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Autore: ShionBlueEyes    26/04/2013    1 recensioni
"Per suggellare quell'alleanza, però, si strinsero la mano, in modo complice, e non riuscirono a nascondere il sorriso che apparve sulle loro labbra, e il fatto che il loro cuori cominciarono a battere più velocemente, e all'unisono."
La storia di Gilbert e Feliciano. [PruIta
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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MEETING

Feliciano non avrebbe mai potuto immischiarsi in quegli affari; Austria gli aveva severamente vietato di osservare l'inizio di quella guerra, ritenendolo troppo giovane per comprendere.
Ma il piccolo Italia non aveva resistito alla tentazione.
E fu allora che lo vide per la prima volta, in tutta la sua magnificenza e vigore bellico, con gli occhi già tracotanti di orgogliosa vittoria ancor prima della battaglia.
La fanciulla nazione lo osservò attraverso le tende e, per un istante, gli parve che l'altro, mentre era appostato sotto il palazzo austriaco, si fosse accorto di lui, e che gli avesse sorriso.
Feliciano corse nella sua camera, con le gote color porpora e il cuore che sembrava gli stesse scoppiando in petto.
 
 


GENDER

Gilbert non era mai stato in buoni rapporti con Roderich.
Si erano scontrati più volte, per motivi differenti, e inconsciamente l'antipatia verso l'Austriaco cresceva al pensiero della sua dominazione sul giovane Italiano.
Perché Prussia l'aveva veramente visto, quel giorno, alla finestra, e una breccia gli aveva colpito il cuore. Inoltre, al contrario degli altri, aveva sempre saputo che Feliciano era un maschio. L'aveva capito subito, nonostante le vesti femminee che era costretto ad indossare.
E il suo sesso non era mai stato un problema.
 
 
 


MEMORIES

Feliciano, crescendo, purtroppo, aveva cominciato a dimenticarsi di Prussia.
Quella piccola e candida storia infantile con Sacro Romano Impero, finita nel peggiore dei modi, la mancanza del fratello e del nonno avevano occupato la sua mente.
Ma, di notte, quando a volte sognava degli occhi rossi e dei capelli candidi, si svegliava con un dolce sorriso dipinto sulle labbra.
 
 
 


DEATH

Gilbert, intanto, si era innamorato.
Era riuscito a dire finalmente "ti amo" a Federico II, il suo caro Fritz, e il suo sentimento era tanto sincero da fargli cominciare a credere che il suo superiore potesse essere immortale.
Ma Fritz, purtroppo, era umano, e malauguratamente morì poco dopo.
Gilbert pianse quel giorno, forse come non aveva mai piano prima. Non si capacitava, non poteva essere, non dopo che gli aveva esternato i suoi sentimenti.
E, offuscato dal dolore, anche il ricordo di Italia morì, quel giorno.
 
 


HELP

Era stato troppo tempo sotto la dominazione austriaca. Troppi, troppi anni senza libertà.
Troppi anni lontano da Lovino.
Feliciano, per quanto potesse sembrare ingenuo e spensierato, sentiva quella pressione, che ogni giorno diventava sempre più insopportabile.
Ma, lo sapeva, non avrebbe mai potuto ribellarsi da solo; non aveva né la forza, né l'esperienza per farlo. Aveva bisogno di aiuto, disperatamente.
E sapeva anche che avrebbe potuto chiedere aiuto solo a lui. Lui che era potente, forte, il cui coraggio era conosciuto in tutta Europa.
Aveva bisogno di Gilbert.





ALLIANCE

Quando Prussia ricevette la richiesta di Italia, uno strana sensazione di calore gli avvolse il cuore. Un calore che gli sembrava di non poter più provare.
Il ricordo ricrebbe in lui, ed anche una sorta di speranza.
E quando si incontrarono di nuovo, per la prima vera volta, entrambi si stupirono di vedersi così cambiati.
Feliciano non era più un bambino ormai, era un giovane uomo; Gilbert invece sembrava più vissuto, e più maturo di quanto volesse apparire. Una strana attrazione reciproca nacque in loro in quell'istante, anche se non lo ammisero a loro stessi.
Per suggellare quell'alleanza, però, si strinsero la mano, in modo complice, e non riuscirono a nascondere il sorriso che apparve sulle loro labbra, e il fatto che il loro cuori cominciarono  a battere più velocemente, e all'unisono.
 



