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Autore: sophiacampbell0785    29/04/2013    1 recensioni
Cosa è successo davvero la sera in cui Marissa è morta? E quale è stata la reazione della sua famiglia e degli amici? E ancora quali sono state le conseguenze di questo tragico avvenimento nella vita di ognuno di loro? Per tutti ci saranno dei cambiamenti, nessuno riuscirà più a portare avanti i propri progetti e niente sarà più come prima.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Marissa Cooper/Ryan Atwood, Seth Cohen/Summer Roberts
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati solo tre mesi da quella sera in cui le vite di tutti erano irrimediabilmente cambiate per sempre. Quella sera in cui Marissa Cooper era morta a causa di un incidente d'auto provocato da Kevin Volchock, colui che in qualche modo le aveva complicato la vita, anche se Marissa stessa non lo aveva mai capito fino in fondo. Per lei Kevin era sempre stato un modo per fuggire dai suoi problemi e dalla realtà, ma questo suo voler scappare da tutto alla fine, le costò la vita.
 
(TRE MESI PRIMA)
 
Finiti i festeggiamenti per il diploma, per Ryan, Marissa, Summer, Seth, Taylor e tutti gli studenti dell'ultimo anno era giunto il momento di salutare la Harbor. Un pò di malinconia e tristezza pervase tutti loro, ma forse anche un pò di paura e ansia per quel futuro che li attendeva una volta che avrebbero finalmente varcato per l’ultima volta quei cancelli. Nessuno di loro poteva ancora sapere cosa sarebbe successo nelle loro vite, ma si resero improvvisamente conto in quel momento, di quanto molto probabilmente avrebbero rimpianto quegli anni trascorsi in quell’edificio.
Solo per uno di loro il futuro sembrava già scritto, Marissa quella stessa mattina,  prima della cerimonia per la consegna del diploma, ricevette  il suo primo regalo. Julie le aveva consegnato una busta dicendole che era da parte di suo padre e una volta aperta la busta Marissa aveva visto che conteneva una lettera di Jimmy e un biglietto di sola andata per le Hawaii. Nella lettera il padre la invitava ad andare a vivere e a lavorare con lui sulla sua barca.
 Con ancora in mano il biglietto e la lettera, Marissa andò dalla madre comunicandole la decisione di partire, in realtà era terrorizzata all'idea di lasciare Newport e quella che era sempre stata la sua vita ma sentiva che una simile proposta non sarebbe potuta arrivare in un momento migliore per lei.
 Così dopo aver parlato della sua scelta con Julie, decise di farlo anche con Summer e Ryan, la prima fu sorpresa e anche dispiaciuta per quell’inattesa novità, ma a malincuore accettò la decisione dell'amica e la strinse forte ricordandole quanto le volesse bene.
Ryan invece appoggiò in pieno Marissa,  com’era sempre stato solito fare anche durante la loro storia, anche se in cuor suo sapeva  quanto le sarebbe mancata, ma non voleva condizionare le sue scelte, così decise di tenersi i suoi pensieri per sé.  Ryan le  chiese solo un’ultima cosa, di poterla accompagnare all'aeroporto: “Sei la prima persona che ho conosciuto qui e vorrei essere l'ultimo a salutarti!” Marissa accettò con entusiasmo la sua idea, ma già sapeva quanto sarebbe stato triste dire addio a quello che per lei era stato ed ancora era l'amore della sua vita.
Nel frattempo Seth e Summer aspettavano i loro amici passeggiando per l’ultima volta nei giardini della Harbor, Seth mise un braccio intorno alle spalle di Summer e la strinse a sé:  “Ma ci pensi? Da oggi inizia una nuova vita! Non sarò più Seth alito mefitico, ricomincerò da capo, a meno che alla Risd non trovi anche lì qualche simpatico giocatore di pallanuoto che mi piscerà nelle scarpe! E la cosa più bella è che inizieremo una nuova avventura insieme. Non sei emozionata?”
 Seth si voltò a guardare Summer, che nel frattempo ascoltando le sue parole e pensando a quello che stavano lasciando si era commossa:  “Certo che sono emozionata Cohen, ma cambierà tutto!”
In quel momento arrivarono Ryan e Marissa, interrompendo quei loro discorsi nostalgici e dopo aver salutato tutti i loro compagni, i fantastici quattro andarono a casa Cohen aspettando l'inizio della festa di fine anno organizzata da Taylor.
