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Autore: harrysaudition    25/04/2013    3 recensioni
Per la gente il prototipo di persona felice è quella persona con una bella famiglia, con tanti bigliettoni nelle tasche, circondata da molti amici di alta società e sempre di buon umore.
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Per la gente il prototipo di persona felice è quella persona con una bella famiglia, con tanti bigliettoni nelle tasche, circondata da molti amici di alta società e sempre di buon umore.

SBAGLIATO.

Sono nata, per errore, in una famiglia inglese molto ricca circondata da persone della stessa classe sociale, troppo perfetti per me. Sono, per giunta, figlia unica e i miei genitori, se così posso chiamarli, mi hanno solo messo al mondo perché per il resto se ne infischiano di me e di tutto quello che faccio. Per loro non esisto, sono solo una ragazza scapestrata che è stata cacciata via di casa. Niente affetto, niente amore paterno e materno, niente di niente.
Ditemi voi, come poteva cresce una bambina in questo modo? Non poteva. Ho diciotto anni, ma in realtà sono bloccata nei miei sogni ad occhi aperti. Non ho un’infanzia, non ho un ricordo di un Natale passato ad aprire i regali insieme ai miei genitori, non ho una fotografia scattata con mia madre e mio padre, non ho niente, come se la mia giovane vita fosse stata solo di passaggio e meno importante di quanto sono io per i miei. Così, non avendo né protezione e soldi, né amore, ho deciso di trovarmi un lavoro, troppo basso per le persone che mi conoscono e, anche, per me. Di notte lavoro in un night club. Non sono la barista e neanche la titolare di quel club, ma sono solo un oggetto che vende amore ad ogni uomo che passa per quel posto.
Quando salgo sulla piattaforma in costume e tutti gli uomini si avvicinano per infilarmi qualche soldo nelle mutante mi sento, in un certo senso, me stessa. Combatto lunghe notti per pagare l’affitto dell’appartamento che ho ‘comprato’ in un piccolo paese sperduto e malfamato dell’Inghilterra. Almeno lì nessuno sa della mia esistenza e mi sento libera.
Il mio lavoro è monotono, come tutta la mia vita; ogni notte mi presento in uno dei più famosi club frequentato da molte persone senza una vita sociale, che ritengo poco intelligenti, e ballo in modo sensuale finché non si fa mattina. Quando tutte le persone spariscono dal locale la sala principale si svuota, la musica si ferma, le luci smettono di accecarmi e la mia testa smette di rimbombare.
Frequentando la compagnia del night club, ho conosciuto la droga.
Prima di salire sul palco, mi drogo per stordirmi. Riesco ad uscire per un po’ dalla realtà, dalla mia vita di merda e immagino tutto diversamente, molto più bello. Immagino la vita che ho sempre desiderato. Ho iniziato con piccole dose ed erano sufficienti per mandarmi dall’altra parte ma mano a mano che mi abituo, mi serve sempre una maggiore quantità. Come tutti sanno più è la droga, più sono i soldi.
Per comprare, allora, quella sostanza che mi fa andare in ecstasy ho dovuto lasciare la casa che avevo affittato e mi sono ridotta a vivere sotto i ponti, come una barbona. Ho venduto tutto per comprarmi la droga e anche quando guadagno qualcosa di extra lo spendo tutto per quella robaccia che non riesco a farne a meno.
Con la droga, poi, ho conosciuto anche l’alcool e le sigarette.
Ogni sera, dopo aver fatto la mia prestazione nel night club, esco e compro infinite bottiglie di alcolici, molte pasticche e interi pacchi di sigarette molto pesanti. Per strada, dove ormai abito, mescolo tutti insieme creando un mixer fortissimo e inghiotto tutto, senza nessun ripensamento, poi fumo finché le sigarette non finiscono.
Ormai la mia vita è questa e gli unici migliori amici che ho sono la droga, il fumo e l’alcool.
Man mano che passa il tempo, però, mi sento debole e nel mio corpo scarseggiano le forze. Non sono più attiva come prima e anche nel locale riesco a ballare per poco tempo perché mi sento subito male e soprattutto stanca, senza forze. Sono anche dimagrita moltissimo, sono diventata ‘pelle e ossa’. Nonostante la mia salute, sicuramente in pericolo, ho continuato per questa strada, fino ad arrivare sull’orlo di un precipizio e adesso dovevo decidere se saltare o no.
Una sera, però, al club è arrivato un ragazzo che ha subito attirato la mia attenzione. Appena ha attraversato la soglia della porta principale ha subito puntato gli occhi sul mio esile corpo. All’inizio ho pensato che voleva solo fare sesso quindi ho continuato a ballare e a scatenarmi sul cubo ma quando mi è venuto vicino e mi ha afferrato il polso, ho capito che aveva altre intenzioni.
L’ho seguo sul retro del locale e mentre mi trascina dietro di lui, l’ho osservo. Indossa una leggera camicia in lino bianco, coperta da una giacca blu. Sotto ha dei jeans scuri e porta delle Converse bianche, stesso colore della camicia. Ha le spalle larghe e una chioma castana che oscilla di qua e di là quando cammina. Sembra molto imponente e forte.
La nostra corsa termina quando arriviamo vicino ad una macchina nera, nella quale salgo insieme allo sconosciuto. Sembra strano, ma io entro ovunque e vado con chiunque se dopo venivo pagata. Quella sera, però, non arrivammo mai  a casa sua.
Sono trascorsi cinque anni da quella notte, sono cresciuta, sono diventata una donna con una carriera, una famiglia e con un marito stabile. Adesso ho la vita che ho sempre desiderato: ho due bambini, un maschio e una femmina, sono ricca e lavoro come capo in un’azienda tessile. Ho comprato una casa da paura, grande e soprattutto molto luminosa, in una città molto importante dell’Inghilterra. Ogni tanto mi capita di pensare alla mia vita precedente, al night club, a tutti quei ricordi che non scompariranno mai dalla mia mente, a quell’uomo che mi ha salvato e mi ha riportata sulla giusta strada. Quell’uomo che adesso è diventato padre dei miei figli e mio marito. È diventato l’uomo che ho sempre desiderato avere al mio fianco, che non smetterò mai di amare.
È quell’uomo che tutti chiamano Harry Styles. 
  
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