E così, un altro compleanno era arrivato. Ogni volta quella piccola parte in lui che spirava vitalità e sembrava provare gioia di esser nata, coltivava la piccola e luminosa speranza che l’anno venturo sarebbe stato migliore e che il vento del cambiamento avrebbe spirato sull’esistenza di Shino… ma a riprova della sua filosofia di vita (non avere mai fiducia in nulla e non sarai deluso), anche quest’anno non aveva riservato alcuna sorpresa.
Ancora una volta, si era svegliato, aveva ricevuto auguri affettuosi da parte dei suoi parenti, contenuti e sinceri da Hinata e Kurenai, e per finire la pacca di buon compleanno da Kiba.
E ancora un volta era lì, tornato a casa per l’ora di pranzo, in quel gelido gennaio, sentendosi solo come sempre.
Non c’era nulla che fosse riuscito a rallegrargli la giornata, e non c’era mai stato. In cuor suo sentiva che anche una piccola cosa, una piccola candela, sarebbe stata in grado di illuminare quel suo sedicesimo compleanno… la bramava, ma non ci sperava.
Furono queste le condizioni perfette che permisero al suo ingresso in camera di risultare come una doccia fredda, gelida, ghiacciata… anzi, rovente.
Shino spalancò gli occhi. Probabilmente da fuori li si sarebbe potuti vedere sia al di sopra che al di sotto delle scure lenti, per quanta era stata la sua sorpresa.
Mosse un passo indietro, le braccia sollevate a mezz’asta, tremanti. Non ci poteva credere.
Aprì la bocca per cogliere un respiro, dato che questo sembrava essersi bloccato; poi come colto da un lampo di masochismo serrò i denti di scatto sulla sua lingua.
Gemette di dolore, portandosi le mani alla bocca. Faceva male. Ciò voleva dire che non stava affatto sognando. Colto da questo sbalorditivo, meraviglioso e stordente pensiero alzò lentamente il capo. E la ammirò.
Era lì. Sul suo letto, adagiata morbidamente. E lo aspettava più invitante che mai.
Shino sentì il cuore riempirsi di emozione, la gola bruciare. E in un attimo non desiderò altro che raggiungerla, compiere quei pochi passi sperando di non svenire per la felicità; essere una cosa sola con lei, stringerla addosso e rimanere avvolto nel suo calore tutta la notte. Neanche nei suoi sogni più sfrenati avrebbe mai immaginato di averla davvero.
Le emozioni presero il sopravvento sulla razionalità, aggiungendo a ciò il ricordo del loro primo incontro, in cui l’aveva rapito con quella sua elegante perfezione. Anche se non avrebbe mai ammesso di desiderarla con tutto il cuore, non aveva potuto trattenere una reazione di stupore misto a estasi totale quella prima volta che la sua aggraziata vista aveva accarezzato gli occhi impassibili di Shino. E ciò doveva essere saltato agli occhi dei suoi compagni, ora ben consapevoli della passione del misterioso ragazzo per quelle deliziose forme…
Scacciò via i pensieri con un rapido movimento del capo, quasi brusco: ora era lì, radiosa e distesa sulle lenzuola, sola con lui e con le sue mani trepidanti. Era soltanto sua.
Si avvicinò al letto, ancora sospeso con la mente fra stordimento e ragionevolezza. La ammirò da vicino… e la toccò con timore e delicatezza. Era così calda, morbida come la seta…
Ed era lì immobile, solo per lui.. Shino si sfilò gli occhiali da sole e quasi con frenesia si liberò degli inutili vestiti; ancora uno sguardo, poi non ebbe più esitazioni nell’avventarsi su di essa.
Kiba e Hinata alla fine erano riusciti a procurargliela… quella fantastica, sensualissima, meravigliosa camicia da notte in pile interamente decorata ad api.

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Ok, ok forse (molto probabilmente xD) vi aspettavate qualcosa di serio… Sorpresa! *risata diabolica*. Dopotutto Shino è un tipo un po’ particolare, chi lo sa che l’emozione di aver ricevuto un regalo tanto desiderato dagli amici non gli possa provocare questa reazione… Per non parlare del suo amore smisurato per gli insetti (*gli insetti nel corpo di Shino fanno festa non appena il ninja si infila la camicia da notte*) . Bene, spero vi sia piaciuta, l’idea non è totalmente originale (ho avuto l’ispirazione leggendo frasi e brevissimi sketch in cui è presente un fraintendimento simile, e mi è subito balenata in mente una vestaglia con una grossa ape stampata davanti) ma non ho saputo resistere all’idea di affibbiare la cosa a un tipo freddo e impassibile come Shino! Commentate se questo piccolo pezzo di pazzia ha smosso qualcosa in voi! :D