Crossover
Ricorda la storia  |       
Autore: Macross    18/11/2007    2 recensioni
Crossover GaoGaiGar/G.T.O./Transformers (il Film) Un'alleanza tra due forze aliene minaccia l'equilibrio della Terra, mentre alcuni studenti cercano di condurre la propria vita normalmente. Ma i loro equilibri saranno sconvolti. Seguito de "Lo Sconosciuto".
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio. Orbita di Giove.

Dall'ombra che il pianeta gettava nelle immensità siderali emerse un mostruoso leviatano, mezzo macchina e mezzo organico. Sembrava addormentato, ma al suo interno era pieno di vita, non appartentnte a questo sistema solare.
Le luci erano soffuse, il fetore infernale, ma a loro non importava.
Avanzavano in silenzio, sigillando nel proprio nucleo laser i pensieri. Il loro incedere era pesante, meccanico, riecheggiante nel corridoio desolato.
I loro occhi, rossi come la lava di un vulcano, mandavano strani bagliori che si riflettevano nella nebbia mefitica omnipresente.
- Il tentativo di invasione preliminare non ha avuto successo.
- Gli automi. Chi poteva pensare che...
- Basta. Rimuginare sul nostro fallimento non ha senso.
- Comunque, Comandante, ho raccolto dei dati interessanti durante la mia permanenza nel settore.
- Li visioneremo dopo, ma avrei preferito sventrarne un paio.
Sul quartetto calò ancora il silenzio. Non era stato facile, per i quattro, sopravvivere alla sconfitta del loro Leader. Ora lui aveva preso il comando, ma sarebbe durata? Gli alieni con i quali si erano alleati, si sarebbero dimostrati affidabili? Avrebbero recuperato per lo meno un frammento dell'Omniscintilla?
Queste e altre domande tormentavano Barricade, ma scacciò gli interrogativi decidendo di riporre la sua fiducia nel nuovo comandante, ex secondo in comando del grande Lord Megatron.
"Dopotutto, Starscream è un veterano".
L'operazione per recuperare lui aveva avuto successo e allo stesso tempo gli aveva consentito di valutare la situazione. Sicuramente la conquista della palla di fango che veniva chiamata dagli indigeni "Terra" era solo questione di tempo. Allora, i Decepticons avrrebbero trionfato e sarebbero stati gli indiscussi padroni di quel pianeta ricco di risorse.
I loro nuovi "alleati", tuttavia, rappresentavano un'incognita: certamente non potevano fidarsi di loro. Era stata una buona cosa averli contattati?
Dopotutto, erano sempre ammassi di carne, anche se a differenza di Megatron, Starscream aveva avuto un approccio più "scientifico" con le creature organiche.
Però, continuava a provare una repulsione nei loro confronti, non del tutto ingiustificata: "tutti quei liquami, disgustoso, poi il loro modo di vivere è decisamente aberrante...".
Ma Starscream continuava ad avere fiducia. Loro erano solo in quattro: Starscream, Barricade, Blackout e Frenzy.
Personalmente, Barricade non finiva mai di meravigliarsi della resistenza del piccolo Decepticon: nonostante tutto era sopravvissuto. Il suo partner, la cosa che più si avvicinava a un rapporto tra consanguinei a livello umano.
Barricade era grato di questo, anche se non sapeva bene a chi rivolgere i suoi ringraziamenti. Al Destino? Alla Sorte? A Primus? "Ma Primus è solo una leggenda".
Adesso era lì, con lui, appollaiato sulla spalla. Poteva vederlo mentre si guardava intorno ,emettendo piccoli scoppiettii di linguaggio macchina e allungando il collo. "Prova meraviglia per tutto. Come sempre".
Starscream avanzava sicuro nel dedalo di corridoi che somigliava più ad un intestino che all'interno di un'astronave.
La morte di Megatron gli aveva finalmente consegnato il dominio e la leadership dei Decepticons nelle sue capaci mani metalliche.. Avrebbe fatto un lavoro migliore del suo predecessore? Sicuramente. A differenza di Megatron, aveva capito con la sua grande mente, una delle più fini di Cybertron, che l'unica speranza per loro era allearsi con una razza potente. Da soli, non avrebbero combinato nulla.
Inoltre, egli era libero dall'ossessione per l'Oniscintilla che aveva praticamente distrutto Cybertron. Adesso voleva il potere e basta, semplicemente il dominio sulla galassia.
La sua razza era immortale, sicuramente un giorno ce l'avrebbero fatta, eliminando finalmente tutte le forme di vita inutili che sembravano infestare questo braccio delal Galassia. Compreso i suoi "distinti alleati".
Guardò Blackout. Sembrava essersi ripreso dal Blocco di Stasi. Purtroppo, non erano stati in grado di recuperare gli altri. Scorponok giaceva ancora disperso nel deserto.
Devastator era oltre ogni speranza di recupero. Il loro leader, Megatron, letteralmente carbonizzato, il contatto con l'Omniscintilla l'aveva distrutto a livello strutturale. "Solo in tre. Basteranno."
Il quartetto avanzava per i corrridoi, solo il rumore di passi risuonava nelle cavità immense. Dietro di loro, solamente la tenebra e il vago brillare dei gas organici che ad intervalli regolari venivano spruzzati dagli orifizi presenti sulle pareti.
Silenzio.