Non appena varcarono la soglia di casa Cohen,  Ryan ebbe un'idea: “Infondo non siamo costretti ad andare ad una noiosa festa della Harbor, Marissa parte stasera, quindi perché non disertare la festa e salutarci in un modo speciale solo noi quattro?”
“Io ho un'idea!” Incalzò Marissa prendendo le chiavi dell'auto e aspettando che Ryan, Seth e Summer la seguissero.  Dopo  meno di mezz'ora si trovarono davanti ad un'enorme villa, si guardarono tra di loro fino a quando Ryan sorridendo capì dove si trovavano:  “L'abitazione tipo! “ Esclamò scambiandosi un'occhiata complice con Marissa.
“ Dopo l’incendio l'hanno ristrutturata, ma costa talmente tanto che non è stata ancora venduta, non ci abita nessuno!” Spiegò Marissa sorridendo ai suoi amici.
Senza pensarci  troppo tutti e tre i ragazzi scavalcarono i cancelli entrando nella villa, si tolsero i vestiti e si tuffarono nell'enorme piscina iniziando a giocare tra di loro dimenticandosi di tutto il resto. Una volta usciti dall'acqua si trovarono  seduti a bordo piscina a ricordare alcuni dei momenti più belli passati insieme, l'arrivo di Ryan a Newport, le figuracce di Seth e tra una risata e l'altra ripercorsero i momenti salienti che li avevano portati a unirsi tanto diventando indispensabili gli uni per gli altri.
“E' sempre bello ricordare il passato e prendere in giro Seth ma credo sia arrivato il momento dei saluti”. Disse Marissa alzandosi in piedi, trasformando così quel momento di allegria in pura malinconia.
La prima a salutarla fu Summer , le due si abbracciarono senza riuscire entrambe a trattenere le lacrime e ripetendosi a vicenda quanto si volessero bene.  Fu poi  il turno di Seth, un po’ impacciatamente i due si abbracciarono dopo essere stati spronati da Summer  e quando  Seth e Summer se ne andarono lasciando soli nella villa Ryan e Marissa, i due ebbero modo di chiarire qualcosa che non erano mai riusciti a chiarire prima, entrambi capirono che infondo quello che c'era tra loro un giorno sarebbe riemerso e che quello non sarebbe stato un addio.
Subito dopo aver lasciato la villa,  Ryan accompagnò Marissa a casa Roberts, dove salutò la madre che ormai conviveva da alcuni mesi felicemente con il padre di Summer.  
Il rapporto tra Marissa e Julie era sempre stato pieno di conflitti e rancore, ma al momento dei saluti riuscirono a lasciarsi finalmente tutto alle spalle e a dimostrarsi tutto il bene che infondo si volevano.
Dopo aver caricato i bagagli di Marissa sull'auto di Ryan, partirono in direzione dell'aeroporto.
Marissa cercava di mascherare la tensione per la partenza passandosi nervosamente una mano trai capelli, Ryan la guardò con la coda dell'occhio:  “Sei davvero pronta per partire?”  Le chiese sperando che chiacchierando un po’ riuscisse almeno in parte a tranquillizzarla.
“Sono un po’ agitata ma sono sicura della decisione che ho preso, sento che è la cosa più giusta per me!” Rispose Marissa abbassando lo sguardo, Ryan non disse nulla si limitò a sorriderle come per farle capire che anche in quell’occasione era dalla sua parte, anche se quella sua decisione la stava portando lontano da lui.
In quel momento Ryan si accorse che il furgoncino dietro la loro auto gli stava fin troppo addosso, fece cenno dallo specchietto retrovisore di sorpassarlo ma chi guidava quell'auto non solo non li sorpassò ma li tamponò. Ryan accelerò dicendo a Marissa di tenersi forte ma nemmeno questo servì, Marissa guardò nello specchietto e riconobbe chi era alla guida del furgoncino:  “E' Kevin!” Esclamò all'improvviso spaventata.
Lo aveva lasciato la sera del ballo di fine anno, dopo che grazie a Ryan aveva sorpreso Kevin baciare un'altra ragazza. Volchock  non aveva preso per niente bene la rottura con Marissa, soprattutto sapendo dell’intromissione di Ryan,  cercò  quindi di far capire a Marissa che non era ancora pronto a rinunciare a lei ma la ragazza ormai non voleva più saperne.
Ed ora eccolo lì nel suo furgone dietro di loro, Kevin continuò a tamponare Ryan che accelerò sempre di più fino a quando Volchock lo affiancò avvicinandosi fino a far sbattere Ryan contro un muro.
