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Autore: lumieredujour    25/04/2013    1 recensioni
SPOILER CLOCKWORK PRINCESS (aka Shadowhunters le origini - la principessa)
Perchè io penso che il legame tra Will e Jem possa superare ogni tipo di barriera. 
"Mi sorrideva e i suoi occhi blu erano puntati su di me in modo vorace, come se dovesse imprimersi nella mente ogni mio particolare, ma c’era un piccolo problema. Will era morto da 71 anni."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Carstairs, William Herondale
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I'll always be your parabatai

 





Correvo senza sosta. Dovevo andare da qualche parte, ma non ricordavo di preciso dove. Intorno a me c’era solo il verde della foresta e se alzavo gli occhi potevo vedere il cielo blu tipico del Galles; ma non ero in Galles, ne ero certo. Eppure conoscevo questo posto come se ci avessi vissuto. Spostai i miei capelli neri, ormai un po’ troppo lunghi, dai miei occhi.
Dovevo continuare a correre.
Arrivai in riva ad un fiume. I miei stivali erano sporchi di fango e avevo il fiatone, ma sorrisi perché ero arrivato. Il cielo non era minimamente cambiato da quando ero partito, come se non ci avessi messo meno di un minuto eppure a me sembrava di aver camminato per due giorni interi. Senza la minima esitazione misi un piede sull’acqua e poi un altro ancora e solo dopo essere arrivato a metà fiume mi accorsi, sconcertato, che potevo camminare sull’acqua. Ero sicuro che la mia forza volontà mi avrebbe portato anche in cima al mondo, ma questa era una vera sorpresa. Sapevo solo che dovevo arrivare al di là del fiume, perché gli dovevo parlare, perché lui era lì e io non potevo stargli lontano.
 
*
 
Ero in piedi in mezzo ad una foresta. Le mille sfumature di verde solleticavano la mia vista e continuavo a guardarmi intorno, come un bambino al luna park. In effetti anch’io mi ero comportato da bambino quando Tessa mi aveva portato per la prima volta al luna park, perché per me tutto quello che vedevo era semplicemente impossibile.
-Andiamo Jem, ricordati che siamo nel XXI secolo ormai!- mi aveva detto Tessa ridendo quando avevo visto per la prima volta un televisore.
Per passare il tempo, iniziai a suonare il mio violino che inspiegabilmente era lì con me. Suonai una musica malinconica e struggente e tenevo gli occhi chiusi quando sentii in lontananza un rumore. Qualcuno stava battendo le mani. Aprii gli occhi immediatamente e vidi davanti a me il mio migliore amico, il mio parabatai, Will. Mi sorrideva e i suoi occhi blu erano puntati su di me in modo vorace, come se dovesse imprimersi nella mente ogni mio particolare e mi sembrava quasi lo stesso di sempre, ma c’era un piccolo problema. Will era morto da 71 anni. Lo guardai in modo disperato, lasciai il mio violino sull’erba e corsi ad abbracciarlo.
Avevo paura che lui potesse sparire, che avrei abbracciato soltanto l’aria, ma quando lo strinsi iniziai a piangere, perché lui era lì, era lì in carne ossa e sarcasmo. Non riuscivo a crederci.
-Com’è possibile?- continuavo a sussurrare
Si staccò da me e mi sorrise ancora.
-Spero che tutto vada bene. Come stai?- mi chiese sedendosi su un tronco rovesciato.
Da come parlava sembrava che non ci vedessimo da solo qualche giorno. Non riuscivo a crederci.
-Io sto bene, mentre tu come stai? Come ti trovi qui?- dissi
- Benissimo. Qui mi diverto. Sono venuto perché dovevo dirti una cosa.-
- Cosa?- risposi, troppo sconcertato per chiedergli dove fossimo e che cosa stesse succedendo.
- Te lo avevo detto. Io non ti avrei mai lasciato solo. Io so quello che hai dovuto abbandonare per continuare a vivere, so quanto ti sia costato diventare un Fratello Silente e so quanto tu sia felice d’essere guarito. Volevo solo dirti che, da quando me ne sono andato, non ho fatto altro che pensare a te, a come avresti passato l’eternità chiuso in quella prigione che era la Città di Ossa, in compagnia dei morti e dei libri e spero di poterti rincontrare-
- Lo so, Will. Io e te ci rincontreremo presto, ricordati che ti ho fatto una promessa. Ci rivedremo al di là del fiume.-
Will sorrise come se avessi fatto una battuta molto divertente.
-Mio caro Jem noi non ci rivedremo al di là del fiume molto presto. Sono io che ho attraversato il fiume per parlarti. Voglio dirti che finchè eri un Fratello Silente aspettavo con ansia il giorno in cui saresti riuscito a liberarti per tornare da me, ma ora che sei libero e ora che puoi vivere ti scongiuro di rimandare il nostro incontro all’altro mondo il più tardi possibile.
Ora vivi la vita che non hai mai potuto vivere per colpa della malattia. Ama completamente Tessa come solo una persona come te può amare. – mi disse stringendomi le mani e senza accorgermene avevo ricominciato a piangere.
- Ma io non posso vivere come avrei voluto perché non ho te al mio fianco. La mia non è vita senza di te- dissi
- James Carstairs non osare pensare, nemmeno per un secondo, che io non sarò con te. Io ci sarò sempre, non sarà la morte a fermarmi! Per questo ti chiedo di vivere davvero. Tu vivi la tua vita nel modo più completo e quando, il più tardi possibile, verrai da me, ne riparleremo assieme.- disse sorridendomi.
Restammo così ancora qualche minuto a sorriderci e ad abbracciarci. Notai perfino qualche lacrima scendere dagli occhi di Will. Ad un certo punto si alzò, mi guardò per un’ultima volta e mi disse:
-Jem, ti aspetterò, dovessi metterci un’infinità di tempo.-
 
E mi svegliai di soprassalto.  Ero affannato come se avessi corso chilometri. Un sottile strato di sudore si era creato sulla mia pelle e, toccandomi il viso, capii che stavo piangendo. Tessa, dall’altro lato del letto, si svegliò e accese la luce. Mi guardò, quasi come se sapesse cosa avevo sognato e mi abbracciò, ma in quel momento l’unica cosa a cui potevo pensare era Will.
Will che mi aveva detto che mi avrebbe aspettato.
Will che mi aveva esortato a vivere.
Continuai a piangere tutta la notte, sapendo che Will in quel sogno aveva oltrepassato i confini imposti dalla morte solo per parlarmi. Perché è questo che un parabatai come lui fa fa: oltrepassa tutti i limiti, tutti i confini per farti sapere che non sei solo, perché siete un’anima sola divisa in due corpi.

 
 

Angolo "me" 
Spero sia scritta in maniera decente perchè non sono riuscita a ricontrollarla perchè ogni volta che la rileggevo iniziavo a piangere come un'ossessa. Insomma fino ad ora Will e Jem sono la coppià ch epi mi ha fatto piangere e, soprattutto dopo Clockwork Princess, avevo voglia di scrivere un qualcosa su di loro. Da notare come alla fine io abbia messo Tessa in secondo piano. Boh, non saprei cosa dire, spero che qualche shadowhunter sia pronto a dirmi cosa ne pensa di questo "racconto".
baci baci, 
Em
  
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