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Autore: milly92    27/04/2013    4 recensioni
Mentre Louis commentava con uno "tsk!" per essere stato escluso e Dominique era nello sconforto più totale, Lucy commentò il tutto con una risata sarcastica.
"Perchè ridi?" chiese Rose, non riuscendo a spiegarsi quel gesto.
"Perchè, giustamente, Molly già se lo aspettava, pur sapendo che ora farà da testimone alla cugina a cui ha sempre invidiato il ragazzo e di cui ne è stata segretamente ossessionata per anni ed anni..." esclamò, scuotendo il capo con disapprovazione.
Benvenuti nel mondo dei segreti e delle 'cose non dette' della Nuova Generazione.
Nell'estate in cui Victoire e Teddy decidono di sposarsi, strani eventi avranno luogo nelle vite di Lucy, Molly, Rose&Co.
Perchè Rose diventa strana ogni volta che sente il cognome Paciock?
Il passato di Molly è davvero immacolato come sembra?
E Lucy? E' davvero così dura e impenetrabile come sembra o è solo gelosa della sorella?
Perchè Roxanne è così altruista? Cambierà?
Dominique è solo un semplice maschiaccio o ha altro che le passa per la testa?
E Victoire ce la farà a tenersi il suo Teddy tutto per sè?
Se volete trovare la risposta a questi ed altri enigmi, non vi rimane che leggere!
milly92
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Lucy Weasley, Molly Weasley Jr, Rose Weasley, Roxanne Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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27game
Eccomi qui con l'ultimo capitolo prima dell'epilogo, sigh.
Sono ancora scioccata, confusa, felice per avercela fatta ma allo stesso momento triste...
Il capitolo è abbastanza lungo, spero non mi odierete! xD
E' la prima volta che la trama di una storia coinvolge così tanti personaggi,
 e dare un po' di spazio a tutti è stato alquanto assurdo.
Mi raccomando, leggete le note con gli asterischi a fine capitolo,
e se ho sbagliato a trattare un certo tema (poi capirete) mi scuso in anticipo.
Ora la smetto, altrimenti vi anticipo tutto! xD
La prossima settimana, oltre all'epilogo,
vi rivelerò quali personaggi sono ispirati a persone realmente esistenti :)
A presto con l' "ultimo atto" :(
Buona lettura!


milly92




Capitolo 27

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1° Settembre 2023

Anche quell'anno, l'autunno era arrivato, portando con sè un po' di malinconia dovuta all'estate appena finita e, allo stesso tempo, una buona dose di speranza per l'anno scolastico che sarebbe iniziato a breve.
Come ogni primo settembre, la stazione di King's Cross si riempì di studenti che si fingevano disinvolti nonostante i loro pesanti bauli e le gabbie contenenti civette, gufi e gatti d'ogni specie, e, tra questi, i Weasley-Potter erano quelli che non si premuravano di nascondersi, con le loro risate mista alla solita andrenalina che li caratterizzava.
"Chi arriva ultimo non saprà la parola d'ordine della Sala Comune fino a domani mattina!" urlò Dominique, prima di accingersi ad oltrepassare la barriera tra i binari nove e dieci.
"Maledetta! E chi arriva prima non potrà comprare nulla da mangiare sul treno!" esclamò in risposta Fred, seguendola e ignorando i rimproveri di sua madre.
Roxanne, Rose, Frank ed Albus si guardarono, senza celare una nota di nostalgia.
"Non ci credo che dall'anno prossimo non potremo più assistere a scene simili..." sussurrò Rose, sospirando.
"E chi te lo vieta? Trovati un lavoro ad Hogsmeade ed è fatta!" rispose allegramente James, facendole l'occhiolino.
Rose lo guardò di sbieco, scuotendo il capo con una sorta di disapprovazione. "Ancora riesco a credere che voi due" - qui guardò anche Louis che rideva per chissà cosa con Miya ed Alice - "Siate riusciti ad ottenere il permesso dalla preside di viaggiare con noi!".
"Modestamente, Rosie, noi possiamo permettercelo!" rispose allegramente il cugino, facendo ridere Hugo. "Ed ora muovetevi, pigroni, su, vi dò la precedenza solo perchè, male che vada, potrei raggingere Hogsmeade in qualche altro modo...".
"Che magnanimo che sei, Potter" lo prese in giro Frank.
Mano a mano, tutti si ritrovarono dall'altra parte del muro, con l'Espresso per Hogwarts davanti ai loro occhi.
Furono inondati dalla solita folla di studenti e genitori ansiosi, e ci impiegarono un po' per trovare uno spazio libero in cui raggrupparsi.
Nel momento in cui tutti iniziarono a salutare amici persi di vista durante l'estate, Albus lanciò un'occhiata ad Angèlique che era appena arrivata con sua madre per salutarli, e le fece segno di seguirlo.
Discretamente, riuscirono ad appartarsi dietro una delle ampie colonne che si trovavano sul binario, e poi si guardarono a lungo, le mani strette l'uno all'altra.
"Mi mancherai" ammise Albus. "Queste ultime settimane sono state...".
"Magnifique" terminò la ragazza per lui, annuendo. "Sciai, ho chiesto a mamma di trasferirmi qui, ma lei ovviamente ha detto di no. Mi piasci tanto, Albùs!" disse sinceramente, per poi stringersi a lui, non riuscendo a trattenersi.
"Mi piaci anche tu, Angèlique e... Sono felice che le cose tra noi si siano evolute, altrimenti ci sarebbe rimasta solo una relazione... Fisica, ecco".
"Verrò a Natale, mamma me l'ha promesso".
"Davvero?".
"Scì. Sci possiamo scrivere delle lettere, nel frattempo...".
"So che non lo farai, so che non mi risponderai, come hai fatto l'anno scorso" disse Albus, improvvisamente duro e rigido.
Angèlique si allontanò da lui e alzò lo sguardo, creando un contatto visivo. "L'anno scorso era diverscio, Albùs! Ora tra di noi sc'è qualcoscia di vero, lo sento, e non voglio perderti!" ammise Angèlique, sincera più che mai.
Colpito da quelle parole, Albus si limitò a sorriderle e, infine, annuì. "Allora ci conto".
Lei fece un cenno affermativo a sua volta, per poi accostarsi a lui e baciarlo.
Alex Herman, compagno di Casa di Albus, si ritrovò a passare di lì e, ridacchiando disse: "Hai capito Albus! Bella, fratello!", facendoli sobbalzare.

