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Autore: Pichan    26/04/2013    4 recensioni
'Mi scusi, dove mi trovo?'-esordì l'Uchiha, rivolto alla donna.
Lei si voltò lentamente verso di lui, guardandolo con una dolcezza quasi struggente, malinconica.
'Sasuke... sei qui!'-disse sospresa, senza rispondere alla domanda che le era stata posta.
Era avvolta in un kimono candido come la neve, con i capelli bianchi che ricadevano delicatamente sulle spalle ed il viso segnato dal tempo. Tra le mani stringeva uno specchio, rivolto contro il suo ventre.
'Chi è lei?'-chiese il ragazzo.
Buona lettura cari ragazzuoli! :)
Genere: Erotico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Vision from the future

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Si svegliò di colpo.
Era su un lenzuolo bianco disteso su un prato sconfinato.
Il suono dell'acqua che cadeva dalla cascata, la quale dominava l'intera vallata, si espandeva nell'aria limpida, di un qualsiasi giorno di maggio.
Osservò meglio.
Era circondato dal verde del prato e dal celeste del cielo.
Si alzò da quello che era stato il suo giaciglio, stiracchiandosi.
Cercò invano di ricordare come era finito in quel paradiso e perchè, fino a pochi istanti prima, dormiva beatamente.
Niente.
Decise, quindi, di cercare una via d'uscita , un modo per tornare a casa o semplicemente, qualcuno che avrebbe potuto dargli indicazioni.
Il paradiso, di certo, poteva aspettare.
Si avviò lungo il corso d'acqua che scorreva verso Sud.
Dopo qualche minuto si chinò sulle rive, affondando le mani nell'acqua limpida, raccogliendola e portandola alla sua bocca.
Fresca e pura.
Ricominciò il suo cammino, quel paradiso però gli era fin troppo strano.
Nel torrente non nuotavano pesci, nell'aria non si udiva il cinguettìo degli uccelli e tutto intorno non c'era presenza di nessun essere vivente al di fuori di lui stesso.
Decisamente surreale.
Mentre i suoi piedi camminavano lungo le rive, i suoi occhi color ossidiana si posarono su un ciliegio in fiore, sotto il quale si reggeva una figura minuta, vestita di bianco.
Il suo sguardo ancora offuscato dal sonno, lo spinse ad avvicinarsi per capire bene di chi si trattasse.
Camminava a passo lento, in modo silenzioso per non disturbare la donna, che sembrava contemplare il ciliegio con aria sognante, quasi con devozione.
Non riusciva a capire.
Nulla di tutto quello che aveva notato dal suo risveglio sembrava reale.
Tutto era troppo... immaginario.
'Mi scusi, dove mi trovo?'-esordì l'Uchiha, rivolto alla donna.
Lei si voltò lentamente verso di lui, guardandolo con una dolcezza quasi struggente, malinconica.
'Sasuke... sei qui!'-disse sospresa, senza rispondere alla domanda che le era stata posta.
Era avvolta in un kimono candido come la neve, con i capelli bianchi che ricadevano delicatamente sulle spalle ed il viso segnato dal tempo. Tra le mani stringeva uno specchio, rivolto contro il suo ventre.
'Chi è lei?'-chiese il ragazzo.
'Non mi riconosci Sasuke? Sono io... sono Sakura.'
Con il viso pieno di stupore l'Uchiha chiese ancora:
'Ma... ma tu... perchè...?'
Ma non riuscì a terminare la frase che Sakura intervenì.
'Perchè ora sono così anziana?-girò lo specchio in direzione del volto di lui e poi continuò -guardati. Sasuke guarda il tuo volto segnato dagli anni.'
Lui si specchiò.
I capelli erano bianchi ed il volto stanco e invecchiato.
La guardò mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime salate.
'Sasuke, il tuo orgoglio non ti ha mai fatto rivelare il tuo amore per la donna che desideravi. Per me. Ed ora è troppo tardi.'
'No! Sakura, io...'- riuscì solo a gridare, prima di essere nuovamente zittito da lei.
'Sasuke, ormai è tardi. Io sto per andarmene via.'
'No! No, ti prego non andare! Resterò con te!'-esclamò sconvolto.
'Addio Sasuke!'-disse lei, piangendo.
Un vento freddo s'innalzò, portando con sè i petali del ciliegio che scendevano lentamente, come piume.
A Sakura scese una lacrima che appena toccò terra provocò una forte scossa, come un terremoto, facendo tremare l'intera vallata.
La donna si polverizzò, frantumandosi in mille petali di ciliegio che furono portati via dal vento.
Sasuke, disperato non potè far altro che gettarsi  a terra odiando il suo orgoglio come mai, mentre tutto intorno a lui compariva.
'No! Sakura, torna da me!'-gridò con tutte le forze che gli erano rimaste.
Di colpo si svegliò. Questa volta davvero.
Si mise a sedere sul letto.
Sudava freddo.
Si alzò dirigendosi verso il bagno.
