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Autore: Elvis93    15/11/2007    9 recensioni
I pensieri e le emozioni di un giovane ragazzo che sta per diventare padre...La nascita del piccolo Gohan vissuta da Goku e da Chichi... Spero vi piaccia! Vi prego lasciate un commentino e ditemi se vi è piaciuta!!^^ un bacione vostra Elvis'93
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNICO_

Erano minuti interminabili. Minuti che sembravano non finire mai. Secondi lunghi come minuti, minuti lunghi come ore.

Eppure il tempo passava, ma non se ne accorgeva...Almeno sembrava.

Il lungo corridoio sembrava interminabile, quelle mille porte che nascondevano chissà quale sorpresa...la nascita di un bambino, forse. La sala maternità non se l'aspettava così. Sembrava, dalla gente che passava, dai colori, anche dai profumi, un mondo completamente diverso che 'ospitava', nel modo di dire, donne pronte a...pronte a regalare un'altra vita.

Goku si guardò intorno: donne con dei pancioni enormi, sedute su carrozzelle od oppure che passeggiavano lentamente per il corridoio accompagnate dai propri compagni o, ma proprio poche, erano insieme ai genitori o a dei parenti comunque stretti...Sul loro volto era stampato un dolce sorriso

-Però- penso Goku tra sè e sè -con tutto quel dolore che provano sorridono anche...-. In effetti, aveva ragione. La gravidanza porta dolore e sofferenza...ma con un dolce pensiero in mente: diventerai genitore.

Tutti quei fiocchi rosa, azzurri, carrozzine, giocattoli, palloncini erano per Goku ancora cose sconosciute...anzi no, non più.

Presto sarebbe diventato papà.

Giusto giusto tra qualche minuto. O meglio dire, infiniti minuti che passavano lenti come ore...La sua dolce metà Chichi si trovava ora nella sala parto, proprio dietro alla panchina dove sedeva il Sayan. Chissà se stava già partorendo... appena poche ore prima, a casa, stavano pranzando, quando all'improvviso Chichi si è sentita male...un brusco dolore all'altezza dell'addome la stava facendo svenire. Goku si era alzato di colpo e, non sapendo cosa fare, l'aveva presa in braccio e l'aveva stesa sul divano: aveva paura.

Era terrorizzato.

E se le fosse successo qualcosa? Sapeva che era incinta e che la gravidanza portava molti dolori, ma mai come prima la donna si lamentava così forte...Goku, impaurito, tremante di paura, le prese le mani e le strinse a sè

-C-cosa devo fare?- chiese con un tono deciso, ma addolcito da quella dolcezza che aveva quando stava con sua moglie

-p-portamiAHH!! all'os...ah..ah...!pedale...- gli rispondeva con un fil di voce tremante. Goku aveva appreso la parola e si era precipitato insieme a Chichi nel luogo prescelto con una velocità supersonica...mentre volavano, la mente del Sayan era confusa, piena di pensieri, dolori, sentimenti e paure...indecisoni. Aveva paura che stesse davvero male, che non ce l'avrebbe fatta...Chichi. Provava un grande amore, tutti i suoi sentimenti più teneri erano per lei e adesso che avrebbero avuto un bambino, avrebbe dovuto dividerli anche con lui.

Arrivati in ospedale, furono accolti da un'infermiera che, vedendo le condizioni di Chichi, chiamò immediatamente un dottore

-G-goku....i-io....-. Chichi aveva parlato, ma Goku non era riuscito a percepire bene le parole. La guardò negli occhi e le accarezzò delicatamente la fronte: la sua mano tremava...aveva paura.

-Ci vediamo dopo tesoro, tieni duro- le disse sorridendole. Sapeva che poteva farcela, credeva in lei, al suo coraggio..ma era una situazione davvero grave. Goku aveva notato che dai bellissimi occhi di Chichi, neri, puri, lucidi stavano uscendo candide lacrime...lacrime causate dal dolore, dal forte dolore che la stava cingendo...

Per un attimo Goku temette di perderla.

Perderla per sempre.