LOVE

Entrambi, durante quel periodo di alleanza, impararono a conoscersi, ad apprezzarsi e, pian piano, un sentimento sempre più forte cominciò a legarsi.
Non era più attrazione, non era più semplice affetto.
Era amore.
Gilbert era riuscito a provare di nuovo quel sentimento, e poter stare così vicino all'Italiano era la sua più grande vittoria.
Dall'altra parte Feliciano, aveva scoperto per la prima volta l'amore, che lo aveva reso così felice, spensierato, forse più luminoso di quanto non potesse essere di suo, ma l'insicurezza lo attanagliava comunque.
Perché mai Gilbert, così magnifico, avrebbe dovuto scegliere una nazione debole e codarda come lui?
 


ITALY

Il  17 marzo 1861 si celebrò l'Unità d'Italia.
Applausi, lacrime, risate, gli abbracci fraterni finalmente veri, reali, palpabili.
E Feliciano, ovviamente, sapeva che senza Gilbert non ce l'avrebbe mai fatta.
Lo ringraziò, in un pianto di commozione e gioia e, se non avessero avuto entrambi paura di esternare quello che provavano, anche le loro labbra si sarebbero potute unire.
 


DISSOLUTION

Il Regno di Prussia si sciolse poco dopo.
Gilbert, per la seconda volta nella sua vita, veramente non poteva credere a qualcosa: era deluso, arrabbiato, devastato; pianse ancora, tanto quanto il giorno della morte di Fritz; gli sembrava di averlo tradito, poiché non era riuscito a mantenere intatto il suo Regno.
Ma  quella volta ci furono le braccia di Feliciano a stringerlo, a consolarlo.
Per lui, era sempre la magnifica nazione di un tempo. La più splendente di tutte.
 


WARS


Feliciano, senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò invischiato nelle due sanguinosissime guerre mondiali, nelle quali, ancora una volta, fu costretto ad allontanarsi dal suo amato.
Ma questa volta non riuscì a dimenticarlo, non poteva. Lo amava troppo per poterlo fare.
E di notte, quando il suono delle bombe gli fracassava i timpani, e le lacrime gli solcavano le guance, mentre era accovacciato tra le lenzuola, le sue mani scivolavano dove non avrebbero dovuto; ma quello era l'unico modo per abbandonarsi a qualche momento di speranza, e stare, almeno mentalmente, con il suo Prussiano.
 


TOGETHER

Le guerre erano finite.
Feliciano era una nazione insieme al fratello.
Gilbert, nonostante non fosse più realmente una nazione, era tornato quello di sempre, tranquillo, spensierato e battagliero, anche se non più esattamente come un tempo.
E, finalmente, l'Italiano e il Prussiano erano riusciti a dichiararsi.
Finalmente, quel "ti amo", tanto agognato da entrambi, era finalmente uscito dalle loro labbra, che poi avevano subito unito in un bacio.
Carezze, dolcezze sussurrate all'orecchio, complicità e bisogno l'uno dell'altro rendevano perfetta la loro relazione.
Il calore condiviso fra i loro corpi frementi di amore e passione accompagnavano le loro notti.
Erano felici, insieme, consci che non si sarebbero mai lasciati.
E i sorrisi solcavano sempre le loro bocche, anche quando erano premute l'una sull'altra.
 

 
"Ve, Gilbert?"
"Sì, liebe?"
"Ti amo tantissimo"
"Anche io ti amo tantissimo, e sempre lo farò"













-Note-
Ecco, ce l'ho fatta.
Nonostante io abbia un'altra ff di Hetalia da dover completare, non potevo non scrivere questa.
Amo la PruIta, e ho voluto descrivere quella che, almeno secondo la mia mente, è la loro storia. Probabilmente ci saranno delle imprecisioni storiche, ma perdonatemi, era l'unico modo per cui le mie convinzioni non crollassero E, ovviamente, dedico questa one-shot alla mia amata Pru-chan, che mi ha ispirata tantissimo, e poi perché adora la PruIta come me <3
Inoltre la pubblico oggi, che è un giorno speciale <3

Spero che piaccia

  
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