"TOM I LOVE U 4 EVER." Eccomi quiiiii!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!! Questa fanfic parla di una ragazza che ha vissuto un' "avventura" di una notte con Tom! Spero vi piaccia perchè non sapevo assolutamente che scrivere!! Recensiteeee!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Non basta più
il ricordo... Ricorderò
e comunque anche se non vorrai... Ti
sposerò perché non te l’ho detto mai... Come
fa male cercare, trovarti poco dopo... E
nell’ansia che ti perdo ti scatterò una foto...
Una ragazza
sedeva alla sua scrivania, con la testa sulle braccia e gli occhi
chiusi, e pensava... Pensava ad un
concerto. Un concerto stupendo. Un concerto dove lei c’era.
Vicinissima al suo sogno. Pensava e
ricordava. Ricordava una
festa. Ricordava un bacio. Ricordava lui... e una notte....
Ricorderò
e comunque e so che non vorrai... Ti
chiamerò perché tanto non risponderai... Come
fa ridere adesso pensarti come un gioco... E
capendo che ti ho perso ti scatto un’altra foto...
-Ti
ricorderò per sempre Tom...- Ti ho lasciato
il mio numero di telefono, ma non servirà a niente
perché tu non mi richiamerai... Sorrido mentre
mi rivesto. Infondo è stata solo una notte. Come un gioco.
È durato poco. Appoggio la mano sulla maniglia. Poi mi fermo
e mi rigiro. Prendo la macchinetta fotografica dalla borsa e ti scatto
una foto. Sei bellissimo avvolto nelle coperte, illuminato lievemente
dalla luce del mattino. So che ti ho perso per sempre...
Perché
piccola potresti andartene dalle mie mani... Ed
i giorni da prima lontani saranno anni... E
ti scorderai di me... Quando
piove i profili e le case ricordano te...
Ma il tuo
ricordo non mi abbandonerà mai. Ed ora sono qui.
In attesa che cominci un nuovo concerto. I giorni che ci
separavano mi sono sembrati anni, ma ora eccomi. Piove. Le gocce
di pioggia formano piano il ricordo del tuo viso...
E
sarà bellissimo... Perché
gioia e dolore hanno stesso sapore con te... Io
vorrei...
Il concerto
sarà sicuramente stupendo. Come te. Non sono
né triste né felice. Tanto ormai gioia e dolore
non hanno differenza per me. Vorrei tanto
rivederti...
Soltanto
che la notte ora velocemente andasse... E
tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse... E
voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare... E
voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire...
Il concerto
finisce. Siete tutti sul palco e sorridi a tuo fratello che recita uno
dei suoi tanti monologhi in tedesco di cui nessuno capisce nulla. Ti prego,
guardami. Fammi capire che non ti sei dimenticato di me. Ho solo bisogno
di uno sguardo... e un sorriso se non ti costa molto. Ti prego... Mi guardi
finalmente, ma solo per un secondo. Se devo soffrire
preferisco non averti mai conosciuto...
E
riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante... Ma
pur avendoti qui ti sentirei distante... Cosa
può significare sentirsi piccolo... Quando
sei il più grande sogno il più grande incubo...
Mentre torno a
casa immagino che tu sia qui... Che cammini
vicino a me... Ha spiovuto e
ora una lieve nebbiolina mi avvolge i piedi. Un ragazzo mi
passa vicino. È così simile a te. Ora tutto mi
ricorda te. Il tuo magnifico sorriso. I tuoi splendidi occhi. Mi sento
piccola... minuscola rispetto a te. Sei il mio sogno e
contemporaneamente il mio incubo di ogni notte...
Siamo
figli di mondi diversi una sola memoria... Che
cancella e disegna distratta la stessa storia... E
ti scorderai di me... Quando
piove i profili e le case ricordano te...
Sarò
stata presto cancellata dalla tua memoria. Io infondo sono
solo una delle altre. Non
accadrà mai la stessa cosa... Non senza un
errore del destino. E il mio destino non mi piace per niente. Siamo figli di
mondi diversi... io non c’entro niente con te e con il tuo
mondo... anche se tu hai invaso il mio...