Terra. Giappone. 3G Island.

- Così tu abiti qui?
- Già.
- E' meraviglioso! Forte!
- Sapevo che ti sarebbe piaciuto.
- Ahahahah proprio così!
Il ragazzo dai capelli neri a caschetto guardava in giro con fare meravigliato.
- I migliori ritrovati della tecnica tutti insieme, una base spaziale, un centro di ricerca....il sogno di ogni scienziato degno di questo nome!
I gabbiani volavano sul mare, in pace.
- Non credevo di rivedere cosa?
- Cosa?

- Il mare. Il sole. Questo posto.
- ...non capisco...
- E' una storia lunga e non voglio annoiarti...
- Sul serio, non ci sono problemi, se ti va di parlarne...
L'altro, un giovane dai capelli rossi che scendevano lungo la schiena si ritrasse in un silenzio, evidentemente a disagio.
- ...come preferisci. Ah, ti ho portato questo!
- Cos'è?
Il ragazzo estrasse una custodia che conteneva un disco con scritto SRW Alpha.
- E' un RPG di scontri tra robot, uno dei miei giochi preferiti! Si chiama Super Robot Wars. Te lo regalo!
- Ah....ma è copiato?
Il ragazzo arrossì.
- Ehehehhe, sai com'è...
- Ma non hai paura che ti prendano?
- Anch'io ho i miei "segreti"! Ehehe!
- Sì?
- Certamente! Ricordati che non esiste videogioco di cui non abbia sentito parlare! Io sono Yoshikawa, il Grande Esperto di Videogiochi! Ma che dico? Il GURU dei Videogames!
- Ah...capito...grazie del regalo. Il suono del cellulare interruppe le fanfaronate del ragazzo con i capelli a caschetto.
- Uff...Pronto? Ah sei tu Anko...no, non me ne sono dimenticato...sisi lo so, stasera c'è la Festa d'Istituto...sìsì...non ti arrabbiare, sarò puntuale, te lo prometto...sono alla 3G Island con Guy, hai presente? Dai non trattarmi sempre da idiota, ho capito...sì...sì...vabbene vabbene...non urlare, ti prego...sìsì, glielo chiedo subito...
Staccò per un attimo l'orecchio dal cellulare
- Guy vieni stasera alla Festa d'istituto?
- Eh? Mh...stasera non dovrei avere nulla da fare...dovrei prima sentire...

- Anko ha detto che se vuoi puoi portare una persona. - Ah allora OK!
- Anko sei sempre in linea? Sì, ha detto di sì, viene anche lui....bene, allora a stasera....bacio...si, anch'io...ciao. Yoshikawa chiuse la comunicazione e fece un grosso sospiro. - Bene bene, pare che stasera ci divertiremo un monte! Il professore ha avuto un'idea grandiosa!
- E' stata sua l'idea?
- Certamente! Convincere il Consiglio d'Istituto è stato difficile, ma il GTO riesce a fare questo ed altro!
- Sei molto affezionato a Onizuka, non è vero?
Yoshikawa divenne serio.
- Sì. E' merito suo se sono diventato una persona migliore. Prima mi prendevano in giro e mi maltrattavano. Mi ha insegnato a farmi rispettare. Ancora ddi più, mi ha insegnato a credere in me stesso e a darmi da fare. Sorrise. - E' merito suo se adesso io ed Anko stiamo insieme. All'inizio mi maltrattava. "Una donna", penserai, ma se sei uno zerbino, tutti si puliscono i piedi su di te e ti trattano come un rifiuto.
Guy assunse un aria meditabonda, un velo di tristezza offuscò per un attimo il suo sguardo.
- ...a mio padre sarebbe piaciuto molto.
- Credo che sia impossibile che a qualcuno non piaccia Onizuka. Beh, eccetto al Pelato forse...
- Chi?
- Il Vicedirettore, ma non lo chiamare così in pubblico perchè si arrabbia!
- Stai tranquillo, nessun problema.
- Hai già deciso chi portare alla festa?
All'improvviso udirono un rumore di passi molto frettolosi - Guyyyyyyyyy!!!!
Una ragazza dai capelli rosa corse verso di loro, saltando letteralmente addosso a Guy e abbracciandolo. - Ciao Mikoto
- Guy, ti ho cercato per tutta la base! Stasera c'è una festa all'Istituto Seirim, mi ci porti?
- Eh, il qua presente Yoshikawa mi ha già avvertito della festa.
- Eh? Ah! Ops, scusa, non ti avevo visto! Io sono Utsugi Mikoto, piacere!
- Ah, eh, io sono Noburu Yoshikawa sezione 4, 5° anno.
- Piacere! La ragazza sorrise.
- Allora stasera ci vediamo alla festa, per le 8.30. Mi raccomando la puntualità! Adesso ho da sbrigare alcune commissioni, ci vediamo!
- Ciaooo
- Ciao
Yoshikawa si allontanò dalla coppia. "Quindi stanno insieme eh? Allora erano vere le voci che si sentivano in giro."

