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Autore: Vivian Gerardi    28/04/2013    9 recensioni
E se lo spadaccino e la navigatrice si fossero già conosciuti prima della loro entrata in ciurma?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMO CAPITOLO



Avevo consegnato un pirata alla marina e avevo ritirato i soldi della sua taglia, deciso di andarla a spendere in una locanda a bere, ma i miei piani furono cambiati da una strana ragazzina.
Era in compagnia di uno strano tipo, si vedeva che voleva fregarlo e così fu stato, gli aveva rubato il portafoglio e tutti gli oggetti preziosi che possedeva, cavoli pero che strega.
Finii di bere il mio sakè e uscii dalla locanda la meta mi era ancora sconosciuta, tanto mi sarei perso comunque, maledette strade tutte uguali.
Imbucai un vicolo e li ritrovai la ragazza di prima della locanda, era nei guai, lo sapevo era andata a fregare un tipo al di fuori della sua portata.
Rimasi esterrefatto quando estrasse dal sotto della sua gonna un bastone, e senza neanche troppa difficoltà li stese tutti.
Lei si che era una donna, una donna degna perfino di me, il futuro spadaccino più forte del mondo.
Si era accorta di me, mi guardò e sorrise,cavoli se era bella, ma non sapevo nulla di lei, il suo nome, da dove veniva, nulla di lei,se non che sarebbe stata mia, in un futuro quella ladra sarebbe diventata la mia Donna!
Quando ritornai in me, la ragazza era sparita, come aveva fatto?
Mi avviai al porto ci misi delle ore prima di trovarlo, quando vidi di nuovo lei.
“ Ce ne hai messo di tempo per venir qui”
“Cosa vuoi ragazzina”
“Sai ho visto che mi fissavi prima, penavo che mi volessi sciupare” disse avvicinandosi a me.
“ Pensavo a quei poveri scemi che si sono fatti fregare da una mocciosa come te”.
“Il mio nome è Nami”.
“E chi lo voleva sapere”.
“Senti ho notato che hai dei soldi li dentro” e indico sacco che avevo in mano”perche non mi offri da bere?”
“Io non offro nulla a nessuno, rossa ”
“Ho detto che mi chiamo Nami”
“E io che non me ne frega nulla di come ti chiami”
Dopo questa frase se ne andò, nella mia testa mi ripetevo di lasciarla andare via che mi avrebbe causato solo dei gran casini ma non volevo lasciarla li da sola, anche se era forte volevo esser colui che la salvava dai pericoli.
“Ragazzina, dai solo una bevuta”
“Pensi che non regga l’alcool?”
“Una mocciosa come te non dovrebbe neanche bere”
“Facciamo una sfida se tu riesci a battermi io me ne andrò per la mia strada ma se vinco io mi dovrai dare tutti i soldi che hai, o hai paura di perdere spadaccino da quattro soldi?”
“Ci sto, ora però andiamo”
E ci dirigemmo verso la locanda, appena entrati tutti ci guardammo con occhi di stupore, forse pensavano che io, il cacciatore di taglie mi ero fatto fregare da lei? Si sbagliavano!
Iniziammo a bere, poi il vuoto, cavoli avevo bevuto parecchio e mai cosi tanto.
Mi ritrovai in un letto, con uno strano profumo ad avvolgermi, mandarini mi accorsi, quanto era buono, poi mi voltai e c’era un bigliettino.
“Non ti preoccupare non mi sono approfittata di te se te lo stai chiedendo, essendo che ho vinto mi sono presa i tuoi soldi, riposati bene, testa d'alga!”
Mi accorsi che non gli avevo detto il mio nome, chissà se l’avrei mai più rivista, avrei voluto assaggiar il suo profumo,la sua carne, ma come un dilettante ero stato sconfitto e lei da ladra mi aveva portato via tutto, pure il mio cuore.
Ripresi a navigare e andai in un isola di passaggio, e come se non bastasse la marina mi aveva catturato perche avevo difeso una bambina.
Ero legato a dei pali e patire la fame, quando due strani tizi mi osservavano, uno con un cappello in testa e l’altro con i capelli rosa e proprio loro mi aiutarono a liberarmi e divenni cosi un pirata.
Lasciammo l’isola, liberandola da due strani tizi della marina e iniziamo il nostro viaggio io e il mio capitano Rufy.
Per prima cosa dovevamo trovare un navigatore, come aveva fatto a sopravvivere questo qui tutto da solo non ne ho idea, era strano forte.
Visto che le sfighe non viaggiano mai da sole prima di arrivare su un'altra isola Rufy fu portato via da un uccello, si un uccello, lo maledii e iniziai a remare per raggiungerlo, quando tre tizi salirono nella nostra piccola barca e persi il capitano.
Mi raccontarono che una bella ragazza li aveva fregati, subito pensai a Nami ma quando mi dissero che era una che conosceva perfettamente il mare mi convinsi che non era lei, lei era solo una ladra e non di più.
Raggiungemmo l’isola e andai a cercar subito quell’idiota, quando sentii degli spari, mi direggei subito li, quando la vidi, era lei.
L’avevo ritrovata, la ladra del mio cuore,stava salvando Rufy chissà se prima l’aveva fregato, quando notai che era in difficoltà mi buttai ad aiutarla.
“Tutti questi pirati per una ragazzina?”
Mi chiesi se aveva riconosciuto la mia voce, notai la sua espressione cambiare, si mi aveva riconosciuto.




Ed eccomi qui con questa ff.

Grazie a tutti!
Bacioni! Vivian!

  
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