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Autore: salasar18    18/11/2007    17 recensioni
Millicent si ostina a dire di essere in grado di farsi chiunque, ma sarà davvero così? Di certo non si può dire che la ragazza non ci provi. Tra irlandesi, amanti delle piante e portieri, la cara Serpeverde tenterà di vincere contro Pansy, fronteggiando anche Harry. Come reagirà quest'ultimo?
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Millicent Bullstrode, Neville Paciock, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Millicent può farsi chiunque! -





“Scusami e con questo cosa vorresti dire?”

Pansy smette di deliziarsi con il suo lecca-lecca, guardando storto Millicent.

“Niente, solo quello che ho detto”

“Spero che tu stia scherzando” Ironizza l’altra che, senza ricevere una risposta se non un sorrisetto da parte della sua miglior amica, prosegue dicendo:“ Millicent tu stai scherzando vero? Non crederai veramente che tu possa essere più brava di me con i ragazzi.”

“Pansy, ti prego. Sappiamo entrambe che potrei farmi chiunque se solo lo volessi. Vedi, è vero che all’inizio eri tu la ragazza più attiva tra noi di Serpeverde, ma poi ti sei innamorata di Draco e tutto quello che hai costruito si è sgretolato. Un vero peccato a mio avviso. Ormai non sei più la Pansy di una volta.”

Nella stanza piomba il silenzio, l’unico suono che si sente è quello del legno che viene inghiottito dalle fiamme nel caminetto. Pansy si alza elegantemente dal suo letto a baldacchino, raggiungendo quello della compagna di stanza.

“Sei davvero sicura di quello che hai detto? Ti ricordo che sono stata io a insegnarti i giochetti che ti hanno fatta ricordare da quelli che ti sei fatta.”

“Sai come si dice,no? L’allievo ha superato il maestro.”

Le labbra di Millicent s’incurvano arrogantemente verso l’alto, mentre il viso di Pansy si contorce in un’espressione di oltraggio e risentimento.

“Attenta a quello che dici. Io riesco ancora a farmi notare dai ragazzi.”

“Oh, avanti, non fare così! Quella faccia invidiosa non ti si addice per niente. Il problema direi che è proprio quello, ti fai notare, ma alla fine il resto del lavoro lo faccio io. Ricordi Theodore Nott?”

Pansy alza il mento verso l’alto, con fare superiore dicendo:

“Bene, quindi se sei così brava con i ragazzi, riuscendo a farti chiunque, di certo non sarà un problema per te se ti sfido a farti non so… Potter, magari?”

Millicent si fa seria per un attimo, pochi secondi in realtà, prima di ritornare con quell’aria sprezzante che sa perfettamente essere in grado d’ irritare l’altra.

“Non solo accetto la sfida, ma rilancio :oltre a Potter mi farò anche i suoi amici”

“I suoi amici?” Chide Pansy un po’ spiazzata.

“Si :Finnigan, Paciock e Weasley” Ribatte sprezzante l’altra.

“Weasley? Ma Weasley sta con la Granger”

“Pansy, mi stupisci :da quando ti fai di questi scrupoli? Come prova del mio operato ti porterò l’intimo di tutti e quattro i deficienti, va bene?”

“Perfetto, ma se perdi ti toccherà pagarne le conseguenze”

“No problem, stessa penitenza?” Chiede Millicent.

“Taglio alla Mohicana, ovviamente.”


***


-Seamus Finnigan –

Cortile della Scuola. Lunedì, ore 18,32.


Millicent guarda la sua “vittima” nascosta dietro la statua che da sul cortile. Gli ha mandato un bigliettino durante Pozioni, invitandolo lì per un’offerta interessante.

“Finnigan!”Lo chiama lei, facendo irrimediabilmente voltare l’irlandese.

“Bullstrode? Che diavolo ci fai qui?”

Millicent si blocca sul posto, portandosi una mano sul cuore.

“Così mi ferisci.”

Seamus la guarda di sottecchi.

“Cos’è, una specie di scherzo?”

“No, nessuno scherzo. Il fatto è che ultimamente ho iniziato a guardare le cose sotto un’altra prospettiva e devo dire che ho rivalutato molte cose, molte persone” La mano della Serpeverde scivola maliziosa sul braccio di Seamus, il quale, inarcando un sopracciglio segue l’intero movimento.

“Mh. In tutto questo io cosa c’entro?”

Sul volto di Millicent compare un sorriso malizioso, mentre dal nulla fa apparire una bottiglia di Burrobirra. Facendo leva sul tappo, riesce a stappare la bottiglia, facendo uscire la schiuma del liquido ambrato.