Arrivarono dei dottori che la presero e la fecero sdraiare su un lettino

-Chissà se potrà farcela...-

-Non penso proprio! È molto grave la situazione!-

-Perderà il bambino se non la portiamo immediatamente nella sala parto! FORZA, ANDIAMO!!!-. Dottori, infermiere portarono il lettino nella sala parto...Goku osservò la scena immobile. Chissà perchè quella fretta...la sua Chichi non poteva mollare, non poteva far morire il loro figlio...doveva resistere. Ma comunque temeva il peggio per sua moglie e non sapeva se ce l'avrebbe fatta...

-Oh Chichi..ti prego, non puoi lasciarmi!- e così dicendo corse verso la sala parto: doveva vederla, voleva parlarle...ma ormai era troppo tardi. La sala parto era chiusa.

-Ormai sono già entrati...- disse sedendosi sulla prima panchina di fronte alla camera. Si portò le mani ai capelli e strinse i denti

-Devi farcela amore...non puoi mollare!-. Vuoto. Si guardò intorno; vide ragazze anch'esse incinte, seguite dai mariti che le abbracciavano calorosamente e sorridevano felici: quant'erano teneri...anche Goku avrebbe voluto fare così con Chichi, ma lei, ora, era in un altro posto...

e rischiava grosso.

All'improvviso, vide passare davanti a sè una donna con in braccio un piccolo bambino; era davvero tenero, con manine piccoline, la testa minuscola e occhioni azzurri...chissà come sarebbe stato il suo, invece. Diventare padre l'avrebbe reso felicissimo, un emozione grandissima che gli avrebbe regalato tanto amore e serenità...Poi, tornò alla realtà: si voltò verso la stanza, ma non vide nulla. E se il suo piccolo non fosse nato? Se Chichi non ce l'avrebbe fatta? Si sedette di nuovo sulla panchina, confuso e pieno di idee in mente...

E poi, quando Chichi gli diede la notizia della gravidanza...lui, ingenuo come sempre, non sapeva cosa volesse dire quella parola.

-Che stupido- pensò Goku tra sè e sè. Certo, se lo avesse saputo prima, poteva rispiarmare a Chichi un sacco di urla e parole...ma che in fondo, avevano lasciato qualcosa in cuor suo. Ripensando alla gravidanza, ricordò i bei momenti passati in inverno quando faceva freddo: si mettevano, marito e moglie, sul divano e si abbracciavano forti, cullati dal calore del camino e dell'affetto che li univa...anzi no, di più di affetto: puro amore.

Quando le accarezzava il pancione e, molto spesso, quando parlava e raccontava le cose accadute al 'figlioletto'...gli piaceva, sapeva che in qualche modo lo stava ascoltando.

Ad un tratto sentì un urlo provenire dalla stanza dietro alle sue spalle: si alzò e si girò verso la porta. Era sicuro...era Chichi.

-Oh no tesoro, cerca di resistere...-. Era lei, non c'erano dubbi. Un urlo di dolore, un urlo di sfogo...poi, a seguire, altri urli...Goku avrebbe tanto voluto poter stare con Chichi, stringerle le mani e condividere insieme a lei il dolore che provava...ma non poteva. Si avvicinò al muro e appoggiò le mani, chiudendo gli occhi e immaginando la scena che ci sarebbe stata appena dietro al muro che li separava.

-Tieni duro Chichi! Ho fiducia in te, so che puoi farcela...-. Ma quelle parole non riuscirono molto a dare conforto al Sayan...due leggere lacrime gli scesero dagli occhi neri, profondi, scuri ma pieni di bontà e amore. Quelle grida di dolore, lo ferivano molto, come se fosse stata un'ascia a colpirlo: voleva entrare a tutti i costi, vedere cosa stava succedendo, sapere com'erano Chichi e il suo bambino...voleva, non poteva resistere. Per un attimo sembrava volesse spaccare tutto, rompere tutto, fregarsene di quelunque cosa e intervenire, andare da Chichi...ora non gli importava più niente di nessuno, voleva solo lei e il piccolo........

Ma, a spezzare tutta questa agitazione e dolore, fu un pianto...un pianto strano, quasi mai sentito prima...il pianto di un bambino.

-Ecco- disse il dottore uscendo dalla stanza, stanco e affannato -finalmente è nato-.