“Fermati sei hai il coraggio che chiudiamo i conti in sospeso!”  Urlò  Kevin dal finestrino, Ryan si voltò solo un attimo guardandolo con tutto l'odio che aveva dentro.
“Ryan attento!”Urlò Marissa a squarciagola, ma quando Ryan guardò di nuovo verso la strada cercando di sterzare il volante fu tutto inutile, la macchina uscì di strada cadendo giù per la rampa e finendo nella curva sottostante completamente ribaltata.
 Dopo qualche minuto dall'impatto Ryan aprì gli occhi indolenzito e stordito, si voltò immediatamente verso Marissa che aveva perso i sensi.
 “Marissa!” La chiamò allungando una mano verso di lei e scuotendola per le spalle, Marissa aprì appena gli occhi tossendo e respirando a fatica. Ryan riuscì ad uscire dal finestrino, fece velocemente il giro dell'auto arrivando dal lato del passeggero  e si accorse che l'auto stava perdendo benzina, tirò fuori Marissa dall'auto il più in fretta che poté e prendendola in braccio si allontanarono giusto in tempo, prima che la jeep di Ryan prendesse fuoco.
Appena furono abbastanza lontani dall'auto in fiamme, Ryan si fermò e si inginocchiò a terra per far stendere Marissa ancora tra le sue braccia: “Aspettami qui vado a cercare aiuto!” Le disse Ryan quasi sottovoce ma Marissa non volle che si allontanasse.
“Devo cercare aiuto al più presto, stai perdendo troppo sangue!” Aggiunse Ryan con dolcezza , passandole una mano sulla fronte dove la ragazza aveva una ferita piuttosto profonda che non smetteva di sanguinare.
In quel momento  arrivò una macchina della polizia, che avendo notato il fuoco subito si fermò davanti ai due ragazzi chiedendo loro cosa fosse successo . Notando poi le condizioni di Marissa chiamarono un'ambulanza che non tardò ad arrivare, fu subito portata via e Ryan andò con lei.
In pochi minuti raggiunsero l'ospedale di Newport e mentre Marissa fu portata d'urgenza in sala operatoria, Ryan parlò con la polizia spiegando cosa fosse successo  e denunciando immediatamente Volchock.
Quando la polizia se ne andò e i dottori ebbero finito di visitarlo e medicarlo, Ryan chiamò a casa Cooper per avvertire Julie di quanto era accaduto.
Julie quella sera, dopo la cerimonia del diploma era rientrata a casa con Neil ed avevano deciso di passare una tranquilla serata a casa. Erano sul divano accoccolati davanti alla tv quando  improvvisamente il telefono squillò, Julie si alzò chiedendosi chi potesse essere a quell'ora ed andò a rispondere mentre Neil osservava la scena anche lui sorpreso di ricevere una chiamata alle undici passate.
 Non appena  sentì la voce di Ryan dall'altro capo del telefono, Julie si preoccupò: “Ryan va tutto bene? Che succede? Marissa dov'è?” Chiese come se già avesse capito che qualcosa non andava.
“Siamo all'ospedale, abbiamo avuto un incidente, Marissa è grave la stanno operando. E’ meglio se vieni qui subito!” Le disse Ryan, cercando di restare il più calmo e lucido possibile, anche se in quella situazione era impossibile.
“Arrivo subito!” Julie riagganciò il telefono e in preda al panico corse in camera a cambiarsi, mentre Neil si alzò e la seguì:  “Julie cosa sta succedendo?” Le domandò subito vedendola così turbata.
“Era Ryan, lui e Marissa hanno avuto un incidente, sono all'ospedale e Marissa è grave la stanno operando!” Spiegò  Julie a Neil con un nodo alla gola.
Il più velocemente possibile entrambi salirono in macchina e corsero all'ospedale, dove trovarono  Ryan seduto in sala d'attesa  con la testa fra le mani.
“Ryan eccomi! Come sta? Non hanno detto ancora niente?” Chiese Julie arrivando di corsa nella saletta con gli occhi pieni di lacrime.
“No! La stanno ancora operando, possiamo solo aspettare e sperare,  ma vedrai che ce la farà! E’ forte, è una Cooper!” Disse Ryan,  sforzandosi di accennare un sorriso per rassicurare Julie, ma forse stava cercando di dare un po’ di coraggio anche a se stesso, non aveva mai avuto così tanta paura come in quel momento.