 

Di corsa, visto che mancavano quindici minuti alle undici, Lucy si fece largo tra quella folla di studenti, accompagnata da Naomi.
Negli ultimi giorni avevano parlato molto, e ad entrambe sembrava di essere tornata indietro di anni ed anni, quando rimanevano sveglie fino a tardi nella Sala Comune per parlare di tutto e di niente davanti al fuoco.
Ora, entrambe con indosso un tailleur, davano prova del loro essere cresciute e, ormai donne, tornarono bambine per qualche istante nel ritrovarsi di nuovo vicino l'Espresso per Hogwarts.
"Eccoli, eccoli!" urlò Lucy, indicando un punto davanti a loro.
"Finalmente! Avevo quasi dimenticato il caos che c'è qui il primo settembre..." rispose Naomi, evitando un ragazzino che, correndo, rischiava di colpirla in faccia con la sua scopa ultimo modello.
Rapidamente, raggiunsero la folla di cugini, e furono accolte con numerosi schiamazzi ed urli eccitati.
"Ce l'hai fatta!" esclamò Roxanne, abbraciandola. "Non ci speravo più!".
"La riunione preliminare è finita dieci minuti fa, il mio capo ha fatto un discorso riguardo le piante di cui ci occuperemo e ha detto che inizieremo domani mattina" spiegò Lucy.
"Beati voi che dovete solo studiare" s'intromise Naomi.
"Solo studiare?" chiese Lily, incredula. "Quest'anno ho i G.U.F.O.!".
"ç'est la vie" rispose la bionda, sorridendole. "Ce la farai, tranquilla".
"Tu, piuttosto? Quando torni in Francia?" s'informò Dominique, a cui, ultimamente, Naomi stava simpatica, chissà perchè.
"Io... Non ci torno più. Grazie al caso di Molly ho avuto una promozione e ho deciso di lavorare qui, in Inghilterra" rivelò la bionda.
Al suo fianco, Lucy annuì e le mise una mano sulla spalla. "Abbiamo un agente segreto a nostra disposizione, ragazze!" disse.
"Wow, congratulazioni!" esclamò Louis. "Sei una grande, ti meriti tutta la mia stima... E non potresti indagare per scoprire dove si è cacciata Molly?".
Naomi fece una faccia un po' restia e fece un cenno di dinego. "No, non sono un Auror... E poi, scusatemi se lo dico, non ne posso più di Molly, mi ha già causato troppi danni".
"Giusto, ha ragione, Louis" asserì Rose, sorridendole, comprensiva più che mai.
"Comunque sono sicura che prima o poi si farà viva" disse Roxanne.
Ci fu un mormorio generale, poi, visto il fischio del capotreno, tutti si affrettarono a salutarsi.
James, che stava parlando con Alice, accorse in direzione di Lucy e Naomi, insieme ad Albus, Hugo e Fred.
"Lucy!" esclamò, abbracciandola con calore. "Mi mancherai un sacco, fai la brava con Bart" la prese in giro, visto che, alla fine del matrimonio, l'aveva beccata insieme a colui che era ormai il suo ragazzo in atteggiamenti non proprio amichevoli.
"E tu fai il bravo con Alice" lo rimbeccò lei, con un cenno d'intesa quando sciolsero la stretta. "Ci vediamo a Natale, no?".
"Certo! In bocca al lupo al lavoro".
"Crepi, vale lo stesso per te!".
Dopo ulteriori saluti, abbracci e qualche lacrima di commozione, i cugini salirono sul treno, mentre i loro genitori e Lucy e Naomi li salutavano con la mano.


