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Autore: Lady Lee    26/04/2013    6 recensioni
L'amore non è una cosa facile.
Neanche per Beast Boy e Raven, che in questa storia si accorgeranno di amare, oltre ai pregi, anche i difetti l'uno dell'altra.
Ma non sarà semplice, perchè amare è difficile, però in fondo, basta ascoltare il proprio cuore.
Buona lettura!
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era successo tutto molto velocemente, troppo velocemente.
Beast Boy aveva di nuovo tentato di fare uno dei suoi orribili scherzi a Raven, che appena se ne accorse gli lanciò addosso uno specchio, ma non uno qualunque; gli lanciò lo specchio che le serviva per la meditazione, quello per l’entrata nel Nevermore.
E così, Beast Boy, si ritrovò nella mente di Raven più velocemente del previsto.
Di nuovo.
"Pensare di sostituire i vestiti di Raven con abitini rosa in pizzo forse non è stata una buona idea.’’ Pensò, camminando per le strade della mente della sua amica con passo felpato per non farsi sentire dalle emozioni.
Nonostante il suo silenzio, Felicità si accorse di lui e, facendo svolazzare allegramente il suo mantello rosa gli venne incontro urlando di gioia.
-Beast Boy! Da quanto tempo!
Il mutaforma sospirò rassegnato, preparandosi a ricevere un caloroso abbraccio, che non tardò ad arrivare.
-Cosa ci fai qui di nuovo, eh?- chiese l’emozione.
-Devo tornare a casa, qui ci sono finito per sbaglio.- disse Beast Boy freddamente.
-Ah, beh, se la metti così…- il tono di voce di Felicità cambiò completamente: non era più caloroso, ma distaccato, proprio come la voce monotona della Raven di sempre. Forse si era offesa per la risposa poco incoraggiante del ragazzo.
-Logica ti indicherà la strada. Buon viaggio, caro.- detto questo, si dileguò prima che il mutaforma potesse dire qualcosa.
Mentre camminava, Beast Boy si rese conto che il ‘’paesaggio’’ nella mente della sua compagna di squadra era cambiato.
Il cielo era azzurro e l’ambiente luminoso. Non c’erano pietre ovunque, ma grandi piazzali fluttuanti decorati con disegni viola o argento.
-Logica!- chiamò, per farsi aiutare a tornare a casa.
-E non urlare! Ti sento, non sono sorda!- rispose una voce squillante dietro di lui, spaventandolo per la troppa irruenza.
-Felicità mi ha detto che mi avresti riportato a casa.- disse silenziosamente.
Logica sbuffò e roteò gli occhi. –No, veditela da solo. Non ho tempo da perdere, la strada te la indicherà qualcun altro, io me ne devo andare.
Beast Boy si arrabbiò, ma cercò di mantenere la calma.
Possibile che nessuno voleva accompagnarlo alla torre? Come avrebbe fatto a trovare la strada da solo?
Continuò a camminare, senza sapere dove andare, pur di tornare a casa.
Passeggiava da un po’ immerso nei suoi pensieri, quando si scontrò contro un’emozione con il mantello di un lilla chiaro, che manteneva lo sguardo basso.
-Scusa, non ti avevo visto.- mormorò la ragazza con la voce flebile.
-No, no, non preoccuparti. Ehm… ma tu chi sei?- domandò il mutaforma curioso.
-Io sono Amore.
Beast Boy spalancò gli occhi sorpreso.
Capiva che Raven avesse delle emozioni come Rabbia, Logica, Tristezza, e, sì, anche Felicità.
Ma che tra suoi sentimenti ci fosse Amore, lo rendeva piuttosto confuso.
-Come mai sei qui?- la voce dolce dell’emozione lo distolse dai suoi pensieri.
-Oh, è una lunga storia.- rispose il ragazzo. –Potresti indicarmi la strada per tornare a casa?
Amore, sempre con lo sguardo basso, disse:- Certo, vieni con me.
Al mutaforma sembrava impossibile aver trovato qualcuno che l’avrebbe fatto tornare indietro.
‘’Allora qui non sono tutte maleducate.’’ Pensò, mentre l’emozione lo guidava verso una pietra nera.
-Bene, ora non mi resta altro che pronunciare la formula magica e potrai tornare a casa tranquillamente.- sussurrò Amore. –Azarath Metrion Zinthos…
Davanti ai suoi occhi color smeraldo si aprì un portale.
Mentre stava per varcarlo, Beast Boy fu richiamato all’attenzione dalla voce bassa dell’emozione. –No Beast Boy, non è impossibile. Non è difficile come sembra.
Non capendo il significato di quelle parole, il mutaforma entrò nel portale e si ritrovò alla T-Tower.
Solo più tardi, con il passare del tempo, comprese quello che gli aveva detto Amore.
Ma Raven non ne fu molto contenta.
Beast Boy lo capì quando, trovatasi davanti ad una montagna di vestitini e gonne rosa, fucsia e rosse in pizzo nel suo armadio, la maga urlò, facendo tremare le fondamenta della torre:- BEAST BOY!
In fondo era vero, pensò il mutaforma, non era stato poi così difficile.
 

Ecco il primo capitolo! 
ok, questa è la mia prima long... spero che vi piaccia!
per favore, fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione, datemi  delle dritte per continuare la storia al meglio e, eventualmente, scrivete le vostre critiche.
A presto al prossimo capitolo!
     Lee
  
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