La neve cadeva silenziosa quella sera nella periferia di
Tokyo.Yu pedavalava affannosamente lungo la salita che portava alla casa della
signora Tenma.
Come ogni sera il ragazzo doveva aiutare il padre,che
possedeva un ristorante di ramen,effettuando le consegne con la sua sgangherata
bicicletta.
La città sembrava
addormentata...non una persona lungo le vie,non una luce accesa nelle
case...solo la neve che ricadeva soffice sul paesaggio,rendendolo quasi
fatato.
Mancava poco alle nove e il giovane sapeva che se non fosse
arrivato in tempo quella vecchia megera si sarebbe rifiutata ancora di pagare
l'ordinazione.
Al padre di Yu non interessava:se quella donna non avesse
voluto pagare,il costo di quella cena sarebbe stato detratto dallo stipendio del
figlio.
Il
moro fermò la bicicletta per riprendere fiato,sentiva come un fuoco in
gola.Faceva un freddo cane e di lì a poco si sarebbe beccato un accidente se non
avesse immediatamente ingurgitato qualcosa di caldo.
Stette qualche secondo ad alitarsi sulle mani per
riscaldarsi e nel frattempo si guardò intorno.La sua attenzione fu catturata da
una casa che aveva già visto tante volte salendo quella strada,ma che quella sera,complice il biancore della neve era
molto più spettrale del solito.
Era un edificio a due piani in stile
occidentale.Le lavorazioni erano gotiche e al piano terra,vicino al portone
d'ingresso,vi erano due grandi finestre molto elaborate.
L'interno della casa
non si poteva vedere in quanto delle pesanti tende grigie preservavano la
privacy di quel luogo contro ogni sguardo indiscreto.
L'erba del piccolo praticello situato davanti alla
struttura era completamente imbiancata ma i pochi ciuffi,che erano riusciti a
beffare la neve,spuntavano sottili e rachitici a dimostrare che il posto non era curato(e tanto meno abitato)da
anni.
Quand'era bambino
gli amici di Yu gli avevano detto che quella casa era infestata e che una volta
che qualcuno ci entrava non ne usciva più...eppure lui un giorno,quando aveva 10
anni cercò di entrarvici.Era appena tornato da scuola quando passando lì
davanti,si era fermato a guardare le grandi finestre e fattosi un po' di
coraggio aveva forzato il grosso cancello di metallo ed era entrato nel
giardino.Aveva fatto solo qualche passo quando gli sembrò di sentire una strana
forza richiamarlo a quel luogo.Le gambe avevano iniziato a tremargli e lo stomaco a
stringerglisi.Era stato preso dallo spavento ed era scappato.
Il giovane sorrise
a quel buffo ricordo e inforcata nuovamente la sua bici riprese
a pedalare.
*********************************************************
"Alla buon ora!"sbuffò la signora Tenma vedendolo arrivare.
"Mi scusi...ma
con questo freddo non è facile arrivare fin qui!"si giustificò il ragazzo
cercando di riprendere fiato.
La vecchia gli strappò la scatola che conteneva
la tazza di ramen:"Non intendo pagare per del cibo che sarò costretta a mangiare
freddo!"
"Ma signora,non è colpa mia!!!La vede anche lei questa neve???Ci
saranno 2° gradi qua fuori!Cosa si aspettava??Che le alitassi sulla cena per
tenergliela in caldo?"
"Non mi interessa!La prossima volta imparerai a
pedalare più veloce!"
"Ma lei abita in cima ad una lunga salita!Come faccio a
pedalare più veloce???"
"Sono le lezioni della vita figliolo,forse a forza di
essere sgridato da tuo padre imparerai a diventare più
responsabile!"
"Ma..."
Senza neanche dargli il tempo di controbattere
l'anziana signora gli sbattè la porta in faccia,lasciandolo lì come un
mammalucco a prendere freddo.
**********************************************************
"Stramaledettissima vecchiaccia!!"mugnugnò il ragazzo percorrendo la strada
del ritorno,camminando a fianco della propria bicicletta per riprendere
fiato.
"Dirò a papà di non pendere più le sue ordinazioni...va sempre a
finire che mangia a scrocco!"
Il vento iniziò ad alzarsi e a spirare più
gelido e pungente che mai.
In lontananza si sentì il solitario abbaiare di un
cane.
Andare in giro a quell'ora non era certo rassicurante ma per fortuna
quella era l'ultima consegna di Yu!
Arrivato a casa si sarebbe buttato sul
divano e si sarebbe ingurgitato almeno tre tazze di latte
caldo!
