Libri > Twilight
Ricorda la storia  |       
Autore: risakoizumi    27/04/2013    6 recensioni
La mia breve vita è stata un susseguirsi di momenti di gioia e infelicità.
La sofferenza è quella che ricordo meglio e che è stata al centro delle mie giornate per lungo tempo.
Una volta ero soltanto l’ex ragazza di Sam dal cuore spezzato e che nessuno sopportava.
Adesso mi sento una persona diversa.
Sono più forte, sento che niente può distruggermi. Sono padrona della mia vita. La triste e collerica ragazza di La Push si è trasformata in una persona nuova.
Osservo il ragazzo che sta in piedi accanto a me. I suoi occhi sembrano sorridermi, come sempre.
"Sei pronta?" mi chiede, prendendomi per mano.
"Sì". Ricambio la sua stretta sicura e familiare.
Il momento è arrivato, ma non ho paura. Santo cielo, sono Leah Clearwater! Dovrebbero essere loro ad avere paura di me!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola nota: revisionati i primi quattro capitoli e aggiunti i titoli!


Mi chiamo Leah Clearwater e sono un mutaforma. Alcuni presuntuosi succhiasangue direbbero che sono un licantropo, ma in fondo che importa? Sapere qual è di preciso la mia specie non risparmierà loro la vita, né mi indurrà a essere clemente quando li sbranerò un pezzo alla volta.
I miei “amici” mutaforma dicono che sono scorbutica, acida e insopportabile. So che molti di loro sono stati felici e sollevati quando ho deciso di seguire quel pazzo di Jake, entrando a far parte del suo branco. Dovevo scegliere tra restare nel branco di Sam o farmi distruggere i recettori olfattivi da quell’insopportabile e dolciastro odore dei succhiasangue Cullen e proteggerli, andando contro la mia stessa natura. Ho scelto questa seconda opzione: non potevo sopportare oltre di stare nello stesso branco di Sam, di permettergli di entrare nella mia testa o di entrare io stessa nella sua, piena di amore per la sua adorata Emily.
Il ricordo dei giorni felici che abbiamo trascorso insieme prima dell’imprinting mi perseguita ancora: le risate, i litigi, la complicità, la tenerezza del suo abbraccio e la delicatezza dei suoi baci, il modo in cui mi guardava, come se fossi la cosa più importante al mondo. Tutto questo è stato cancellato, distrutto, spazzato via.
Ho cercato di dimenticare, di andare avanti, ma come avrei potuto anche solo provarci stando nello stesso branco di Sam? Gli è bastato uno sguardo a Emily e non c’è stata più speranza per noi due. I succhiasangue nelle nostre vicinanze sono diventati così tanti che la natura ha deciso di aver bisogno di rinforzi; persino di me, una ragazza.
Nessuno se lo aspettava e non è stato per niente facile. Tuttavia la parte più difficile non è stata quella della trasformazione: il dolore, la confusione, le crisi, le ossa che sembravano spezzarsi in tanti pezzi e che sembravano conficcarsi in ogni parte del corpo, non sono stati niente in confronto al dolore di dover stare nel branco di Sam e di non poterlo più evitare come avevo sempre fatto da quando mi aveva spezzato il cuore in migliaia di pezzi.
Davvero una bella trovata quella dei pensieri collegati, davvero: non ci sono segreti nel branco, non è possibile mantenerli; ma la cosa più imbarazzante e che più mi amareggia non è il fatto che abbia dovuto mettere a nudo il mio corpo, ma la mia anima, il mio dolore e i miei pensieri malvagi di cui mi sono sempre vergognata. Ad esempio lo sfregio di Emily è orribile e la compatisco, però c’è una parte di me che non può fare a meno di pensare che se lo sia meritato.
Quando ero nel branco di Sam, il mio unico conforto era di sentirlo soffrire per il senso di colpa: so che non è colpa sua, però percepire la sua sofferenza in qualche modo mi faceva sentire meglio, per quanto meglio potessi stare. Per questo vengo giudicata una persona orribile; inoltre se qualcuno aveva da dire, o “pensava”, qualcosa contro di me, non esitavo a sbraitargli contro e Sam me lo lasciava fare, forse per farsi in qualche modo perdonare. Se qualcun altro del branco si fosse rivolto a un “fratello” come ho fatto io più volte, penso che Sam l’avrebbe punito.
Adesso sto meglio, Jacob non è proprio il massimo, ma andiamo d’accordo e almeno mi rispetta un po’. Odio i Cullen, odio Bella e la sua famigliola felice, non ne posso più di quest’odore dolciastro che mi fa quasi lacrimare gli occhi e mi fa desiderare di assecondare la mia natura, ma è pur sempre meglio dell’autolesionismo al quale ero costretta stando nel branco di Sam.
Non credo che riuscirò di nuovo ad amare qualcuno, così come non credo, essendo sterile, che avrò mai un imprinting. A volte mi chiedo se io abbia ancora un cuore: ma certo che ce l’ho, mi risponde Seth quando legge questi miei pensieri. Sì, ha ragione, non potrei amarlo così tanto e incondizionatamente se non avessi un cuore. Darei la vita per mio fratello. Un tempo l’avrei fatto anche per Sam, senza indugio, ma adesso?
Adesso sono anche immortale. Sarò costretta a vedere Sam e i suoi imprinting susseguirsi nei decenni? Sarò costretta ad amarlo per tutto il resto della mia vita immortale? Alcune volte in passato ho pensato di uccidermi: ma poi ci ho riflettuto a fondo e sono arrivata alla conclusione che la mia vita è troppo importante per sprecarla in questo modo, per un amore non ricambiato o per qualsiasi altra ragione che non sia mio fratello. O mia madre.
In questi giorni non faccio altro che pattugliare casa Cullen e casa di Charlie e mi annoio terribilmente. I tempi in cui la battaglia contro i Volturi sembrava inevitabile sono ormai un lontano ricordo, credo che l’unico evento degno di nota sia il matrimonio tra mia madre e Charlie; non sono molto entusiasta, ma non ho nulla contro Charlie.
Quello che mi disturba è diventare sorellastra di Bella, la perfetta e bellissima vampira, amata da tutti e che è riuscita persino ad avere una specie di figlia dal nome impronunciabile, con la quale Jacob ha avuto l’imprinting. Idiota. Quel piccolo … Essere, potrebbe uccidere degli umani un giorno, è un nemico. Com’è possibile che lei sia stata scelta per un imprinting, lei che rappresenta per metà ciò per cui siamo stati creati, e io che sono un mutaforma sia stata crudelmente messa da parte? Davvero non me lo spiego. Ogni volta che ci penso Jacob mi ringhia contro. Ridicolo.
La mia opinione non conta, lei è intoccabile secondo le nostre leggi. Vorrei tanto sapere cosa dovremmo fare con le leggi se quell’essere iniziasse a uccidere a destra e a manca e tra pochi giorni diventerà per me anche una specie di … nipote?! Non mi resta che rassegnarmi al mio destino.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: risakoizumi