E
sarà bellissimo... Perché
gioia e dolore hanno stesso sapore con te... Io
vorrei... Soltanto
che la notte ora velocemente andasse... E
tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse...
La mia vita
è un emerito schifo senza di te... E se mi avessi
cancellato per sempre? È
vero. Gioia e dolore non sono più distinte per me... Ma cosa sto
provando adesso esattamente?
E
voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare... E
voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire... Non
basta più il ricordo... Ora
voglio il tuo ritorno...
Amami. Ti chiedo
troppo? Si. Allora odiami.
Questo è troppo per me. Non mi basta
più il tuo ricordo. Voglio rivederti. Voglio parlarti.
Voglio toccarti. Voglio baciarti. Ti voglio. Esco di casa e cammino. Piano mi sono
avvicinata a ponte Milvio. Il ponte dei lucchetti. Non ci sono mai
stata. È un’occasione. Se solo tu fossi qui con
me...
E
sarà bellissimo... Perché
gioia e dolore hanno stesso sapore lo stesso sapore con te... Io
vorrei... Soltanto
che la notte ora velocemente andasse... E
tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse... E
voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare... E
voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire...
Prendo il
lucchetto della bici che porto sempre con me e un pennarello nero nella
tasca del cappotto. TOM I LOVE U 4
EVER. Lo chiudo su un
altro lucchetto che è attaccato al palo. Prendo la chiave
e faccio per buttarla nel fiume. Mi blocco. Mi siedo sul cornicione. Tengo stretta la
chiave e mi lascio scivolare giù. Giù nel vuoto.
Verso l’acqua. Verso la mia fine. Infondo, se non posso
averti la vita non ha più senso... per me. Addio Tom. Ti ho
amato e ti avrei amato in futuro e per sempre. Ma io non ho
più un futuro e noi non avremo mai un per sempre...
E
voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire...
*** Una
mattina di sole un ragazzo con i rasta sciolti lungo le spalle si
svegliò nel suo letto di albergo. Vicino
al suo letto un foglietto e una foto, che ritraeva lui mentre dormiva.
Ammazza com’era sexy! Accese la TV. ‘Che palle non
c’è un cavolo!’ Si mise a rimirarsi
nella foto. In basso c’era un nome.
“Clarissa”diceva la firma. Mh... era brava a fare
le foto. Il telegiornale era cominciato e Tom decise che poteva
meritarsi un minuto della sua preziosissima attenzione. Si
sdraiò sul letto mentre la giornalista cominciava ad
annunciare il primo servizio. -Questa
notte una ragazza si è tolta la vita affogando. Si pensa che
sia un suicidio poiché non si trova alcuna traccia di sangue
sul ponte né sul corpo. La ragazza, Clarissa, aveva diciotto
anni. In questo momento si stanno effettuando delle analisi sul ponte.- Un
uomo con un camicie bianco apparve in primo piano. -Abbiamo
trovato tracce delle sue impronte digitali su un pennarello nero
abbandonato sul ponte e su un lucchetto. L’abbiamo tolto dal
palo per analizzarlo...- La
telecamera inquadra un sacchetto di plastica contenente il lucchetto
dove si legge a chiare lettere la scritta TOM I LOVE U 4 EVER. -Oh
cazzo questa tizia era un nostra fan! Una mia fan!-
FLASH
BACK -Ciao...
come ti chiami?- -Ehm..- -Che
c’è?- -Tu...
Tu sei...- -Tom
Kaulitz! E tu...?- -Cla...
cla... Clarissa!- -Bene!
Ciao!- -C...
Ciao!- FINE
FLASH BACK
-Oh
merda merda merda merda!- Tom
compone un numero sul telefono della camera. -Pronto?- -BILL
CAZZO ACCENDI LA TV!!- -Ok
ma che ti prende?- -Una...
una ragazza stanotte... si è... si è...- -Suicidata?
