Inizialmente avevo pensato di non scrivere una poesia, ma poi, riflettendo, ho pensato di cimentarmi in un tipo di arte diversa, perché a mio modesto parere, la poesia è una forma d’arte, che non tutti hanno il privilegio di capire, ma che allo stesso tempo, può coinvolgere chiunque, chiunque sia in grado, e abbia la pazienza di capire i pensieri dei poeti del passato, e di risalire ai loro stati d’animo.
Dico fin da subito, che questo testo è stato scritto in un momento di totale sconforto e sfiducia, quindi, se non volete rovinare la vostra giornata, è preferibile non continuare, grazie.
Buona lettura.


Le memorie di un giorno di pioggia.



Ed eccomi qui,
perché faccio tutto questo,
perché continuare ad andare avanti,
se tutto questo mondo alla fine è condannato,
perché continuare a dare valore a questa vita,
se poi,
tutto quello per cui abbiamo lottato scomparirà,
se poi finirà tutto,
questo mondo continuerà ad andare avanti,
e ben presto,
saremo solo un vago ricordo del passato.
Perché vivere una realtà che non ci appartiene,
e poi,
immaginarne un'altra,
per illuderci che un giorno le cose andranno meglio;
è vero,
siamo niente senza fantasie,
ma se poi le fantasie diventano sempre più lontane,
e se si rivoltano contro di noi,
e la vita ci schiaccia con la sua volontà,
con il suo scorrere del tempo,
io non ne posso più.
Forse dovrei andare avanti come se niente fosse,
illudermi che poi andrà meglio,
ma non ci riesco,
tutto quello che vorrei adesso,
sarebbe solo di nascondermi dietro la veste della mia solitudine,
e fermare il tempo,
per tornare a quei giorni felici,
che il destino,
il tempo,
e la vita,
mi hanno portato via.
Ricordo la mia infanzia,
e mi viene da ridere,
incontravi un bambino,
e un attimo dopo,
lo chiamavi già amico.
Già, amico, ma di chi ci possiamo fidare a questo mondo,
chi possiamo ribattezzare con questo nome,
con una sicurezza che rasenta la fiducia,
oppure,
ribattezzarlo come la fiducia stessa,
e poi,
sperare che non ci tradisca.
Cosa spinge noi persone a fingere,
ad essere tanto meschine,
a nasconderci dietro le nostre maschere di inettitudine,
per lasciar posto ad una persona che non siamo noi,
è come,
se un fantasma ci abbia posseduto,
e noi,
incuranti di ciò,
andiamo avanti.
Persino la pioggia,
oggi,
non mi sfiora con la sua lama di tristezza e rancore,
anzi,
sembra che il cielo voglia assistermi in questo giorno,
per dire,
eccomi,
sono con te.
Ma non è vero,
perché l’uomo è nato per essere solo,
o forse no,
forse è la mia ipocrisia a rendere vana questa esistenza,
gli ideali che ho sempre amato,
ora non mi sono di conforto,
e mentre tutto mi appare buio,
e la felicità non illumina il mio cammino,
c’è solo inchiostro e delusione,
a tenermi qui attaccati alla mia poesia.




SPAZIO DELL’AUTRICE

Eccomi. Allora, per chi è arrivato fin qui, un ringraziamento speciale, non dev’essere stato facile leggere questa gabbia di rancore, ma l’ho fatto per sfogarmi un po’, e dimenticare per 5 minuti i miei problemi. Cmq, non sono sempre così, anzi, mi considerano una ragazza solare e allegra, ma ultimamente, quando ci si mettono di mezzo gli ostacoli della vita, io non ne posso più, e mi sembra di precipitare, senza alcuna speranza di risalire, ancora grazie, e buona giornata.

Fly girl.