"Calma e sangue freddo. Calma e sangue freddo. Marley Rose, tu sai che quest' anno sarà diverso da gli altri. Conosceranno la tua voce e tutti ti rispetteranno." Continuo a ripeterlo guardandomi allo specchio. Oggi inizia il mio primo giorno al liceo McKinley. So già che qualcosa di stupendo accadrà devo solo aspettare. Do un ultimo sguardo al mio riflesso nello specchio: maglia a maniche corte, gonna di jeans e scarpe da ginnastica. Esco dalla mia camera prendendo lo zaino, mi dirigo fuori di casa dove mia madre mi aspetta in auto. Anche per lei inizia un nuovo giorno al McKinley: lavorerà nella mensa. Io sono fiera di lei, solo che nelle vecchie scuole che frequentavo mi prendevano in giro perché avevo una madre obesa. Avrei voluto picchiarli, ma chi voglio prendere in giro? Non è il mio carattere. Io sono molto più il tipo che se ne sta per conto suo. La macchina si ferma qualche metro prima del parcheggio. "Mamma che stai facendo?" "Quello che è giusto per te. Non voglio che ti prendano in giro" "Non mi importa quello che pensano!" "Su vai che fai tardi, ci vediamo a pranzo" Esco dalla macchina e mi dirigo piano verso la porta principale. Faccio qualche passo, e alla fine entro. Una marea di gente mi spinge, quando mi giro per vedere dove sono arrivata mi trovo davanti al naso la bacheca delle attività. "Ci siamo" cerco attività che possono farmi diventare popolare. In cima e ben in mezzo c'è il foglio per le audizioni da Cheerios. Scrivo veloce il mio nome. Da piccola seguivo corsi di ginnastica artistica e qualche volta riprovo a fare quello che facevo. Quanto sarà difficile?. Cerco qualcos'altro, trovo sempre in alto le audizioni per fare parte del Glee Club. Gli spazi sono quasi tutti pieni così scrivo in piccolo il mio nome. "Buon inizio" pensai. Mi giro e mi ritrovo davanti un ragazzo mulatto e muscoloso che mi guarda e sorride. "Ciao, io sono Jake Puckerman. Come ti chiami tu?" "Marley..Marley Rose" "Be' piacere Marley, vedo che anche tu hai adocchiato il Glee Club. Ti piace cantare?" "Si, anche a te?" "Ovvio, e sono anche bravo" non si toglie dalla faccia quel sorrisetto e mi continua a guardare intensamente negli occhi. "Be' forse ci incontreremo alle audizioni" Sentii il rumore della campanella, così controllai veloce che lezione avrei avuto: spagnolo.