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Autore: Kengha    28/04/2013    6 recensioni
La prima cosa che noto sono le numerose bottiglie di rum vuote abbandonate sul pavimento di legno. Devo aver bevuto parecchio.
Tante domande nella mia testa, tutte senza risposta. Una, la più importante di tutte, continua ad ossessionarmi: cosa diavolo ci fa lei qui?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelica, Jack Sparrow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'Un oceano di ricordi'
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A big Spanish trouble


Quando apro gli occhi non metto subito a fuoco e anche quando lo faccio non riesco a realizzare dove mi trovi. Mi stropiccio gli occhi e sento un dolore immenso alla testa, la prima cosa che noto sono le numerose bottiglie di rum vuote abbandonate sul pavimento di legno. Devo aver bevuto parecchio.
Cerco di ricordare mentalmente ciò che è successo, piccoli episodi dovrebbero fare capolino nella mia testa… riempita solo da un enorme vuoto.
Scorgo una rete riempita con palle di cannone appesa al soffitto basso e non posso non accorgermi del fatto che stia dondolando: sono su una nave.
E’ già qualcosa.
Mi alzo lentamente dalla brandina e mi rendo conto di una cosa che mi fa rabbrividire, sono senza vestiti. Spaventato, giro lentamente la testa e guardo meglio alle mie spalle. Come sospettavo, non sono solo.
Sulla brandina c’è anche una giovane donna, ancora abbandonata tra le braccia di Morfeo. Stringe timidamente il sacco che abbiamo usato come cuscino, il telo trasparente le disegna i corpo perfetto di cui sporgono solo le spalle nude su cui scendono i capelli ondulati.
Tante domande nella mia testa, tutte senza risposta. Una, la più importante di tutte, continua ad ossessionarmi: cosa diavolo ci fa lei qui?
Dolcemente la scuoto, sperando di svegliarla.
« Ehy, gioia?! » Chiamo, sperando di avere un tono abbastanza dolce e romantico, insomma… quel tipo di voce che in certe situazioni può fare la differenza tra la vita e un affondo sul didietro.
Mugugna appena, muove leggermente la testa ma resta con gli occhi chiusi ad abbracciare il cuscino.
« Tesoro, potresti darmi qualche informazione? Piccola piccola… » Aggiungo dolcemente.
Annuisce impercettibilmente e continuo con le mie domande.
«Da quanto tempo siamo salpati? »
«Credo… un paio de giorni. Abbiamo lasciato Sevilla due giorni fa ».
Due giorni, pensavo di peggio.
«E dove stiamo andando? »
« A Tortuga… me pare ovvio ». Mugugna mentre rovescia la testa in modo che il viso sia completamente coperto dal cuscino.
« E tu cosa ci fai qui? » Ero quasi sicuro di averla lasciata nella locanda di Siviglia mentre stava ancora dormendo, così da non avere rogne.
« Yo?! T…o…ito» Le parole escono incomprensibili a causa della stoffa che le preme sulle labbra.
« Scusa dolcezza, potresti ripetere? »
Vedo i suoi muscoli contrarsi e lentamente fa pressione sulle braccia così da sollevarsi un po’ dalla brandina. Si volta verso di me mentre tiene la schiena inarcata.
« Yo te ho seguito, porque…porque tu me stavi abbandonando. Volevo vendicarme e poi te ho retrovato aquì, ubriaco fradicio… e credo de aver bevuto anch’io porque non ricordo nada de nada! »
La voce, dapprima calda e melodica, è salita notevolmente di tonalità nell’ultima parte della spiegazione, diventando irritata.
«Bene. Cioè Male ».
« Sparrow… » ringhia il mio cognome, fortuna che era una suora. Perché finisce sempre così con tutte le donne che incontro?!
« Angelina?! » La chiamo con falsa innocenza.
« Angelica ». Sbotta, secca.
« Come ti pare. Devi sapere che qualsiasi cosa sia successa…e qualunque tipo di dolore io ti abbia causato, non era mia intenzione. Sono un pirata, siamo fatti così! E’ tutta una questione di circostanze ed eventi la cui mistica successione può portare a dolorosi abbandoni, comprendi? ».
« Quindi tu me amas?! »
« Aspetta, aspetta, io non… »
« Quindi era stato tutto un… malinteso? »
« Ehm, se così vogliamo definirlo ma… ».
Non faccio in tempo a concludere la frase che si spinge verso di me e posa le sue rosee labbra sulle mie, baciandomi con foga.

Questo non l’avevo calcolato.


La cabina di Kengha: Eccomi qua! Era un po' che non mi facevo viva da queste parti e adesso riesordisco con "'sta roba". Una breve shot che si slega dalla serie di song-fic ma che dovrebbe essere ambientata subito dopo: Il convento di Siviglia.
Oggi è il 39° compleanno di Penélope Cruz, quindi qualcosina dovevo pubblicarla... ringrazio chiunque lasci un commentino, chi l'aggiungerà tra le preferite/ricordate o anche chi solamente impiegherà dieci minuti del proprio tempo a leggerla! :)
Besos a todos
   
 
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