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Autore: Roxanne Potter    26/04/2013    3 recensioni
Robert e Jimmy alle prese con la scrittura del testo di "Thank You."
-Quando le montagne crolleranno nel mare, tu e io ci saremo ancora.
Nel dirlo, aveva preso a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli e lo fissava dritto negli occhi.
-È per caso una dichiarazione d'amore, Jimmy? Dal tono in cui lo dici...
-Sì, potrebbe essere. Allora, cosa ne pensi?
-Mi piace.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ok, per la prima frase della canzone ci siamo. Se il sole si rifiutasse di brillare, io ti amerei comunque. Cosa ne pensi?
Jimmy smise di tracciare insensati scarabocchi sul suo foglio e alzò lo sguardo su Robert con un lieve sorriso di approvazione.
-Va benissimo, abbiamo sfornato un primo rigo. Ora cerchiamo di continuare.
-Abbiamo? Vorrai dire che ho sfornato... questa frase è frutto della mia mente di geniale poeta.- replicò Robert, in tono ironico.
-Geniale e modesto.- lo interruppe Jimmy, inarcando le sopracciglia.
Mentre parlava, i suoi occhi verdi scorsero lentamente lungo il viso di Robert fino a soffermarsi sulle labbra: sembravano scrutarlo attentamente, con quell'espressione intensa che lui conosceva bene e che gli faceva sempre avvertire una piacevole stretta allo stomaco.
-Beh, adesso fatti venire in mente qualcosa tu. Come la continueresti?- disse Robert, tornando a rivolgere lo sguardo al foglio dove aveva appuntato la sua frase. Non poteva permettersi distrazioni, non mentre stavano scrivendo una canzone.
Jimmy rimase in silenzio per alcuni secondi, con lo sguardo ora perso nel vuoto. All'improvviso si alzò, abbandonando la sua penna sul tavolino, e Robert rimase fermo ad osservarlo mentre gli si avvicinava e gli poggiava una mano sulla spalla.
-Ho avuto un'idea.- disse Jimmy, e si chinò per posargli un bacio sulle labbra. Robert trattenne un sorriso, mentre gli cingeva la vita con un braccio e lo sospingeva per farlo sedere sulle sue gambe.
-Cioè?- mormorò.
-Quando le montagne crolleranno nel mare, tu e io ci saremo ancora.
Nel dirlo, aveva preso a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli e lo fissava dritto negli occhi.
-È per caso una dichiarazione d'amore, Jimmy? Dal tono in cui lo dici...
-Sì, potrebbe essere. Allora, cosa ne pensi?
-Mi piace.
Robert sorrise e tornò a guardare il foglio, con la penna pronta a tracciare le parole.
Se il sole si rifiutasse di brillare, io ti amerei comunque. Quando le montagne crolleranno nel mare, tu e io ci saremo ancora.
Rilesse quelle frasi, trovandole perfette, e si voltò per lanciare un'occhiata a Jimmy, ancora seduto sulle sue gambe: si perse per un attimo nel contemplare il suo viso, così fine, così dannatamente attraente, le ciglia lunghe che contornavano gli occhi di un verde delicato.
Per un attimo ci pensò davvero. Immaginò un mondo di nulla totale, un mondo privo di ogni colore, ogni luce, ogni respiro, ogni scintilla di vita. Un mondo dove le montagne erano scomparse, affondate in acque tempestose, e dove il sole si era stancato di illuminare il cielo.
Un mondo dove l'unica cosa che esisteva era un sentimento che continuava a pulsare, come una sorta di gemma preziosa capace di resistere a tutto: non il tipico amore superficiale fatto di sguardi e passioni effimere, passeggere, ma una vera e propria linfa vitale.
Occhi negli occhi, labbra che si assaggiano con dolcezza, mani che stringono le altre in una salda presa di disperato bisogno. Due persone sperdute e lontane da ogni realtà terrena, che continuano a vivere e respirare solo del loro amore, un amore così forte da vincere anche le ombre della morte.
Lui e Jimmy, solo lui e Jimmy, i sensi persi in un'eternità idilliaca ed eterea.
-Ehi, a cosa stai pensando? Mi stai fissando insistentemente in un modo inquietante, devo preoccuparmi?
La voce divertita di Jimmy lo strappò dai suoi bizzarri pensieri. Robert sbatté le palpebre e si sentì arrossire lievemente: in quei secondi in cui era rimasto immobile a fissarlo, doveva essere sembrato un idiota.
-Oh, nulla di che. Riflettevo solo su come continuare la canzone. E sappi che sei parecchio scomodo, perciò...
Jimmy sbuffò. Gli posò un ultimo, rapido bacio sulle labbra, prima di alzarsi e spostare la sua sedia vicino a quella di Robert.
-Ok, dopo questa breve parentesi rimettiamoci seriamente al lavoro.
Rimetterci seriamente al lavoro. Io in questo momento farei ben altro. Anche se sempre di un lavoro si tratterebbe.” pensò Robert, poggiando un gomito sul tavolo.
-Certo, continuiamo.
Passarono i restanti venti minuti nella stanza d'albergo di Jimmy a proporre, modificare e scrivere frasi per la canzone che avrebbero intitolato “Thank you”, mentre fuori il cielo si scuriva e iniziava a puntellarsi di stelle, mentre Bonzo si trovava probabilmente nel pub più vicino a scolarsi qualcosa insieme a Richard Cole, Jonesy era sparito chissà dove e qualche groupie passeggiava forse nella hall dell'albergo nella speranza di imbattersi in uno dei Led Zeppelin.
Lì fuori il mondo non era sparito nel nulla, le montagne non erano ancora crollate nel mare. Ma, nel piccolo di quella stanza, c'era quella gemma, quell'amore che continuava a brillare, proprio come Robert aveva immaginato in quelle sue brevi e imprecise fantasie.
In quel momento c'erano Robert Plant e Jimmy Page che riversavano nelle parole di una canzone, pur senza dichiararlo apertamente, quello che custodivano realmente dentro di loro. C'era un amore che viveva nelle parole tracciate su un foglio, in una risata condivisa, in un'occhiata che parlava da sé, nel movimento delle loro mani che a volte si sfioravano appena.
E tanto bastava.
   
 
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