"Oh, no, che schifo, quest'anno ci mancava solo il reparto coppiette!" sbottò Dominique, nel momento in cui mise piede nello scompartimento occupato da Rose, Frank, Louis, Miya, James ed Alice.
"Ma no! Se così fosse, ci sareste anche tu e un certo Malfoy" la prese in giro suo fratello, ammiccante, facendola arrossire di brutto.
"Taci!".
Come una furia, Dominique chiuse la porta dello scompartimento, uscendo, e si mise alla ricerca degli altri cugini.
Si sforzava di non pensare a Scorpius, il quale l'aveva bellamente ignorata quando i loro sguardi si erano incrociati in stazione, e temeva di ritrovarsi davanti al suo scompartimento da un momento all'altro.
Per fortuna, la voce un po' squillante di Lily le fece capire dove si trovassero gli altri, e senza tanti complimenti entrò nello scompartimento occupato da Lily, Lorcan, Lysander, Roxanne, Fred, Hugo e Albus.
L'argomento del momento era la nomina a Prefetto di Hugo, e tutti, specialmente Fred, non esitavano a prenderlo in giro.
"Quindi, Hugie, aiuterai Gazza con le decorazioni natalizie? E tra i tuoi doveri è incluso fare da baby sitter a Mrs. Furr*, Hugie?" stava dicendo quest'ultimo.
"Piantatela! Siete solo gelosi, perchè Hugo quest'anno prenderà il massimo dei voti agli esami e potrà beccarvi durante le vostre malandrinate" lo difese prontamente Albus.
Hugo lo guardò, sorpreso al massimo, perchè ormai lo evitava da un mese vista la sua relazione con Angèlique, e, non riflettendoci due volte, mimò con la bocca un flebile: "Grazie".
Albus gli sorrise candidamente, poi, voltandosi verso Fred, indicò con l'indice la spilla da Caposcuola che aveva sul petto con fare falsamente minaccioso. "Di sicuro avremo tante ronde da fare insieme, Hugo, e potremo vendicarci di questo mocciosetto..." disse, con finta noncuranza.
"Io penso che dovreste fare pace, voi due, altrimenti penserete solo ad azzuffarvi durante queste fantomatiche ronde" disse invece Roxanne.
"Meglio così non mi beccan... Ahia!" si lamentò Fred, ricevendo un pugno sulla spalla da parte della sorella.
Hugo guardò Albus, e, infine, annuì. "Rox ha ragione, voglio dire, ormai sono passate settimane e... E Angèlique ha scelto te, devo farmene una ragione" sussurrò.
"Angèlique è lontana chilometri da noi, ormai. Non ti nego che abbiamo deciso di scriverci, ma... Se tutto va bene la rivedrò a Natale, ed è tutto da vedere, quindi non posso permettere ad una ragazza di essere il motivo a causa di cui ho perso un cugino che ritengo un fratello" ammise Albus.
Tutti li guardavano, curiosi, con il fiato sospeso, e pensarono di star avendo un'allucinazione quando li videro alzarsi in sincrono e abbracciarsi, seppur per pochi secondi.
Quando si separarono, si finsero disinvolti come se nulla fosse e iniziarono a parlare dell'incombente stagione di Quidditch, in un modo che fece sorridere le cugine, che si guardarono come a dire: "Ah, i ragazzi!".


