Sei li che giaci assorta
che rimembri scheletri vivi
nel passare delle coperte
sulla pelle bianca...
combatti contro quello spazio
che pare ti sia privato..
combatti contro il bagliore
di uno spicchio di luna piena
spifferatosi nella stanza
attraverso inutili porte
che anch'esse pare ti privino
...si compara il calore una volta umano...
è
stato solo un seme
del mazzo di sogni futuri...
caduto, ha svegliato
il meraviglioso silenzio
creatosi con tanto sforzo
incompreso...
e
allora è pianto
silenzioso, rotto , tremante
che ode di pioggia aulente
il pianto,
rimembra le folte parole
le quali ieri m'illusero..
torno o ninfa che prepotente
entri nella mia stanza a disturbar i silenzi
a
mescere gli egoistici
piaceri liberi della vita
coi pesanti massi
che avrei voluto toglierli.
si ritrae adesso
spuma marina
l'aulente pianto..
ora seme caduto
ora bianco giglio cresciuto