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Autore: Owen    25/04/2013    3 recensioni
Per Edward è molto difficile separarsi da John, è il suo gemello, il suo migliore amico, il suo tutto. Ma qualcosa cambia quando un giorno di scuola i fratelli vegono separati...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward , John, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il prossimo concorrente che entrerà nella casa del Grande Fratello non è proprio UNA persona. Sono i gemelli più cool del momento, direttamente dall'Irlanda... i Jedward!" urlò la presentatrice.

Le urla delle fans invasero lo studio, i cartelloni si alzarono tra la folla e le Jedheads si misero la loro cresta di cartone.

Quando i gemelli salirono sulla passerella che portava verso la casa, cercarono di salutare tutte quelle fa che erano lì per loro, ricevendo e notando 'haters' che gli urlavano contro.

Quando la porta si chiuse alle loro spalle, le grida sparirono, erano immersi nel silenzio totale e si guardarono a vicenda.

Il loro manager, Liam, gli aveva fatto un discorso prima di entrare: dovevano essere loro stessi ma non potevano scarmbiarsi molti segni d'affetto davanti alle telecamere.

Edward non era molto d'accordo ma poi Liam gli aveva spiegato che era per motivi di 'sicurezza', avevano molte persone contro e questo avrebbe peggiorato solo la situazione.

Conobbero gli altri conquilini, sembravano simpatici anche se l'idea di condividere una casa con persone sconosciute non gli andava molto a genio.

Prima di partire per Londra, Edward aveva parlato con il dottor Richard, gli aveva spiegato come si sentiva, aveva paura ma nello stesso tempo era felice.

Era felice di poter condividere quest'esperienza unica con John, ma aveva paura di poter avere una ricaduta davanti alle telecamere.

Faceva le sedute durante il suo tempo libero, non era molto visto che era sempre impegnato con la promozione e il tour del loro ultimo disco.

I primi giorni passarono abbastanza tranquilli, ancora non conoscevano bene gli altri conquilini e così usavano il tempo libero per parlare con loro.

A volte si rifugiavano in giardino per avere un loro 'spazio' perchè anche se passavano le giornate insieme, avevano bisogno di qualche momento di tranquillità dove c'erano solo loro due, per parlare e confidarsi.

Solo dopo una settimana incominciò il vero divertimento: trasformarono il bagno in un "water park", costruirono una torre fatta interamente da toast, buttarono i tavoli e le sedie nella piscina in giardino e distrussero una cucina.

Il Grande Fratello decise di mettere alla prova tutti i concorrenti: formarono due squadre, ognuna delle quali si sarebbe trasformata in due band degli anni novanta molte famose.

La prova consisteva nel stare immobili per il maggior tempo possibile davanti alle macchine fotografiche dei paparazzi.

John era stato assegnato alla squadra dei "Take This" mentre Edward nelle "Kela".   

Chi perdeva la sfida avrebbe passato la notte in giardino.

La gara iniziò e molti, incluso Edward, persero quasi subito.

Il gemello più piccolo, al contrario degli altri, era rimasto a sostenere il più grande anche se faceva parte della squadra avversaria.

John vinse la sfida e questo voleva dire che Edward e i suoi compagni avrebbero dormito fuori.

La sera arrivò velocemente e il gruppo delle Kela uscì in giardino dove trovarono delle transenne che lo dividevano in due metà: la metà riservata ai vincitori e l'altra attrezzata solo da alcuni sacchi a pelo.

Sopra una transenna c'era attaccata una busta.

Kery, una concorrente, la prese e iniziò a leggere ad alta voce:

"I concorrenti che dovranno rimanere fuori non potranno avere nessun contatto con i vincitori, non potranno entrare nella casa e non potranno uscire dalla loro metà."

Edward spalancò gli occhi.

Non poteva farcela a stare lontano da John per un giorno intero, sarebbe impazzito senza di lui.

Corse verso John e lo trascinò in un angolo, sussurandogli:

"Non credo di farcela..." abbassò lo sguardo.

"Hey" disse il più grande, sollevando il mento del gemello per poterlo guardare negli occhi.

"Troverò una scusa per venire da te, non ti preoccupare. Se c'è qualche problema basta chiamarmi." disse, sorridendo per confortare Edward.

Quest'ultimo annuì, abbracciando forte il gemello, prima di voltarsi e dirigersi nel lato opposto del giardino.

La prima ora passò tranquillamente, Edward non disse una parola mentre i suoi compagni di squadra chiacchieravano animatamente.

Non riusciva a preoccuparsi dei sentimenti o dei problemi degli altri se John non era con lui.

Decise di entrare nel confessionale, che era stato aperto anche dal giardino.

"E' così difficile stare senza John, ogni singolo momento mi chiedo: Cosa stà facendo John? Dov'è John? John stà pensando a quello che penso io? John ha i capelli cool come i miei?" fece una pausa.

"Non ho mai passato così tanto tempo separato da John, è così difficile parlare con le persone e pensare ai loro sentimenti e restare ad ascoltarle quando tutto ciò a cui stò pensando è John e a cosa stà facendo.

Siamo un'unica forza, senza John non sono niente, sono solo una persona, non sono un gemello.

Con John che mi supporta sempre, mi spinge a fare di più, mi dice quanto sono forte.

E' così difficile stare da solo con te stesso..." finì abbassando lo sguardo.

Uscì dal confessionale, l'aria fredda colpì il volto pallido del ragazzo che, senza dir nulla, si spostò lontano dal gruppo e si sdraiò con il suo sacco a pelo, non voleva nessuno, solo John.

