THERE IS ALWAYS ANOTHER ONE
 
 
 
Stavamo tornando a casa Ziva.
Io e te,nessun'altro.
Solo noi,i ricordi del ballo della serata precedente,l'ansia per non aver arrestato Bodnar.
Consapevoli entrambi di aver compiuto un piccolo passo in avanti nella nostra relazione.
È davvero così piccolo Ziva?
Forse non c'è bisogno che me lo chieda perché proprio in questo momento,quando le lacrime solcano il tuo bellissimo viso,le lacrime che nascondono un dolore ancora vivo e lancinante per la morte di tuo padre,io ti afferro la mano e te la stringo.
Non era mai successo.
E le nostre dita si incrociano,attorcigliano come due rose rosse in un mazzo di fiori. Due fiori con le spine che tendono ad allontanare tutti gli insetti che provano a posarvisi sopra.
Ma noi adesso non siamo così,lo sento,non abbiamo più spine,tu non mi respingi ma mi stringi con tutta la forza che hai ancora nell'esile corpo.
Onestamente non so come riesci a sopportare ancora,come sei sempre stata risoluta e forte davanti alle difficoltà che ti si presentavano.



Ora non ho dubbi,hai capito che quello che voglio è solo stare con te,amarti...
Il semaforo diventa verde,spingo il piede sull'acceleratore ma il mio braccio destro non si scosta neanche per un secondo dal tuo.
Ho voglia di fermare l'auto,scendere,asciugarti le lacrime e stringerti a me.
"Tony.."
Sorrido. Forse non dovrei perdere più neanche un solo istante.
Dovrei solo dimenticarmi della regola numero dodici e del mondo circostante e baciarti.
Dio solo sa quanto vorrei che il tempo tornasse indietro.
Già,questo maledetto tempo che scolpisce i nostri volti con tutte le lacrime che non abbiamo mai versato.



È un secondo:mentre ti guardo,noto che una macchina si sta avvicinando velocemente. Il mio unico pensiero sei tu. Urlo,urlo a squarciagola il tuo nome,ti afferrò e ti spingo verso di me.
Poi solo un sordo rumore del clacson e le mie dita insanguinate che cercano disperatamente di raggiungere le tue. Ho paura Ziva,non si muovono.
Non lasciarmi.



Sai è buffo pensare che tutte le volte in cui ti stai per aprire con me,c'è sempre qualcosa che te lo impedisce.
Ricordi quando stavi per partire per Israele? Ricordi che le parole non sono uscite? Io desideravo,bramavo sapere da te cosa provassi in quel momento ed ero arrabbiato,quando sei rimasta ferma,immobile,intrappolata in un mare di sentimenti troppo grande anche per te,mia ninja. Ma sbagliavo,ho sempre sbagliato a dubitare del tuo amore per me Ziva.
Un amore fatto da sguardi,da tocchi veloci e da abbracci. Proprio come quello che mi hai dato poco dopo che Shmeil se ne andasse.
Quella notte,quella notte ho pronunciato tre parole,At Lo Levad.
Tre semplici,facili parole che avevano tutt'altro significato ma che mi hanno fatto comprendere cosa fosse il vero amore. E quanto tu mi abbia cambiato nel profondo.



Aprò gli occhi. Mi gira la testa,probabilmente sto sanguinando ma non importa.
Il mio primo pensiero sei tu Ziva.
Il ricordo delle tue mani fredde mi incute tanta paura da farmi voltare subito.
Ti trovo lì,vicino a me,senza sensi e con una brutta ferita alla spalla.
Sei pallida,non riesco neanche a capire se respiri.
Inizio a spingere forte,forte per cercare di togliermi la cintura. Ho male ovunque ma il mio cuore urla il tuo nome e ciò mi spinge a sopportare.
Sto piangendo. Non ci credo..io,il giocherellone,l'agente super speciale Anthony DiNozzo che piange come un bambino.
"Ziva,stai con me! Ti prego Ziva!" Continuo a parlarti,so che puoi sentirmi,ti prego non mi lasciare.
Riesco a liberarmi,ti afferro per le spalle e,con l'ausilio dei piedi,spingo fuori entrambi.
Cadiamo per terra,tu non ti riprendi.
Riesco ad alzarmi e ti prendo in braccio per portarti via,il più lontano possibile ma..le mie gambe cedono.
Non ce la faccio,non sono così forte come sei tu,Ziva.
Respira,dannazione!
Respira,torna da me! Abbiamo ancora così tante cose da dirci..
Bodnar non può vincere,non deve. Noi siamo i buoni,noi eppure finiamo sempre per essere feriti fisicamente o mentalmente.
Avevi ragione Ziva..c'è sempre un altro mostro!! Ma tu poco combatterlo,respira!



Anche questa volta è colpa mia.
Non ho visto la macchina arrivare,non ti ho protetta come avevo promesso di fare. Soprattutto non ti ho detto una cosa,la cosa più importante:Ti amo Ziva.
E penso che sia un buon motivo per riaprire gli occhi..torna da me.
Ho lasciato perdere troppe volte,voglio lottare,voglio risvegliarmi all'ospedale con te,portarti a casa e dirti ciò che provo!
Perché le rose sono belle quanto te Ziva ma appassiscono col tempo.
Il nostro amore no,è eterno e forse il più splendido e complicato che esista.
Ti aspetto.

Respira,Ziva. Respira.



N.d.a.
Cioè...devo commentare?
Ancora una volta scusate se non ho aggiornato Sometimes you're wrong ma..ma..sono in uno stato confusionale da quando ho visto Berlin.
L'episodio è stato uno dei più belli di sempre,intensissimo,meraviglioso e,come sempre,imprevedibile.
Sappiamo che Tony e Ziva stanno bene dagli spoilers tuttavia non ho potuto fare a meno di scrivere questa ff.
Sappiatemi dire se vi è piaciuta o se fa schifo..la mia mente partorisce strane idee ultimamente.
Bacioni
Vostra
Alessia
•Questa storia è di nuovo frutto della collaborazione con Meggie che mi sopporta e che voglio ringraziare di cuore quindi,se avete tempo,passate a leggere anche la sua :)
•@Nikush:cosa ne pensi dell'episodio??? :D