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Autore: Camilla L    27/04/2013    4 recensioni
Quanto ho invidiato, in tutti questi anni, l'unione Edward ed Alice o la silenziosa complicità che c'è tra Jasper e Rosalie. I primi due sono legati a doppio filo, probabilmente anche per merito dei loro poteri; Jasper e la mia Rose, invece, hanno un rapporto strano e fatto più che altro di gesti e sguardi, ma anche loro sanno sempre quando l'altro ha bisogno di conforto, di una parola di incoraggiamento o di qualsiasi altra cosa. Esattamente come succede a me quando si tratta di Bella.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emmett Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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E' bastato uno sguardo
 
Pov Emmett
 
Dopo lo scontro coi Volturi non abbiamo avuto un attimo di pace, è passata una settimana e ancora stiamo festeggiando. Detto da me può anche suonare strano, ma inizio a non poterne più di tutti questi festeggiamenti, ogni volta che arriva una telefonata o una visita di qualche vampiro che non era presente e che si vuole congratulare con noi, nella mia famiglia scatta una sorta di molla ed entrano tutti in modalità festa immediata, alcuni di loro sembrano addirittura essere sotto effetto di sostanze psicotiche in questi momenti. Capisco la felicità di esserne usciti tutti illesi, ma diamine, non abbiamo nemmeno dovuto alzare un dito per vincere quella sorta di battaglia, non me la sono nemmeno potuta gustare; se fossimo stati ancora umani non avremmo neanche versato una goccia di sudore quel giorno, talmente è stato minimo lo sforzo. Al di là di questo credo che sia anche arrivato il momento di riprendere la nostra vita da dove l'avevamo lasciata prima di quella terribile visione di Alice.
Come se non bastasse qualche ora fa è arrivato Mitchum, un vecchio amico di Carlisle che non eravamo riusciti a rintracciare prima dello scontro e così ha pensato bene di venire qui a congratularsi con noi non appena è venuto a sapere dell'accaduto. Ottima idea...se non fosse un'altra scusa per ricominciare a far festa!
Qualora sentissi un'altra volta Edward o Carlisle raccontare quello che è successo quel giorno, giuro che potrei prenderli a testate, con tutto il rispetto che porto per mio padre e mio fratello, inizio ad avere la nausea di quel racconto.
L'unica che sembra pensarla come me è la mia sorellina Bella, ad ogni festa il suo tempo in casa tra congratulazioni e ovazioni di gioia diminuisce a vista d'occhio. Questa volta ha resistito non più di qualche minuto ed è già un bel po' che non si vede in giro; decido di andarla a cercare, così ne approfitto per allontanarmi un po' dai miei scalmanati famigliari. Poco dopo la trovo seduta sull'altalena che ho costruito per sua figlia nel giardino di casa.
-Ciao! Che ci fa qui?-le chiedo arrivando alle sue spalle.
-Mi sto rilassando un po'! Se sento un'altra volta il racconto di come sono andate le cose coi Volturi potrei dare di matto.-mi risponde.
Alla sua battuta inizio a ridere, forse un po' troppo sguaiatamente.
-Ti faccio così ridere?-chiede, preoccupata dal mio giudizio.
-No, affatto! Rido perchè ho appena pensato la stessa identica cosa, sarei anche disposto a prendere a testate mio padre pur di farlo smettere di parlare.-
-Ed io mio marito, pensa che poi quando siamo a casa soli è l'unico argomento di cui parliamo ormai.-
-Anche con Rosalie è così, non parla d'altro.-
-Io vorrei poter dimenticare quel giorno da un momento all'altro, ma visto che purtroppo non sono stata programmata per questo mi accontenterei di non sentirne parlare ogni secondo.-mi spiega.
-La stessa cosa vale per me.-le confido.
-E come mai? Avrei scommesso che tu saresti stato il primo a raccontare come abbiamo sconfitto gli Italiani.-
-Se ti faccio una confidenza giuri di non dirlo a nessuno? Nemmeno a Rose.-
-Certo Emmett, ci mancherebbe.-
-Ecco...io ho avuto paura! Mentre eravamo tutti schierati gli uni di fronte agli altri non riuscivo a non pensare che da un momento all'altro il potere di Jane ci avrebbe stesi tutti per poi finirci uno ad uno.-
-Mi fa strano sentirti parlare così.-
-Forse perchè non ho mai parlato così con nessuno, se solo Edward leggesse i miei pensieri ora riderebbe di me per l'eternità.-
-Guarda che non è una cosa così stupida, avere paura è normale, anche per noi vampiri.-
-Non per me, io non ho mai avuto paura, nemmeno da umano, infatti sono praticamente morto lottando con un orso.-
-Questa volta siamo arrivati davvero vicino alla morte, forse è per questo che ti sentivi così.-
-Probabile, ma sono anche convinto che se avessi potuto combattere sarebbe stato diverso, avrei scaricato la tensione e trasformato la mia paura in forza, come faccio sempre.-
-Sai cosa ho pensato quando ho chiesto proprio a te di accompagnare me e Renesmee da Aro?-
-Non saprei!-