Con fare da maestra, la ragazza avvicina le labbra all’orecchio di Seamus, sussurrando con fare lussurioso :

“Mmmh, io adoro ingoiare la schiuma.”


Sala Comune di Serpeverde. Ore 19,23.



Pansy legge tranquillamente la rivista Vanity Witch, quando un paio di boxer con i quadrifogli stampati sul tessuto bianco le piombano sulle pagine.

“Ma che-“

“E uno è andato”

Pansy alza lo sguardo.

“Millicent la prossima volta basta che li poggi sul tavolo”Sbotta stizzita Pansy “Che schifo, per Merlino!” Dice poi rivolgendosi verso la rivista che butta direttamente nel cestino, vicino all’entrata della Sala Comune.


***


-Neville Paciock-

Serra d’ Erbologia. Martedì, ore 15,09.


Neville è concentrato sul distillato che deve presentare alla Professoressa Sprite, quando il rumore della porta di vetro all’entrata lo fa voltare. Quando la figura della Serpeverde che lo ha tormentato mille volte in compagnia di Zabini gli appare sullo stipite della porta, il Grifondoro s’irrigidisce immediatamente.

“C-che vuoi?” Balbetta un po’ preoccupato.

Millicent non riesce proprio a trattenere una risata.

“Non avere così paura di me, Paciock”

“Io non ho paura di te” Ribatte l’altro senza crederci nemmeno per un secondo.

La ragazza annulla pian piano la distanza che li separa, avvicinandosi lentamente al suo interlocutore.

“Meglio così, allora” Dice proseguendo nella sua direzione e tracciando una scia invisibile sul bancone su cui lo stesso Neville stava lavorando qualche minuto prima.

“Hai bisogno di qualcosa?” Domanda Neville nel tentativo di capire quanto questa visita non gli piacerà.

“Si, in effetti si. Vorrei sapere una cosa.”

Neville è un po’ spiazzato da questa risposta.

“Oh” Ribatte infatti sorpreso “Dimmi”

“Tu sei una specie di genio delle piante, giusto?”

“Io non mi definirei un genio”

“Oh, come sei modesto” Continua in tono seducente l’altra avvicinandosi sempre di più al Grifondoro “Vedi la Professoressa Sprite mi odia e va benissimo : anch’io la odio. L’unico problema è che mi ha affibbiato un compito supplementare che devo assolutamente svolgere se voglio prendere per lo meno una sufficienza”

“Un compito supplementare?” Domanda incuriosito Neville.

“Già… un compito che ha come tema l’impollinazione. Tu sai di certo di cosa si tratta, per cui mi chiedevo se potessi darmi qualche dritta.”

Gli occhi di Neville si allargano per l’eccitazione :parlare di questo genere di cose lo ha sempre reso entusiasta.

“Ma si, certo, certo che posso darti qualche ehm…dritta.”

“Lo sapevo!” Sussurra falsamente felice la Serpeverde che è ormai a pochi passi dall’altro.

“Vedi, L'impollinazione non è altro che il trasporto di polline,formato da gametofiti maschili immaturi, dalla parte maschile a quella femminile di uno stesso fiore o, più spesso, di due fiori diversi, appartenenti alla stessa pianta o piante diverse. Il trasporto può essere mediato da diversi vettori come ad esempio insetti, uccelli, pipistrelli, l’acqua,il vento o addirittura l’uomo.”

“Interessante “Bisbiglia Millicent direttamente sul viso di Neville, una volta raggiunto “ Ecco, io vorrei sapere tutto quello che puoi dirmi sull’impollinazione mediata dagli uccelli.”


Davanti la Biblioteca. Ore 15,59.

“Pansy!”

La voce di Millicent fa voltare la ragazza, che per un riflesso condizionato -quanto naturale- prende al volo l’oggetto indefinito che l’amica gli ha lanciato. Con suo grande orrore realizza che tra le mani ha degli slip aderenti con degli elefanti azzurri stampati sopra.

“Paciock ,immagino” Dice guardando disgustata la biancheria maschile che alza all’altezza del naso per esaminare meglio.

“Sai credo proprio che il taglio alla Mohicana ti donerà molto” Calca la mano l’altra, sorpassando una Pansy che con un movimento di bacchetta fa prendere fuoco agli slip.


***


-Ronald Billius Weasley-


Fuori dagli spogliatoi di Grifondoro. Ore 17,56.



“Miseriaccia!” Grida stizzito Ron, scostando la tenda degli spogliatoi. Ha sempre odiato essere lasciato indietro dai suoi amici.

“Weasley!”

