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Autore: suinogiallo    14/11/2007    3 recensioni
I gatti di Neo Venezia sono strani e il presidente Aria non era di certo una eccezione a quella regola.
Lo guardò di nuovo, abbassando leggermente lo sguardo, per non farsi notare da lui.

Una nuova, piccola, storia dedicata questa volta un po' ad Alicia ed un po' ai gatti di Aqua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ai, Akari Mizunashi, Alicia Florence, President Aria Pokoteng
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Arietta

by: suinogiallo

I want to protect these gentle feelings
which are befitting of a soft breeze.
You taught me many precious things
in that charming seaside town.
Let's move on while gacing forward
within that nearly painful warmth
Let's spin the thread of these modest feelings
till tomorrow, when the twilight appears
They'll change colors, just like the changing seasons.
I want to feel this momento, this time
as if it were within my own hand.
I'll spin the thread of these modest feelings
till tomorrow, when the twilight appears.
I wish upon the twilight
for the happiness and the smile that you gave me
to last forever.


(Ashita, Yugure Made - Erino Hazuki/Rieko Itou/Katsutoshi Kitagawa/Yasushi Sakurai
Ending dell'OAV - Arietta -
trad: hochuuami)

La schiena di Grandma si allontanò lentamente mentre Alicia rimaneva ferma a fissarla.
Gli occhi lucidi di pianto gli bruciarono un po' rendendole la vista un po' sfocata, quasi appannata da un velo. Accanto a lei il presidente Aria se ne stava in silenzio. Probabilmente anche lui stava soffrendo per quella separazione ma in un certo qual modo si stava facendo forza.
Chi lo sa se aveva già vissuto una cosa del genere.
In fondo, si disse Alicia guardandolo, nessuno sapeva quanti anni aveva. Quando era entrata nell'ARIA Company come Pair lui era già li e, da allora non era cambiato per niente.
I gatti di Neo Venezia sono strani e il presidente Aria non era di certo una eccezione a quella regola.
Lo guardò di nuovo, abbassando leggermente lo sguardo, per non farsi notare da lui.
Seduto sulle zampe posteriori osservava la schiena di Grandma farsi sempre più piccola, un po' di luccicore negli occhi blu, e nient'altro.
Lui sapeva, in fondo, che quella separazione era necessaria. Lo aveva saputo sin da quando Grandma aveva preso Alicia come allieva.
In un certo senso quando aveva visto Alicia, i suoi occhi ed il suo sorriso, aveva capito che sarebbe stata lei a prendere il posto di Grandma come Fata dell'Acqua. Non per niente lui era il presidente, ed il nume tutelare, della compagnia.
E la stessa cosa doveva averla pensata anche Grandma e negli anni che Alicia aveva trascorso con lei prima come Pair e poi come Single aveva fatto in modo di insegnarle tutto quello che sapeva. I suoi segreti, piccoli, e tutta la sua passione per quel lavoro, faticoso ma anche affascinante.
Il presidente si ricordava dei primi, goffi, tentativi di Alicia di condurre la gondola. La volta che aveva cozzato contro un muro, il sorriso di Grandma che la tranquillizzava.
Non era facile riuscire a guidare la gondola per quei canali. Con la pratica e l'esperienza poi si migliorava, ma sicuramente le prime volte era stato difficile per tutti.
Anche per Grandma, certo.
Anche lei si era spaventata quando aveva incrociato per la prima volta un'altra gondola in un canale stretto ed aveva strusciato contro il muro. E' normale in fondo.
E adesso la sua schiena era scomparsa del tutto, voltato un angolo era sparita dalla vista.
Adesso Alicia era sola.
- Rientriamo? - gli domandò chinandosi su di lui. Il gattone bianco le rispose con un miagolio e lentamente si diresse verso l'edificio dell'ARIA Company.
Devo essere forte e andare avanti, sorrise tra se Alicia. La compagnia adesso era sulle sue spalle e doveva dimostrare tutto il suo valore. Soprattutto doveva dimostrare che Grandma non si era sbagliata a scegliere lei come suo successore.
Asciugandosi gli occhi rientrò anche lei dirigendosi poi subito alla lavagnetta dove segnava gli appuntamenti per le visite guidate.
Per quel giorno niente, ma i successivi erano tutti occupati.
Tuffarsi nel lavoro e cercare di dare il meglio.
Quello sarebbe stato lo spirito. E almeno per il momento nessuna allieva.
No! Non si sentiva ancora pronta e, soprattutto sentiva che non aveva nulla di importante da dare ad una eventuale allieva che avrebbe guardato a lei esattamente come lei aveva guardato Grandma. Con gli occhi pieni di ammirazione e una grande voglia di imparare tutto quello che si poteva imparare.

