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Autore: HandfulOfDust    27/04/2013    1 recensioni
Che potrebbe accadere se il giovane stagista di Vogue Kurt Hummel incontrasse il promettente attore e cantante Darren Criss?
Una one shot insolita che racconta di un incontro altrettanto insolito a New York!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabelle Wright, Kurt Hummel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: It's not unusual
Pairing: Darren & Kurt
Prompt: Unusual meetings (tema del concorso) & smalto. Per quest'ultimo si ringrazia – come spesso accade – Eloise <3
Disclaimer: Carto non mi appartiene e Darreno non incontra personaggi inesistenti di telefilm. Lol.
Note: con questa one shot partecipo al concorso “Unusual meetings”, se vi va di aiutarmi a vincere mettete mi piace qui! :)
PS: la scena nell'ufficio di Isabelle l'ho scritta prima della 4x20 ahahahahahahah



 

 

 


It's not unusual

Aveva appena chiuso l'ultima chiamata che squillò nuovamente il telefono, ma stavolta riconobbe il numero. Era Isabelle dal suo ufficio.
- Isabelle, dimmi tutto!
- Corri nel mio ufficio appena puoi, ho una proposta indecente da farti!
- Prendo un cappuccino e arrivo subito..ne vuoi uno anche tu?
- Sei un tesoro, certo. Ti aspetto con ansia.
Kurt era curioso del perché di tanta fretta: certo, dopo tutti quei mesi a New York si era abituato alla vita frenetica tra scuola e lavoro, ma la concitazione del suo capo l'aveva stupito, per cui raggiunse l'ufficio nel minor tempo possibile.
- Eccoti! Siediti pure!
Al ragazzo sembrò di essere di nuovo al suo colloquio, per l'agitazione che gli era venuta:
- Cosa succede? Mi sei sembrata agitata!
- Oh sì, Kurt...devo dirti una cosa e penso che tu dirai di no e io sarò molto triste e...
- Sei preoccupata per un mio no? - ridacchiò il giovane – Deve essere una cosa molto importante!
- Sì, perché è una cosa che non hai mai fatto..
- Dai, dimmelo e basta, o mi farai venire ancora più ansia con tutti questi preamboli!
- Darren Criss ci concede un'intervista e vorrei che la facessi tu!
- Darren Criss quello che ha recitato a Broadway l'anno scorso?
- Esatto!
- Ma io non ho mai fatto un'intervista!
- Ecco..sapevo avresti detto questo, ma ho un motivo valido per cui te lo sto chiedendo. Lui è poco più grande di te, fa i musical, ama cantare e recitare...siete molto simili secondo me! E' per questo motivo che te lo chiedo, secondo me funzionerà meglio con te che con un giornalista qualunque.
La donna lo fissò con i suoi grandi occhi fino a quando Kurt non annuì.
- Sìììì! Lo sapevo che avrei potuto contare su di te! Fatti abbracciare un po'!


Un'intervista. Era una grande responsabilità e Isabelle contava tanto su di lui per via della somiglianza caratteriale che aveva con questo Darren. In effetti non aveva tutti i torti, ma Kurt non si era mai interessato molto a lui quindi pensò fosse opportuno istruirsi su di lui nel minor tempo possibile.
- Hey, hai intenzione di passare il venerdì sera a casa davanti al computer? - chiese Rachel con una certa preoccupazione, sbucando dalla tenda che separava la stanza del giovane dal resto della casa.
- E' impossibile, devo tipo vedere tutti i video su youtube, i telefilm, i film, le canzoni che canta in giro..ma sai che ha scritto un musical su Harry Potter? E ha cantato per Obama? E' geniale!
- No, non lo sapevo! Beh, è uno di noi che ce l'ha fatta..forse ha ragione Isabelle ad averti dato questo compito.
- Me ne convinco sempre di più, è per questo che sono così agitato.
- Andrà benone! Se vuoi che domani guardi qualche cosa anche io sarò felice di aiutarti.
Kurt prese un biscotto dalla busta che aveva accanto e digitò 'youtube' sulla barra di ricerca: era meglio guardare qualche video a quell'ora, se avesse visto un film probabilmente avrebbe dormito poco dopo per quanto era stanco.
Scelse qualche intervista riguardante le sue abitudini e la sua vita, ma dopo qualche minuto Kurt non poté fare a meno di notare un particolare che trovava inelegante e anzi, addirittura raccapricciante: il signor Criss si metteva lo smalto.
Okay, lui stesso metteva cardigan lunghi e a un ballo scolastico aveva optato per indossare un kilt, ma se c'era una cosa che proprio non avrebbe mai fatto era mettersi lo smalto, per giunta di tutti i colori.
Quella cosa lo avrebbe tormentato durante tutta l'intervista, dovendosela tenere per sé. Non poteva mandare tutto a monte per una cosa che lo infastidiva a morte.