L'ora di pranzo era passata da un po' quando la porta del loro scompartimento, aprendosi, rivelò la figura snella e altezzosa di Eva Zabini.
Alle sue spalle c'era Lucas Nott, il migliore amico di Scorpius, che li guardava tutti con aria sia stranita che decisa.
Dominique li guardò entrambi abbastanza sorpresa, proprio come gli altri che si erano appena zittiti per non creare alcuna interferenza.
"Weasley, che piacere, non ci vediamo da quella cena a casa di Andromeda" iniziò Eva, alquanto sarcastica.
"Per me non è un piacere, Zabini. Che vuoi?" replicò Dominique, decidendo di essere sincera e diretta visto che il ricordo di quella sera non le piaceva affatto.
Eva scollò le spalle e incrociò le braccia, guardandola dritto nelle pupille.
"Tutti commettiamo errori, e questa volta sta toccando a Scorpius. Non so cosa gli hai fatto, forse è solo colpa dei residui di Veela che ci sono in te, ma fatto sta che ha chiesto a me e Lucas di non darti fastidio... Sai cosa gli ho risposto? Che per me non ci sono problemi visto che penso che nel giro di poco si renderà conto del fatto che tu sia solo uno stupido errore e tornerà sui suoi passi, quindi ci penserà lui a farti star male quando si renderà conto dell'idiozia che sta commettendo" esclamò, convinta delle sue parole.
Alle sue spalle, Lucas non disse nulla, tanto che Dominique, invece di arrabbiarsi, lo guardò con una falsa ilarità.
"Scusami, Lucas non ha la bocca per dirmelo in faccia a sua volta?" replicò candidamente.
"Io non penso che tu sia un errore, e Scorpius è il mio migliore amico, quindi sono dalla sua parte" disse il ragazzo chiamato in causa, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Eva.
"Che hai detto, idiota?" sbottò quest'ultima, incredula.
"Ho detto che non ti appoggio, Eva. Quando vuoi, Dominique, possiamo fare due chiacchiere" disse Lucas, per poi uscire, lasciando Eva da sola e abbastanza irata.
Sembrava quasi che stesse sul punto di far uscire fuoco dalle narici, così si voltò verso Dominique e le regalò un sorriso ipocrita. "Sono circondata da idioti, quindi sono felice di cederteli!" urlò, prima di correre via a sua volta, scatenando le risate di tutti i cugini.
"Ma è odiosa!" constatò Roxanne, alquanto scioccata da cotanta superbia e antipatia miste in una sola persona.
"Sei stata formidabile, Nicky!" esclamò Lily, battendo il cinque con la cugina.
"Sono sicuro che ci divertiremo tanto, quest'anno..." borbottò Fred, entusiasta.
"Ci puoi giurare! Ora, scusatemi, ma vado a farmi un giro..." disse Dominique e, senza aggiungere altro, uscì per poi trovarsi coinvolta nel caos del corridoio del treno tipico del momento post-pranzo.
Non sapeva cosa volesse fare, ma, senza volerlo, si ritrovò a cercare la testa bionda di Scorpius, e riuscì nell'intento dopo qualche minuto.
Lo vide attraverso la parte trasparente della porta dello scompartimento, intento nel giocare a scacchi con Lucas.
Rimase così, immobile, mentre lo fissava, e si ritrovò a pensare di essere pazza nel momento in cui iniziò a fissare i suoi lineamenti e i suoi movimenti.
Era bello, particolare, elegante... Tutto ciò che all'inizio dell'estata l'aveva ripugnata, ora l'attraeva, e non capiva il perchè.
Quando Scorpius la vide, gli sorrise spontaneamente, e si sentì agitata nel vedere che lui la stava raggiungendo.
"Mi spiavi, Weasley?" le chiese, ammiccante.
"No, avevo bisogno solo di vedere un volto scemo, sai, quello della tua Eva non mi è bastato, sono molto masochista" rispose lei, parlando velocemente perchè temeva di dimenticare di comportarsi alla Nicky a causa dei suoi sentimenti.
"Ho saputo, ma a quanto pare te la sei cavata...".
"No, l'ho stracciata. Avevi dei dubbi?".
"No. Ormai, quando si tratta di te, non ho più dubbi" disse Scorpius, sicuro di sè.
Cercando di non distrarsi a causa di quelle parole, Dominique gli rifilò un'occhiata sarcastica. "Ah sì? E perchè in stazione hai finto di non vedermi?".
"Volevo farti arrabbiare un pochino prima di sorprenderti" ammise Scorpius.
"Non mi hai sorpresa affatto, idiota! Me lo aspettavo!".
"Lo so...".
"E allora sei scemo il doppio! Non riuscirai mai a sorprender...".
Con le mani a mezz'aria a causa del suo gesticolare eccessivo, Dominique si sentì mancare la terra sotto i piedi quando Scorpius iniziò a baciarla dopo averla attratta a sè con un gesto fluido.
Come quella sera sulla spiaggia, tutto ciò che la circondava scomparve dai suoi sensi, incluse le urla dei ragazzini che li circondavano.
Quanto le era mancato!
Avrebbe potuto trascorrere così tutto l'anno scolastico e non se ne sarebbe nemmeno accorta.
Fu lui a separarsi da lei, con un sorrisino stampato sulla faccia.
Subito, una vocina ai loro lati disse: "Ooh, Malfoy e la Weasley bionda stanno insieme!", e quando si voltarono videro che decine di teste si erano voltate verso di loro e li fissavano con incredulità.
"Ora capisci che non mi vergogno di quello che provo per te? Non ho problemi a mostrare a tutta Hogwarts che mi piaci tu" sussurrò Scorpius, prendendo le sue mani tra le sue.
Dominique deglutì e, suo malgrado, si ritrovò a sorridere. "Mi hai sorpreso, Malfoy" ammise, gettandogli le braccia al collo. "Ehi, voi, mocciosetti, andatevene a farvi gli affari vostri o vi ritroverete uno Schipodo Sparacoda a testa sotto il letto, stanotte!" intimò agli altri, che non la smettevano di fissarli.
"Però potete dire in giro che stiamo insieme, vero, Nicky?" domandò il ragazzo, accarezzandole i capelli.
Arrossendo come non mai, Dominique annuì. "Sì, lo potete dire... E dite anche che sabato lo getterò nel Lago Nero, giusto per ricordare una delle prime volte che ci siamo incontrati!" aggiunse, prima di voltarsi e baciare a sua volta colui che, ormai, era il suo ragazzo. "E ti picchierò se mi rifisserai le tette..." aggiunse quando si separarono.
"Non ne ho più bisogno, quando vorrai me le mostrerai tu" replicò beffardo Scorpius, guadagnandosi, ovviamente, un pugno sulla spalla.