Entrò nella stanza e vide la sua, dolce, tenera, amatissima Chichi sdraiata sul lettino

-Sta bene- disse il dottore guardandola -ha sofferto tanto, ma infine ce l'ha fatta-. Goku non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie

- -Tesoro...- sussurrò. Si avvicinò a lei, ma notò con dispiacere che si era addormentata. Avrebbe voluto abbracciarla, baciarla e stringerla a sè più che poteva, parlarle senza mollarla un secondo...invece, era addormentata, stanca, senza un briciolo di forza...

Le si avvicinò e si sedette accanto a lei. Le prese le mani e la guardò sorridendo: il viso era stanco, un po' sudato, si vedeva, ma le sue guance rosse continuavano ad 'illuminare' il suo delicato viso...i capelli neri lasciati sciolti, le cadevano sulle spalle e poi, la sua bocca...Goku ne era innamorato folle. Adorava quando la baciava, sentiva il gusto di quelle labbra che gli piacevano tanto.

Respirava a fatica, nonostante si fosse addormentata di botto...

-Brava Chichi, sapevo ce l'avresti fatta- disse avvicinandosi, osservando i suoi occhi chiusi, ogni minimo particolare del suo volto, i suoi capelli...Le diede un leggero bacio sulla fronte, delicato ma energico, pieno di amore e passione che tanto Goku avrebbe voluto regalarle in quello stesso momento.

Poi, distolse lo sguardo verso un'altra cosa...e già, come poteva dimenticarlo...come poteva dimenticarsi di lui, il nuovo arrivato...

Il suo bambino...

Si alzò dal lettino e si diresse verso una culla vicino alla finestra. Abbassò lo sguardo e lo vide...

Vide suo figlio.

Era un piccolo batuffolo di bambinetto...aveva gli occhi aperti e guardava il Sayan come se lo volesse salutare...sorrideva.

Goku provò una tale tenerezza nel suo cuore, che mai ne aveva provata così tanta. Non resistette e lo prese in braccio molto delicatamente, non voleva fargli male con le sue mani potenti, con le sue braccia muscolose e forti...Si accorse subito di come era bello tenere in braccio un neonato

-Ma ciao!- disse sorridendo al suo figlioletto, stringendogli le manine -Lo sai che sei tenerissimo? E tanto piccolo?-. Com'era tenero...era la cosa più bella che avesse mai visto prima.

Cominciò ad osservarlo bene, in ogni dettaglio...Chichi, prima di partorire, gli aveva fatto un bel discorsetto su come trattare i bambini e, appena nati, controllare se erano sani...insomma, era impossibile non ricordarsi qualcosa spiegato da una come sua moglie...

Innanzittutto controllò se i piedini avessero cinque dita: ce le aveva.

Se le manine avevano cinque dita: anche.

Assicurarsi se non avesse la bocca storta o gli occhi storti...: perfetto. Era un bambino perfetto.

Se il pisellino era come doveva essere. Anche quello tutto bene.

Inoltre notò che aveva la coda, proprio come ce l'aveva lui da piccolo...

Goku sorrise, contento del 'lavoro' svolto

-Chichi sarà contenta- pensò tra sè e sè...Poi fissò gli occhietti del bambino: assomigliavano tanto a quelli di Chichi, neri e profondi, ma carichi di tanto affetto e dolcezza...il nasino era come quello del padre, la bocca minuscola anche...lo sguardo, quello di Chichi. Non sapeve il perchè, ma gli ricordava tanto quello di sua moglie.

Ad un tratto, il piccolo cominciò a piangere. Goku, un po' spaventato, cominciò a dondolarlo di quà e di là, molto delicatamente; gli accarezzò anche il visino e gli asciugava le lacrimuccie che scendevano candide dai suoi occhioni...Sentiva già di volergli un mondo di bene.

-Su su, non piangere! C'è il papà qui!- diceva, ma non faceva effetto...allora, ricordando cosa gli faceva Bulma quando era piccolo lui, cominciò a fare delle boccacce divertenti..questo funzionò perchè il neonato rideva, aprendo la sua bocca e emettendo dei piccoli suoni...voleva ridere, ma non riusciva ad emettere una risata normale. Comunque si divertiva lo stesso...osservava il padre con tanto affetto...Goku guardò il suo bambino: cominciava a chiudere gli occhietti...

