Dieci luglio,festa di compleanno.
Brandon e Alyce erano diventati buoni amici a maggio. Quella sera sarebbe scattato qualcosa,una scintilla speciale,che sarebbe diventata un fuoco.
Era una festa in piscina,la sera,dopo la cena. Le ragazze ballavano,mentre i ragazzi erano da parte a parlare. Alyce,come non aveva mai fatto prima,pensava a Brandon,sperando che la stesse guardando ballare. A un certo punto andò da lui,gli prese la mano e lo portò a ballare,ma lui non voleva. Iniziarono a scherzare tra di loro.
 
Ad Alyce piaceva un ragazzo, Danny,che però non ricambiava i suoi sentimenti. Prima dell’estate avevano iniziato a parlare tutto il giorno,tutti i giorni,ma da quando erano cominciate le vacanze,era come sparito. Era sempre angosciata per questo,le mancava parlare con lui. Aveva bisogno di un po’ di felicità in quella sua vita complicata. Infatti neanche la sua situazione familiare era tanto facile. I genitori non erano separati,ma litigavano sempre. Lei preferiva divorziassero,piuttosto che sentirli urlare quasi ogni giorno.
Anche a Brandon piaceva un’altra, Sherley,la sua ex. Complessivamente erano stati insieme sette mesi,lasciandosi e prendendosi. Lui stava male per lei.
 
-Il bello è che nessuno dei due avrebbe mai pensato che si sarebbero salvati a vicenda con il loro amore.-
 
La serata continuò serenamente. Arrivò il momento di fare il bagno in piscina. Brandon si tuffò con gli altri,mentre Alyce rimase in piedi,a guardarlo. Pensava a quanto fosse carino e simpatico,a come sarebbe felice se fosse la sua ragazza; ma nello stesso tempo pensava che lui era interessato a Sherley e rifletteva sul fatto che lei non gli sarebbe mai piaciuta.
 
 
Il giorno dopo,Alyce raccontò alla sua migliore amica Mary che stava iniziando a provare una grande simpatia per Brandon. Le disse tutto ciò a cui aveva pensato quella sera e aggiunse che non aveva pensato,neanche per un secondo,a Danny. Mary non era a conoscenza della sua situazione familiare; Alyce non ne parlava con nessuno. Ma nonostante questo,Mary le disse:
-Se solo il suo pensiero ti rende felice,dovresti almeno provarci.-
-Non ne sono sicura,a lui piace Sherley.-
-Potresti fargliela dimenticare,così non sarai felice solo tu,ma anche lui.-
-Ho paura.-
-Non devi averne. Avvicinati poco a poco. Puoi chiedere aiuto a L., è uno dei migliori amici di Brandon! Ed è anche tuo amico.-
-Hai ragione,provo a parlargli,vediamo cosa dice.-
 
Alyce,quello stesso pomeriggio,raccontò tutto a L.,che però non disse nulla; ancora non sapeva se Brandon provasse lo stesso,ma le disse che lo avrebbe scoperto o che almeno li avrebbe fatti avvicinare.
Grazie a lui,Brandon iniziò ad uscire nella stessa compagnia di Alyce. Ormai c’era ‘chimica’ tra di loro. Diventavano ogni giorno più unici.
 
Dopo una settimana o una diecina di giorni, L. chiese ad Alyce:
-Nel caso ti mettessi con Brandon..sarebbe una cazzata? Nel senso..sarebbe una relazione seria o una delle tante ‘storielle’ come quelle del tuo passato?-
Alyce aveva avuto quattro ragazzi nel giro di tre mesi. Se ne vergognava tantissimo. Ammetteva di essere stata una bimba in quelle lunghe giornate,ma ormai la gente pensava che lei prendesse in giro i ragazzi,che nessuno di quelli con cui era stata le fosse piaciuto davvero,cosa non vera. Tutti fanno degli errori nella vita,no? Anche lei; e se n’era pentita tantissimo. Da quando era iniziata l’estate era maturata molto e aveva capito che ormai non doveva fare più la bambina,perché non lo era più.
-Sarebbe una relazione seria,senza dubbio. Lui mi piace davvero tanto.-
-Quindi sei sicura che non farai cazzate?-
-Sicurissima.-
-Va bene.-
-Ma perché queste domande?-
-Così..per curiosità.-
-Ah,okay.-
Non voleva illudersi,ma aveva capito che forse una simpatia c’era anche da parte di Brandon. Era felice.
 
Passarono i giorni,si affezionarono sempre di più. Arrivò il giorno in cui dovevano fare il primo passo.
 
Cinque agosto.
Quel giorno tutta la compagnia aveva organizzato un falò sulla spiaggia,dalle diciotto alle ventidue e trenta. Solo Brandon non era potuto andare dalle diciotto perché i genitori non volevano. Così,con la scusa per uscire,andò alle ventidue,giusto una mezz’oretta prima per fare quello che doveva fare (lol). Alyce rimase in ansia tutto il pomeriggio. L. aveva detto ad entrambi che si piacevano ed ambedue sapevano che quella sera sarebbe successo qualcosa. L. aveva detto:
‘Non dovete mettervi insieme come i bambini però. Direttamente il bacio,senza parole. Come fanno i grandi. O volete fare i bambini?’. L’aveva detto a tutti e due separatamente.
Alyce non vedeva l’ora che arrivasse,ma nello stesso tempo,non voleva. Era nervosa,preoccupata. Aveva già dato il suo primo bacio,ma ogni volta che lo ricordava si schifava di quanto potesse essere stata stupida e immatura. Quella è un’altra storia.
Brandon non aveva mai dato il suo primo bacio. Ed era ancora più nervoso di Alyce.
Erano le ventidue,era arrivato. Le farfalle nello stomaco si trasformarono in elefanti. Si salutarono con un abbraccio. Si sedettero sulla spiaggia. Riuscirono a dire solo ‘come stai?’ e queste domande semplici. Per la maggior parte del tempo si guardavano timidamente negli occhi. Lei aspettava il suo bacio. Lui era imbarazzato. Entrambi pensavano ‘com’è bellao.’
Alla fine,Alyce, facendo un timido sorriso,lo baciò.