte perchè dove ci fosse lei sarebbe stata meglio ed al sicuro da qualsiasi cosa minacciasse di farle del male...Sorride a quel pensiero mentre sale le scale di casa, apre la porta rivelando un' atrio buio e poco illuminato composto da piastrelle un tempo bianche e ora inchiostrate di sporco e polvere, non era certo una casa tenuta a lucido come uno specchio appariva infatti trascurata dai proprietari, un tempo una ricca famiglia aristocratica e potente che teneva all'onore e la tradizione, ora appariva sbandata e decadente come se avesse perso l'onore di un tempo; Ci sono diversi quadri appesi alle pareti che raffigurano gli antenati e i capostipiti della famiglia, si può dire che l'unica cosa intatta erano loro, la tela come un tempo non aveva sbiadito i colori che appaiono vivaci e ben uniformi, l'ambiente intorno era composto da pochi mobili impolverati, la polvere non aveva risparmiato neanche loro..."Strano la mamma è sempre in casa" Uno strano silenzio avvolge l'intera abitazione, si dilaga dalle stanze del primo piano fino ad arrivare all'atrio, avvolge Cassidi senza lasciargli scampo soffocandola in quella quiete innaturale ed incolore, rimane li quasi pietrificata mente una massa nera si fa largo nel corridoio di fronte a lei, sembra non avere forma, sembra avere mille artigli pronti a ghermirla e trascinarla in quel mondo tanto ostile...L'oscurità è qui per te, si fa largo nelle tue paure e incertezze pronta ad afferrarti e portarti via...
..."Scappa finche sei in tempo fuggi per nasconderti chissà dove, mettiti al sicuro dove non può prenderti...Trova un rifugio dove non può prenderti...se no è la fine per il tuo essere"...
Terrorizzata la bambina fugge per le scale, la paura si fa largo nei suoi occhi macchiandole lo sguardo, fugge sulle scale quasi inciampando fra i gradini, dove sarà un posto sicuro in cui nascondersi?..dove?..Non conosce le risposte a queste domande...Finché un barlume di speranza gli illumina il viso "La soffitta.." prende coraggio ignorando le urla di quella cosa che vengono dal piano di sotto, facendo il più piano possibile afferra la cordicella sul soffitto e tira verso di sé facendo scendere la scaletta cigolando un po', una volta che ha toccato terra si affretta a salire le scale per poi tirarla su, sospira e si avvia alla stanza, guarda lo specchio non cè Xenia...sconsolata si siede a terra, piega le gambe abbracciandole sul petto, appoggia la testa sui ginocchi cercando di calmarsi e di non farsi prendere dal panico per via della situazione che si è venuta a creare adesso "Dove sei, ho bisogno di te Xenia..." La stanza si fa silenziosa, tranne per le urla al piano di sotto, Cassidi si stringe le gambe a se sperando che l'amica si faccia viva prima che l'oscurità la prenda...
Xenia compare nello specchio e vede la sua amica li per terra tremante nell'angolo opposto della stanza, capisce che è successo qualcosa "Devo andare da lei.."tocca la superficie dello specchio con le dita, questa si sfalda diventando liquida e calda allontana le dita per la sorpresa, non si aspettava una cosa del genere "impossibile"
...Lo specchio dopo un secondo tocco si deforma ancora lasciando che le dita escano fuori nel mondo reale con grande stupore della ragazza, preso coraggio fa un passo avanti mettendo un piede fuori sul pavimento, la superficie oramai diventata un velo impercettibile si ritira verso gli angoli facendo oltrepassare del tutto il corpo..."Era da tanto che voleva farlo e non ci era mai riuscita in quei giorni,ad atteso questo giorno con impazienza..."
