NON
DOVEVA FINIRE COSì
Una stanza.
Una stanza buia,
sudicia di sangue e senza finestre…non li avrebbero mai
trovati.
C’erano
solo
cadaveri.
Un corpo, chiuso
in un armadio, ha i capelli scuri e gli occhi a mandorla.
Il fisico
asciutto e pallido di Sai ora è ancora più
bianco, quasi come la neve che un
tempo guardava con felicità.
Quella
felicità
che aveva imparato a mostrare solo a loro, ai suoi amici; quei
sentimenti che
aveva riservato a lei e Naruto, quelle sensazioni che si erano
risvegliate
vedendo ciò che il suo primo amico provava per colui che ne
avrebbe causato la
morte.
A pochi metri un
altro cadavere.
Naruto è
appoggiato contro un muro, gli occhi ancora aperti per lo stupore,lo
stupore
per un altro tradimento, questo più grave di tutti.
Quegli occhi un
tempo colore del cielo ora grigi come quelli di un bambino che ha
scoperto che
il mondo è ingiusto.
Quei capelli un
tempo colore del grano, ora sono sporchi di sangue, del loro sangue,
del sangue
di quella generazione che avrebbe dovuto difendere il mondo ma che ha
finito
per combattersi da sola.
Un ultimo corpo e
steso per terra, il corpo di quel ragazzo che aveva tanto amato, il
corpo del
ragazzo che li voleva uccidere a cui solo lei è
sopravvissuta.
Sakura gli chiude
gli occhi scuri, non poteva più sopportare lo sguardo carico
d’odio del suo
Sas’ke-kun.
Il moro
imbrattato di sangue aveva esalato l’ultimo respiro
sussurrandole all’orecchio
-Morirai anche tu
stai tranquilla, non ci rimpiangerai a lungo, nessuno verrà
mai qui e non c’è
ne cibo ne acqua-e se ne andò per sempre sorridendo
perché uccidendo Naruto
avrebbe mandato all’aria i piani di suo fratello.
La ragazza dai
capelli rosei prese la foto che Sasuke aveva appeso al muro con due
kunai.
Il vetro aveva
due fori ed era un po’ sporco allora prese l’orlo
del suo vestito e incominciò
a pulire per bene il volti dei loro compagni.
I ricordi
l’assalirono.
Ricordò la
notte
del tradimento di Sasuke.
Ripensò
alle
parole che aveva urlato al suo più grande amore.
INIZIO FLASHBACK
-Sas’kè-kun
non
andartene ti prego io…io ti amo…sono innamorata
di te-
ma lui si
voltò
solo per dirle in modo più dolce del solito
-Sakura, ma lo
sai che sei proprio noiosa.-
Un altro rifiuto,
non poteva sopportare anche questo, le sue ultime parole non potevano
essere
“sei noiosa”
Si, le ultime
parole, lo sapeva anche lei che non sarebbe riuscita a fermarlo ma
volle
provare, non voleva accettare che quel ragazzo non provasse sentimenti
se non
l’odio.
-se te ne vai mi
metterò a gridare-le lacrime le bagnavano le guance rosse
per quello che aveva
appena rivelato,arrossiva per avere urlato i suoi sentimenti anche se
non ce
n’era il motivo, solo la luna li assistiva.
Uno scatto
fulmineo e lui le fu alle spalle
-grazie-
non ebbe il tempo
di voltarsi ma forse non voleva vedere lo sguardo di quel moro, quel
moro che
non riuscì mai a proteggere come si era ripromessa.
Non ebbe nemmeno
il tempo di chiedergli
-perché?cosa
vogliono dire queste parole?perché mi dici grazie?-
un colpo le
arrivò sul collo,non era per fare male ma era comunque
abbastanza forte da
farla svenire.
Il giorno dopo si
svegliò e lui non c’era, non era un semplice
incubo.
Gli unici ricordi
erano una fotografia e un livido sul collo.
Ma quello non era
il vero livido, quello vero era nel suo cuore, una ferita che neanche
il tempo
avrebbe cancellato.
FINE FLASHBACK
Stava piangendo,
anche se lui era li lei non era felice.
Lui aveva causato
la morte delle uniche persone che le erano rimaste vicine quando lui
l’aveva
abbandonata.
Aveva ucciso le
sue amiche Ino, Hinata, Tenten ,aveva ucciso anche Shikamaru, Choji,
Kiba,
Shino, Neji e Rock Lee.
Tutta la sua vita
era stata stroncata in un solo giorno…loro li dovevano
vendicare ma hanno
trovato solo la morte.
Dopo avere ucciso
Orochimaru, Sasuke, era diventato una spietata macchina da guerra.
Le lacrime si
mescolavano al sangue che cadeva sui volti delle persone a cuoi aveva
tenuto di
più nella sua vita.
Una vita
stroncata a soli 16 anni.
Si mise a pulire
con foga la foto.
Non
tornerà mai come prima
Niente
tornerà come prima
Arrenditi
Ma la ragazza non si arrendeva, voleva rivedere i volti dei suoi compagni come erano una volta, come quando erano ragazzi.
Le lacrime si
mescolano al sangue
È tutto
inutile Sakura
Devi capirlo
Non torneranno in vita
Smettila di sforzarti
inutilmente
Anche la tua ora sta
arrivando
Arrenditi
La foto
cominciava a sbiadirsi, i volti si macchiarono di peccati indelebili.
Peccati che la
ragazza sperava di poter cancellare pulendo una foto.
Una foto che per
lei rappresentava la vita.
Non riuscirai a
cancellare quelle macchi
Sakura
Quei peccati non si
possono cancellare
facilmente
Solo con la morte
Tutti hanno peccato
Anche tu
Sasuke vi ha traditi
tutti
Naruto anche se
sembra immacolato ha
peccato
Anche lui ha tradito
qualcuno
Lui ha tradito colui
che era più
importante per lui
Lui voleva solo
portare indietro sasuke
Non ha protetto il
suo villaggio
Aveva raggiunto il
suo scopo
Era l’hokage
Ma non vi ha protetti
Hai peccato anche tu
sakura
Tu volevi proteggerli
Ma in
realtà volevi proteggere solo il tuo
sas’kè-kun
La foto ormai è rosso sangue, la ragazza è stremata ma con un ultimo sforzo l’ha nuovamente pulita.
Ha sorriso e si
è
spenta, l’ultima generazione di konoha è scomparsa.
Sapevi che sarebbe
finita così
Ma hai voluto andare
a combattere
Hai convinto anche
gli altri
Ad andare incontro al
loro destino
Anche questo
è un tuo peccato
Ma ora riposa in pace
sakura
In un altro mondo li
rincontrerai
E forse
sarà tutto come prima
FINE
Nota
d’autore
È la mia
prima fanfiction
Accetto tutte le
critiche
costruttive!!!
Scusate se ho fatto
morire tutti ma ultimamente sono un po’ giu di corda!!!
commentate please!!!