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Autore: Shatzy    14/11/2007    12 recensioni
"Lavorare è meno noioso che divertirsi" (C. Baudelaire).
Raccolta di situazioni di vita d'ufficio, tra un po' di romanticismo, comicità, e lavoro arretrato.
RoyAi.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimers: i personaggi citati non sono miei, ma appartengono ai legittimi proprietari. Io mi sono solo divertita ad inventare queste trame ^^


Nota introduttiva alla raccolta: salve a tutti, sono tornata ^^" e sono tornata con una raccoltina veramente stupida. Sono 8 capitoletti ambientati tutti in ufficio. Non so se la troverete divertente, io l'ho scritta sperando di poter far fare un sorriso a chi leggerà, per metterlo di buonumore. O almeno ci ho provato.
Ho aggiunto nell'introduzione la scritta "RoyAi" perchè ho ricontrollato i capitoli e mi sono usciti quasi tutti con questo pair, nel senso che alcuni saranno più sul romantico, in altri, come il primo, il pairing è più velato.
Il titolo non so da dove è uscito fuori, ma è risaputa la mia incapacità in questo genere di cose ^^" comunque si riferisce al fatto che ci sono lavori in corso perchè l'ambientazione è l'ufficio, perchè tra Roy e Riza le cose vanno avanti lentamente, e ancora non stanno insieme, e perchè anche io sono un lavoro in corso, dato che sto cercando di migliorare, piano piano.
Non ricordo se c'era altro da dire... no, credo di no.
Vi lascio al primo capitolo, se volete lasciarmi un commentino ne sarei felice, anche per sapere se continuare o no.
Ah, già. Tratto da una storia vera.




 

 

Cura il tuo aspetto: chi ha detto che l'amore è cieco?
(Mae West)



Questione di vanità
 


Era sera al Quartier Generale di Central City. Tutti si apprestavano a terminare gli ultimi lavori in fretta, per poter tornare nelle loro case il prima possibile.
L'ufficio del Colonnello Mustang era vuoto, solo una figura era ancora china sulla sua scrivania, mentre tutti gli altri si erano già defilati da tempo, inventando qualche scusa, plausibile o meno. Riza era da sola, silenziosa come sempre, a sistemare gli ultimi preparativi per la missione che avrebbero intrapreso il giorno dopo.
Improvvisamente, Roy entrò nella stanza spalancando la porta, con il suo solito ghigno malizioso stampato in faccia e la sua aria da gran conquistatore, aggiustandosi prima la giacca del suo completo gessato, poi la cravatta, legata al collo di una camicia bianca, per arrivare infine tronfio e borioso davanti alla scrivania del suo Tenente. Scosse la testa da un lato, liberando alcune ciocche che presero a muoversi ribelli nell’aria, mentre sorrideva compiaciuto, dopodiché si passò una mano tra i capelli, sistemandoli accuratamente indietro, come erano prima. Mentre il ghigno cresceva sempre di più, la guardò con occhi indagatori e sicuri.
"Allora, Tenente... "esclamò sempre più impettito, "quanti anni mi dai?" ammiccò con voce profonda e sensuale, conscio del fascino che esercitava su qualunque donna sulla faccia dell'intero pianeta.
Riza, che non apparteneva al genere qualunque donna sulla faccia del pianeta, lo squadrò da capo a piedi, e dopo una rapida riflessione che la vide ponderare ogni singolo particolare presente sulla figura davanti a lei, colpì, semplice e diretta come un buon tiro andato a segno.
"Circa trentasei, Colonnello"
"Cosa?" strillò lui, con voce stridula. "No-non p-può essere, aspetta..." balbettò, "forse sono i capelli? era meglio se li lasciavo sparsi sul viso, mi danno un'aria più giovane, da ribelle" e iniziò a passarsi più volte la mano tra i capelli, cercando qualcosa che non andava, "o forse è il vestito?" prese a specchiarsi rapidamente nella vetrina del mobiletto dietro la sedia di Riza "forse non va più di moda..." e si aggiustò la giacca, girandosi per potersi ammirare meglio con una visione posteriore, mentre si abbassava e si alzava continuamente per poter rimirare la sua intera figura in quella vetrinetta, "o forse è la mia pelle" continuò ad analizzarsi, portandosi una mano ad accarezzare le guance e il mento "ieri sera ho finito la crema protettiva idratante, e questo clima fa male al mio splendido viso..." prese a parlare sempre più veloce, agitando velocemente le mani su qualunque capo di vestiario, o parte del corpo, nominasse, scrutandolo attentamente nel vetro e muovendolo, come se cambiando posizione potesse magicamente mutare. "Forse avrei dovuto mettere un po' di fondotinta, almeno avrei avuto un'aria un po' più sana, sì, deve essere questo... o forse i capelli, non mi convincono ancora molto... che sia la cravatta? in effetti è un po' vecchia" e iniziò a sistemare e ad allentare di continuo la suddetta, "uhm, no, no, dovevo mettere il completo blu, che mi fa risaltare gli occhi, o la cravatta verde, che si intona divinamente con la mia carnagione... no, forse sono le scarpe, che non stanno bene con questa cravatta. Però anche i capelli così... e il completo mi sta un po' largo, si vede tantissimo, e la giacca mi ingrassa, sì, deve essere così. Cavolo, non starò perdendo il mio fascino? come farò?" concluse con un'espressione di puro terrore che gli imbrattava il viso, con le due mani poggiate sulle guance e gli occhi vacui, persi nei suoi pensieri.
"Ehm, signore, va tutto bene?" chiese educatamente Riza, che nonostante la sua fredda apparenza esterna era rimasta non poco turbata dall'atteggiamento del suo superiore.
"Hawkeye, ti prego" le si rivolse di scatto con la parvenza di un tono che doveva essere serio, sporgendosi sulla sua scrivania e prendendo le mani della ragazza nelle sue, "ho bisogno di sapere la verità, è una questione di vita o di morte. Dimostro veramente tr- trentas- trentasei anni" sputò fuori lui.
"Circa, signore" precisò impassibile lei, il ritratto dell'onestà, mentre lui si afflosciava su se stesso. "Sta preparando la sua copertura per la missione di domani? vuole sembrare più anziano per aggirare il nemico?" domandò pacatamente lei, ignorando -o forse no- che la parola anziano gli aveva appena inferto una pugnalata dritta al cuore.
"No-o" piagnucolò lui, "questo aspetto è il risultato di tre ore di estenuanti preparativi, complicati rimedi e faticosissime scelte... stasera ho un appuntamento!"


 

- Fine -

 




Nota finale: allora, potete prenderla come volete, o che Riza è veramente il ritratto dell'onestà e non si è accorta di cosa poteva provocare all'ego di Roy, o che si è leggermente vendicata per il fatto che lui esca con un'altra ^^ E Roy potrebbe essere passato da Riza per avere il suo giudizio sul suo aspetto, perchè si fida di lei, oppure per farla ingelosire un pochino... ^^ A voi la scelta!

Magari vi sembrerà assurda, ma esistono uomini così vanitosi, e non so perchè, ma Roy mi dà l'idea di essere uno di loro, sempre tutto perfetto. Lo so che 36 anni non sono tanti, ma lui è entrato in crisi anche per i 29... ^^" E vi assicuro che i comportamenti che seguono la rivelazione di Riza sono reali... spero che capiti anche a voi una cosa del genere, perchè la faccia di questi ragazzi è impagabile XD 



 

   
 
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