Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: redhales    28/04/2013    0 recensioni
Quattro mesi di silenzio. Quattro mesi durante i quali il branco di Derek aveva atteso invano un indizio qualsiasi da cui partire per dare il via alla battaglia. I lupi si erano allenati incessantemente mentre gli umani avevano studiato strategie per ogni occasione. La paura per l’imminente arrivo degli Alpha aveva contribuito però a renderli sempre più uniti…quasi come una famiglia.
(Sterek)
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avevano attaccato.

Derek aveva trascorso mesi a cercare di scacciare le domande senza risposta, a cercare di capire e a entrare nella testa dei nemici per scoprire la loro strategia d’attacco. Quando il suo orgoglio si era incrinato al punto di ammettere di non riuscire a concludere nulla da solo, aveva unito le sue forze a quelle del suo branco. Se di branco si poteva ancora parlare, dal momento che Boyd era ritornato senza Erika, e Jackson sembrava essersi dileguato nel nulla. A suo favore, però, aveva quattro licantropi capaci di sostenere una battaglia e due umani che, nonostante fossero privi di forza supernaturale, erano dotati di un’intelligenza ammirevole. Più cervelli e più braccia avrebbero fatto decisamente la differenza.

Quattro mesi di silenzio. Quattro mesi durante i quali il branco di Derek aveva atteso invano un indizio qualsiasi da cui partire per dare il via alla battaglia. I lupi si erano allenati incessantemente  mentre gli umani avevano studiato strategie per ogni occasione. La paura per l’imminente arrivo degli Alpha aveva contribuito però a renderli sempre più uniti…quasi come una famiglia. Spesso si ritrovavano nell’appartamento nuovo di zecca dell’Alpha di Beacon Hills (non molto entusiasta di essere circondato da adolescenti petulanti), diventato un luogo di ritrovo dopo che gli ultimi Hale avevano deciso di liberarsi dei ricordi inceneriti della grande casa nel bosco. Alternavano momenti di duro allenamento a momenti di svago. Ma nessuno aveva neanche solo ipotizzato il modo in cui gli Alpha si sarebbero palesati a loro.
Una sera il branco aveva programmato un allenamento nel bosco. Non era il luogo più sicuro in quel periodo, ma ne avrebbero approfittato per ispezionare la zona per l’ennesima volta. Ma appena Derek mise piede nella riserva ebbe un brutto presentimento. Aveva la sensazione che qualcuno lo stesse osservando nonostante i suoi sensi super sviluppati da licantropo non riuscivano a rilevare nessuna presenza estranea. Mentre si avvicinava al rudere che una volta chiamava casa, percepì degli odori diversi da quelli tipici del sottobosco. Erano i suoi Beta. Poteva fiutare ognuno di loro chiaramente, Scott, Isaac, Peter e Boyd, ma tra loro distingueva forte l’odore di qualcun altro, di qualcuno che di sovrannaturale non aveva nemmeno il nome: Stiles.

Sospirò. Gli sembrava di essere stato abbastanza chiaro quando, parlando dell’incontro di quella sera, aveva specificato “niente umani”. Ma avrebbe dovuto aspettarselo, Stiles era Stiles, ed in quanto tale non riusciva a tenersi lontano dai guai per più di cinque minuti consecutivi.
Raggiunse il branco in tempo per lanciare uno sguardo torvo all’umano, quando giunse al suo udito un ringhio. Si voltò verso il punto dal quale proveniva e vide una figura avanzare verso di loro. Occhi rossi come il fuoco spiccavano nel buio del bosco. Istintivamente Derek si interpose tra il suo branco e lo sconosciuto, pronto all’attacco, il lupo dentro di sé lottava per liberarsi. L’Alpha non aveva buone intenzioni, lo capiva dalla posizione d’attacco in cui si trovava e dagli artigli che lentamente prendeva il posto delle normali unghie. Una donna, esile ma dall’aspetto minaccioso. Derek pensò che tutti insieme avrebbero potuto affrontarla. Cinque contro uno, non sembrava così impossibile, anche se si stava parlando pur sempre di un Alpha.

Non ebbe nemmeno il tempo di prendere una decisione che dal confine dello spiazzo in cui si trovavano sbucarono altre due, tre, quattro figure, tutte dotate di occhi rossi. Il branco di Alpha era lì, ed erano in cinque.

Derek non era più sicuro di poterli affrontare. In realtà non era più sicuro di nulla, e non aveva idea di cosa fare. Aveva un branco da proteggere perché sì, i nemici erano lì per combattere, non certo per fargli un discorsetto su come un bravo capobranco dovrebbe comportarsi. E poi c’era Stiles, che non doveva neppure trovarsi lì, in mezzo ad una decina di lupi mannari che si lanciavano occhiatacce e ringhi con la promessa di sangue, tanto sangue.