“Certo che ce la farà ne sono certa!” Rispose  Julie con la voce che le tremava,  ricambiando appena  il sorriso di Ryan mentre Neil la stringeva a sé cercando di confortarla.  “Per il momento  preferirei non chiamare nessuno,  credo che Marissa abbia  bisogno di stare tranquilla adesso. Avvertiremo gli altri quando si sarà svegliata e starà bene!” Aggiunse poi  cercando di rimanere ottimista, guardò Ryan e Neil che con un cenno di assenso del capo le fecero capire che erano d'accordo.
Passò una lunga interminabile ora e finalmente il primario uscì dalla sala operatoria andando verso Ryan, Julie e Neil.
“Allora come sta? Se la caverà vero?” Chiese Ryan impaziente e con un nodo in gola.  
Il primario abbassò lo sguardo, per poi guardare sia Ryan che Julie: “Marissa è arrivata qui in gravissime condizioni, aveva perso molto sangue ed i suoi organi vitali erano compromessi, abbiamo fatto il possibile, ma non c'è stato niente da fare. Il suo cuore non ha retto. Mi dispiace, l'abbiamo persa! “ Concluse il chirurgo davanti allo sguardo incredulo e distrutto di Ryan e alle lacrime e alla disperazione di Julie.
“No! La mia bambina, no perchè? La mia bambina!”Urlò Julie, piangendo disperata e affranta dal dolore tra le braccia di Neil, mentre Ryan cadde in ginocchio singhiozzando anche lui più disperato che mai.
Neil cercò di confortare entrambi e appena si calmarono un attimo li lasciò soli, uscì fuori per chiamare Sandy e Kirsten ed avvisarli di quanto che era accaduto.
I coniugi Cohen quella sera, avevano deciso di proseguire i festeggiamenti per il diploma di Seth organizzando una cena con lui e Summer. Erano ancora tavola e Sandy stava raccontando uno dei suoi aneddoti preferiti riguardo ai suoi anni a Berkley quando squillò il telefono, Kirsten si alzò e scusandosi andò a rispondere.
Quando sentì il tono della voce di Neil subito il sorriso che aveva avuto sulle labbra per tutta quella giornata scomparve e lasciò il posto ad un'espressione preoccupata e corrucciata "Neil ciao, che succede?"  Chiese in tono ansioso.
“Ryan e Marissa hanno avuto un incidente, siamo all'ospedale!"  Iniziò a spiegarle Neil.
“Un'incidente? E come stanno? Stanno bene vero?” Continuò a chiedere Kirsten sempre più spaventata.
“Tranquilla Kirsten, Ryan sta bene ha solo qualche graffio”. Fece nuovamente una pausa durante la quale Kirsten dall'altro capo del telefono fece un sospiro di sollievo.  
Neil poi proseguì  “Ma Marissa è stata operata d'urgenza,  purtroppo non c'è stato nulla da fare. E’ morta!”  Annunciò Neil smettendo di girarci troppo intorno, pensando che non c'era nessun modo per far sembrare quella notizia meno terribile di quanto purtroppo fosse.  
Kirsten rimase a bocca aperta ed iniziò a piangere, incredula per quello che aveva appena sentito, Marissa era come una figlia per loro ed inoltre Kirsten non poteva non pensare a quanto stesse soffrendo Julie in quel momento, riagganciò il telefono  dopo aver assicurato a Neil che li avrebbero raggiunti all'ospedale al più presto .
Subito dopo tornò in sala da pranzo dove Sandy e i ragazzi continuavano a ridere e scherzare ancora ignari di tutto quello che era successo. Seth fu il primo a vedere la madre tornare verso di loro, notò subito le sue lacrime ed il suo viso sconvolto  “Mamma stai bene? Chi era al telefono? “ Le domandò diventando subito serio, sentendo la domanda di Seth anche Summer guardò Kirsten e Sandy le andò subito incontro preoccupato .
Kirsten scoppiò nuovamente a piangere tra le sue braccia “Kirsten! Tesoro calmati cosa succede?” Chiese  Sandy allarmato mentre anche Seth e Summer si alzarono da tavola per poi avvicinarsi a loro.
 Kirsten  tirando sù con il naso cercò di calmarsi e raccontò quello che Neil le aveva appena comunicato per telefono:  “Era Neil, è all'ospedale con Julie, Ryan e Marissa hanno avuto un'incidente, Ryan sta bene ma Marissa è stata operata d'urgenza! Non ce l'ha fatta”  Pronunciò quelle ultime parole  tra i singhiozzi lasciando Sandy e i ragazzi completamente sotto shock.