La voce di Millicent lo fa sobbalzare, facendogli cacciare un urlo. La Serpeverde ridacchia divertita.

“Ma che- Bullstrode che cazzo vuoi?”Sbotta infastidito il rosso.

“Mi stavo chiedendo… com’è essere un Portiere represso?”

“Come?” Chiede l’altro aggrottando la fronte.

“Si, insomma, non dover far entrare le Pluffe nei cerchi in partita è una cosa, ma avere una ragazza che ti obbliga a fare la stessa cosa anche al di la del gioco dev’essere quanto meno… frustrante, no?”

“Ma VaffanTroll!”

Millicent lo blocca per un braccio, obbligando l’altro a voltarsi verso di lei.

“Non essere arrabbiato, anche se so che sei un Portiere io voglio vedere la tua mazza


Dormitorio Femminile. Ore 18,55.



“E con questo siamo a tre Pansy. Domani mi farò anche Potter e avrai la certezza assoluta che la femme-fatale di Hogwarts sono io. E in mento di tre giorni, non sei contenta?” Ridacchia divertita Millicent prima di sparire dietro alla porta.

E in meno di tre giorni, non sei contenta?” Le fa il verso l’altra “Vacca”


***


-Harry Potter-

Nei pressi della Stanza delle Necessità. Mercoledì, ore 20,32.


“Potter sei arrivato, finalmente.”

“Millicent? Che-“Balbetta confuso Harry guardandosi attorno “Che ci fa tu qui?”

“Sono io l’autrice del bigliettino che ti è planato sui libri a Pozioni”

“TU?” Sbotta confuso il moro.

“Si, io. E chi altri?” Gli domanda lascivamente la ragazza.

“Già, chi altri?”Ripete in preda al panico l’altro.

“ Vedi Potter,” Inizia la ragazza mordendosi maliziosamnte il labbro inferiore, mentre fa scivolare le mani lungo il petto dell’altro “ Mi pare evidente che ieri a Cura delle Creature, quando il MezzoGigante ci ha messo in coppia, tra noi è scoccato qualcosa, come una scintilla”

“Ah, si colpa mia, scusa. E’ che sono ancora un po’ impacciato con la penna elettrica dei Tiri Vispi Weasley”

“No.” Lo corregge Millicent, l’atmosfera leggermente incrinata “Non quel tipo di scintilla. Io intendevo qualcosa di più… carnale

“Non capisco”

“Oh, si che capisci invece”

La mano di Millicent si porta all’improvviso all ‘inguine del ragazzo cho sobbalza per la sorpresa.

“Millicent io non so cosa dire”

“Ma non ti devi preoccupare :non devi dire proprio niente. Le parole in questo caso non servono”Puntualizza la ragazza sorridendo, prima di sporgersi in avanti e baciarlo.

‘ Si! E anche questo è fatto! Pansy si dovrà tagliare i capelli e dovrà ammettere che l’ ammaliatrice più brava tra noi due sono io!’

La lingua della Serpeverde sta per addentrarsi tra le labbra di Harry, quando questi la respinge, facendola indietreggiare gentilemente con le mani.

“Ma che -?” Inizia la ragazza, ma viene inaspettatamente interrotta da un ‘Potter!’ proveniente dal fondo del corridoio.

Millicent si sporge, notando Draco che si avvicina a passo sostenuto verso di loro.

“Mi dispiace Millicent, davvero, ma…”

“Potter che diavolo st-“

Le labbra di Harry coprono quelle del biondo che risponde al bacio con qualche secondo di ritardo. Anche se a malincuore, il Grifondoro si allontana dalla bocca arrossata del suo ragazzo, portando il suo sguardo su una Millicent piuttosto turbata.

“…Come puoi vedere io ho già chi mi provoca una scintilla carnale”

Detto questo Harry trascina via Draco, che scocca comunque un’occhiataccia alla sua compagna di Casa che rabbrividisce.Millicent si volta, guardando le schiene dei due ragazzi che poco dopo spariscono dietro a un angolo.Il rumore di un tossicchiare fa voltare la ragazza.

“Oh, che sbadata! Forse avrei dovuto dirti che il mio ex ragazzo mi ha bidonato per Potter, ma che vuoi, non sono più la Pansy di una volta

Pansy ridacchia, mentre la sua amica spalanca sconcertata la bocca. Si volta, dirigendosi verso i Sotterranei e immaginandosi il nuovo taglio di capelli che da domani Millicent sfoggerà di fronte a tutta Hogwarts.




fine




Sono tornata un blocco di due settimane, preparatevi a leggere le poche cose che ho creato in questo lasso di tempo. Vi sono mancata? ^^



  
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