°§°§°§°§

Tre mesi dopo,
23 Dicembre 2023


"Adoro la pausa pranzo...".
"Io adoro te...".
"Dovrebbero prolungartela, però... Mezz'ora non è sufficiente...".
"Recuperiamo stasera...".
"Ma stasera c'è la cena dai miei nonni, ricordi?".
Con un movimento alquanto buffo e scoordinato, Bart smise di dedicarsi al collo di Lucy, che gli stava comodamente seduta in braccio, e la fissò alquanto spaesato.
"Giusto, tornano i tuoi cugini da scuola" ricordò, annuendo, per poi sdraiarsi meglio sullo schienale della comoda sedia del suo ufficio, trascinando la ragazza con sè che, come risultato, si ritrovò spalmata quasi del tutto addosso a lui.
"Sì, e nonna Molly ha chiesto esplicitamente la tua presenza. Le piaci molto!" esclamò, contenta al massimo.
Poi, mettendosi a sedere e con aria alquanto riluttante, iniziò ad abbottonarsi la camicetta che lui le aveva sbottonato pochi minuti prima.
Quando Bart la guardò per rimproverarla per quel gesto, lei scrollò le spalle. "Ho promesso a Rose e Roxanne che sarei andata a trovarle nel primo pomeriggio, visto che ho l'ultimo turno dalle tre alle sei" spiegò. "E ho promesso a Catherine che sarei andata a trovarla, dice che mio zio è un pochino iper protettivo nei suoi confronti da quando ha scoperto di essere incinta".
Bart annuì, sospirando, dicendosi che Lucy era passata dall'essere la più solitaria della famiglia ad uno dei suoi membri più richiesti, visto che in quei mesi si era sentita assiduamente con le cugine e aveva trascorso molto tempo con Victoire, organizzando anche uscite in cui erano coinvolti lui e Teddy.
Ormai aveva capito che i Weasley fossero persone che avevano tanto amore da donare, e la mancanza di una nipote, che non si sapeva ancora dove si fosse cacciata, faceva sì che quello spazio vuoto ma colmo di delusione e disapprovazione venisse riempito da coccole e attenzioni nei confronti degli altri.
Almeno, nonna Molly aveva avuto meno tempo del solito per dispiacersi ulteriormente, perchè, subito dopo il matrimonio della sua prima nipote, aveva dovuto organizzare il tanto atteso e ormai insperato matrimonio del suo primogenito, che aveva avuto luogo alla fine di settembre.
"Immagino che ora che sei stata scelta tra i due stagisti assunti a tempo pieno avrai meno tempo per me" aggiunse poi Bart, fingendosi dispiaciuto mentre vedeva la sua ragazza continuare a sistemarsi per sembrare quantomeno decente una volta messo piede fuori dall'ufficio.
Lucy sorrise al solo ricordo, visto che, dopo tanto impegno, tre giorni prima aveva avuto la notizia che tanto aspettava e che, a partire da gennaio, l'avrebbe vista come una lavoratrice a tutti gli effetti, con uno stipendio non più dimezzato e un vero e proprio ufficio. "Ti dovrai arrangiare, Davies, mi dispiace" ribattè, falsamente fredda e distaccata, in un modo che gli ricordava tanto la Lucy dell'inizio dell'estate.
"No, non ti dispiace, secondo me".
"Ma infatti! E' proprio così, bravo, ci sei arrivato, finalmente!".
Scoppiarono a ridere in sincrono, guardandosi con complicità, finchè la porta dell'ufficio di Bart non si aprì di scatto, rivelando la figura di Percy che era ancora più pallida e scalmanata del solito, se possibile.
"Sapevo fossi qui! Vieni, muoviti, tua madre mi ha mandato un messaggio urgente, dobbiamo andare a casa!" disse, senza fiato.
"Cosa? Papà, ma cosa...?".
"Ha fatto il nome di Molly" aggiunse, con aria ancora più grave.
Ciò bastò per far sì che Lucy scattasse vicino la porta, lanciando a Bart un'occhiata di scuse che lui assolse con un cenno di pura comprensione.  


