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Autore: Cinziart_96    29/04/2013    7 recensioni
Ehm...Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff che pubblico.
Sono un po' emozionata all'idea... ma finalmente mi sono convinta a scrivere qualcosa.
"Per Rose era sempre stato difficile addormentarsi. Riusciva a stare anche un'ora a guardare il soffitto, senza pensare a niente, gli occhi nocciola aperti, nel buio.
Il Dottore l'avrebbe abbandonata, un giorno? Avrebbe viaggiato nel Tempo e nello Spazio con qualcun altro che non fosse lei?"
...Lo so che questa coppia è stata trattata in ogni modo possibile, ma ci tenevo a pubblicare anche la mia versione.
Grazie a tutti quelli che 'cliccheranno' su questa ff.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CON ME, PER SEMPRE.

Per Rose era sempre stato difficile addormentarsi. Riusciva a stare anche un’ora a guardare il soffitto, senza pensare a niente, gli occhi nocciola aperti, nel buio.
In cerca di qualcosa. Qualsiasi cosa riuscisse a portarla via da quella vita. Avere un buon motivo per vivere.
Anche adesso, nel TARDIS, cercava qualcosa.
La sua vita, dopo l’incontro con il Dottore, era cambiata, e ora era veramente felice.
Se ripensava alla sua vita precedente sembrava non fosse sua.
La monotonia, la noia, il lavoro, i tram che vanno e vengono, sembravano lontani millenni.
La presenza del Signore del Tempo riusciva, da sola, a colmare il vuoto lasciato da sua madre Jackie e dal suo fidanzato, Mickey.
Tutti i viaggi e le scoperte di mondi diversi… di tempi, diversi. Era tutto semplicemente fantastico. Ogni volta che ci pensava sorrideva. E immaginava il Dottore, il suo Dottore, ricambiare, nel soffitto scuro della stanza.
Ma era proprio in quel momento che il dubbio si faceva largo nella sua testa. Il Dottore l’avrebbe abbandonata, un giorno? Avrebbe viaggiato nel tempo e nello spazio con qualcun altro che non fosse lei? Si, lo sapeva. Ma ogni volta che lo guardava , ogni volta che si lanciavano in una nuova avventura, se ne dimenticava.
Dimenticava che lui è eterno e lei solo una ragazzina. Dimenticava ogni cosa quando correva con lui. Già. Lui correva sempre. Come se non avesse tempo…
Sorrise, al pensiero. Ma l’amarezza dei ricordi passati e di un futuro non troppo lontano crebbero in lei. Non ci riusciva. Non riusciva a pensare alla sua vita senza il Dottore. Non dopo tutto quello che le aveva mostrato.
Allora si rigirò più volte nel letto, cercando di dimenticare, abbandonare quei brutti pensieri. Ma non ci riusciva: ogni volta tornavano più forti e prepotenti di prima. Il suo esile corpo era rotto dai singhiozzi che non riusciva a trattenere.

