"Tony, sei sicuro che sia una buona idea?"
"Certo che ne sono sicuro, Doc."
"E cosa te lo fa pensare?"
"A parte il fatto che sia una mia idea?"
"A parte quello, sì."
"Avanti, come fai a non vederlo? È--"
"Lo vedo perfettamente. È enorme, non vedo come potrei non vederlo."
"Lo spirito natalizio ci rende sarcastici, dottore? Come fai a non vedere quanto sia adorabile, intendevo."
"'Adorabile' non è esattamente l’aggettivo che utilizzerei per descriverlo."
"Ah no? E quale useresti, sentiamo?"
"Ingombrante."
"Senti, Banner, capisco il tuo pregiudizio verso tutto ciò che sia di grandi dimensioni, ma questo è un essere inanimato e, in quanto tale, innocuo. E non è nemmeno verde! Qual è il tuo problema?"
"Io non ho alcun problema, Tony, ma temo che Pepper avrà qualcosina da obiettare quando le annuncerai che bisognerà sfondare una parete per far entrare in casa il suo regalo di Natale."


















Note
Io lo sapevo. Sapevo perfettamente che la visione di quel film avrebbe compromesso ulteriormente (come se fosse possibile) i miei neuroni e mi avrebbe indotta a sommergere il fandom di fan fiction demenziali e prive di senso. Temo (per voi) che questa sia soltanto la prima di una lunga serie (tra l'altro, è il mio esordio nel fandom di Iron Man, figata!) e chiedo anticipatamente venia per l'ondata di idiozia con cui vi travolgerò (tempo permettendo). Quando questa mattina mi sono alzata, ancora adorante e sprizzante di fangirlismo per quanto visto ieri sera, ho sentito il bisogno di scrivere questa cosa (penso che "cosa" sia la definizione più adeguata, per la sua pochezza e per l'imbecillità che trasuda da ogni parola), ispirata da quel meraviglioso (?) coniglio gigante e dalla scena dopo i titoli di coda.
Amo il coniglio, amo Banner, amo Stark, amo tutti voi. Sono un mare d'ammmore oggi. Cercherò di riprendermi, promesso.