Si guardò attentamente allo specchio per poi sistemare i capelli scuri, scompigliati dalla dormita.
Gettò sul viso liscio dell'acqua fresca e si sentì subito meglio.
Tornò in camera e sulla sveglia potè ben constatare che era notte fonda.
Poi camminò versò la finestra notando che fuori pioveva a dirotto.
Ripensò al sogno che aveva fatto.
Il volto invecchiato di Sakura gli tornò in mente.
L'ansia si fece spazio nel suo cuore accelerando i suoi battiti.
Di colpo con un gesto secco si infilò un paio di jeans e una felpa nera, precipitandosi in strada e correndo sotto la pioggia.
Correva verso quella casa.
Correva da lei.
La pioggia bagnava il cappuccio, ma non era importante.
Il Sasuke del sogno aveva sbagliato e lui non voleva commettere lo stesso errore.
Dopo una ventina di minuti fatti correndo, arrivò di fronte a quella porta che lo divideva da lei.
Bussò ripetutamente in preda all'agitazione.
No. Non poteva neanche pensare di poterla perdere per il suo stupido orgoglio.
Poi una voce fine ed impaurita si fece spazio fra il rumore della pioggia.
'C-chi è?'
'Sakura, apri ti prego!'
Al suono della voce del giovane uomo, la ragazza aprì.
'Sasuke, che ci fai qui a quest'ora della notte? E poi con questa pioggia?'
Senza darle una risposta l'Uchiha varcò la soglia e stringendola per la vita, poggiò le sue labbra su quelle morbide e rosee della ragazza che rimase senza fiato, senza parole... senza alcuna forza.
Con la mano destra, il moro chiuse la porta dietro le sue spalle, staccando il contatto delle loro labbra.
'Non voglio passare neanche più un giorno senza di te!'-esclamò fissando le iridi verde smeraldo di fronte a lui.
Sakura, non riusciva a capire cosa fosse accaduto al ragazzo, ma con sguardo languido riprese a baciarlo, mettendo nel contatto tutto l'amore che nutriva per lui.
Quell'amore che aveva dichiarato e dichiarato ancora e che non era mai stato ascoltato o preso in considerazione.
Lei, non era mai stata presa in considerazione.
Malgrado l'amore che lui nutriva nei riguardi della rosa, il più piccolo degli Uchiha, non poteva di certo abbassarsi a dichiarare il suo amore ad una debole creatura, oltretutto noiosa.
Ma il sogno di quella notte fu quasi uno specchio sul futuro per lui.
E lui avrebbe cambiato il suo futuro.
Il bacio continuava a prendere via via più consistenza, più passione.
I due senza staccarsi un secondo, se non per riprendere  fiato, salirono le scale baciandosi, in alcuni punti anche rischiando di cadere.
Sakura, lo prese per la felpa e lo portò in camera.
Adagiandola delicatamente sul letto disfatto, Sasuke potè finalmente ammirare la pelle chiara della ragazza, lasciata scoperta dai pantaloncini e dalla canotta.
Si abbassò per baciarla, per assaporare di nuovo le labbra carnose e morbide di lei che non aspettavano altro.
Cominciò ad accarezzarla, mentre lei, con una lentezza massacrante cominciò a sfilare la felpa nera del ragazzo.
Non avrebbero passato mai più, un giorno separati.
In poco tempo la rosa era già nuda mentre lui con i jeans ancora bagnati le portò le piccole mani delicate sulla cerniera.
Voleva essere suo in tutto e per sempre.
Anche quell'ultimo indumento finì a terra mentre Sasuke già baciava il collo candido di lei, facendole inarcare la schiena dal piacere.
Le notti di pioggia non sarebbero più state tanto malinconiche.
I respiri affannati dei due si confondevano nella stanza, prima che diventassero lamenti di piacere che squarciavano la notte.
Il moro, ormai entrato in possesso del corpo della ragazza, continuava a non toglierle le labbra dal seno, dal ventre e da quelle labbra perfette a forma di fragola.
Non sarebbe stato più solo semplice sesso.
Mai più.
Lasciò la testa sul petto candido di Sakura, che con le mani accarezzava i capelli neri del ragazzo.
Erano sfiniti.
'Non andare via, ti prego!'-la implorò lui, mentre gli tornarono in mente le parole della Sakura del sogno.
'Non me ne andrò mai via da te, Sasuke!'-rispose decisa lei, baciandolo con tenerezza.



Buona sera! :) 
Come dire, ho decisamente partorito questa storia dopo averla immaginata oggi, spuntata dal nulla, nella mia mente.
Sono nuova in questo fandom e non è tanto che seguo e leggo le storie che trovo, ma ho voluto impegnarmi per scrivere questo mio 'titano'.
Spero che vi piaccia e se trovate qualche errore, fatemelo notare in una recensione... Qualcosa mi potrebbe essere sfuggito!
Ciao ciao!
   
 
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