"Noi saremo eterni, vero?"
Per sempre. L'eternità non le faceva più paura da— da tanto tempo. Non che avesse mai sinceramente provato del vero terrore per quel concetto; dopotutto, chi meglio di lei incarnava qualcosa di eterno? Lei era l'eternità: avrebbe mai potuto avere paura di se stessa?

"Io ti amo, Victoria."
Il suo nome fittizio, quello mortale, quello non eterno. Trasalire di fronte a tale affermazione, trasalire di paura, di terrore per qualcosa che non è eterno (abbiamo sempre paura di ciò che non conosciamo, no?). Trasalire ma riuscire a trovare la calma in occhi divertiti, in occhi sicuri, in occhi che non hanno mai paura, né del mortale né dell'eterno; occhi chiari come il cielo e profondi come il mare, d'un blu che non era mai blu, ma era intriso di altri colori: era rosso, giallo, verde, rosa– degli occhi ch'erano per lei come una tavolozza piena di tinte diverse e -come tale- quelle iridi dipingevano il migliore tra i quadri: il viso di Sealand, con ogni sua imperfezione.

"Io ti amo, Wy."
Limpida la sua risata, fuori luogo, ma pur sempre limpida; il gracchiare d'un gabbiamo, fuori luogo, ma pur sempre musicale; il muoversi calmo delle onde, fuori luogo, ma pur sempre rilassante. Ogni singolo elemento che non fosse il biondo grano dei suoi capelli mossi dal vento, che non fosse il blu che non è blu dei suoi occhi, che non fosse il rosa acceso delle sue labbra risultava a Wy fuori luogo; nulla era più musicale della sua voce, nulla più rilassante delle sue parole. "Ti amo, Wy": un nome che è eterno perché appartenente ad un'isola eterna, un nome che rende eterno un sentimento ed una piccola, semplice frase.

"Saremo eterni."
Un sorriso timido, un sorriso che -Peter lo sa- ha il sapore di cioccolato fondente— perché Wy è una barretta di cioccolato fondente, come quella che gli offrì la prima volta che s'incontrarono. Ti piace il cioccolato? Il cioccolato piace a tutti, Peter l'ha sempre sostenuto. Ma lui è più cioccolato al latte, quello dolce, leggero, che ti lascia una voglia immensa d'averne ancora di più. E Wy, dopo quel bacio a fior di labbra, quel bacio che sa di cioccolato al latte perché Sealand è cioccolato al latte, ne vuole ancora, non riesce ad essere soddisfatta: non lo sarà mai, per sempre.

"Nessuno ci separerà."
Né il tempo, né lo scorrere delle stagioni, dei giorni, dei mesi e degl'anni: sarà primavera, estate, autunno: le persone moriranno, la luna ed il sole s'incontreranno mille e mille volte ancora, ma loro saranno sempre lì, su quella scogliera, con il figlio del pronipote del nipote di quel gabbiano che ora cerca insistentemente del cibo che non otterrà, davanti a quel mare che -come loro- è e sarà sempre eterno.