Ci sono cose che accadono una sola volta nella vita, e ciò le rende più uniche che rare, visto che nessuno si aspetta mai di vederle accadere.
Questo si ritrovò a pensare Lucy nel momento in cui, fuori la porta di casa, sentì sua madre urlare a pieni polmoni, e non poteva non essere che rivolta a Molly, visto che Catherine non abitava più con loro da quasi tre mesi.
Di corsa, padre e figlia entrarono in casa e si precipitarono nel soggiorno, e lo spettacolo che vi trovarono fu alquanto assurdo e inaudito.
Audrey era alzata, sbraitante al massimo, i capelli scomposti e il viso rossissimo, mentre, sedute sul divano, c'erano due figure.
Una era Molly, una Molly alquanto irriconoscibile visto che era decisamente più in carne - si vedeva dal volto stranamente paffuto -, aveva i capelli più corti del solito che non erano voluminosi come un tempo ed era vestita come una sempliciotta.
L'altro, era un uomo sulla trentina, che iniziava ad essere un po' stempiato, magro e decisamente alto.
Nel trovarsi davanti la fuggitiva, Lucy e Percy rimasero senza fiato per qualche istante, e non ebbero modo di dire o fare nulla che, vedendoli, Audrey si voltò verso di loro per continuare a sbraitare.
"Avete capito cosa ha pensato di fare, la signorina? Di sicuro ha ripassato un po' di Magisprudenza, visto che è fuggita in Galles e si è fatta diagnosticare dei disturbi mentali, per poi farsi mettere incinta dal suo stesso dottore! E, guarda caso, la legge parla chiaro: non si può essere puniti legalmente in nessun modo se una persona ha agito precedentemente a causa di problemi di natura mentale e, soprattutto, se si è incinte**! Ma vi rendete conto?" urlò, così sfinita che si accasciò sul divano.
Percy spalancò la bocca, incredulo e scioccato, mentre Lucy riuscì a riprendersi nel giro di poco, visto che nella sua mente Molly sarebbe stata via il tempo necessario per creare un piano d'azione perfetto.
"Complimenti. Stare via giusto il tempo di rimanere incinta è lodevole" disse, sprezzante più che mai, incrociando le braccia e riservandole un'occhiataccia colma di risentimento, memore del loro ultimo incontro, anzi, scontro.
Molly deglutì, e l'uomo al suo fianco le strinse la mano con fare protettivo.
"Ma... Ma non è così! E' una coincidenza, davvero, io mi sono comportata così perchè avevo dei seri problemi senza saperlo e...".
"E ora sei magicamente guarita, vero?".
"No, no, sono ancora in cura! E anche questo bambino, è capitato, sul serio, io e David ci siamo innamorati ed è successo, ma siamo felici così, sul serio!".
"E lui è così scemo da fare un figlio con una persona conosciuta da poco e che è in cura?".
Il cosiddetto David le lanciò un'occhiata ferita, aggiustandosi gli occhiali sul naso in un modo che ricordava tanto Percy.
"Tu devi essere Lucy, Molly mi ha parlato molto di te. Io amo tua sorella e la sposerò, e allo stesso tempo l'aiuterò a stare meglio. Molly purtroppo è afflitta da un disturbo bipolare, in particolar modo ha avuto a che fare con l'Episodio Ipomaniacale*** che vede il paziente afflitto da un umore eccessivamente espansivo, che produce un'autostima ipertrofica o grandiosa e un calo del bisogno di dormire, un'eccessiva loquacità e un aumento dell'attività lavorativa. E' per questo che lei ha sentito il bisogno di organizzare la festa dell'addio al celibato nonostante fosse in ferie e...".
"Senti, forse non lo sai ma ogni processato qui, in questi casi, deve essere visitato dal Medimago del tribunale. Quindi, vedremo cosa dice il dottore. Che è incinta si è capito, ma nel caso tu avessi per caso inventato la sua diagnosi, beh, il processo sarà solo rinviato" lo interruppe Audrey, alquanto infastidita da tutte quelle chiacchiere composte da sintomi assurdi e paroloni.
Molly sbiancò - forse quel particlare le era sfuggito? - e, nostandolo, Lucy soppresse a stento una risata.
"Perchè sei così pallida, Molly? E' colpa delle nausee mattutine?".