Gli altri concorrenti dormivano abbracciati tra di loro per non sentire il freddo e uno di loro disse: "Edward, vieni qui con noi, non stare da solo!"

Ma quest'ultimo non rispose, facendo finta di dormire.

A lui serviva solo il suo fratellone, ecco perchè dormivano anche nella stessa stanza: quando qualcuno faceva un incubo, l'altro lo confortava.

Se uno aveva freddo, l'altro lo accoglieva nel proprio letto.

In quel momento aveva solo bisogno di un suo abbraccio.

Si rese conto solo ora che nessuno parlava, segno che gli altri si erano addormentati.

Si strinse forte al sacco a pelo e alzò la sciarpa che aveva preso la sera, prima di uscire.

Profumava di John.

Non riuscì a trattenere le lacrime e incominciò a singhiozzare, cercando di non svegliare gli altri.

John stava dormendo quando ad un certo punto si avegliò senza un motivo, sapeva che qualcosa non andava e subito pensò ad Edward.

Uscì dalle coperte  e se le avvolse intorno alle spalle e, cercando di non fare rumore, uscì in giardino.

Quando guardò il lato opposto del giardino illuminato solo dalla luce della luna, riconobbe subito il gemello.

Era solo e si poteva capire chiaramente che era lui grazie al ciuffo di capelli che si intravedeva dal sacco a pelo.

Era girato di spalle e il suo corpo era scosso da respiri irregolari e soffocava i singhiozzi, cercando di non farsi sentire.

John, silenziosamente e cercando di non farsi notare dalle telecamere, scavalcò una transenna e, cercando di non spaventare il gemello, si sdraiò dietro di lui.

Quest'ultimo sussultò e subitosi girò per vedere chi fosse.

Quando vide il fratello non esitò e lo abbracciò forte, sfogandosi nell'incavo del suo collo.

"Shh Edward sono qui, tranquillo." bisbigliò al più piccolo, accarezzandogli la schiena con movimenti lenti per calmarlo.

Sentiva le lacrime del fratello scendere lungo il suo collo, il suo respiro caldo contro l'orecchio che lentamente si calmava.

Era notte fonda ormai e il freddo si faceva sentire: Edward, una volta calmato, si era addormentato di nuovo contro il petto di John, una mano teneva stretta l'estremità della sua maglia, come se avesse paura di perderlo ancora una volta.

Si accorse che tremava, cercò di coprirlo con la sua coperta ma non risolse molto.

"Ed." bisbigliò, scuotendolo leggermente.

Quest'ultimo si svegliò, mostrando gli occhi leggermente rossi e gonfi.

"Entriamo, stai congelando." disse di nuovo, alzandosi e prendendo le coperte.

Il gemello non disse una parola, prese la mano di John e si incamminarono insieme verso la casa, sempre senza far rumore.

Edward si sdraiò nel letto di John che, una volta disteso dietro di lui, fece scivolare le mani sulle braccia del gemello fino ad arrivare alle sue.

Il suono della sveglia rimbombò in tutta la casa, tutti si svegliarono tranne i gemelli, ancora abbracciati.

Paddy, concorrente della squadra vincente, si svegliò nel letto di fianco e, quando li vide, corse a chiamare gli altri.

"Oww." disse Kery guardando la scena.

"Sono adorabili." continuò, sorridendo.

"Dai, lasciamoli dormire." disse Amy, uscendo dalla stanza.

John fù svegliato dalla sensazione di solletico creata dai capelli di Edward, accoccolato ancora sul suo petto.

Quest'ultimo si svegliò dopo pochi minuti, stringendo le mani del gemello, ancora unite.

"Tutto bene?" chiese John con voce roca.

Il fratello non si mosse.

"Edward?" chiese di nuovo, alzandosi leggermente sul letto per vedere il viso del più piccolo.

"Sono preoccupato..." rispose, sussurrando.

"Di cosa?" domandò John, aggrottando la fronte.

"Secondo te ci ha visti qualcuno?" chiese Edward.

"Ed'dard siamo fratelli, non c'è niente di strano nell'abbracciare il proprio gemello." disse, cercando di tranquillizzarlo.

"Hai... Hai ragione." disse con tono ancora insicuro.

"Vedrai che andrà tutto bene." continuò il più grande, accarezzando la guancia del gemello con un gesto veloce, prima di alzarsi.

Una volta solo, Edward si mise le mani sul viso e sorrise.

Sorrideva per l'amore fraterno che John gli dimostrava ogni giorno, non si sentiva più un peso ma finalmente capiva che il gemello teneva a lui più della sua stessa vita.

Le telecamere avevano ripreso tutto quello che era successo, dalla sera prima, alla notte fino a quel momento.

La videro milioni di persone, incluso il dottor. Richard che li seguiva ogni giorno dalla tv di casa sua per esaminare i miglioramenti di Edward. 

Le persone si resero conto che anche loro, dopotutto, avevano dei sentimenti e non era giusto trattarli male, erano solo dei ragazzi pieni di energia.

Il signor Richard arrivò ad un'unica soluzione: Edward non soffriva di "ansia da separazione", tutto questo era solo "amore fraterno".

Note Autrice: 

Anche questa storia è finita e quindi voglio ringraziare tutti i lettori e tutte quelle persone che ad ogni capitolo mi hanno dedicato un pò del loro tempo per scrivere una recensione che mi ha sempre reso felice.

Grazie mille, alla prossima storia!

Il link del video di Edward dentro il confessionale: 

http://youtu.be/AkEmquGi5w8
   
 
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