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Autore: Liall    27/04/2013    1 recensioni
Immagina.
Al parco, al bar, in discoteca, dove lavori... Non è che Niall ti perseguita? O è solo un caso? O, ancora meglio, è opera di Cupido?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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premetto che ne io ne la mia migliore amica riusciamo a mettere in ordine le storie in modo che si leggano decentemente... buona lettura!!!! (se vi va lasciate una recensione) <3 <3 <3


Ero a Central Park, da sola. In realtà stavo aspettando la mia migliore amica. Ero seduta su una panchina. E mi si stava gelando il culo. Mi sistemai la sciarpa facendola ricadere dietro la schiena. Uffa ma quanto ci metteva?? Ora mi si stava congelando anche il naso.
Nel frattempo che aspettavo mi guardavo in giro, osservando tutte le persone che vedevo... Il mio sguardo cadde su una signora, giovane, che teneva per mano un bambino piccolo, e ne aveva anche un altro, ma stavolta in pancia. Mi venne da ridere. Avevo 21 anni, avevo sentito e risentito dire che due figli bastavano     e avanzavano, ma io ne volevo tre, ne ero sicura. Spostai la mia attenzione sulle coraggiose persone che in questo freddo giorno di Febbraio si erano messe a correre. Non erano poi così tanti... Uno mi passò davanti. Era un ragazzo giovane, avrà avuto all'incirca la mia età, i capelli biondi, chiaramente tinti, occhi azzurrissimi (che avrebbero fatto perdere la testa a qualunque ragazza) e un corpo da paura. Mi beccò che lo guardavo e mi sorrise mentre passava avanti. Abbassai velocemente lo sguardo e arrossii. Mi misi a gambe incrociate sulla panchina, indossai le cuffie e iniziai ad ascoltare qualche canzone. La prima era 'One in a Milion' di Ne-Yo. Chiusi gli occhi e lasciai che i raggi del sole miscaldassero il viso.
Era tanto che aspettavo e alla fine scoprii che la mia migliore amica era malata ma il suo ragazzo la teneva occupata al pc e s'era scordata di dirmelo. Fa niente.
Mi alzai, mi misi le mani in tasca e mi incamminai verso Starbucks. Quando arrivai mi tolsi le cuffie, levai      con un po' di rammarico le mani dalle calde tasche del mio cappotto e aprii la porta. Mi investì un forte odore di cioccolata, caffè, panna e menta. Mi sedetti ad un tavolo libero, ad un angolo del negozio, e ordinai un cappuccino ed un muffin al cioccolato. Finito di mangiare pagai, uscii e mi diressi verso casa con il contenitore ancora fumante del cappuccino in mano. Mi rimisi le cuffie ('Let Me Love You' Ne-Yo).
Mentre tornavo mi imbattei in un negozietto, doveva essere una frazione di Harrods. Mi innamorai letteralmente di un vestito ( http://weheartit.com/entry/36796855 ). Peccato che non me lo potevo permettere. Io studiavo ancora, e non avevo trovato uno straccio di lavoro. Abitavo da mia zia, i miei sempre giro non li vedevo mai (e se mi davano soldi era perchè ne avevo veramente bisogno non per cose 'frivole come un bel vestito, tanto a che ti serve' come dicevano loro).
La sera dei miei compagni di scuola mi invitarono in discoteca. Accettai solo perchè non volevo fare la parte dell'asociale. Di solito andare in posti del genere mi scocciava, locali strapieni di gente che beveva, fumava, pomiciava, scopava nei bagni magari mentre altri vomitavano. BLEAH
Entrai nella stanzetta stracolma di gente, la musica rimbombava da tutte le parti. Non mi ero messa nulla che lasciasse il mio corpo troppo scoperto, eppure mi ritrovai subito i corpi di due sconosciuti che si strusciavano contro il mio. Li allontanai con le mani, e a forza di gomitate uscii. Fuori l'aria era molto più respirabile. Decisi di stare lì fuori nel caso che qualcuno dei miei compagni avesse avuto bisogno di tornare a casa (avrei chiamato un taxi). Mi appoggiai sul muro e guardai le stelle.
Dopo una mezz'oretta vidi con la coda dell'occhio che un ragazzo si era messo a un paio di metri da me, appoggiato sul muro con la schiena e con il piede destro, e aveva una bottiglia di birra in mano. Un vero bad boy.
Gli si avvicinò una ragazza con un vesitino veramente mini, lui la spinse via con la mano e si rimise a sorseggiare la sua adorata birra. Mi annoiavo, per cui iniziai a canticchiare la mia canzone preferita, 'More than this'. Non la conosceva nessuno perchè l'aveva cantata mio parde a mia madre quando erano giovani, una canzone scritta e suonata da lui. Si era fatto aiutare da altri amici per fare un bel coro, ma comunque era di suo pugno. E io l'avevo messa su you tube. Ovviamente con scarso successo. Anzi nullo.