Si guarda le dita stupita di quello che è appena successo, si gira a guardare lo specchio che non si è ricompattato segno che sta ad indicare che aspetta il suo ritorno di là, la sua attenzione si sposta sulla botola attirata da quelle urla inumane che la fanno rabbrividire "è questo che ha turbato l'animo di Cassidi, sono cosi orribili anche da lontano" Rabbrividisce al solo pensiero di cosa può provocare un simile lamento inumano, senza perdere altro tempo si avvicina all'amica appoggia una mano sul suo braccio, il contatto gli provoca una scarica di emozioni diverse sussurra con voce dolce guardandola tirare su lo sguardo e incrociarlo con quegli occhi azzurri di Xenia, gli sorride vedendo la sua espressione stupita, poi del tutto inaspettato l'abbraccia a se sussurrando quasi alle lacrime lei ricambia l'abbraccio tirandola in piedi, è bastato guardarla per capire cosa deve fare e del perché lo specchio l’ha lasciata uscire gli dice stringendogli la mano mentre sente le urla farsi sempre più vicine, segno che hanno raggiunto il secondo piano...
Cassidi la guarda sorpresa, non si aspettava una richiesta del genere, guarda la sua mano che tiene quella dell'amica e poi lancia uno sguardo alla botola dice riportando lo sguardo in quelli di lei...
...Xenia conduce Cassidi allo specchio "è da tanto che voleva farlo, non può crederci che sta succedendo davvero, presa da un coraggio che non credeva di avere si ferma a pochi centimetri dallo specchio la guarda negli occhi, in quelle pozze scure che sono in grado di incantarla e tenerla nel loro incantesimo per sempre, lei di certo non avrebbe voluto abbandonarla per niente al mondo, sarebbe stata ore a contemplarla desiderosa di immergere i suoi zaffiri celesti senza mai più farli risalire...Stringe la mano nella sua..
"Devo dirglielo adesso non so quando avrò più l'occasione di farlo.."
sussurra
..Le urla si fanno più vicine ogni secondo che passa....
Cassidi la guarda aspettando che pronunci quelle due parole tanto attese, mai avrebbe pensato di sentirgliele dire meno che meno che ricambiasse il suo sentimento, non dice nulla per paura di interromperla...
Xenia chiude gli occhi respirando l'aria circostante che si fa sempre più tesa, per  il destino che sta artigliando la botola desideroso di risucchiarle in una realtà cupa e ostile, le brama da troppo tempo e di certo non se le farà scappare tanto facilmente ora che è cosi vicino ad ottenerle...
Xenia avvicina le labbra alle sue lasciando che il respiro si infrange con quello di lei, le sfiora piano quasi impercettibile sussurrandogli quasi inudibile, Cassidi sbatte le palpebre stupida e incapace di rispondere anche se la risposta è davanti ai suoi occhi, basta la sua espressione a dare conferma all'altra che è ricambiata dallo stesso sentimento..
...Un colpo secco e la botola si apre facendo riversare la quiete e l'oscurità nella stanza...
Xenia abbraccia Cassidi a se e con un balzo saltano nello specchio che si richiude subito dopo ritornando compatto pronto a catturare l'immagine di oggetti impolverati e pavimenti logori  vissuti da epoche lontane, ignorando l'oscurità rimasta li con le sue urla tormentate da una brama che non sarà mai saziata che si ritira nell'angolo scomparendo alla vista, ma latente da altre percezioni lasciando nell'aria quella quiete ingannevole e stordente in attesa di altre prede che bramano l'accettazione da altri...
Xenia conduce Cassidi dall'altra parte dello specchio rivelando un giardino di inaspettata bellezza, il prato di un verde intenso popolato da rose di ogni colore, in mezzo sta un gazzebo bianco candido con all'interno un tavolino apparecchiato per il tè, con pasticcini di ogni tipo e gusto il tutto sotto una luce luminosa e calda, ma non accecante sembra soffusa, Cassidi sbatte le ciglia ammaliata da tanta perfezione, mentre Xenia la conduce in quel paradiso..
Tutta la preoccupazione, l'ansia e la paura sono svanite, perchè oramai nulla importa finché si ha accanto la persona amata il resto passa in secondo piano...
-Fine
  
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