Terra. Stati Uniti d'America. California.

Una Cresta bianca stava percorrendo velocemente la Route 66. Il clima era secco e caldo, sulla strada si formavano immagini illusorie denominate "Fata Morgana".
Victory City era ancora lontana molte miglia. Aveva tempo per osservare il paesaggio, d'altra parte i limiti di velocità erano molto stretti e non voleva provocare l'ira degli agenti americani. Il viaggio era stato tranquillo, senza problemi. Erano atterrati alla sede locale della 3G (sezione Nordamericana), da lì oltre il briefing e le solite raccomandazioni ("non mettere in pericolo vite umane, utilizza un basso profilo, ecc ecc", come se lui fosse un cadetto) gli era stato affiancato una compagna di viaggio, che adesso stava dormendo sdraiato al posto del passeggero. Aveva dovuto persino cambiare la disposizione interna del guidatore, la sua associata infatti con la guida a destra si trovava male.
Al posto di guida invece era presente un'ologramma, un distinto signore con barba e capelli bianchi. Ai superiori era sembrata la scelta migliore, anche se per quanto gli importavva avrebbero potuto mettere qualsiasi maggiorenne. Annoiato dal paesaggio, si prese un po' di tempo per rivalutare i dati in possesso dalla 3G su i suoi presunti "simili". Dalla descrizione sembrava fossero proprio Transformers, anche se adesso ignoravano la loro documentazione.
Forse sarebbe stato meglio chiedere direttamente alla CIA, al Settore 7 o al Pentagono, ma i rapporti tra le agenzie governative e la 3G non erano dei migliori: gli Americani non tolleravano l'influenza esterna nei loro affari di stato.
"Un po' come tra Autobots e Decepticons, solo che questo ha portato alla guerra. Non solo questo, ma è stato uno dei motivi."
Quindi, dovevano fare da soli.
La sua compagna si rigirò nel sonno, borbottando qualcosa. Non aveva protestato, ma aveva trovato l'aggiunta francamente inutile: sapeva quello che doveva sapere delle cultura americana, dell'ordinamento politico e della storia. Aveva passato i giorni passati a scaricare documentazione di ogni sorta, visionando centinaia di siti.
Ma quelli avevano insistito per la presenza di "un'agente esperto, sul campo, per coadiuvare la corretta riuscita della missione senza compromettere la segretezza".
In pratica, un'inutile palla al piede. Stava disperatamente tentanto di carpire informazioni sullo stato di servizio dall'agente, poichè i file di documentazione erano criptati con una chiave avanzata.
L'umana però sembrava estremamente abile nelle risposte evasive, e questo frustrava Withesaber.
Aveva persino preso in considerazione l'ipotesi di sondarle il cervello, ma non funzionava. Forse per via degli impianti cibernetici, celati all'interno del suo corpo.
Forse perchè quella zucca era semplicemente vuota.
Si ritrovò a rimpiangere la facilità di estrearre le informazioni dal direttore.
La ragazza si svegliò.
- Dove siamo?
- Settore 4B-8J. Direzione Est.
- In un gergo più comprensibile?
- Siamo sulla Route 66. Abbiamo passato Los Angeles da 30 minuti e 15 secondi.
- Va bien, j'ai arrive (vabbene, ho capito)
- Per non compromettere la riuscita della missione, suggerisco di attenersi all'Inglese Americano Standard, poichè... - VABBENE VABBENE ho capito. - ...non amo essere interrotto.
- Ed io non amo la tua pedanteria, Whitesaber. Mi fai
rimpiangere il buon Erik Fowler.
- Chi?
- Era il mio partner. Tanto tempo fa.
- Intendi il tuo compagno di accoppiamento?
- NO idiota, il mio partner di lavoro.
- Certe sottigliezze di voi creature organiche mi sfuggono.
Usate il solito termine per molteplici signficati.
Segui un lungo silenzio per alcuni minuti. Poi:
- Io non ho mai avuto un partner.
- Eh, non faccio fatica a crederlo.
- La mia funzione primaria è quella di ricognitore/esploratore. Ogni eventuale partner sarebbe stato una "palla al piede".
- Stai insinuando che io sia una palla al piede?
- No, lo sto chiaramente esprimendo. Tuttavia dobbiamo lavorare insieme.
- Sgrunt.
Sarebbe stato un viaggio MOLTO lungo. Decisamente.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Macross