Furono giorni difficili.
Non per il lavoro o per la stanchezza.
Alicia era in un qual senso incredibile. Capace di condurre la gondola per tutto il giorno estasiando i turisti che si affidavano a lei, andare la sera a bere qualcosa con le sue due più grandi amiche, Akira e Athena, e poi essere fresca la mattina dopo, pronta per affrontare una nuova giornata di lavoro.
Le mancava Grandma.
Forse non lo diceva apertamente, ma lo si notava.
Quando la sera si soffermava sul balcone della compagnia a guardare il mare di fronte a lei con la speranza di vedere la gondola di Grandma arrivare lentamente. Quante volte lo aveva fatto quando era una Pair e poi una Single.
Per fortuna c'erano le sue amiche, ma anche loro diventarono Undine a tutti gli effetti e le occasioni per vedersi diminuirono drasticamente.
Avevano il loro lavoro, e Akira poi aveva anche una allieva ed il tempo che potevano passare insieme era sempre di meno.
- President Aria? - guardò con uno sguardo interrogativo il grosso gatto bianco che, tranquillamente, si era sistemato su uno dei gradini della scala a chiocciola che all'esterno portava al piano superiore dell'edificio della compagnia.
Il gatto si voltò a guardarla, dolcemente come sempre. I gatti di Marte sono davvero diversi da quelli di Man-Home e a volte quando ti guardano hai quasi l'impressione che ti leggano dentro.
Ed Alicia si senti, in un certo senso, letta fin nel profondo.
- Dici che dovrei prendere anche io una allieva? - gli domandò andando a sedersi accanto a lui.
- Punyu - le rispose quasi sorridendo.
- Ho paura! - sussurrò - Grandma mi ha insegnato tutto quello che sapeva, ma ho paura di non essere in grado di tramandarlo -
- Punyu-pu - le si avvicinò posando poi la sua grande testa sulle ginocchia della giovane Undine.
Anche se non si esprimeva a parole riusciva comunque a farsi capire.
- Puoi farcela! -
Era questo il senso.
- Mi indicherai tu quale sarà la mia allieva? - gli domandò poi sorridendo. Da lontano iniziò a vedere la gondola di Akira che si avvicinava a loro.
Quella stessa mattina era passata a trovarla con la sua allieva e le aveva dato appuntamento per quel pomeriggio ed eccola che arrivava, puntuale come sempre.
Rapidamente salì sulla gondola della sua amica e altrettanto velocemente sparì alla vista mentre il presidente Aria si godeva la lieve brezza che arrivava dal mare e ogni tanto tendeva le orecchie quasi a voler ascoltare le misteriose voci che giungevano dal pianeta.