La donna si scagliò verso Derek e lui reagì d’istinto, alzando una mano con l’intento di graffiarle il volto. Ma lei percepì il movimento e gli bloccò il braccio, piegandolo nel senso opposto. Con la coda dell’occhio riuscì a vedere gli altri Alpha avvicinarsi mentre i loro volti prendevano le sembianze di lupi e in quell’attimo si sentì impotente. Non sarebbe riuscito a proteggere i suoi Beta, nemmeno con l’aiuto di Peter, che aveva un passato da Alpha alle spalle ma che aveva pur sempre perso quella posizione.

Si voltò verso il suo branco e riuscì a pronunciare “Via di qui!” proprio prima che attaccassero i nemici. Sarebbero stati inseguiti, ma almeno avevano una possibilità di salvarsi. I tre ragazzi esitarono, ma poi Derek incontrò gli occhi di suo zio, che fece un cenno di assenso per poi intimare agli altri beta di correre, e in un attimo ognuno correva in una direzione diversa.

Derek approfittò dell’attimo di distrazione della donna che, fumante di rabbia, guardava il branco di Beacon Hills disperdersi nel bosco, e le assestò un pugno in pieno volto, riuscendo a liberarsi dalla sua presa mortale. Non fece neanche in tempo a girarsi per seguire il branco che i nemici gli erano alle calcagna. Dopo aver corso per un po’ deviò verso sinistra, cercando di seminarli e allo stesso tempo di trovare qualcuno dei suoi.

Sentì il suo odore, prima ancora di vederlo. Forte, sapeva di casa e di ammorbidente, di libri e guai, e in quel momento anche di paura. Poi in lontananza scorse una felpa rossa e con poche falcate gli fu accanto. Stiles correva, non veloce come un licantropo, ma gli allenamenti di lacrosse gli erano sicuramente stati utili. Dopo pochi secondi però Derek aveva qualche passo di vantaggio rispetto a lui, quindi gli afferrò la mano, quasi trascinandoselo dietro. Riuscirono ad avanzare così per un po’, fin quando il lupo non si accorse che Stiles ormai incespicava ogni tre passi, e uno degli Alpha, probabilmente il leader, si avvicinava sempre di più.

Mosso dalla rabbia e dalla frustrazione di non riuscire ad allontanarsi il più possibile dai nemici, Derek strattonò Stiles e con pochi movimenti se lo caricò sulle spalle. Finalmente lasciò che il lupo dentro di sé uscisse allo scoperto. Iniziò a correre su quattro zampe, sempre più veloce.
Stiles sentì una peluria spuntare sotto le mani che afferravano le spalle del lupo e si accorse che l’umano stava lasciando il posto alla bestia. In pochi secondi Derek non era più Derek, ma un enorme lupo dal pelo nero e gli occhi rossi. Aveva visto solo una volta un Alpha completamente trasformato, e Peter era del tutt diverso dal lupo a cui in quel momento si aggrappava disperatamente. Derek non era una grossa creatura mostruosa. Era grande, sì, ma non raccapricciante, e si muoveva tra gli alberi con grazia.

Corsero per minuti, o forse ore. Di certo avevano superato i confini di Beacon Hills da un bel po’. Giunsero ad un piccolo lago circondato da alberi quando Derek iniziò a barcollare e si accasciò al suolo, mentre il pelo si ritirava e i tratti da lupo si modificarono lasciando di nuovo posto all’uomo.

Stiles non si rese conto di essere praticamente disteso sull’Alpha fin quando non si accorse di avere il volto spiaccicato contro la sua schiena calda e sudata, lasciata scoperta dalla maglietta strappata. Rotolò via fino a trovarsi sul terriccio umido accanto ad un Derek stremato e senza fiato.

“Cosa diavolo credevi di fare? Abbiamo corso per ore, Derek, hai corso per ore. Sì, ok, sei un licantropo, hai una super forza e tutta quella robaccia, ma anche i lupi si stancano, sai? Avresti potuto fermarti o almeno fa-“

“Stai zitto” mormorò Derek a denti stretti, riuscendo a risultare minaccioso nonostante fosse sfinito.

Restarono qualche minuto in un silenzio confortevole, con uno sforzo enorme da parte di Stiles, cercando di riprendere fiato e forze. Dopo un po’ il ragazzino mormorò qualcosa, che però Derek, troppo stanco e sul punto di addormentarsi, non riuscì ad afferrare. Si voltò verso di lui con un “Hmm?” annoiato.

“Ho detto…grazie. Per avermi salvato e sì, insomma, grazie”.

Si guardarono negli occhi per lunghi attimi, poi Derek fece un cenno d’assenso e chiuse gli occhi.

Stiles avrebbe giurato di aver visto un sorriso formarsi sulle labbra del lupo poco prima di cadere in un sonno profondo.



Chiedo immensamente scusa per questa schifezza, ma avevo questa cosa in mente da mesi e DOVEVO fare qualcosa al riguardo u.u
Il titolo è una frase di "Resistance", dei Muse, che è anche la canzone che mi ha dato l'idea per questa sottospecie di storia.
Bhè, se siete arrivati fin qui vuol dire che avete letto tutto e quindi vi ringrazio tanto *w*
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: redhales