Ho  il cuore stretto in una morsa. Non riesco a respirare, né a comporre una frase di senso compiuto. L’unica cosa che mi riesce è rispondere a monosillabi, perché ho paura che anche  una sola parola pronunciata con incertezza, una titubanza in più, possa far comprendere a Jake e Ryder che sto mentendo. Cavolo! Non sono mai stata una brava bugiarda! Lo sono diventata solo per necessità, per aiutare un amico in un momento di difficoltà; Ryder aveva bisogno di un’amica con cui confidarsi, qualcuno in cui riporre tutta la sua fiducia, e, alla luce dei recenti fatti, io non potevo proprio essere un buon partito. In parte è per questo che probabilmente ho creato Katie: volevo che lui non si chiudesse in se stesso, che non si ritrovasse  solo. Jake era arrabbiato con lui per avermi baciato e non voleva che io gli fossi più tanto vicina come in precedenza, proprio nel momento in cui Ryder forse aveva più bisogno di amici. Tuttavia devo anche ammettere di aver usato quest’insolito alter ego per distogliere il suo interesse dalla mia persona, e di portarlo ad essere attratto da qualcun altro. Che stupida che sono stata! Volevo sistemare le cose, ma penso di aver solo peggiorato la situazione. Ryder si è innamorato di Katie, ma ha anche scoperto che purtroppo la ragazza non esiste; ed ora? Ora è alla ricerca della persona che si cela dietro il falso profilo. Forse dovrei dirgli la verità, se lo merita. Forse sarebbe meglio tacere tutto e aspettare che le acque si calmino da sole; raccontargli tutto sarebbe solo un modo per alleviare il peso che porto sulla coscienza, non lo aiuterebbe in alcun modo. Non riesco a togliermi le sue parole dalla testa: “ Marley, se ti piaccio, questo è un modo perverso per dimostrarmelo!” mi ha detto sconvolto quando era convinto che fossi stata io ad ingannarlo. Aveva gli occhi lucidi e malinconici, soffriva davvero, e l’unica cosa che avrei voluto fare era sprofondare sotto terra. In qualche modo però Jake, ignaro, è riuscito a persuaderlo dall’idea, e a convincerlo che non fosse stati nessuno dei due. Oddio! Voglio sprofondare due volte! Il mio ragazzo non ha dubitato nemmeno per un secondo di me, nemmeno per un istante ha creduto che potessi essere stata io. Se scoprisse che ho mentito per tutto questo tempo!? Mi lascerebbe, smetterebbe di amarmi come fa ora, smetterebbe di baciarmi, di accarezzarmi, di prendersi cura di me! Ed io non voglio! Ho commesso un errore dettato dalla mia impulsività; sono un essere umano, tutti sbagliano. Ma chi voglio prendere in giro?! Io ho perseverato nell’errore, pur sapendo di sbagliare! Non si tratta affatto di impulsività, ma di testardaggine. No, no, no! Ecco che le parole di Ryder ricominciano ad invadermi la mente, come se non riuscissi a pensare ad altro. Perché queste parole mi feriscono così tanto? Perché non riesco a dimenticarle? Perché non riesco a dimenticare la sua espressione mentre le pronunciava? E se nel parlare così apertamente in questi mesi, senza inibizioni, mi fossi innamorata anch’io di lui? Se, inconsciamente, avessi architettato tutto non per il suo bene, ma per il mio bisogno della sua assidua presenza nella mia vita? Si possono amare due persone contemporaneamente, o, come dice in giro Kitty, sono solo una che necessita di avere le attenzioni di tutti? Io voglio bene ad entrambi e non voglio ferire nessuno dei due. In questo caso allora sarebbe meglio che mi tenessi tutto dentro, almeno ferirei solo me stessa, e sarebbe una giusta punizione per ciò che ho messo in atto. Si, è assolutamente la cosa migliore, non dirò nulla a nessuno, nella speranza che nessuno riesca a scoprire il mio segreto . . . Ma l’ho detto: non sono mai stata una brava bugiarda.