Quel rumore, se pur debole e attutito dalle pareti della stanza, giunse all’orecchio del Dottore.
Pure lui era sveglio e in un attimo fu da lei, dalla sua Rose. La vide nel letto mentre abbracciava disperata il cuscino, lottando contro le lacrime.
Non si accorse del suo arrivo e quando le posò una mano sulla spalla, Rose sussultò per lo spavento. Si voltò verso di lui, con le lacrime agli occhi.
Il Dottore la odiava. La odiava quando piangeva. E ancor di più odiava se stesso, perché sapeva che la causa di tutto il suo dolore era lui.
Cercò di consolarla, accarezzandole gentilmente il capo. Si sedette sul bordo del letto, cercando di vederle il viso. Rose si alzò e abbracciò il Dottore, piangendo sulla sua spalla. Lui sapeva che il modo migliore per calmarla era farla parlare, ma non ci riusciva. Avrebbe voluto rimanere con quel leggero peso sulle gambe per sempre.
-Rose, calmati adesso. Cosa c’è? Perché piangi?-
-Io… io stavo pensando alla mia vita senza di te. E l’ho immaginata orribile. Era tutto nero e piatto: senza vita…-
Il suo corpo fu di nuovo scosso da un singhiozzo. Non ce la faceva. Non riusciva a non pensare. Era più forte di lei.
Poi si accorse che il Dottore la stava cullando. Lentamente, senza fretta. Canticchiava un dolce motivetto che non aveva mai sentito. Le piaceva però.
Le passava ritmicamente le mani sulla schiena, con dolcezza. Aveva il viso affondato nell’incavo della sua spalla e la abbracciava stretto. Lei si scostò appena e la melodia si interruppe subito.
Si guardarono negli occhi. Il Signore e la Bambina.
Ma pur avendo età diverse, erano legati insieme. Per sempre.
-Cos’era?-
-Cosa, Rose?-
-Quella melodia. Dove l’hai sentita?-
-Nel mio pianeta, tutti la conoscevano.-
A Rose bastò. Appoggiò nuovamente il capo contro il suo petto, ascoltando il ritmo dei suoi due cuori.
-Continui per favore?-
Senza dare una risposta, il Dottore riprese da dove aveva interrotto.
Era felice che Rose si fosse calmata. Il suo respiro era regolare. Sembrava dormisse. Stava già pensando di rimetterla sotto le coperte, quando Rose alzò la testa.
-Puoi promettermi una cosa?-
Uno strano pensiero si insinuò nella mente del Signore del Tempo.
-Cosa, Rose?-
-Promettimi che rimarrai con me. Per sempre.-
Tutte le sue sensazioni si rivelarono fondate. Chiaramente non poteva prometterlo, ma Rose in quel momento aveva bisogno di essere rassicurata. Decise di temporeggiare.
-Te lo prometto. Rimarremo insieme per sempre. Non ti lascerò Rose, qualsiasi cosa accada, rimarrai con me.-
Le bugie non erano il suo forte. Rose lo guardò tra l’ammirato e lo scettico ma sia arrese subito.
Sorrise.
-Grazie Dottore. Per tutto.-
Lui riprese a canticchiare mentre, abbracciati, si sdraiavano nell’ampio letto.
La melodia continuò fino alla fine, ma Rose stava già dormendo da un pezzo. Fu la volta del Dottore a guardare il soffitto, mentre accarezzava i capelli biondi della ragazza. Si ritrovò a pregare.
A pregare un Dio nel quale non aveva mai creduto.
A pregare per se stesso, e per Rose. La sua amata Rose.
L’unica donna capace di capirlo con un solo sguardo.
L’unica donna che amava davvero.
La sola a cui avrebbe regalato l’intero Universo.
E ora dormiva al suo fianco. La guardò un momento. Aveva ancora le guance arrossate dal pianto. Proprio in quel momento formulò un desiderio, sperando che una cometa, nell’intero Universo stesse cadendo. Un desiderio assurdo, infantile, ma non poté farne a meno.
Desiderò rimanere per sempre con Rose.
Ma neppure un Signore del Tempo può, con un semplice desidero, cambiare il destino di una giovane donna.


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Note autore.

Aehm… Salve a tutti! Questa è la mia prima ff che pubblico.
Volevo precisare che scrivo da un po’ di tempo ma non ho mai avuto il coraggio/forza di volontà/tempo, di pubblicare alcunché. Quindi le prime storie potrebbero…anzi no, SONO noiose, banali, scontate e via dicendo.
E ora vi chiederete: “Perché pubblicarle, allora?!? Fai un favore a tutto il mondo ed evita di scrivere queste idiozie!!”
…Lo so. Avete perfettamente ragione, ma… volevo solo partire dall’inizio. Solo per provare. Magari scrivo veramente male e… nel caso, smetto subito non preoccupatevi!
Vi chiedo solo di farmelo sapere lasciando un commentino… anche un semplice: “Ritirati, che è meglio.”
Se invece sono ancora salvabile… beh, ecco… mi piacerebbe ricevere qualche commento per migliorare.
Quindi non preoccupatevi che le prossime storie saranno migliori di questa. Sempre che vogliate leggerle.
Nel caso, grazie a tutti quelli che recensiscono o semplicemente leggono e se ne vanno dalla pagina. (Come feci io per un sacco di tempo…) :D

A presto
Gallifrey_96
  
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