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Autore: strawberryfield_A    25/04/2013    4 recensioni
Questa One shot è dedicata alla coppia John-Cynhtia, che io personalmente adoro! **
Nonostante John Lennon abbia scritto "Watching the wheels" quando era ormai separato da Cynthia, ho voluto abbinare questa canzone ad una scena di loro due ancora giovani, che si amano :') Enjoy c:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le mani di John scivolano dolcemente sul suo corpo, delineandone ogni centimetro e soffermandosi sui punti più sensibili, perché conosce l’effetto che tutto questo può fare su di lei. Le loro labbra si cercano, si incontrano, si vogliono… Lei tiene le dita tra i suoi capelli, che sono forse la cosa più bella del suo ragazzo, mentre circonda con le gambe quelle di lui. Si lascia andare, non pensa a niente e non ha alcuna intenzione di farlo. È preoccupata, sì, ma in questo momento non è importante.

John, tutt’un tratto, decide di alzarsi. Lo fissa confusa e infastidita: perché si ferma così presto?

-Cavolo, Cyn…- mormora. –Come diavolo fai ad essere così fantastica?

La ragazza scoppia a ridere. –Sei impazzito, per caso?- Torna a baciarlo, più intensamente di prima.

Lui si stacca in fretta. –Porca puttana, stai ferma!- esclama, mentre con la mano le muove i capelli.

Solo un secondo dopo Cynthia si accorge che ha appena scacciato una vespa dai suoi capelli; la vede volarle davanti alla faccia e caccia un urlo straziante, scostando John di dosso e cominciando a gesticolare in preda al panico.

-È andata via?- chiede, ancora con la testa tra le braccia.

John scoppia in una fragorosa risata. –Sì, amore, è andata. Che femminuccia.

Vorrebbe rispondergli male, perché odia quando fa così il maschilista; ma appena si volta pronta con la sua rispostaccia, se lo ritrova talmente vicino da non riuscire a spiccicare una parola.

Seconda cosa che adora di lui: quegli occhi incantevoli.

 

People say I’m cray

doing what I’m doing

 

-Che ti prende?- domanda a questo punto il ragazzo.

Cynthia scrolla le spalle e si mette seduta bene sul prato, a guardare l’azzurro mare di Liverpool davanti a lei. Ora che si è infranto l’incantesimo, le preoccupazioni tornano ad assillarla.

Il posto è deserto; un tempo qui sorgeva una fabbrica, della quale però è rimasto solo il vecchio mulino. Questo gira ancora, con calma, raccogliendo l’acqua del mare da una parte e facendola cadere dall’altra. La corrente non è molto forte, per questo il mulino si muove lentamente.

-Non dire cazzate.- sbotta John, sedendosi accanto a lei e continuando a fissarla ansioso. Ma in fondo, perché glielo sta chiedendo? Sa benissimo che cos’ha.

-Quando partite?- chiede allora, sempre mantenendo la testa alta.

Ecco…, pensa con un sospiro. –Manca ancora una settimana, Cyn.- cerca di tranquillizzarla, ma forse ha usato un tono sbagliato, quasi seccato. Il fatto è che lei non ha preso molto bene la notizia della sua partenza per Amburgo. Ma non capisce che c’è di mezzo il suo futuro?!

La ragazza abbassa lo sguardo, e questo gli conferma la sua tesi: non doveva parlarle in quel modo.

-Scusa…- mormora. Si volta anche lui verso il mare e fissa il mulino, rapito dal suo movimento continuo e regolare.

-Mi mancherai.- Cynthia rompe il silenzio con una voce talmente innocente che addolcisce persino il grande e forte John Lennon.

La circonda con un braccio intorno alle spalle e le accarezza dolcemente i capelli biondi, mentre lei si lascia cadere sulla sua spalla.

-Perché non vieni anche tu?- chiede John, anche se conosce già la risposta.

-Mio padre non mi lascerà mai.

-Questo perché gli hai sempre parlato male di me.- Si finge offeso, mentre Cynthia scoppia a ridere.

-Non è affatto vero!- Cyn alza la testa e lo bacia sulla guancia. Lui si fa cullare dai suoi baci, che ogni tanto sfociano in morsi delicati.

Quando lei si stacca, si accuccia di nuovo tra le sue braccia, e John la stringe a sé.

 

People say I’m lazy

dreaming my life away

 

-Perché mi hai portato qui?- La domanda lo coglie alla sprovvista, e ci mette un po’ a rispondere.

-Mi piace il mulino.

-Il mulino?

Il ragazzo sorride. –Sì, il mulino che gira.

-Certo che gira, è un mulino.- osserva lei. –Ma che ci trovi di così bello?

John non può fare a meno di continuare a sorridere. La fa alzare in piedi, sempre tenendole un braccio intorno alla vita. Si avvicina al suo viso, solleticandole il mento con un dito.

-Gira.- risponde. Dopodiché la bacia, convinto di non poterne mai essere sazio abbastanza.

  
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