-Avrai sonno- pensò. E così, si avviò verso la culla e stava per matterlo dentro quando...il piccolo si attaccò alla maglietta di Goku con una manina.

-Ehi, vuoi stare con me?- disse sorridendogli. Il bambinetto sorrise, tenendo sempre la presa sulla maglietta del padre

-Ho capito, vuoi addormentarti in braccio a me-. E così fu. Goku strinse a sè il figlio che, cullato dal calore paterno, si addormentò all'istante...

-Sei davvero una splendida creatura, figlio mio...- disse guardandolo mentre dormiva tra le sue braccia -ti prometto che avrò cura di te sempre, in ogni momento della tua vita, non ti abbandonerò mai tesoro...mai, sarò sempre con te. Ti insegnerò a combattere, a diventare un vero combattente come me anzi, forse anche più forte. Ti sarò vicino sempre, ti aiuterò nei momenti di maggiore difficoltà e ti consiglierò...Tu e la mamma siete e sarete per me parti indispensabili della mia vita, che non avrà futuro se non avrò accanto voi due...

Sei parte di me. E io sono parte di te. Nessuno potrà mai dividerci, nessuno...e se qualcuno oserà farlo, se ne pentirà amaramente. Combatteremo insieme, staremo insieme per sempre, figliolo.

Ti insegnerò le arti della vita.

Saprò amarti e starti accanto. Puoi fidarti di me in qualsiasi momento e, se non dovrò esserci, ricordati che hai la mamma...

Ti voglio tanto bene, non scordartelo mai-.

Goku mise il bambino nella culletta e lo coprì con la copertina. Poi alzò lo sguardo e notò fuori dalla finestra che si era fatta sera: in effetti era rimasto in ospedale da parecchio tempo ed ora si stava avvicinando l'imbrunire...Ad un tratto entrò il dottore

-Signor Son, se vuole questa sera può rimanere qui con sua moglie, visto che Chichi dovrà rimanere in ospedale per qualche giorno-

-Certo, resterò con lei- disse Goku sorridendo alla moglie che dormiva ancora...

Durante la serata, il Sayan chiamò al telefono Bulma, Jamco insomma, tutti i suoi conoscenti per avvisarli che era tutto a posto. Il giorno dopo Chichi dormiva ancora, stanca, senza forze, per quello che aveva appena passato.

Ore 1.00 di notte. Tutto era buio, insolito, vuoto...Chichi aprì gli occhi sbadigliando: si era svegliata di soprassalto, dopo tutto quello che era successo la mattina...Decise di alzarsi e di andare a vedere il suo bambino ma...

Notò qualcos'altro.

Accanto a lei si trovava suo marito...il suo Goku. Stava dormendo beatamente, tutto vestito, con la faccia rivolta verso di lei...nonostante avesse gli occhi chiusi, sembrava sorriderle. Chichi si stupì di quella scena, poi sorrise contenta: aveva deciso di rimanere a dormire insieme a lei quella notte...per starle accanto, per sostenerla, per farle compagnia...

-Oh Goku- disse accarezzandogli lentamente il viso -grazie per essere rimasto qui con me e, anche se non sei stato con me durante il parto, scommetto che mi hai dato l'energia e la forza giusta per andare avanti e sopportare il dolore...-. Mentre la ragazza parlava, Goku sembrava ascoltasse perchè sorrideva dolcemente alla moglie

-Ti amo Goku- disse mentre gli diede un leggero bacio sulle labbra per non svegliarlo -Grazie per tutto-

-Grazie a te-

-G-goku?-. Il giovane Sayan si tirò sù dal letto e guardò la moglie

-Amore, ho visto il nostro piccolo ed è davvero bellissimo...- disse mentre si avvicinava sempre di più alla moglie -E tutto questo è merito tuo-

-Bhè, il bambino lo abbiamo fatto insieme no? È anche merito tuo-

-Lo so, però tu sei stata molto coraggiosa a superare il parto...sapevo che ce l'avresti fatta. Io credo in te e sapevo che non potevi mollare. Per tutto il tempo che ero fuori ad aspettarti non ho fatto altro che pensarti e sperare in bene-