Improvvisamente,in mezzo al candore della neve che
ricopriva le piccole stradine del quartiere,il ragazzo vide muoversi qualcosa.Si
avvicinò lentamente e vide sbucare dal buio di una villetta un cane
completamente bianco.Rimase immobile per un instante ad osservare
l'animale...non era un cane...sembrava più...un lupo...un lupo candido come la neve.
Era magro e slanciato,il suo pelo(anche se
poteva solo immaginarlo)sembrava morbidissimo e i suoi occhi parevano fatti di
ghiaccio.
I due si fissarono
in silenzio,poi l'animale scappò via scomparendo nel buio da
cui era venuto.
**********************************************************
"Etciù!!!"starnutì il giovane mentre il padre gli porgeva una tazza di
thè.
"Visto?Ti sei preso una bella influenza!Copriti un po' di più quando vai
a fare le consegne!"lo rimproverò l'uomo.
"Non è colpa mia se la signora
Tenma mi ha lasciato fuori al freddo e al gelo!"
"Della signora Tenma
parleremo domani!Ora pensa a riposare!"rispose nervosamente il padre chiudendo
la porta della camera del ragazzo.
Il giovane si tirò su le coperte,sin sopra
al naso.Si sentiva febbricciante e intontito,tutto l'ambiente intorno a sè gli
sembrava come ovattato.
Ripensò all'incontro che aveva fatto quella sera...a
quell'animale misterioso e affascinante che lo aveva trafitto col suo sguardo
gelido e severo.
Sentì la pressione alzarglisi e il viso infuocarsi
improvvisamente...forse aveva sognato tutto...forse era stato un delirio a causa
della febbre...eppure era così bello.
In quel preciso istante aveva sentito
come un calore al cuore...gli era sembrato di non sentire più le gelide mani
dell'inverno punzecchiargli le guance.
Gli sarebbe tanto piaciuto
rivederlo...almeno una volta...per provare ancora quella sensazione di quiete e
di pace...
************************************************************
"Svegliaaaaa!!!Chi dorme non pilia pesci!"urlò allegro il padre di Yu alzando
le tapparelle della sua stanza.
"Mmm..."il giovane si rigirò svogliatamente
nel letto.Chi glie lo faceva fare di separarsi dal dolce tepore delle
coperte?"Ah,sì...papà!"pensò.
"Forza Yu,se non ti alzi,chi le farà le
consegne oggi?"
"Adesso mi alzo..."rispose lui con voce impastata.
L'uomo
uscì dalla stanza e si diresse canticchiando in cucina.
"Che
palle..."bofonchiò il ragazzo alzandosi:"Anche di domenica si
lavora...quell'uomo è un vero schiavista!"
*************************************************************
"Allora Yu,oggi abbiamo un bel po' di consegne!Ti ho
preparato il carico e te l'ho già attaccato alla bicicletta!Questo è l'elenco
delle destinazioni!Buona giornata!"sorrise il padre con un sorriso che non ammetteva repliche.
Il
ragazzo si girò la sciarpa intorno al collo,si mise i guanti e montò in sella
borbottando.
Quel giorno fece almeno 15 chilometri sotto la neve,che
ovviamente non aveva certo smesso di cadere per pietà sua.
Il cielo era
plumbeo e anche se erano da poco passate le due del pomeriggio,sembrava già
sera.Il moro guardò la lista degli indirizzi che gli aveva lasciato il
padre.
Strabuzzò gli occhi quando vide che l'ultimo posto in cui doveva
andare era la casa in stile gotico situata lungo la salita che portava a casa
della signora Tenma.
Ci doveva essere un errore...lì non ci abitava gente da
anni!Probabilmente il padre aveva sbagliato a prendere nota della via!Lo
rilesse...non era possibile!
Iniziò a pedalare dubbioso in quella
direzione.
"Di sicuro non ci sarà nessuno!Se qualcuno avesse comprato la
casa,si sarebbe saputo.Bè,in tal caso...me lo mangerò io il ramen"sorrise.
Il giardino della grossa
casa era ricoperto di neve come la sera prima e su quello che una volta era il vialetto che
portava al portone principale non c'era alcun tipo di
impronta.
Yu stette qualche secondo a fissare titubante l'edificio.Forse
non era stata una buona idea andare lì.
Al pensiero di dover varcare quella
soglia,l'ambiente gli pareva ancor più inquietante del solito.
Spostò
delicatamente la porta metallica del cancello e si avviò verso la
casa.
L'unico rumore che risuonava nell'aria era quello ovattato dei suo
passi nella neve.