Il ragazzo si girò e iniziò ad osservarmi. Poi iniziò a cantare le parole. Mi bloccai di colpo, girai la testa verso di lui.                                                                                                                              X: "Come fai a conoscere questa canzone?"                                                                                                                                                                                                                                                          Io: "Bhe, l'ha scritta mio padre..."  Lui mi guardò male.                                                                                                                                                                                                                                             X "Certo."  Mi fece 'un po'' arrabbiare.                                                                                                                                                                                                                                                                        Io: "Fa come vuoi, non crederci" Girai i tacchi e me ne andai verso casa. Sentii che scoppiava a ridere. Mi girai di nuovo e andai a passo svelto verso di lui con un'espressione angelica sul volto. Appena mi vide capì che non avevo buone intenzioni e si mise a correre. Avevo le Nike, lo raggiunsi in 20 secondi, allungai la mano, e afferrai in una presa forte il suo giubbotto. Lui si girò con le mani alzate, ma ancora rideva mentre riprendeva fiato.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Io: "Ancora ridi?" Non mollavo la presa.                                                                                                                                                                                                                                                                    X: "Che non lo vedi? Hahaha!!"  Gli presi la faccia da sotto il mento con la mano sinistra, e con la destra gli molllai una cinquina sulla guancia. Soddisfatta mi girai e me ne andai, mentre quel demente se ne stava piegato in due, ma stavolta dal dolore, e gemeva tenendosi una mano premuta sulla guancia ferita.
Il giorno dopo avevo un colloquio di lavoro. Sul giornale avevo visto che cercavano una baby-sitter, e io adoravo stare con i bambini. La famiglia dove andavo era anche piuttosto importante, e avrebbero messo una buona parola su di me.
Alle 9.00 in punto fui davanti la casa dei signori Tomlinson (?) e suonai il campanello. Mi aprì la signora Tomlinson.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Io: "Piacere, sono *il tuo nome*, sarei venuta per l colloquio come baby-sitter..."  Sorrisi alla donna.                                                                                                                                                     M.T: "Vieni, entra, accomodati pure"  Entrai in questa casa gigantesca, bellissima, arredata davvero di buon gusto. "Vieni, siediti qui" E mi indicò un divano dove mi sedetti. Lei si mise su una poltrona davanti a me. "Allora, raccontami"                                                                                                                                                                                                                                                Io: "Dunque" Ero tesissima "Ho frequentato il liceo classico, diplomata in tempo (insomma, non sono mai stata bocciata) e in questo momeno frequento l'università"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         M.T: "Bene, quale facoltà?"                                                                                                                                                                                                                                                                                           Io: "Psicologia infantile"                                                                                                                                                                                                                                                                                               M.T: "Ok... Ha mai avuto altre esperienze come baby-sitter?"                                                                                                                                                                                                                               Io: "In realtà no, ma a volte ho aiutato mia zia in un asilo nido"                                                                                                                                                                                                                        M.T: "Va bene, facciamo questa prova. Quanto prendi all'ora?"                                                                                                                                                                                                                           Io: "6 £ " La signora mi guardò stranita "Ma se è troppo posso abbassare..."                                                                                                                                                                                                 M.T: "Ma no tesoro! Anzi è pochissimo!"  Le sorrisi. "Vieni ti porto a conoscere le mie bambine. RAGAZZE??" Mi ritrovai schierata davanti a me due bambine davvero belle. "Loro sono Daisy e Phoebe" Le bambine mi sorrisero e io ricambiai.                                                                                                                                                                                                                                  Io: "Ciao, io sono *il tuo nome*"                                                                                                                                                                                                                                                                                 Daisy: "Ciao!"                                                                                                                                                                                                                                                                                                               M.T: "ok ragazze devo scappare, divertitevi!" E scomparve dalla porta.                                                                                                                                                                                                              Io: "Allora, cosa vogliamo fare? Vi va di fare un po' di biscotti?"                                                                                                                                                                                                                     Daisy: "Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Tommo sarà felicissimo!!"                                                                                                                                                                                                                                                 Io: "Chi è Tommo?"                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Phoebe: "E' il nostro fratellone"                                                                                                                                                                                                                                                                                    Io: "Ok allora, andiamo a preparare l'impasto!"                                                                                                                                                                                                                                                 Facemmo un po' di impasto a testa, io mostravo loro come fare e loro capivano subito, erando davvero molto sveglie. Finito di fare l'impasto lo mettemmo in frigo, e nel frattempo loro mi fecero vedere tuttta la casa e preparammo gli stampini e i mattarelli.
