Arrivata a Londra, la prima cosa che faccio è cercare un taxi che mi porti subito a casa. Mi guardo in giro e... bingo! Faccio segno al taxista, che si ferma e mi chiede la via. Gliela dico senza troppe cerimonie e lui parte.
È una villetta a schiera nella periferia di Londra. Vedo che accanto a casa mia c’è una villa grossa il doppio di casa mia, chissà chi ci abita. Appena scendo, pago il taxista e mi guardo un po’ in torno, osservando il paesaggio. Quello che vedo mi piace, oh si. Un bosco. Si va a caccia stasera. Non vedo l’ora.
Entro in casa e subito l’odore di pini e querce mi invade le narici. Che bella casa mi sono scelta. Al piano di sotto c’è un salotto, una cucina e un bagno. Al piano di sopra ci sono due stanze da letto con bagno interno. Niente male. Mi avvio in quella che sarà la mia stanza e inizio a sistemare i vestiti nell’armadio. Noto una radio in camera, la accendo. Sento la voce del presentatore che dice:< E ora, signore e signori, gli One Direction con: She’s not afraid! >. E parte la canzone. È carina, buon ritmo, belle voci. Anche il nome mi è familiare, forse lo avrà detto qualche volta un’umana della mia vecchia scuola in Colorado. Sì, probabilmente è così. Farò ricerca su di loro. Poi mi ricordo. Lily, la mia beta nel vecchio branco, li adorava. Questo mi provoca una fitta di dolore al pensiero della recente perdite subita nell’abbandonare la mia vecchia vita. Non rivedrò Lily mai più.
Sento gli occhi pizzicare, ma non posso piangere. Non ho mai pianto. Un alfa non può permettersi di piangere. Deve essere forte, poiché deve proteggere e istruire il branco.
Così finisco di mettere a posto le mie cose, poi scendo in cucina a mettere a posto il poco cibo che sono riuscita a sgraffignare da casa prima della fuga. Poi mi stendo sul divano e tutto ciò che è successo negli ultimi giorni torna a travolgermi come un uragano. Con addosso una spossatezza di origini sconosciute, cado in un sonno profondo.
 
Quando mi sveglio la prima cosa che faccio è guardare l’ora. Le sette e mezza di sera. Ecco spiegata la mia fame. Con la mente sgombra da qualsiasi pensiero che non sia la caccia, mi dirigo verso la porta sul retro e mi avvio verso il bosco. Quando sono sicura che nessuno mi stia osservando, cambio forma. Adesso in mezzo al prato con l’erba alta davanti al bosco, non c’è più la ragazza alta e slanciata dai capelli rossi e gli occhi verdi, bensì un lupo un po’ più grosso del normale, con una pelliccia bianca screziata di grigio e marroncino, e gli occhi color del muschio ghiacciato.
Mi lancio in una corsa sfrenata, consapevole di quanto le mie zampe abbiano voglia di correre. Mi fermo solo quando noto una piccola radura in mezzo al bosco. Le mie orecchie guizzano avanti e indietro alla ricerca di qualsiasi rumore possa animare il sottobosco. Il mio fiuto sempre all’erta. Il vento cambia direzione, e allora lo sento. Un branco di cervi. Perfetto. Mi dirigo verso l’origine dell’odore, consapevole di quanto la mia brama di sangue e carne fresca stia aumentando.
Noto un piccolo cerbiatto, un po’ in carne e decido di abbattere quello. Ho già ucciso dei cerbiatti da sola, ma è difficile. Di solito lo si fa in coppia, ma non è questo il caso. Sono sola. Decido di usare la tattica dell’effetto sorpresa. Mi acquatto dietro un cespuglio poco distante dalla mia preda. Sono controvento, quindi il branco di cervi non sentirà il mio odore. Conto fino a tre per poi lanciarmi all’inseguimento del cerbiatto. In poco tempo gli sono addosso, puntando alla gola. Spicco un salto e lo azzanno alla giugulare. Il sangue inizia subito a sgorgare dalla ferita, entrandomi direttamente in bocca. Subito il sapore di rame mi inebria i sensi, così appena sento la mia prenda cadere a terra, morta, mi avvento sulla carcassa. Strappo via la tiepida carne dal corpo ormai senza vita dell’animale. Molte persone potrebbero trovarli carini, i cervi, ma per me sono carini solo da morti, quando sono cibo. D’altronde, io sono pur sempre un lupo.

spazio autrice.
Hello peaple!! sono di nuovo io, che vi rompo una storia nuova di zecca!
un fantasy in cui i ragazzi SONO famosi. credo si sia capito che amo i fantasy. beh fanciulle, i vi lascio e mi raccomando: fatemi sapere cosa ne pensate! sapete che vi amo. i miei ringraziamenti a tutte le persone che anno messo le mie altre ff nelle preferite/seguite/ricordate. siete importanti. va bene, me ne vado. Ciaoooo! :)