"Ma sono andati tutti in letargo??Com'è possibile che non
ci sia anima viva in giro a quest'ora?"si domandò,ma una vocina dentro di lui
non tardò a dargli risposta:"Non c'è nessuno perchè le persone intelligenti di domenica se ne
stanno a casa,ben coperti a guardarsi qualche bel programma alla tv!"
Il
giovane si pentì amaramente di trovarsi in quel luogo,dentro di sè sentiva
un'angoscia e una paura crescente che sembravano non volerlo
abbandonare.
Arrivò davanti al pesante portone di legno e bussò un paio di
volte.
Non ebbe risposta.
Trasse un bel respiro di sollievo e senza
pensarci due volte,fece per girare i tacchi ed andarsene.
Improvvisamente
sentì un cigolio alle sue spalle.La porta si stava aprendo.
Si voltò quasi terrorizzato.Un serial
killer,o ancora peggio...un fantasma l'avrebbe strattonato dentro a quella casa
e l'avrebbe ucciso!Questa fu l'unica cosa a cui riuscì a pensare in quel momento.
La porta si era aperta di poco.Dal buio
della casa spuntò un ragazzo.
Aveva forse qualche anno in meno
di Yu ed era molto bello.I suoi capelli avevano uno strano colore.Sulle prime al
moro erano sembrati bianchi,ma poi vi aveva visto dentro anche dei riflessi
argentati.I suoi occhi erano di un azzurro molto tenue...quasi ghiacciato.Le
linee del suo viso erano molto delicate...efebiche.Il corpo era esile e slanciato e portava un candido vestito bianco.
"S...salve...è lei che ha
ordinato il ramen...?"balbettò goffamente il fattorino.
L'altro annuì
silenziosamente porgendogli una banconota.
"G...grazie"rispose
imbarazzato Yu strappandogliela quasi di mano.E senza troppi giri di parole
ripercorse la strada che aveva fatto sino al cancello,senza voltarsi.Non aveva bisogno di vederlo per accorgersi che lo sguardo del
misterioso estraneo era ancora posato su di lui.
Salì sulla bici e iniziò a pedalare a
perdifiato verso casa propria.
**************************************************************
"Yu,tienimi la scala mentre cambio questa lampada...sento che balla
troppo!"gli urlò il padre dal salotto.
"Arrivo!"rispose pensieroso il
figlio.
Non riusciva a pensare ad altro...com'era possibile che
qualcuno abitasse in quella casa fantasma?Lui ci passava davanti da quando era
bambino e non ci aveva mai visto nessuno dentro.Per di più quel ragazzo non
poteva avere più di sedici...diciasette anni!Dov'erano i suoi genitori?E il
colore dei suoi capelli...i suoi occhi...gli ricordavano terribilmente...
"Ahhhhhhhaaaa!"
Il padre di Yu era caduto
rovinosamente a terra.
Il giovane corse immediatamente in suo soccorso:"Oddio
papà!"
"Oddio un corno!"gridò rovente lui:"Se fossi venuto quando ti avevo
chiamato,non sarei caduto!"
"Mi dispiace...ti fa male da qualche parte?"gli
chiese lui costernato,esaminandolo.
"Ah!"urlò l'uomo quando il figlio gli
toccò il braccio.
"Mi sa che
si è rotto!"sentenziò guardandolo.
**************************************************************
"Stai seduto papà,il dottore a detto che devi tenere il braccio a riposo per
almeno una settimana!"
"Sta a vedere che mi faccio dire proprio da te quello
che devo fare!"rispose scocciato l'uomo.
"Ci penserò io al ristorante e alle
consegne,non ti preoccupare!"lo rassicurò il figlio.
I primi giorni
di lavoro furono per Yu come l'inferno.Non si era mai reso veramente conto di
quanto lavoro facesse suo padre.La mattina la passava tutta a prendere le
ordinazioni e a pranzo doveva correre a fare le relative consegne,giusto in
tempo per tornare al ristorante e iniziare ad annotarsi le prenotazioni serali
da recapitare tutte entro l'ora di cena.L'unica cosa che lo manteneva attivo e
allegro era che durante quella settimana era andato tutti i giorni a consegnare
il ramen a quello strano ragazzo che abitava nella casa fantasma e ciò pareva
essere l'unico avvenimento degno di nota in quelle monotone e faticose
giornate.Quel giovane dai capelli argentati non gli aveva mai rivolto la
parola,neanche una volta...ma i suoi occhi lo guardavano in modo strano.Lo
scrutavano,lo studiavano e lo ipnotizzavano.Erano estremamente affascinanti e
ogni volta che Yu si fermava a fissarli sentiva come un tuffo al cuore o un buco
nello stomaco...gli sembrava di soffrire e di essere felice allo stesso tempo.
