The reborn of Orion Pax

-[Allora sei proprio sicuro di volertene andare...]- disse un Ratchet malinconico:

-[Sì... Ho arrecato troppo dolore alla mia gente...]- rispose un risoluto Optimus, mentre preparava la nave per lasciare definitivamente Cybertron. Si girò a guardare il medico, sorridendogli:

-[Mi mancherete, ma, credimi, è meglio così... Cybertron ha bisogno di sorgere più splendente di prima... Senza guerre, né conflitti...]- continuò l'ex leader degli Autobots.

Il medico abbassò il volto stringendo forte i pugni, mentre Optimus si apprestava a salire sulla scaletta.

Ratchet alzò la testa e aprì la bocca per parlare; doveva dire qualcosa in quel momento, o l'avrebbe rimpianto tutta la vita:

-[Optimus!]- chiamò. L'ex Prime si girò:

-[Sì, Ratchet?]- chiese:

-[Scendi un attimo dalla scaletta, per favore...]- disse, cercando di guadagnare, inutilmente, tempo. Optimus, senza chiederne il motivo, fece come gli era stato chiesto, mettendosi davanti al medico:

-[Cosa devi dirmi?]- chiese con la sua solita pacatezza. Il medico si rese conto che erano inutili i giri di parole:

-[Non posso lasciarti andare...]- disse guardandolo negli occhi. Optimus spalancò lo sguardo già abbastanza sofferente alla consapevolezza di non poter più rivedere l'amico:

-[Ratchet, lo sai che...]- cercò di continuare, ma venne interrotto:

-[Non voglio che tu te ne vada!]- esclamò esasperato, cercando di far uscire le poche parole che avrebbe dovuto dire parecchio tempo prima. Forse, ancor prima che iniziasse quella dannata guerra:

-[Non posso lasciarti andare essendo consapevole che ti amo da morire!]- esclamò con immenso dolore.

Optimus era rimasto sbigottito da quella dichiarazione. Quelle parole stavano velocemente complicando le cose:

-[Ratchet...]- mormorò con la scintilla dolorante:

-[Non andartene... Ti prego...]- disse, il medico, con voce tremante. L'ex Prime si avvicinò ancora di più all'amico, come se fosse mosso da una forza esterna alla propria volontà.

Senza accorgersene alzò un braccio e posò la mano su una guancia del medico, accarezzandola col pollice. Ratchet, ormai, non era più in grado di fermare le lacrime di energon che oltrepassarono la barriera degli occhi.

Optimus capì fin troppo bene il dolore che dilaniava la scintilla del medico:

-[Facendo così ci stiamo solo arrecando ulteriore sofferenza...]- disse il grosso Autobot:

-[Lo so...]- disse con un filo di voce, alzandosi sulle punte dei piedi per raggiungere il volto dell'ex Prime, il quale non ebbe la forza di rigettarlo. Permise al medico di raggiungere la sua bocca e baciarla come avrebbe voluto tanto, troppo, tempo prima.

Il tempo si fermò nell'esatto istante in cui le loro bocche si incontrarono e afferrarono le une nelle altre, accarezzandosi teneramente, ma con disperato desiderio:

-[Non lasciarmi... Te ne prego...]- mormorò Ratchet tra un bacio e l'altro. Optimus non aveva il coraggio di rispondere. Troppi sentimenti contrastanti gli sconquassavano la mente e la scintilla. Si limitò ad avvolgere le braccia attorno alla vita del medico, stringendoselo contro. Sapeva che, facendo così, la separazione sarebbe stata più dolorosa e lunga, ma, in quel momento, gli importava solamente di Ratchet stretto tra le sue forti braccia che ricambiava ogni suo gesto.

Rimasero in quella posizione per altri lunghi minuti, ma poi dovettero separarsi. Si guardarono negli occhi e Optimus sospirò profondamente, pensando al da farsi:

-[Abbiamo aspettato troppo per questo e ciò fa ancora più male...]- iniziò l'ex Prime:

-[Lo so... Siamo stati degli stupidi a fare finta che questi sentimenti non esistessero ed ora ne stiamo pagando le conseguenze... Tu, ora, te ne stai andando ed io rimarrò qui a chiedermi come sarebbe stato se ne avessimo parlato prima che tutto questo iniziasse, o finisse...]- disse il medico sofferente:

-[Ora che conosco i tuoi sentimenti non posso chiederti di lasciarmi andare...]- disse Optimus enigmatico:

-[Che vuoi dire?]- chiese Ratchet speranzoso:

-[A tuo fratello mancherai molto, lo sai...]- continuò allo stesso modo. Vide, però, il volto del medico illuminarsi:

-[Vuoi dire...]- non riusciva nemmeno a finire la frase da tanta era l'emozione che provava.

Optimus sorrise:

-[Se lo desideri, puoi venire con me, ma sai che non torneremo più...]- spiegò, mettendo Ratchet al corrente di ciò che avrebbe dovuto affrontare:

-[Lo so che, questo, sarebbe un addio, ma rimanere al tuo fianco è tutto ciò che desidero!]- esclamò. L'ex leader sorrise.

Circa un'ora più tardi, Ratchet stava già salutando il fratello Wheeljack, il quale era contento per il medico che, finalmente, era riuscito a confessare il suo amore per l'ex Prime:

-[Prenditi cura di mio fratello, Optimus...]- disse lo scienziato:

-[Lo farò, Wheeljack.]- rispose l'Autobot, mettendo una mano su una spalla di Ratchet:

-[E' ora...]- avvisò. Il medico annuì e diede un ultimo saluto a Wheeljack, prima di dirigersi nell'hangar per salire sulla nave con Optimus.

Una volta seduto accanto al suo ex Prime, Ratchet sentì un piacevole brivido percorrergli il corpo, facendolo sorridere:

-[Cosa c'è, Ratchet?]- domandò dolcemente l'Autobot blu e rosso:

-[Sono solo felice, Optimus... Tanto felice...]- rispose il medico, senza nemmeno pensare a quelle parole:

-[Lo sono anche io, Ratchet, ma sappi che Optimus Prime è morto con il passaggio e divisione della Matrice a Hot Rod e Bumblebee. Da ora in poi sarò nuovamente Orion Pax...]- disse l'ex leader degli Autobots, prendendo la mano del compagno, incrociandone le dita, girando la testa verso di lui sorridendo:

-[Ti amo, Ratchet...]- disse:

-[Ti amo anche io, Optimus...]- rispose con la scintilla colma di gioia.

Fine