-Ho scelto te perchè ero certa che fossi l'unico a non aver paura dei Volturi, ne ero proprio convinta.-
-Da quel momento, infatti, è stato tutto molto diverso. Dover proteggere te e tua figlia ha fatto scomparire tutte le mie paure, improvvisamente avevo una missione: proteggere la mia sorellina e la sua bambina, tutto il resto non lo sentivo più. E' bastato un tuo sguardo e tutto è tornato alla normalità.-
-Ti sarò eternamente grata per avermi fatto da guardia del corpo in quel momento, ne avevo un assoluto bisogno. Facevo la dura per far vedere a mia figlia che doveva essere coraggiosa, ma in realtà avrebbe potuto benissimo essere lei ad incoraggiare me.-
-Quando ho incrociato il tuo sguardo ho capito immediatamente che avevi bisogno di me, così ho messo da parte le mie paure per aiutarti a fare lo stesso.-
-Come fai a capirmi così? Nemmeno Edward o Jacob lo sanno fare, a te basta guardarmi negli occhi e sai quello che penso, non è la prima volta che lo noto, anche quando ero ancora umana mi bastava incrociare i tuoi occhi per sentirmi meglio.-
-Perchè tu sei la mia sorellina, eravamo destinati!-
-In che senso?-mi chiede leggermente perplessa.
-Vedi, noi fratelli Cullen non siamo accoppiati solo come coppie coniugali, ma anche come coppie di fratelli. Edward ha Alice, Jasper ha la sua gemellina ed io ero l'unico a non avere nessuno, finchè non sei arrivata tu.-
-Allora ho finalmente trovato il fratello maggiore che tanto desideravo da bambina.-
-Vedi...eravamo destinati, ne sono più che certo!-
Quanto ho invidiato, in tutti questi anni, l'unione Edward ed Alice o la silenziosa complicità che c'è tra Jasper e Rosalie. I primi due sono legati a doppio filo, probabilmente anche per merito dei loro poteri; Jasper e la mia Rose, invece, hanno un rapporto strano e fatto più che altro di gesti e sguardi, ma anche loro sanno sempre quando l'altro ha bisogno di conforto, di una parola di incoraggiamento o di qualsiasi altra cosa. Esattamente come succede a me quando si tratta di Bella.
-Anche tu potrai sempre contare su di me, in qualsiasi momento, ok?-mi chiede poi, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Con immenso piacere.-
-Posso abbracciarti, fratellone?-
-Certo, sorellina!-
Mentre siamo ancora abbracciati, la nostra famiglia ci ricorda che per ora la nostra vita è fatta solo di feste e congratulazioni.
-Emmett, Bella venite anche voi! Cosa fate qui fuori al buio?-ci chiede gentilmente Esme, da una delle tante finestre di casa Cullen.
Non posso prendere a testate pure lei, non ce la posso fare, è la mia mamma, ma se metterà a dura prova la mia sopportazione ancora un po' potrebbe rischiare grosso...
-Calmati, Emm!-mi suggerisce Bella, sentendo un leggero ringhio uscire dalle mie labbra.
-E come faccio? Non li sopporto più, nemmeno la mia dolce mammina è più la stessa da qualche giorno a questa parte.-
-Sai dove ti porta ora la tua sorellina?-
-Nel posto più bello del mondo? Dove nessuno ci conosce e ci obbliga a festeggiare ogni secondo?-le chiedo, molto, ma molto speranzoso.
-Volevo portati a casa mia, quella che condividevo con Charlie...ti può bastare? Ora che si è messo con Sue vive praticamente alla riserva perciò sarebbe tutta nostra.-
-Per me va benissimo, l'importante è che le urla della festa infinita non arrivino a noi.-
-Non ti preoccupare, la non li sentirai, ci sono già stata diverse volte negli ultimi giorni.-
-Scappavi via da qua senza di me? Hai osato lasciarmi qui tutto solo in questo caos infernale?-
-Mi serviva un posto tranquillo dove far dormire mia figlia, ma ora pure lei sembra essersi aggregata ai festeggiamenti perenni.-
-Vorrà dire che da ora casa Swan sarà il nostro rifugio, dove potremmo essere solo un fratello ed una sorella: niente cose da vampiri, niente intrusi, solo tu ed io e le nostre chiacchierate.-
-Ok, ci sto! Andiamo allora, fratellone!-mi invita, prima di schizzare via come un razzo.
La mia sorellina...quanto le voglio bene!
Io ho sempre amato ogni membro della mia famiglia immortale, e sempre lo farò, ma con nessuno ho mai avuto la stessa complicità che ho con lei. Con nessuno so essere veramente me stesso, a parte Rose lei è l'unica che ha conosciuto il vero Emmett, quello che va oltre la possente forza fisica e la perenne ilarità. Lei ha visto ben oltre questa parte di me, lei ha chiesto il mio aiuto perchè sapeva che non avrei resistito nel vedere lei e Renesmee così vicine ai Volturi senza un'adeguata protezione. Lei sa quando sento il bisogno di ridere e scherzare o quando, come in questi giorni, preferisco starmene in disparte. Lei mi conosce alla perfezione, le basta uno sguardo per comunicare con me. Eravamo destinati ad essere legati in modo eccezionale e credo che ne sia valsa la pena di aspettare così tanto per trovarla: la mia sorellina è davvero unica!
 
 
 
 
 
 






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