Seth guardò immediatamente Summer che scuoteva la testa con lo sguardo perso nel vuoto,  mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime “Marissa, no!Non è possibile!” Sussurrò appena  piangendo sconvolta tra le braccia di Seth che la strinse subito forte a sè.
Dopo circa un'ora, ancora traumatizzati raggiunsero l'ospedale. Sandy e Kirsten corsero subito ad abbracciare Ryan che si lasciò andare a un pianto liberatorio tra le loro braccia, Sandy cercò per quanto potesse di consolarlo e dargli forza. Summer invece corse da Julie e le due piansero abbracciate non riuscendo a darsi pace per la morte di una delle persone più importanti della loro vita.
 
(TRE MESI DOPO)
 
La vita delle persone legate a Marissa in un modo o nell'altro stava andando avanti, ognuno di loro aveva cercato di affrontare il dolore per quella grave perdita ma non tutti erano riusciti ancora ad accettarlo.
Julie anche quella mattina, era nella sua stanza al buio seduta nel letto con le ginocchia raccolte al petto e lo sguardo perso nel vuoto, si rifiutava di mangiare nonostante le richieste di Neil che cercava in tutti i modi di starle vicino e di aiutarla.  Lei però sembrava ormai decisa a lasciarsi andare non volendo vivere una vita di cui Marissa non avrebbe fatto parte. L'unica cosa che la faceva andare avanti era la speranza di riuscire a scoprire dove si fosse nascosto Volchock per poter attuare la sua vendetta, solo così Julie avrebbe trovato pace.
 Ryan dopo quella sera se n'era andato senza avvertire nessuno, tranne Julie. Era tornato a Chino e lavorava come cameriere in un bar malfamato e come Julie non riusciva a dimenticare.
In comune con lei aveva, oltre che a un dolore ancora vivo e straziante, la voglia di vendetta,  ecco perché le aveva  promesso che l'avrebbe aiutata a cercare Kevin e lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani.
Nel frattempo partecipava ad incontri clandestini in gabbia, dove in qualche modo poteva sfogare tutta la sua rabbia, anche se molto spesso si lasciava colpire senza reagire sopraffatto forse da quella parte di lui che si sentiva in qualche modo colpevole per la morte dell'unica ragazza che aveva davvero amato.
Summer aveva iniziato la sua nuova vita alla Brown, lasciandosi alle spalle Newport e tutto ciò che era successo, ma la sofferenza per la morte della sua migliore amica era sempre viva in lei.
Si era buttata anima e corpo nell'organizzazione ambientalista della Brown stringendo amicizia con un suo compagno di corso Che, insieme a lui si dedicavano a vere e proprie lotte per salvaguardare l'ambiente. Per lei era l'unico modo per riuscire a tenere la mente occupata e per non fermarsi a pensare a ciò che era successo. In questo modo aveva anche tagliato fuori dalla sua vita Seth, i due, infatti, si sentivano raramente al telefono e si vedevano sempre meno, Seth  pur capendo cosa stesse succedendo alla sua ragazza viveva con la costante paura di perderla, nel frattempo aveva aperto una fumetteria, potendo così dedicarsi alla sua più grande passione mentre attendeva l'inizio dei corsi alla Risd.
 Sandy e Kirsten continuavano la loro vita di sempre, ma erano preoccupati per Ryan e dopo aver scoperto del suo ritorno a Chino e soprattutto dove lavorava, cercavano ogni giorno di convincerlo inutilmente a tornare a casa.
 Per quanto le cose a Newport Beach sembrassero andare avanti, quasi come se quella terribile sera fosse ormai solo un lontano ricordo, tutti erano consapevoli che niente sarebbe mai stato più come prima.
 
Mentre ad Orange County era il primo pomeriggio e il sole splendeva alto nel cielo a Londra era quasi notte. In un pub molto affollato la serata era mai giunta al termine, i clienti erano ormai tornati a casa ed il personale stava finendo di pulire.
Qualcuno di loro lasciò il locale salutando i suoi colleghi e prendendo un taxi rientrò nel suo Motel, buttò le chiavi sul tavolino all'ingresso, si fece una doccia e si preparò per andare a letto.
Quando finalmente si sdraiò, guardò a lungo una foto sul comodino pensando a come sarebbe stata la sua vita, se solo le cose fossero andate diversamente. Poi spense la luce e appoggiando la testa sul cuscino si addormentò.
  
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