 

Il giorno dell'intervista Kurt era largamente in anticipo, pertanto passò una buona mezz'ora a fare avanti e indietro davanti al bar dove avrebbe incontrato Darren Criss per poi entrare, leggere il menù talmente tante volte da impararlo a memoria e ticchettare le dita sul tavolino. Dopotutto lui non era un giornalista, Isabelle lo sapeva e quindi doveva aspettarsi dei risultati non ottimi, ma nonostante tutto si sentiva incredibilmente in ansia. Ma per cosa? Per intervistare un attore poco più grande di lui e che sembrava essere molto alla mano nelle varie interviste che aveva studiato nelle 48 ore precedenti? Era una cosa sciocca.
Era un ragazzo affascinante – nonostante la brutta abitudine di mettersi lo smalto nel tempo libero – e talentuoso: che ne fosse inconsciamente attratto?

Ricominciamo a interessarci agli etero? Non era finita quella fase, Kurt?
Scacciò il pensiero dalla mente tirando fuori le domande che si era preparato seguendo i consigli del suo capo e di Rachel per ripassarle, quando una mano gli bussò sulla spalla.
- Kurt Hummel? Di Vogue.com?
- Eh? Oh..sì, si sono io signor Criss, salve!
- Okay, che sei più piccolo di qualche anno, ma signor Criss adesso è eccessivo! – rise il ragazzo riccioluto – Chiamami pure Darren!
- Certamente.

Bene, ce la puoi fare, continua così.
- E' andato bene il photoshoot stamattina?
- Alla grande! Solo che quelle luci fanno sudare esageratamente, quindi ho dovuto fare un'altra doccia oltre a quella di stamattina e, tu guarda! Ho messo lo smalto solo in una mano nella fretta.
Kurt strinse i pugni e deglutì. Non poteva sopportarlo.
- Chanel? Dior?
Darren rise ancora più forte di prima:
- Macché! L'ho comprato a un mercatino per due dollari.. - rispose l'attore, ammutolendo quando lo stagista lo incenerì con lo sguardo.
- Forse è meglio cominciare l'intervista.
- Ottimo, chiedimi tutto quello che vuoi!




Si sarà accorto che l'ho guardato malissimo? Santo Cielo, perché deve sempre far vedere quelle dannate unghie? Mi fa innervosire!
- Dicevamo, ti ritieni un'icona della moda? O meglio, i tuoi fan imitano il tuo modo di vestire?
- Oddio, credo i fan si ispirino più ai personaggi che interpreto che a me, ad esempio molti comprano i papillon ora..io non credo di avere uno stile così particolare, più che altro ho delle piccole cose che mi caratterizzano! Ad esempio i Rayban fuxia, tanti fan mi twittano le loro foto! Poi vabbé, anche lo smalto di tutti i colori mi caratterizza, ma quello sinceramente non so in quanti me l'abbiano “copiato”!
- E per fortuna.. - sbottò Kurt, non accorgendosi di averlo detto a voce troppo alta.
Darren sospirò:
- Senti, è dall'inizio dell'intervista che mandi frecciatine per il fatto che indosso lo smalto, cosa c'è che non va?
- Io sono a favore di tutto, seriamente, contro ogni tipo di discriminazione...ma quello smalto è davvero inguardabile.
- Oh..non ti piace il colore! Lo sapevo, avrei dovuto mettere l'azzurro e il fuxia, tutto verde è troppo banale!
- No! Intendo proprio lo smalto, lo trovo inelegante e di cattivo gusto, soprattutto su un bel ragazzo come te.
- Ah. Grazie per il bel ragazzo..
- Prego, te lo dicono in molti tanto.
- Sì ma non mi giudicano perché porto lo smalto!
- Non ti giudico io! Ho detto solo che non mi piace!
- Allora perché tutte queste frecciatine?
- Perché non è bello a vedersi!
- Allora mi giudichi!
- Ti ho detto di no!
- Mi parli con tono di sufficienza! Come a dire “guarda questo povero cretino, che va in giro a comprarsi smalti per giunta scadenti”!
- Che compri smalti scadenti è vero, ma non ho mai pensato che sei un povero cretino! - gridò Kurt, abbastanza indispettito dal fatto che l'attore lo giudicasse uno capace solo di prendere in giro e maltrattare. - Senti, finiamo l'intervista e poi non ci vedremo più. Okay?
- Non potrei essere più d'accordo!



Un paio di mesi dopo...
Darren si svegliò dopo circa cinque minuti buoni che gli stavano bussando alla porta perché inizialmente pensava che quel rumore facesse parte di un sogno. Solo dopo realizzò che c'era qualcuno fuori dalla stanza dell'albergo che lo stava letteralmente odiando per fargli perdere tutto quel tempo, quindi cercò di tirarsi fuori dalle coperte e mettersi un paio di pantaloni per andare ad aprire.
- Buongiorno signor Criss! - salutò spazientito il fattorino – E' arrivato questo pacchetto da Vogue per lei poco fa. Arrivederci.

Ma non poteva lasciarlo davanti alla porta visto che dormivo??
Il moro pensò che fosse un regalo da parte della redazione per ringraziarlo e via dicendo, soltanto gli sembrava strano arrivasse così tanto tempo dopo.
Il biglietto conteneva una sua stessa citazione:

“Anche se sei gay, etero, viola, arancione, un dinosauro...a me non mi importa.
L'ho capito troppo tardi. -K”

Incuriosito aprì il pacchetto, che era firmato Chanel.
Dentro c'era uno smalto.

  
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