Quando anche gli impasti si esaurirono mettemmo i biscotti ancora crudi in forno, da dove uscivano caldi e perfettamente dorati. Alla fine decidemmo di unirli due a due con la nutella.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Phoebe: "Mmmm sono davvero buoni!"                                                                                                                                                                                                                                                            Daisy: "Siamo state grandi!" Battei il cinque alle sorelle.                                                                                                                                                                                                                                    Poi all'improvviso si sentì girare le chiave nella toppa.                                                                                                                                                                                                                                         Io: "A quest'ora sapete chi può essere?"  Le due scossero il capo. Entrò un ragazzo alto un po piu di me, con gli occhi azzurrissimi, e le bambine gli saltarono al collo gridando 'Tommoooooooooooooooo'. Lui le prese al volo e le abbracciò.                                                                                                                                                                                                                       Daisy: "Lo sai che abbiamo fatto oggi, Lou??"                                                                                                                                                                                                                                                      Lou: "No, non lo so, dimmelo tu"                                                                                                                                                                                                                                                                              Daisy: "Biscotti!"                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Lou: "Da sole? Non avrete mica acceso il forno? Lo sapete che siete troppo piccole per..." Phoebe gli copri la bocca con una mano.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Phoebe: "No, eravamo con la nuova baby-sitter!"  Il ragazzo captò la mia presenza, e arrossì.                                                                                                                                                               Lou: "Oh, scusa, non ti avevo vista..."                                                                                                                                                                                                                                                                        Io: "Fa niente. Io sono *il tuo nome*" Poi da dietro di lui sbucò un altro ragazzo. Un momento. Era QUEL ragazzo?? Quello di Central Park? Le ragazze scesero dalle braccia del fratello e andarno tra quelle del nuovo arrivato chiamandolo 'Niaaaaaaaaaaaaall' e lui le prese in braccio.                                                                                                                                                            Phoebe: "Cosa hai fatto qui sulla guancia?" E indicò un segno rosso sulla guancia del ragazzo.                                                                                                                                                          Niall: "Ehm, vedi, ieri...Io... Ho fatto una cosa che non dovevo e la mia mamma mi ha dato uno schiaffo." Bugiardo. Io lo sapevo cosa era successo. Certo non immaginavo di aver schiaffeggiato LUI...                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Daisy: "E cosa hai fatto?"  Ha.Ha. Ora lo sistemo io. Cattivo bambino, le bugie non si dicono.                                                                                                                                                                      Io: "Fammi indovinare. Hai trattato male una ragazza" Lui mi guardò spalancando gli occhi. Poi gli si dipinse un sorriso beffardo sulla faccia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Niall: "E' stata quella che si è arrabbiata subito"                                                                                                                                                                                                                                                    Io: "Sai perchè si è arrabbiata?"    Scosse la testa bionda "Perchè lei diceva la verità, e tu non le hai creduto. Anzi ti sei messo a ridere." I fratelli Tomlinson non capivano.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Lou: "Aspettate! Niall ti ha dato lei lo schiaffo?" Lui annuì sempre con quel sorriso beffardo in viso. Louis si girò verso di me "E tu perchè lo hai schiaffeggiato?"                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Io: "Perchè mi ha riso in faccia, come se fossi una bugiarda. E neanche mi conosce"                                                                                                                                                                               Niall: "Chi me lo dice che tu non hai detto una bugia? Quella che ha messo la canzone su You tube si chiama *il tuo nome*, e non mi venire a raccontare che ti chiami nello stesso modo"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Daisy: "Ma lei si chiama *il tuo nome*..." Stavolta sorrisi beffarda io.                                                                                                                                                                                                                 Io: "Cosa vuoi fare, dare della bugiarda alla bambina?" Dissi incrociando le braccia.                                                                                                                                                                                   Niall: "Va bene hai vinto." Sorrisi, lui mi fece la linguaccia. "Tu non sei anche quella di Central Park?"                                                                                                                                                    Io: "Che intendi?" Feci la vaga.                                                                                                                                                                                                                                                                              Niall: "Sì, su quella panchina, che poi sei andata da Starbucks...?" Come cazzo faceva a saperlo??                                                                                                                                                        Io: "Scusa... Mi. Pedini? Tu... Io... " Lui mi fece un sorriso a 32 denti. "Vuoi un altro schiaffo? Se vuoi stavolta ti faccio saltare qualche dente"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Lou: "Ok,ok calmiamoci è!!"                                                                                                                                                                                                                                                                                        Niall: "No, è che ti ho vista, io mi trovavo lì per caso..." -.-                                                                                                                                                                                                                                        Io: "Evita di dire cavolate e riempiti la bocca con due biscotti"                                                                                                                                                                                                                             Niall: "Dove?"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Io: "Dove sono i biscotti o dove te li devi ficcare?" Mi guardò male. Arrivò Daisy con un vassoio con tutti i biscotti e i due si ingozzarono. Io e le ragazze ci guardammo e ce ne andammo a fare i compiti.Alle 12.30 e salutai le ragazze, che avrei rivisto il giorno dopo. Ero assunta!!            
