Rumori. Luce soffusa. La testa che rimbomba.
Disorientamento.
Dove cavolo sono?
Apre a fatica gli occhi, luce, tanta, tantissima, fastidiosa luce.
Sente delle voci, confuse, lontane, e cerca di mettere a fuoco, di sentire cosa dicono.
Ma si riaddormenta.
Quando riprende coscienza, è più lucido.
Ancora non sa dove si trova, ma quando apre gli occhi la stanza che gli si presenta davanti non lascia alcun dubbio su dove si trovi: ospedale.
“Sono il Dottor Meyers, mi sente? Si trova al Pennsylvania Hospital, a Philadelphia. È qui da cinque giorni, a seguito di un trauma cranico è rimasto in coma fin ora”.
“Come sono giunto qui? Come…. Chi sono?”
“Questo speravamo potesse dirlo lei a noi….. ma non si agiti, non si preoccupi. È normale per le persone come lei che hanno subito un forte trauma e sono poi state in coma avere un piccolo stato confusionale e dei vuoti di memoria. Qualche giorno, il tempo di riprendersi del tutto, e la sua memoria probabilmente tornerà.”
“Probabilmente?”
“Ne sono certo”

Ma due settimane dopo, quando viene dimesso, la memoria non è tornata.

Così si trova un lavoro, un appartamentino dove stare. Si fa chiamare John.
Ma il grande vuoto che è il suo passato rimane una presenza ingombrante.
Alla sera freme, riempito di una qualche strana inquietudine.

Non è la sua vita quella, non sa niente di se, di cosa facesse prima. Non sa neppure cosa gli sia successo prima di arrivare in ospedale. I medici lo avevano trovato nel parcheggio, chi lo avesse portato non si sa.
Costante come il senso di confusione e insoddisfazione anche un gran senso di perdita lo accompagna.

Qualche mese dopo decide quindi di lasciar stare tutto, l’appartamento, il lavoro, tutto. Prende una macchina e inizia a girare per il paese. Si ferma città dopo città il tempo di fare piccoli lavoretti per guadagnare qualcosa, il tempo di capire che neppure quella città è casa sua, e riparte.

La sera prima di addormentarsi viene tormentato da i soliti dubbi:
Possibile che nessuno mi stia cercando? Nessuno si è accorto della mia sparizione? A nessuno manco?

E ogni volta è triste addormentarsi pensando che nessuno, nessuno abbia fatto una piega quando è scomparso. Come se in realtà non fosse mai esistito.