°§°§°§°§

"Ringrazia che i miei siano dovuti tornare a lavoro" ridacchiò Rose, mentre Frank chiudeva alle sue spalle la porta della camera da letto che un tempo era stata di sua nonna Augusta.
Quella casetta piccola ma confortevole era il loro rifugio da quando si erano messi insieme, e tornarci per le vacanze Natalizie era stata una piccola gioia per entrambi, che avevano avuto l'idea di tornarci dopo che i genitori di lei erano dovuti tornare a lavoro per una questione urgente e, quindi, non avrebbero potuto trascorrere del tempo con i loro figli.
Avevano acceso il camino, ma, ad un certo punto, le loro coccole erano diventate così audaci che l'atmosfera era diventata bollente senza l'ausilio del fuoco.
"Oh, sì, li ringrazierò eccome... Non ci credo che possiamo starcene in santa pace senza tuo fratello che ci guarda male o Fred che ci prende in giro!" esclamò Frank, per poi guardare dubbioso in direzione di Rose, visto che erano arrivati in prossimità del letto.
Lei, sorridendo, lo prese per mano e lo trascinò con sè sulla sua superfice morbida, e passandogli una mano tra i capelli quando se lo ritrovò steso su di lei.
Lo baciò, e nel frattempo afferrò di nuovo la sua mano e la portò sotto il maglione, nei pressi del seno.
Quando smise di baciarlo, lo guardò e notò che lui era abbastanza sorpreso.
"Che c'è? Non ti va?" chiese, preoccupata.
"Cosa? Scherzi? Sono mesi che ti voglio, Rose, ma sono così abituato ad essere interrotto che... Che ora che c'è l'occasione perfetta, non so bene cosa fare" ammise, imbarazzato.
In effetti, da quando erano tornati a scuola non avevano mai avuto modo di riuscire ad andare oltre visto che lui non poteva andare in camera di Rose e la sua era sempre affollata dai suoi ficcanaso compagni di scuola.
Rose, rincuorata, sorrise.
"Nemmeno io so bene cosa fare, ma impareremo insieme, no?" mormorò, iniziandogli a sbottonare la camicia con le mani un po' tremanti.
"Oh, sì. E se farò una figuraccia...".
"Potrei farla anche io, eh. Comunque, male che vada abbiamo tutto il tempo del mondo, no? Ti amo, Frank Paciock, e voglio vivere questo momento solo con te" sussurrò Rose, accarezzandogli il petto un po' incerta ma decisa.
"Vale lo stesso per me, Rose. Ti amo" rispose lui, prima di abbassarsi su di lei e baciarla, per poi sfilarle il maglione, un po' impacciato.
Quello fu il loro primo vero pomeriggio speciale, e impararono che, a volte, non è l'esperienza che conta ma la passione con cui ci si appresta a fare qualsiasi cosa.

°§°§°§

L'aria alla Tana, quella sera, era alquanto particolare.
Tutti erano felici per essere tornati a casa, ma, allo stesso tempo, c'era una sorta aria febbricitante dovuta alla curiosità nei confronti del modo in cui si sarebbe concluso il "caso Molly" che li affligeva da mesi e occupava le loro menti.
"Secondo me non è sul serio malata" sentenziò Lily, che aveva scoperto la novità dopo che suo padre era corso al Ministero insieme agli altri zii.
"Cosa puoi saperne, scusa? Bisogna fidarsi degli altri" ribattè Lorcan.
Per tutta risposta, Lily lo guardò male, in un modo che avrebbe quasi potuto incenerirlo. "E' proprio perchè mi sono fidata degli altri e ne sono rimasta delusa che ho deciso di cambiare atteggiamento" sbottò, per poi alzarsi e andare in cucina con la scusa di prendere un bicchiere d'acqua.
Rose, che aveva seguito lo scambio di battute, la seguì e la guardò con dolcezza.
"Lily, so che sei arrabbiata perchè è uscito con quella Corvonero ma...".
"Ma un corno! Per mesi mi ha solo illusa, mi ha fatto capire che fossi speciale per lui, e poi dice sono la sua migliore amica!" ribattè seccata Lily, a cui non andavano giù tutti gli avvenimenti che si erano susseguiti dal momento in cui Lorcan era stato smistato a Corvonero e aveva stretto nuove amicizie.
"Starci male non serve a nulla, Lily. Magari guardati intorno anche tu, ci sono tanti ragazzi che vorrebbero uscire con te, sai? Siete giovani, di solito a quindici anni tutti sbagliamo, no?" ragionò Rose.
"E' facile parlare così, per te, Frank ti adora" rispose Lily, imbronciata.
"Ma alla vostra età Frank stava con un'altra e mi riteneva la sua migliore amica..." disse Rose, facendole l'occhiolino.
Lily si lasciò scappare un sorriso appena accennato, ma l'entrata di Roxanne bloccò il discorso.
"Domani esco con Stephen!" annunciò, radiosa.
"Vi odio. Tutte. Odio te, te, Nicky, Lucy, Vic... Tutte impegnate ed io sono l'unica scema che...".
"Io non sto con Stephen" precisò Roxanne.
"Sì, ma vi scambiate la saliva appena vi vedete, e ha lasciato Claire per te, quindi non cambia nulla".
Roxanne esitò, non sapendo cosa ribattere, perchè anche lei era un po' confusa.
Stephen aveva spiegato tutto a Claire subito dopo il matrimonio di Vic, spezzandole il cuore e facendo sì che ella si licenziasse dal negozio di George dopo averle urlato in faccia i peggiori insulti, e da allora lei e Stephen si erano visti occasionalmente.
Sapeva che fino alla fine della scuola non si sarebbero potuti impegnare seriamente, e ciò l'aveva spinta a scusarsi con Claire numerose volte tramite lettera, ma senza ottenere risposta.
"Che fate qui?" esclamò la voce ilare di James, il quale entrò a sua volta in cucina con Alice al suo fianco.
"Sparlavamo di te e della tua ragazza e di quando vi abbiamo beccato oggi in treno..." rispose prontamente Lily, in perfetto stile "Sono nella fase in cui odio i cuoricini e gli innamorati".
Alice arrossì, ma, per tutta risposta, James circondò le sue spalle con le braccia e le scoccò un sono bacio sulla guancia.
"E allora? Stiamo insieme da circa quattro ore!" disse, al settimo cielo. "E poi... Prima o poi beccherò anche te e quel Lorcan, e allora faremo i conti, signorina" aggiunse, falsamente minaccioso.
"Ma lasciala in pace!" disse Alice, colpendolo leggermente sulla spalla.
"Brava, Alice, stai guadagnando punti!" esclamò Lily, battendo le mani, entusiasta, facendo ridere tutti i presenti.
Tuttavia, un silenzio improvvisamente concitato proveniente dal resto della casa li fece zittire, così, sospettosi, corsero in soggiorno, dove trovarono tutti i familiari che circondavano Percy ed Audrey.
Vic, Teddy, Lucy e Bart erano in prima fila, mentre Fleur, Bill, Hermione, Ron, Harry e Ginny se ne stavano proprio vicino ai due, con i volti imperscrutabili.
Percy si schiarì la voce con aria mesta e si guardò intorno, prima di iniziare a parlare.
"Come sapete, Molly è tornata a casa oggi. E' incinta di due mesi e sta con un certo David River, un magipsicologo del Galles, dove lei si è stabilita dopo aver vagato per qualche giorno in Danimarca, Norvegia e Irlanda. Lui ha detto di averla in cura perchè soffre del disturbo bipolare, ma il Medimago del tribunale l'ha visitata e ha detto che non ha nulla, quindi verrà processata quattro mesi dopo il parto, che equivale al periodo di maternità, e ciò le ha fatto guadagnare un'ulteriore accusa, quindi, se verrà accusata, rischia dai cinque ai sette anni di detenzione" spiegò cautamente.
"E verrà accusata, ne sono sicura. Io... Voglio solo scusarmi a nome suo, anche se non servirà a nulla. Ci ho messo mesi per capire cosa ha fatto e solo oggi, quando ho realizzato che la messainscena della gravidanza e della malattia fosse stata frutto di un'ulteriore piano per non essere processata, ho avuto la forza di sfogarmi e rimproverarla. Scusatemi se in questi mesi sono scomparsa".
Guardò Lucy, speranzosa, e lei rispose con una semplice occhiata prima di stringere la mano di Bart, e nel vedere quel gesto, la madre si lasciò scappare un sorriso di approvazione.


