Ecco la mi prima Canukr
Non so cosa dirvi esattamente, l'ho buttata giù in pochi minuti e ho pensato di pubblicarla.
Spero che possa piacervi, e di ricevare qualche parerino.
Curiosità: Perché ho scelto questo titolo che, apparentemente, non c'entra nulla con la trama? Il Ciclamino nel linguaggio dei fiori significa "Timide dichiarazioni", per Canada e Ucraina mi sembrava il fiore perfetto!
Capitolo unico
Matthew, nascose per l’ennesima volta il viso dietro l’enorme libro di biologia non appena Ucraina, alzò gli occhi violetti dalla sua noiosa enciclopedia sul canadese.
Andavano avanti così da ore.
Erano nella biblioteca della scuola, seduti attorno ad un vecchio tavolo in legno, uno di fronte all’altro.
Lui la osservava di sottecchi mentre fingeva di studiare, e lei arrossiva tenendo la testa china sul libro, cercando di far finta di niente.
Dal canto suo Francis, li stava studiando attentamente da lontano, accovacciato sul davanzale della finestra, sfogliando con apparente interesse un manga disegnato da Kiku.
«Sai Ucraina?» sbottò improvvisamente tenendo lo sguardo fisso sui disegni dell’amico «Canada crede che tu sia la ragazza più carina della scuola, ma è troppo timido per dirtelo.»
Il canadese deglutì lasciando scivolare il libro di biologia dalle sue mani «N-non è come c-credi, n-non è vero…» si affrettò a spiegare alzandosi dalla sedia, agitando freneticamente le mani davanti al volto di Ucraina, la quale gli sorrise.
Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere. Non era la risata facile dell'ottimista né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi. Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato, usato di proposito. Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall'abisso profondo, buio, più profondo di un pozzo, profondo come una miniera profonda, che è dentro di loro.
Matthew si lasciò cadere sulla sedia quando notò l’espressione della ragazza, che non sembrava come temeva disgustata all’idea, anzi sembrava...felice?
«Lo sapevo» sussurrò la ragazza guardando altrove « lo sapevo già»
“Ah i timidi…” pensò il francese abbozzando un sorriso “...notano tutto, ma sono molto bravi a non farsene accorgere”
«Gr-grazie» concluse lei con voce tremante.
Matthew arrossì non riuscendo a trattenere l’imbarazzo «P-prego»