-Goku- disse Chichi abbracciandolo -ho avuto tanta paura durante il parto, pensavo che ormai fosse tutto perduto e che il nostro bambino non sarebbe mai nato!-

-No, ti prego non piangere, non voglio che tu di diperi, ormai è tutto passato. L'importante è che tu stia bene e anche nostro figlio-. La guardò negli occhi: neri, lucidi per le lacrime, profondi, cercavano risposte e tanto, tanto affetto...e questo Goku era pronto a darglielo. Si avvicinò a sua moglie e, con estrema lentezza, le asciugò le lacrime con il dito, provocandole un brivido che le percorse la sedia

-Grazie, tesoro- disse Chichi sorridendogli

-Di niente amore, lo faccio per te...hai ragione, piangere è uno sfogo, ma prima o poi deve passare tutto. E quelcuno ti deve asciugare il tuo sfogo...quella persona sono e sarò io per sempre...non dimenticarlo mai-...Chichi osservò il marito, con tanto amore ed affetto...non pensava fosse così innamorato di lei, tanto da diventare un romanticone...ma era contanta, contenta di aver trovato l'amore della sua vita..

Ad un tratto, un pianto distolse i due dai loro pensieri: dei singhiozzi provenire da una culla vicina alla finestra. Goku e Chichi si guardarono, sorrisero, si alzarono dal lettino e si diressero verso la culla

-Ma ciao- disse la ragazza ridendo e prendendo il figlioletto in braccio. Lo cullò tra le sue braccia, cantandogli una ninna nanna, trasmettendogli tutto l'amore che una giovane madre può trasmettere al proprio figlio...Goku rimase incantato da quella scena così romantica e dolce, lo faceva sognare...quel bambino era il frutto di un amore tra due persone, ma anche di uno sforzo nato dal coraggio e dalla forza di una persona sola...unita con il pensiero e l'energia morale di un'altra.

Il neonato si addormentò; Goku gli diede un leggero bacio sulla fronte, seguito da un altrettanto bacio materno...Chichi lo mise nella culla e gli rimboccò le coperte.

La luna splendeva in cielo: miliardi di stelle decoravano il manto notturno. Goku si voltò verso di Chichi e le prese le mani

-Tesoro, avrei voluto tanto essere al momento del parto lì con te, però non ho potuto...-

-Lo so, ma era come se ci fossi stato perchè ho ricevuto una carica di energia che mi ha dato la possibilità di andare avanti e non arrendermi...quell'energia in gran parte me l'hai trasmessa tu, Goku-. Il giovane sorrise e, con una mano, avvicinò lentamente il viso di Chichi al suo; si unirono in un tenero bacio, dolce ma carico di amore e passione...Forse, quel bacio era nato da un bisogno fondamentale di incontrarsi, si unirsi, di dare la prova efficace del vero amore...volevano stare insieme.

Goku strinse ancora di più a sè la ragazza, per dare una profondità ancora più notevole al quel bacio...per dargli un spessore maggiore. I due assaporarono l'uno il sapore dell'altro, senza staccarsi un attimo...avevano paura di perdersi...Il Sayan accarezzò i lunghi capelli di Chichi, senza lasciarla, affondando le sue dita in quell'oceano di morbidezza color dell'ebano...Chichi accarezzava il collo muscoloso del marito, affondando le sue dita nei perfetti linementi segnati...per poi passare ai suoi capelli. Goku staccò le sue labbra da quelle della moglie, le scostò sul naso, sulle guance, sulla fronte, sul collo esile, dapperttutto: tornava di nuovo alle labbra dolci, che tanto gli piaceva assaporare...

-Goku ti amo tanto-

-Anch'io Chichi ti amo tanto,non ti lascerò mai... ti prometto che da adesso in poi saremo una famiglia unita, che niente ci separerà, che niente e nessuno potrà ostacolare l'affetto che ci unisce, qualunque cosa succeda...che niente potrà porre fine al nostro amore-.

E infatti, sarà proprio così...una famiglia unita per sempre.

THE END. Grazie di averla letta e, x piacere, lasciate un commentino se volete...ciao!!!!!!!!!

  
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