Vic si affacciò alla finestra mentre tutti si servivano il cibo preparato con cura dalla nonna, e vide che fuori c'era Dominique che discuteva con Scorpius.
- Sono in ritardo di un'ora abbondante - pensò.
Senza farsi notare, uscì fuori dopo aver preso il cappotto, e rise nel vederli battibeccare in una maniera alquanto accesa.
"I nonni non ti mangeranno, idiota, entra, su!" stava urlando Dominique.
"Ma ho vergogna!".
"Io dovrei avere vergogna di te, stupido che non sei altro, eppure sono qui con te! Li conosci tutti, non fare lo scemo...".
"Ma io ho vergogna!" ripetè stupidamente Scorpius, facendo qualche passo indietro.
"Sto con uno stupido, sto con uno stupido idiota!" sbottò Dominique, esasperata, portandosi le mani alla testa e guardandolo malissimo.
Dal canto suo, Victoire esultò silenziosamente, avendo la prova effettiva che la sorella stesse sul serio con Scorpius visto che in quei mesi, per lettera, era stata molto ma molto vaga.
Tutto era al suo posto, finalmente, e la verità era venuta a galla, portando con sè le giuste conseguenze, quindi non poteva non sentirsi serena e rilassata per la vita al fianco di Teddy che l'aspettava.
"Oooooooooooh! Oddio! Lo sapevo, cavoli!"**** urlò, felice più che mai.




*La "nuova" gatta di Gazza, inventata da me xD Ok, so che anche Gazza dovrebbe essere andato in pensione e, probabilmente, essere morto, ma Hogwarts senza di lui secondo me è tristissima... Di chi si prenderebbero il gioco Fred&CO? :D
** Leggi inventate da me, basata un po' su qualche vecchia norma e un po' sulla mia fantasia. Devo ringraziare soprattutto un film con Sophia Loren in cui lei per non andare in carcere faceva continuamente figli, a causa delle leggi dell'epoca.
Ho immaginato che nel Mondo Magico ci fossero delle riduzioni di pena o addirittura il suo annullamento in certe condizioni, e Molly, da buona studentessa, ha giocato bene le sue carte.

*** Fonte: Wikipedia. Non studio medicina, quindi conosco il disturbo bipolare ma non sono un'esperta, quindi scusatemi per eventuali errori.
**** Se ci fate caso, è la prima battuta della storia, che nel primo capitolo è pronunciata da Dominique quando scopre che Vic e Teddy si sposeranno ;)
  
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