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Autore: _Teta_    25/04/2013    3 recensioni
Ciauuuu (^0^) mi sono iscritta domenica sera e voglio già pubblicare una storia … non incolpate me , è colpa dei miei filmini mentali u_u ( guardate come mi assumo le mie responsabilità -_-“ )
Comunque , la protagonista della fic è una certa-piattola-dai-capelli-rosso-castano-più-comunemente-detta-Natsumi (?) che cercherà di intromettersi in una delle tante bellissime coppiette YAOI dell’Inazuma Japan UwU
“Non ne poteva più . Era stufa di tutti quegli sguardi melensi ( e a sua detta stomachevoli ) che si scambiavano . Guardò intensamente colui che stava cominciando ad odiare da ormai troppo tempo . Ma stava per succedere qualcosa , e lei , l'artefice di quel qualcosa , stava per avere la sua tremenda vendetta .”
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Nelly/Natsumi, Shawn/Shirou, Shuu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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asdfghjklò

Ciao a tutti sono nuova e questa è la mia prima fic ^_^ spero che almeno un pochettino piccino piccolino vi piaccia… Un’ultima cosa prima di lasciarvi al testo (che siete molto coraggiosi a leggere se mai qualcuno lo leggerà T_T) scusate la mia scarsa autostima owo”

Allooooora, dicevo per favore una piccola recensioncina (?) se volete me la lasciate ? Vorrei migliorare il mio modo di scrivere, col vostro aiuto!!! Baaaaaciiiiii  ^3^

 

 

 

Lanciò un’altra occhiata al campo dove si allenava l’Inazuma Japan. Tante volte aveva sofferto solo guardando quel campo. Cento volte aveva maledetto l’amore per la sofferenza che provocava. Mille volte aveva sentito battere forte il cuore a causa di un ragazzo con i capelli platinati, rivolti all’insù, occhi color dell’ebano che sembravano penetrarti nei pensieri,  leggendoli tutti.

Lei, Natsumi, avrebbe preferito che i suoi pensieri non fossero mai stati letti, però. Era davvero molto innamorata del fantastico attaccante del fuoco, il famoso Gouenji Shuuya, ma in fondo sapeva di non essere ricambiata.

Era già molto tempo oramai che nella squadra piccoli amori erano sbocciati, e Natsumi non poteva non essere felice per i suoi amici. Ma ogni volta che vedeva quei due parlare, guardarsi, stare vicini le veniva voglia di uccidere il ragazzo che era riuscito a conquistare l’attaccante dei suoi sogni, al contrario di sé.

Quel ragazzo era Shirou Fubuki. Gentile, timido, ma di grande talento, riusciva a conquistare tutti.

Proprio a causa della sua timidezza mai era riuscito a confessare i suoi sentimenti a Gouenji, e lo stesso era successo a quest’ultimo. Probabilmente a causa della sua impassibilità.

Patetici, neanche hanno il coraggio di esprimersi, di dire un semplice “ti amo”, si ripeteva la manager, ma la verità era un’altra. Era terribilmente gelosa. E in quanto a confessioni, figuratevi se invece lei ne sarebbe stata capace!

Non ne poteva più. Era stufa di tutti quegli sguardi melensi (e a sua detta stomachevoli) che si scambiavano. Guardò intensamente colui che stava cominciando ad odiare da ormai troppo tempo. Ma stava per succedere qualcosa, e lei, l'artefice di quel qualcosa, stava per avere la sua tremenda vendetta.

Fine allenamento. Era arrivata la sua ora.

“Fubuki, dovrei parlarti” sibilò la ragazza, col suo solito tono freddo, in quel momento quasi disumano, come disumana era la cosa che stava per fare.

“Mh? Di cosa?”

“Lo scoprirai tra poco. In privato.”-

“Spero solo che non sia qualcosa di grave… “ e seguì, un po’ confuso, Natsumi.

La manager si fermò, le spalle ancora rivolte verso l’albino, e dopo qualche secondo di pausa, cominciò lei a parlare.

“Sai quanto dolore mi stai provocando, vero ?”

“C-cosa?”

“Non fingere. Non puoi non esserne a conoscenza.” il tono di voce agghiacciante.