Mi fermai ancora davanti a quel vestito. Era una settimana che lo guardavo. Ne mancavano due al mio compleanno. In questa settimana avrei guadagnato abbastanza per potermelo comprare.
Ogni tanto mi giravo per vedere se il biondino continuava a seguirmi, e lo avevo visto.
Mi svegliai. Una settimana al mio compleanno. Giorno di paga. Vestitooooooooo!!!!!!!!
Arrivai a casa delle gemelle felicissima.                                                                                                                                                                                                                                                                 Daisy: "Com'è che oggi sei così felice?" Anche Phoebe si mise davanti a me con le braccia incrociate.                                                                                                                                                 Io: "Manca una settimana al mio compleanno e ho deciso di regalarmi un vestito!"                                                                                                                                                                                 Phoebe: "Ce lo fai vedere?"                                                                                                                                                                                                                                                                                            Le portai a Central Park a fare un giro e poi al negozio dove avevo visto il mio vestito perfetto.                                                                                                                                                            Tornammo a casa e poco dopo di noi entrarono Louis e Niall.                                                                                                                                                                                                                      Daisy: "Lou possiamo fare una festa per *il tuo nome*?? Tra una settimana è il suo compleanno!" I ragazzi mi sorrisero. Io diventai rossa.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Lou: "Certamente."                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Io: "No! Ragazzi no, non dovete!"                                                                                                                                                                                                                                                                                Lou: "E va bene, niente festa..." Daisy lo guardò con uno sguardo omicida. E lui le fece l'ochhiolino  -.-  come se io non lo avessi visto. Poi si girò verso di me con uno sguardo di supplica. Avrebbe fatto di tutto per accontantare le sue principesse (AWW che dolce!).                                                                                                                                                                        Daisy: "Dai così ti metti quel vestito bello, verde, che ci hai fatto vedere vicino a Central Park, su quel manichino...?"  Guardò Niall con uno sguardo d'intesa.  Annuii stranita... Che me ne facevo di tutte queste informazioni che già sapevo?                                                                                                                                                                                                                                                I ragazzi erano andati via, e dopo pochi minuti uscii anche io. La mia prima tappa sarebbe stata il negozio, poi casa mia.
Arrivai al negozio tutta felice. Mi fermai davanti alla vetrina. E rimasi scioccata. Una commessa lo stava togliendo dal maichino, per venderlo a chissà chi. Sospirai e, rassegnata, mi avviai verso casa.
Era arrivato il mio compleanno, dovevo andare alla festa e non sapevo che cazzo mettermi.                                                                                                                                                               Suonarono alla porta. Aprii di scatto e mi ritrovai Niall con una busta in mano.                                                                                                                                                                                                Io: "Che cazzo vuoi? Se sei venuto a prendermi io non vengo perchè non ho niente da mettermi! E ora vattene e non rompermi i coglioni"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Niall: "Io vengo per salvarti il culo e tu mi mandi a quel paese? Grazie!" Lo guardai malissimo. Sospirò e tirò fuori dalla busta il MIO VESTITO. Lo presi in mano e guardai negli occhi Niall.           
 *FLASH BACK*                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Daisy: "Dai così ti metti quel vestito bello, verde, che ci hai fatto vedere vicino a Central Park, su quel manichino...?"  Guardò Niall con uno sguardo d'intesa.                                                                                                                   
  *FINE FLASH BACK*
Io: "Quella ragazzina ne sa una più del diavolo" Me ne andai a cambiarmi e truccarmi. Il vestito mi stava perfettamente.                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Stavo per uscire, ma Niall mi bloccò il passaggio.                                                                                                                                                                                                                                           Niall: "Voglio il premio" Mi guardò negli occhi.                                                                                                                                                                                                                                                         Io: "Vuoi un cioccolatino?" Lui scosse la testa. Si avvicinò pericolosamente al mio viso.                                                                                                                                                                               E mi baciò.

FINEEEEEE spero sia piaciuto. Mi raccomando lasciate recensioni eh! <3 <3 <3
  
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