Ormai anelava a quegli incontri come un bambino che non
vede l'ora che arrivi natale per ricevere un regalo.
Anche quella sera il
moro bussò alla porta in attesa di vedere il suo misterioso cliente,il quale non
si fece attendere molto.
Aprì delicatamente la porta e guardò il
fattorino,questa volta però gli fece segno di entrare.
Yu,anche se un po'
intimorito accetto l'invito...era come se le sue gambe si muovessero da
sole.
La casa era buia.Solo qualche filo di luce filtrava dalle tende alle
finestre.
Il padrone di casa prese il ramen dalle mani del ventenne e si
diresse verso quella che doveva essere la cucina.L'altro lo
seguì.
Accatastate su un tavolo
c'erano una ventina di ciotole(probabilmente quelle che Yu gli aveva portato nei
giorni precedenti),ma nessuna di esse era stata minimamente toccata,il cibo era ancora tutto lì.
"Non hai mangiato il
ramen che ti ho portato...?"domandò quasi involontariamente
l'ospite:"...perchè?"
Senza ascoltarlo l'altro poggiò la ciotola in mezzo
alle altre.
"Per quale motivo hai ordinato tutto quel ramen se poi non l'hai
mangiato?Che te ne fai di lasciarlo lì a marcire?"continuò lui.
Il ragazzo si
voltò verso di lui guardandolo intensamente con quei suoi occhi
azzurri.
"Possibile che lui lo facesse unicamente per vedere me?Che non gli
importasse niente del cibo?"ipotizzò il moro.
Come se avesse letto nei suoi
pensieri l'altro gli si avvicinò sfiorandogli le labbra.
Yu rimase
immobile,come stregato.Sentì l'inebriante profumo dei capelli del suo amico
avvolgerlo dolcemente.
Entrambi si diressero in salotto,mano nella
mano.
Il ventenne si sedette sul divano e l'altro gli si mise
sopra a cavalcioni.Gli sfiorò nuovamente le labbra,poi iniziò a
mordicchiargliele e a baciarlo più appassionatamente.
Che cosa stava succedendo?Sembrava tutto così
strano...così inverosimile...così ovattato...come in un sogno.
Si spogliarono
lentamente entrambi.
La pelle del misterioso ragazzo era candida e morbida
quanto i suoi capelli.Yu lo stese per terra ed iniziò ad
accarezzarlo.
Sembrava un essere così fragile da potersi spezzare da un
momento all'altro.
Continuarono a baciarsi nel silenzio della casa sino a
ritrovarsi completamente nudi.
L'altro ragazzo sfiorò sorridendo il corpo del
moro sino ad arrivare sotto il suo ombelico.Yu non capiva più nulla...si sentiva
stordito...come ubriaco di emozioni.
Sentì l'amico toccarlo e baciarlo come nessuno aveva mai
fatto in vita sua.Lo guardò e vide solo un mucchio di soffici capelli argentati
muoversi ristmicamente tra le sue gambe.
Sentiva la sua calda saliva addosso...la sua lingua...il suo
respiro.
Gli scappò un gemito,poi venne.
Il giovane padrone di casa alzò
lo sguardo,i suoi occhi brillavano di un'eccitazione che Yu non aveva mai
visto.Era bellissimo.
Lo prese per la vita e lo mise di schiena accarezzandogli i
morbidi capelli bianchi,lo afferrò per i fianchi e lo penetrò.All'altro non potè
fare a meno di scappare un piccolo gemito di dolore.
Iniziarono entrambi a muoversi,febbrilmente
accaldati.
Il moro guardò l'amico sotto di lui ansimare
silenziosamente mentre la sua pelle delicata si imperlava di sudore,gli mise una
mano in mezzo alle cosce per aumentare il suo piacere.
Vennero entrambi più di una volta ed infine stremati si
accasciarono a terra.
Stettero lì abbracciati per un po' ascoltando i propri
respiri.
Improvvisamente dallo zaino del ventenne si sentì provenire lo
squillo di un cellulare.
"Ehi Yu!"urlò suo padre quand'egli rispose:"Quando
diamine pensi di tornare?Hai visto che ore sono?"
Il ragazzo guardò
l'orologio:le 23.00
Ma quanto tempo aveva passato in quel posto?Non se n'era
reso conto.
Si voltò per dire al compagno che era ora di andare e che sarebbe
tornato il giorno dopo per vederlo ancora,ma il misterioso amico era
scomparso.