Molti anni prima il presidente Aria aveva visto i canali iniziare a riempirsi d'acqua ed aveva assistito alla nascita delle Undine.
Aveva incontrato Akino Ametsuchi ed era stato felice di diventare il presidente dell'ARIA Company.
Era stato al fianco di Alicia durante i suoi allenamenti e sarebbe stato al fianco della sua allieva e, come per Alicia l'avrebbe protetta.
Ed anche per questo stava ascoltando quelle voci.
Se gli esseri umani le avessero potute sentire sarebbero state misteriose, per lui erano le voci dei suoi amici e, soprattutto, del re dei gatti di Aqua.
A carnevale era Casanova, alcune notti era il capotreno di una fantastica locomotiva in grado di volare nel cielo, d'estate si sedeva a bere latte freddo in un piccolo locale che solo i gatti potevano vedere, la notte si ritirava in un mondo nel quale solo loro, i felini, erano ammessi, dove c'era un buon odore di gelsomino e un buon posto per dormire.
Cait Sith era il più grande dei gatti di Aqua e tutti loro lo rispettavano come loro re.
Ed in quel momento lo stava chiamando.
Con una agilità quasi impensabile in un gatto di quel peso, il presidente Aria saltò giù dalla scala e si incamminò verso un luogo di Neo-Venezia noto solo a loro.
Girò ad incroci e scese scale, passò per piccole piazze e per le calle, si soffermò a sentire l'aria ed infine raggiunse un muro che, quasi per magia, si aprì rivelando una piazzetta dove decine di gatti passeggiavano e si intrattenevano parlando tra di loro.
Non scimmiottavano gli uomini. Qualcuno era ritto sulle zampe posteriori come il presidente Aria ma la maggior parte erano a quattro zampe, come tutti i gatti, e miagolavano tra loro agitando la coda.
Altri se ne stavano invece sdraiati sulle scale di una gradinata che saliva verso un grande arco e spariva poi dietro un muro e riposavano tranquillamente.
Non sempre, ma quello era il posto dove i gatti di Aqua si radunavano quando sparivano dalle case e dai tetti di Neo-Venezia.
Altre volte si radunavano in una specie di grande magazzino allagato perso tra i canali della città e dove gli incauti umani avrebbero girato per sempre in tondo grazie alla magia di Cait Sith.
Se solo fossero riusciti a penetrarvi ovviamente.
Muovendosi a suo agio tra i gruppetti di gatti che lo guardavano con un certo rispetto, il presidente Aria si diresse verso le scale iniziando poi a salirle.
Forse si sarebbe dovuto mettere un po' a dieta, pensò rendendosi conto che le saliva a fatica per via della pancia prominente che gli stava venendo.
Ma come fare?
La cucina di Grandma prima e quella di Alicia poi erano troppo buone e lui non aveva tutta quella forza di volontà per resistere.
Alla fine riuscì però a raggiungere la cima e a scomparire dietro il muro oltre il quale la scalinata continuava e ad arrivare alla presenza di Cait Sith.

I gatti di Aqua sapevano del suo arrivo ancor prima che scendesse dall'astronave che l'aveva condotta fin li da Man-Home, la Terra.
C'è un sottile filo che collega i gatti della Terra a quelli di Aqua. Un filo che supera le barriere dello spazio e della distanza oltre che quelle del tempo.
Si dice che i gatti di Aqua possano mettere in contatto il presente con il passato ed Akari ne sapeva qualcosa.
Aveva visto l'acqua iniziare a riempire i canali quando ancora non ci si aspettava l'incidente che avrebbe ricoperto il novanta per cento della superficie di Marte di acqua dandogli poi il nome attuale. Forse era stato un sogno, o forse no, ma se era stato un sogno era stato tutto cosi vivido e reale, compreso il pranzo che Akiko le aveva preparato.
Forse il suo arrivo li non era stato neanche cosi casuale.
Alicia non le aveva mai voluto rivelare per quale motivo avesse scelto proprio lei ma qualcosa le diceva che la scelta forse non era stata neanche sua, ma del presidente Aria, o forse proprio di Cait Sith.
Era arrivata su quel pianeta con tanta speranza e tanta paura e non sapeva che anche Alicia, al pari suo, aveva molta paura di quel cambiamento nella sua vita.
Una allieva.
Quando la vide, per la prima volta, addormentata nella gondola del postino, con il presidente Aria a vegliarla ebbe però la sensazione, anzi, la certezza che tutto sarebbe andato bene.
Quella ragazza era speciale. Non era di Aqua ma il pianeta l'aveva in un certo senso adottata sin da subito.
Il suo cuore, i suoi occhi limpidi, i suoi gesti e la sua spontaneità l'avevano conquistata cosi come conquistava tutti quelli che incontrava.
Alicia aveva imparato moltissimo da lei, cosi come Akari aveva imparato tantissimo da Alicia. A vederle insieme si sarebbe detto che erano sorelle per come stavano insieme, per come si completavano a vicenda, per come i loro modi erano simili.
Questo era un po' anche lo scopo per cui le allieve venivano affidate ad una Undine che le seguiva in tutto e per tutto.
Come Akari ed Alicia anche Aika e Akira in un certo senso erano simili, sia nei modi che nel carattere e per alcuni versi anche per Alice e Athena.
Affidare le allieve più promettenti alle migliori Undine per farne poi delle Prima eccellenti.
E se per Aika e Alice la scelta era sembrata d'obbligo, in fondo Aika era pur sempre la figlia dei proprietari dell'Himeya e Alice era la più giovane e promettente Pair ad essere scoperta dalla Orange Planet, per Akari il discorso era stato diverso.
Per loro due essere affidate alle due Fate dell'Acqua era davvero una scelta obbligata mentre per lei, sconosciuta ragazzina che veniva da Man-Home, essere affidata ad Alicia, la terza Fata dell'Acqua e forse l'Undine più famosa di Neo-Venezia, era stata davvero una scelta dettata dal caso.
O forse anche li c'era stata la zampa di Cait Sith?
Questo è uno dei misteri di Aqua...

- Ai-chan? - sussurrò verso la sua piccola amica che, in silenzio ascoltava il rumore del mare intorno alla sede dell'ARIA Company stando in ginocchio sul letto e affacciata al grande oblò che fungeva da finestra.
Il presidente Aria gli si era sistemato accanto e ronfava placidamente. Una dolce brezza scompigliava i capelli della ragazzina che, quasi in trance ascoltava quel suono.
Una volta Akari l'aveva paragonato al respiro della città ed Ai aveva accettato senza batter ciglio quella definizione.
Quel rumore, l'andirivieni dell'acqua contro i piloni che sorreggevano la costruzione, il vento che soffiava tra i cavi che collegavano Ukijima alla terra ferma, ogni altro piccolo rumore di quella città sospesa tra la fantasia e la realtà dimostrava che Neo-Venezia era viva.
- Akari-san - si voltò verso di lei sentendola avvicinarsi al letto.
- Non riesci a dormire? - le domandò andando a sedersi sul letto che una volta era stato suo e che adesso era invece di Ai.
- Stavo ascoltando il respiro della città - le disse andando a sistemarglisi accanto - e sono troppo nervosa per riuscire a prendere sonno! - lo sguardo gli corse verso una sedia sulla quale il presidente Aria, poche ore prima, aveva sistemato una divisa da Undine e due guanti.
- Ai-chan! - la abbracciò dolcemente ricordandosi di quanto era stata nervosa lei. Un sorriso la illuminò mentre guardava il volto della piccola Ai. Era cresciuta e stava diventando una splendida ragazza e l'aveva sorpresa non poco quando le aveva rivelato che voleva diventare anche lei una Undine.
Era stato durante la festa del Redentore, sulla barca che come ogni anno lei e le sue due più care amiche, Aika e Alice, preparavano per festeggiare con tutti i loro amici.
Le si era avvicinata e le aveva sussurrato all'orecchio che aveva preso quella decisione. E adesso eccola li, emozionata, nervosa ad ascoltare il respiro di Neo-Venezia, esattamente come lei e come Alicia quando era stato il suo momento di occupare quel letto.
E come sempre la loro senpai si era seduta accanto a loro, le aveva abbracciate ed aveva sorriso di fronte a quella nuova, splendida Undine che stava nascendo mentre da qualche parte a Neo-Venezia, in uno di quei luoghi inaccessibili agli esseri umani un gigantesco gatto saliva una scalinata per poi scomparire dietro un muro.
copyright © 2007 suinogiallo
copyright per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano


Note e Glossario:
Ho scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, per una obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Grandma, il cui vero nome è Akino Ametsuchi, è stata la fondatrice di ARIA Company oltre che l'Undine più famosa di tutta Neo-Venezia. Prima di ritirarsi ha addestrato Alicia. Nella storia uso l'appellativo Grandma (nonna) per rimanere più fedele possibile all'originale dell'anima.

Per gnomo si intendono le persone che lavorano nel sottosuolo di Aqua e che si occupano di mantenere la gravità.
Le undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre senpai delle protagoniste, ovvero Alicia, la sempai di Akari, Akira, la sempai di Aika e Athena, la sempai di Alice.
Cait Sith è un grosso gatto che veste abiti tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per intenderci) che è un po' il protettore di Aqua. Durante il Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come Casanova, con una grossa maschera. In un episodio lo troviamo invece vestito come il bigliettaio di Galaxy Express.
La festa del Boccolo è una festa di Neo Venezia in cui gli uomini regalano un bocciolo di rosa rossa alle ragazze.
Man-Home sarebbe la Terra.
Aqua - si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
Aria Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La sua unica dipendente è Alicia, la sempai di Akari.
Hime-ya - una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika è la figlia dei proprietari nonchè apprendista presso di essa.
Orange Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi fa il suo praticantato Alice.
Ukijima è l'isola volante che aleggia sopra Neo-Venezia e da cui si dipartono vari cavi che la collegano alla terra ferma. Vi si trovano i sistemi di controllo climatici del pianeta e vi lavorano i Salamander (tra cui Akitsuki). E' anche un centro residenziale.


Il testo della canzone citato all'inizio è la sigla di coda dell'OAV Arietta da cui ho tratto anche il titolo di questa storia.

Per chi volesse approfondire consiglio wikipedia nella versione in lingua inglese e, ancora di più, in quella giapponese, oltre che la visione dell'anime attualmente alla sua seconda stagione.


Quattro Chiacchiere Con L'autore

Quarta storia dedicata ad ARIA.
Inizio subito con il ringraziare chi ha recensito la mia storia precedente (That Tomorrow's Undine), ovvero kurumi, hinata_chan, Ashley Ketchum, Dour Mour e giuliaeffettuo. Spero possiate leggere questi miei ringraziamenti (se non altro perché questo vuol dire che avete letto anche questa mia nuova storia).
La prima parola di questa nuova storia l'ho iniziata a scrivere praticamente dopo aver finito di vedere il primo OAV dedicato a questo anime e dal quale ho ripreso anche il titolo, ovvero Arietta, e questo circa sei settimane fa.
Successivamente, rivedendo un po' random alcuni episodi mi è venuto in mente quanto siano importanti i gatti su Aqua e ho deciso un po' anche di cambiare rotta.
Devo ammettere di essermi preso molte libertà scrivendo questa piccola storia ma non penso di essere andato tutto sommato AU o OOC, se lo ritenete fatemelo sapere. Sarò felice comunque di discuterne con appassionati di questo manga/anime.
Sparpagliate poi per tutta la storia ci sono varie piccole citazioni che mi sono servite per mantenere una certa unione tra questa storia e l'originale.
Per concludere spero che vi sia piaciuta leggerla come a me è piaciuto scriverla.
Le immagini questa volta sono dedicate a Cait Sith e alla sede dell'ARIA Company e si tratta come sempre di miei schizzi ripresi dai fotogrammi della serie.
Suinogiallo - 14 Novembre 2007

La sede dell'ARIA Company Cait Sith Cait Sith in veste di Casanova
   
 
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