-Titolo: Rigid.
-Autore: smokestacks.
-Pairing: JongKey; OneSided!OnKey.
-Genere: Angst; Smut.
-Personaggi: Kim “Key” Kibum; Lee “Onew” Jinki.
-Warnings: //
-Rating: Arancione.
-Capitoli: 1
-Disclaimer: Io, in qualità di traduttrice, non possiedo nulla di questa fanfiction, e la vera autrice nulla riguardo i personaggi.
-Link della storia originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/397053/rigid-jongkey-shinee-smut-onkey-drabble-onkeyangstsmut
 





Kibum dormiva sonoramente, le calde coperte che formavano un bozzolo attorno a lui. E Jinki lo guardava rigido.
 
Gli occhi del rapper erano felini perfino quando erano chiusi, sollevati ai loro angoli, facendolo assomigliare ad un faraone egizio. Il suo makeup era sbavato, i suoi lucidi capelli biondi arruffati. Probabilmente a causa di una tarda scappatella con Jonghyun, pensò amaramente Jinki. Immaginò il più grande, scuro ragazzo tirare le ciocche dorate del più piccolo, e cominciò a sentirsi male.
 
Le labbra carnose di Kibum erano più gonfie del solito, di un color ciliegia e peccaminose. Questo perché Jonghyun le aveva usate la scorsa notte, rammentò la mente di Jinki. Ma lui scosse il capo come un cane bagnato per scacciare quel pensiero.
 
La pelle di Kibum era la parte di lui preferita da Jinki. Era latte personificato, liscia e setosa, pallida come la luna. Jinki poteva vedere che Kibum era senza una maglia, le sue spoglie spalle che spuntavano da sotto le sue lenzuola, chiamandolo. Poteva vedere i graffi adornare la sua schiena mentre si muoveva sul suo posto, marchiandolo come di Jonghyun.
 
Jinki si chiese se a Kibum piaceva ciò, piaceva essere toccato da Jonghyun. Ovviamente, avrebbe desiderato che la risposta fosse no, voleva che Kibum lo odiasse, che disprezzasse le dita di Jonghyun. Ma Jinki conosceva la verità, poteva vedere come le labbra di Kibum sussurrassero ‘Jonghyun’ ancora ed ancora nel suo sogno, poteva vedere in quello stesso momento come Kibum gemesse quel nome e creasse frizione tra il suo bacino ed il materasso.
 
Jinki si chiese quali suoni Kibum emettesse quando Jonghyun lo baciava, quando gli graffiava la sua schiena, quando entrava in lui. Prese a strofinare sul gonfiore nei suoi boxer mentre Kibum si contorceva, immerso in un sogno bagnato.
 
Il più grande passò dall’immaginare quali suoni sarebbero potuti sfuggire a Kibum quando Jonghyun entrava insensatamente in lui ad immaginare quali suoni avrebbe potuto fare se fosse stato Jinki quello sopra di lui. E Jinki sarebbe stato così buono con lui. Poteva immaginarselo ora.
 
Avrebbe catturato le labbra di Kibum con le proprie, girando il suo carnoso labbro inferiore tra i propri denti. La sua lingua sarebbe stata gentile. Avrebbe svestito Kibum lentamente, esponendo quella bellissima pelle. Avrebbe baciato ogni centimetro di essa. Avrebbe lappato e morso i capezzoli di Kibum finché non fossero diventati turgidi. Avrebbe sistemato Kibum sulla sua schiena ed aprirlo con un dito, poi due, infine tre. Ed a quel punto lo avrebbe posizionato sul proprio bacino e lasciarlo aggiustare ad un suo ritmo. E così avrebbero fatto l’amore. Jinki sarebbe rimasto a fissare gli occhi di Kibum finché non fossero venuti entrambi. Il rapper sugli addominali di Jinki e lui dentro la strettezza di Kibum.
 
Jinki batté le palpebre lentamente al viso contorto dal piacere di Kibum, la sua mano ora nei suoi pantaloni. Ogni leggero gemito che proveniva dal bellissimo ragazzo faceva impennare i fianchi di lui nella sua mano. Kibum emise un particolarmente alto suono e tremò nel piacere del rilascio. Jinki lo seguì subito, mugolando il nome di Kibum e venendo nella sua mano.
 
Il viso di Kibum stabilito in uno di contentezza, ed un soffice verso scappò dalle sue labbra mentre si accoccolava nel suo cuscino. Jinki lo guardò rigido.