Si Tom le persone muoiono! Bravo ci sei arrivato!- -Cazzo
Bill smettila di fare il coglione e ascolta!- -...- -Allora?- -Oddio
Tom che cazzo hai fatto?- -Non
lo so!- -Dio
quanto mi dispiace...- -Si
anche a me ma cosa posso fare?- -Forse
per cominciare andare a chieder scusa ai genitori?- -Era
orfana...- -Ah...- -Bill?- -...- -BIIILL!!- -Si?- -Mi
sento di schifo...- -Lo
so Tom e fai anche bene!- -No
Bill! Tu da bravo fratello dovresti dirmi ‘Non preoccuparti
Tomi non è stata colpa tua!’ non rispondermi
così!!- -E
come faccio se hai appena fatto suicidare una ragazza!!- -Ok
basta devo partire...- -E
dove vai?- -Faccio
una visitina ai folletti dell’Irlanda!- -Oh
davvero? posso venire con te?- -VADO
AL CIMITERO COGLIONE!- -Ah...- Tom
attacca. Si veste e si dirige fuori dall’ hotel. Su un taxi.
Verso il cimitero. Si
sta celebrando un funerale. Si avvicina ad una ragazza che piange. -Tu...
Tu sei...- -Tom
Kaulitz! E tu...?- -Be...
Beatrice...- -Ciao!- -C...
Ciao...- -Eri...
amica di Clarissa?- -Si...- La
ragazza scoppia di nuovo piangere e Tom la abbraccia. -Mi...
mi dispiace tanto... è... colpa mia... in un certo senso...- -No
Tom... lei ti amava... davvero... e gli hai reso la vita impossibile!
Ma... non è colpa tua se lei ha deciso questo...- Tom
annuisce. Il
funerale finisce. -Io...
ti dispiace lasciarmi solo un secondo?- -No...
aspetta un attimo...- Beatrice
si dirige alla lapide fredda e accarezza la foto della ragazza. -Ti
volevo bene Clary...- Si
bacia due dita e sfiora di nuovo la foto. Tom
fa un mezzo sorriso osservando il sorrisetto triste della ragazza.
Poverina. Doveva volerle davvero bene. -Scusa...
ora vado...- Mentre
la ragazza si allontana Tom si avvicina alla bara. Vorrebbe essere
triste ma non ci riesce. Si rende conto che tutto questo a lui
è totalmente indifferente. E gli dispiace molto per questo.
Sorride alla foto. -Perdonami
se ti ho fatto soffrire...- Sussurra.
Poi lentamente si volta e se ne va, tirando calci ai sassolini e
sporcando le scarpe di terriccio strusciando i piedi per terra. Clarissa
sarebbe per sempre uscita dalla sua vita. Così come ne era
entrata. E lui lo sapeva bene. Ma questo non gli impediva di pensare a
quanto fosse orrenda la vita di altre persone, e probabilmente per
colpa sua. Aprì il cancello di ferro scricchiolante e
uscì dal cimitero. Non si accorse di una ragazza dai capelli
chiari che lo guardava. La sua pelle era cadaverica. Gli occhi che lo
fissavano erano spenti. Ma nonostante tutto adesso che poteva stare
vicino a lui... era felice.
THE
END!! NOTE
DELL’AUTRICE: Ok questa storia è tristissima ma
oggi non sono in vena di cose allegre e mentre ero in macchina che
ascoltavo “Ti scatterò una foto” di
Tiziano Ferro, che è la canzone citata nella ff, ho pensato
ad una fan dopo un concerto... e quindi è nata lei...
l’obrobrio che ho scritto. Lo so l’ultima parte con
Tom non c’entra niente però mi sentivo di dover
mettere che lei era felice finalmente perché poteva anche se
non fisicamente stare con lui. Visto che non potevo mettere che Tom
veniva trascinato da un filo invisibile al cimitero e che una voce
interiore gli diceva che era morta una tizia, che si chiamava Clarissa
e che si era suicidata per lui ho messo su questa mini storiella
finale!! Spero vivamente che vi sia piaciuta!! Baciotti! _PuCiA_