“Scusa, non capisco… ma se ho fatto qualcosa di sbagliato nei tuoi confronti ti faccio le mie scuse” Natsumi odiava la sua ingenuità. Tutto odiava di quel ragazzo.

“Ti ostini a non capire… te lo spiegherò io. So che Gouenji Shuuya, come dire, ti vuole un gran bene, non è così?” le gote del giocatore si imporporarono leggermente, ma quel rossore risaltava lo stesso sul suo candido viso.

“E so anche che è ricambiato, non è forse vero?”

Porpora. Le guance di Fubuki erano divenute definitivamente color porpora.

Non sapendo cosa dire, Shirou restò in silenzio. In fondo era vero, dal primo momento in cui l’aveva visto, ad Okinawa, il bomber di fuoco lo aveva sempre attratto, e fortunatamente per lui era accaduto lo stesso a Shuuya. Fortuna per Fubuki, sfortuna per Natsumi, che ora, irritata dal silenzio troppo prolungato, si era voltata, adirata, con le lacrime che premevano per uscire.

“Aki e Haruna mi hanno sostenuta dall’inizio, ho sempre potuto contare sulle mie amiche. Nonostante tutto, Gouenji non si è mai accorto di me. La cosa più frustrante fu quando tornò nella nostra squadra, ad Okinawa. Fin dal primo istante ha messo gli occhi su di te, mentre in tanti anni io non sono riuscita a conquistarlo…”

“Vuoi dire che-“

“Si, Fubuki. Io sono sempre stata innamorata di Gouenji Shuuya.” concluse lei con tono stranamente minaccioso.

“Quali sono le tue intenzioni allora?” avrebbe fatto meglio a non chiederlo. Natsumi si avvicinò, inchiodandolo al muro, guardando sempre in basso, gli occhi coperti dai ciuffi rossastri. Rossastri come il sangue che ora scorreva con una lentezza inquietante sul coltello che teneva in mano la ragazza.

Guardò il corpo che giaceva a terra, un corpo in cui poco prima batteva un cuore, all’unisono con quello di Shuuya.

Era in preda alla pazzia. Restò qualche secondo a pensare a ciò che era appena successo. Non fece in tempo a realizzare completamente che aveva ucciso un ragazzo, un suo amico, un formidabile giocatore giapponese, che sentì un flebile suono provenire da sotto di lei. Un messaggio. Sul cellulare di Fubuki. Senza sapere perché  ,  prese il cellulare e aprì il messaggio:

 

                                  “Ti amo. Scusa se non sono riuscito a dirtelo di persona.”

 

Una dichiarazione. Mittente: Gouenji Shuuya.

Restò qualche secondo a ragionare, per poi rendersi conto di quello che aveva fatto.

Aveva ucciso non solo un ragazzo, ma un amore. Si sentì subito colma di un grande senso di colpa; si sentì un’assassina. No, non si sentiva, era un’assassina.

Voleva morire. Si puntò il coltello al cuore, che aveva battuto, come quello di Shirou, per Gouenji.

 

 

Ed eccola sulla terra ghiacciata, accanto al corpo di Shirou, dopo aver subito la sua stessa sorte, dopo essere caduta vittima del più potente killer. L’amore.

Di quel “doppio omicidio” restò solo un messaggio. Indirizzato a: Gouenji Shuuya.

 

 

                             “Ho fatto una cavolata. Mi sento tremendamente in colpa per

                                   averlo ucciso. Ho preferito andare con lui. Mi dispiace immensamente.”

 

 

 

 

*Angolo della scrittrice improvvisata che non sa recitare come tale (?)*

Mi dispiace tanto per SHIIIROUUUUU   T0T   è il mio preferito e lo adoooroooooo

Ma mi serviva che andasse così. Io vivo di GouFubu. No seriamente. E adoro lo Yaoi *_*

Alooooraaaaa… non so se ho fatto errori di grammatica, anche se sono la prima in grammatica a scuola e per questo mi sento potente UwU (ma quale ??? =_=)  per favore recensite almeno un pochino!!! Anche per gli errori che potrei aver fatto ^0^ Un’ultima cosa… io non odio Natsumi, anzi, ma alcuni la mettono con Gouenji e Shuuya è solo di Shirou èwè. Ok basta XD

Tety♥
  
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