Microfoni in mano, un ultimo abbraccio d’incoraggiamento e poi si sale sul palco.

Le luci, le urla, gli striscioni, è tutto così magico.

Amo i concerti, mi fanno sentire così vicino alle fan. Osservo il pubblico sorridendo, stringo il microfono tra le mie mani e poi comincio a cantare con i ragazzi.

 

Suoniamo, parliamo, saltiamo, rispondiamo ad alcuni tweets facedo cose strane, come ballare la macarena, ma soprattutto ci divertiamo e siamo noi stessi, cinque ragazzi che stanno vivendo il loro sogno.
 

 

Mi avvicino a Harry per scompigliarli il ciuffo mentre è abbassato a sfiorare le mani di alcune ragazze, ma lui prontamente si sposta cercando di toccare i miei, di capell. Louis ci raggiunge e mi salta in groppa, provando a facilitare Harry, ma Liam e Zayn intervengono e alla fine ci ritroviamo a terra, fra le risate di tutti.

Sposto il piede di Liam dalla mia faccia e mi alzo, ma un grido mi fa gelare il sangue nelle vene.

 

‘Fai schifo Niall, scendi dal palco, non meriti di stare nella band!’

 

Mi giro per cercare di capire chi ha urlato, ma la vista mi si offusca.

Sento qualcuno prendermi per le spalle e poi delle braccia scure circondarmele.

Mi abbandono nel profumo di Zayn e provo a trattenere quelle maledette lacrime.

 

Mi allontano e il pakistano dice al microfono:  -Perché invece non abbandoni il concerto tu? Non meriti di essere chiamata ‘Directioner’. - 

Abbasso lo sguardo a terra, non voglio vedere gli altri, non capirebbero.

 

Liam mi da una pacca sulla spalla, e proprio mentre i primi accordi della prossima canzone riecheggiano in tutta l’arena, urla: -Questa è per te Horan, goditela!-

 

Rido, anche se vorrei solo andarmene, ma comincio a cantare con lui, facendo finta di niente.
 

Il concerto termina normalmente, senza altre urla agghiaccianti.
 

 

Alla fine, dopo aver salutato anche le fan nel backstage, mi dirigo da solo verso i bagni, cercando di non farmi notare da nessuno.
 

 

Non voglio vedere i ragazzi, non voglio vedere la compassione nei loro occhi.
 

 

Perché loro non sanno.

Non sanno cosa significa essere il più basso.

Non sanno cosa significa vedere il tuo nome per ultimo nella presentazione della band.

Non sanno cosa significa avere fan che rifiutano i tuoi abbracci.

Non sanno cosa significa leggere critiche dappertutto.

Non sanno cosa significa aver paura di sorridere perché dopo qualcuno ti prenderà in giro per via dei denti storti.

 

No, loro non lo sanno.

Ma come potrebbero? Sono perfetti, in fondo. Così fottutamente perfetti, ed io non sono niente.
 

 

Tiro un pugno al muro per la rabbia, poi mi guardo allo specchio.

 

Sono distrutto.

Mi sciacquo velocemente il viso, poi esco dal bagno e mi avvicino a Paul che mi scorta nel bus, dove gli altri si sono già seduti, o meglio, buttati sui sedili.

 

Quando entro, Zayn mi fa l’occhiolino e Harry mi abbraccia ed io sorrido debolmente. Mi siedo più lontano che posso da loro, non perché sono arrabbiato -non è colpa loro se sono così.. così- ma solo perché ho bisogno di stare da solo.
 

 

Accendo in compurter ed accedo a Twitter.

Scrivo un freddo ‘Show fantastico oggi’ per poi girovagare fra le tendenze.

‘#NiallIsPerfectForRealDirectioner’.

E sorrido.

Perché non sono solo, e mai lo sarò.
 

 

-Chi ha fame?- esclamo spegnendo il portatile.

I ragazzi mi guardano per poi scoppiare in una fragorosa risata, ed io mi unisco a loro, ma questa volta col cuore sereno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Che schifo di One Shot AHAHAHA.

 

Avete mai letto di quando una ‘fan’ disse a Niall di scendere dal palco? Ecco, è da un po’ che volevo scriverci qualcosa su e mi è uscito questa cacchina lol.

 

Non so come siano andate veramente le cose, ho solo lasciato correre un po’ l’immaginazione.

 

Ditemi cosa ne pensate, VE NE PREGO, è brutto non avere mai uno straccio di recensione, positiva o negativa che sia. çç

 

Okay, smammo. Se volete su Twittaaaah sono @LiamRescuedMe .

Se chiedete il follow back ve lo do senza problemi. c:

 

Baaaaaci. Jamie.