"Sto arrivando"rispose sbrigativamente al padre e chiuse la
comunicazione.
Si rivestì frettolosamente e corse in giro per tutta la casa a
cercare l'amante.Niente.
Dopo
una mezz'oretta di ricerche,stanco e perplesso Yu andò a casa.
***************************************************************
Nei giorni seguenti,nel mese seguente Yu tornò più di
una volta a cercare il suo misterioso amico ma sembrava che in quella casa le
uniche anime vive ad abitarci fossero i topi.
Una sera
mentre tornava da una consegna a casa della signora Tenma al ragazzo parve di vedere un lupo bianco fissarlo dal giardino della vecchia casa gotica,ma
non aveva fatto in tempo a tornare sui suoi passi che il bell'animale era
sparito.
**************************************************************
"Yuuuu!"lo chiamò il padre dalla cucina:"Ti ho messo la lista delle consegne
sul tavolo!"
Quel giorno il giro era corto,solo tre case.
Al giovane mancò
quasi il respiro quando lesse tra le destinazioni la casa gotica in cui abitava
il suo amico.
Inforcò la bicicletta e si diresse immediatamente lì.
La
mollò senza cura in mezzo alla strada e corse a perdifiato verso l'ingresso,si
mise a bussare quasi istericamente alla porta sino a che questa si aprì.
Una
donna dai capelli lunghi e neri lo guardò stranita:"Lei è quello del
ramen?"chiese dubbiosa.
Imabarazzato da quella situazione Yu riuscì solo ad
annuire silenziosamente.
"Bè...il mio ramen?"domandò scocciata lei
Il
fattorino corse verso la sua bicicletta,controllò l'ordinazione e prese dal
cestino una piccola scatola di cartone:"Ecco a lei"
Dopo averlo pagato la
donna fece per chiudere la porta.
"Mi scusi..."la fermò il ventenne:"che lei
sappia qui ci ha mai abitato un ragazzino?"
"Io mi sono appena trasferita
qui,quindi non lo so...però l'agente immobiliare non mi ha parlato di nessun
ragazzino."
Poi sussultò come se si fosse ricordata di
qualcosa:"Mi hanno detto che questa casa è disabitata da almeno quindici anni e
che nessuno l'ha mai comprata perchè infestata dai fantasmi,ma io non ci credo."
"Quali fantasmi?"continuò il
moro.
"Dicono che molto tempo fa qui ci abitava un uomo col suo
cane,un cane lupo.Questo tizio non aveva nè amici nè parenti,aveva solo il suo
lupo.Un giorno questo signore,anche se giovane,morì di infarto.Il suo cane
rimase a vegliarlo per giorni,finchè i vicini dell'uomo non vedendolo più
chiamarono la polizia che scoprì il cadavere del poveretto.Lo portarono via,ma
nessuno badò all'animale che gli aveva fatto compagnia per tutto quel tempo.Quel
cane rimase a vegliare la casa aspettando il ritorno del padrone e morì
così,nella speranza di rivederlo.Dicono che questa casa sia infestata dal
fantasma di quell'animale e che egli resosi conto che il suo padrone non tornerà più,cerchi qualcuno che sia disposto a rimanere
con lui qui...per l'eternità."
"Ma sono solo sciocchezze!"ridacchiò lei:"Chi
vuole che ci creda?!"
Così dicendo chiuse la porta dietro di sè.
Yu
abbassò lo sguardò e si diresse verso la propria bici.
Com'era possibile che
quello che gli era successo fossero state solo sciocchezze?Lui l'aveva
sentito,l'aveva toccato...aveva udito il suo respiro!
Probabilmente Yu
non avrebbe mai più visto quel misterioso ed affascinante ragazzo dagli occhi di
ghiaccio...forse non era mai esistito...forse l'aveva veramente sognato...
Si voltò per guardare un'ultima volta la casa e gli sembrò
che da una delle finestre del primo piano qualcuno lo
guardasse con occhi tristi...ma forse era solo una magra speranza...forse era un semplice scherzo
della sua immaginazione...
FINE
PICCOLA ONE-SHOT CHE MI E' VENUTA IN MENTE ASCOLTANDO UNA CANZONE DELL'ANIME
DI LOVELESS(SE LO CONOSCETE).
SPERO VI SIA PIACIUTA...O PER LO MENO SPERO DI
AVER ALLIETATO QUALCHE MINUTO DELLA VOSTRA GIORNATA.
ALLA PROSSIMA E SIATE
CLEMENTI CON LE CRITICHE >////<
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder