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Autore: lunatica365    30/04/2013    2 recensioni
AU!Seblaine con Blind!Blaine
Cosa sarebbe successo se quella granita avesse causato più danni?
Piccola storia (808 parole) con un Blaine cieco e un Sebastian pieno di ricordi un anno dopo quello stupido scherzo destinato a Kurt.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anybody can be forgiven

 

Sebastian girò sulla sedia, stufo di studiare Chimica, e si voltò a guardare Blaine, seduto sul suo letto a riascoltare per l’ennesima volta la lezione di matematica, registrata quella mattina.
Sì, ascoltare. Perché per colpa sua e del suo stupidissimo scherzo di un anno prima, con cui avrebbe semplicemente voluto rovinare i vestiti di quella checca dell’ex-ragazzo di Blaine.
Invece non è andata come avrebbe sperato e aveva fatto del male a quell’unico ragazzo che era riuscito a rapirlo con i suoi occhi castani, che ora non potevano vederlo più. Aveva fatto male a Blaine, il suo Blaine.
Si sentiva così in colpa che in certe giornate arrivava a bere talmente tanto da scordarsi quasi il suo nome. E passava le serate allo Scandal, per non dover pensare a come aveva rovinato la vita a Blaine e a quanto odiava se stesso per questo.
Nei primi tempi il moro non poteva nemmeno sentir nominare Sebastian che gli montava una rabbia immensa e se solo lo avesse avuto accanto, il francesino avrebbe dovuto temere seriemente per la propria incolumità.
Col passare delle settimane però, e con tutte le migliaia di volte che Sebastian lo aveva implorato, se non di perdonarlo, almeno di non odiarlo, Blaine alla fine aveva ceduto. Lo sentiva nella sua voce, capiva quanto soffrisse per quello che gli aveva fatto.
Erano diventati amici e a Blaine sembrava non importare più che la colpa fosse sua. E Sebastian era così stupito e felice, non riusciva a crederci.
Lui c’era sempre per Blaine: quando Kurt partì per andare alla NYADA e Blaine sembrava avere un immenso bisogno di gelato, quando ebbero i primi problemi a causa della relazione a distanza, quando lo chiamò completamente in lacrime dopo aver tradito Kurt…
Sebastian era sempre pronto ad asciugargli le lacrime dalle guance e a promettergli che le cose si sarebbero sistemate, prima o poi.
Fu quando giunse il momento che mai e poi mai si sarebbe aspettato arrivasse, ma in cui aveva sperato tanto a lungo, che capì che non solo non lo odiava, ma lo aveva anche perdonato.
Il pomeriggio in cui Blaine lo baciò.
Era una giornata come tante altre in camera di Blaine: Sebastian gli stava rispiegando per l’ennesima volta come in francese gli aggettivi andassero coordinati ai nomi e non lasciati invariati come in inglese, quando si allungò all’improvviso verso di lui.
Le sue labbra si erano andate a scontrare con il suo naso, anziché contro il ben intuibile bersaglio, così si ritrasse imbarazzato, senza sapere cosa dire.
Inizialmente troppo stupito per formulare un solo pensiero, Sebastian era rimasto immobile. Appena si rese conto di quello che era successo, sorrise  felice e, prendendo il volto di Blaine tra le mani, lo baciò dolcemente.
Sebastian si riscosse da quei ricordi quando sentì la voce di Blaine.
- Mi scoppiano le orecchie se ascolto di nuovo la voce di questa arpia, lo giuro. - si stiracchiò e mise via il registratore e le cuffie. Batté la mano accanto a sé e sorrise - Vieni qui?
Sebastian fece un piccolo sorriso e lo raggiunse sul letto, sedendosi accanto a lui.
- Dai che quest’anno ci diplomiamo. - gli disse incoraggiante, attirandolo a sé per baciarlo.
- Così poi mi potrai finalmente portare a Parigi, no? - Sebastian fece un respiro profondo, chiedendosi che senso avrebbe portarlo a Parigi senza poterla vedere, ma gli accarezzò una guancia e disse
- Certo che si, dolcezza. Partiamo subito dopo i diplomi, lo sai che abbiamo prenotato il volo e che ho già avvisato i miei. -
- Giusto. Sei Mister Organizzazione, tu. - Blaine ridacchiò, prendendolo in giro e il castano sbuffò sorridendo.
Era da tanto tempo che Sebastian ci stava pensando, da quando avevano iniziato a stare insieme, ma non sapeva se rivelargli o meno i suoi pensieri. Gli accarezzò distrattamente la schiena, pensandoci su. Alla fine decise di parlare.
- Senti, Killer, ma come hai fatto a perdonarmi? - Blaine sorrise e gli rispose semplicemente alzando le spalle.
- Perché sei tu. - Sebastian distolse lo sguardo e mormorò.
- Io non so se lo avrei fatto. - Blaine scosse la testa e risalendo dal suo petto, gli poggiò una mano sulla guancia.
- Sei sicuro? - chiese come se sapesse già la risposta.
E allora Sebastian iniziò a pensarci seriamente: l’avrebbe perdonato se fosse stato al suo posto?
Guardò il ragazzo tra le sue braccia, con i ricci mori, gli occhi pallidi persi nel nulla e quelle labbra dannatamente morbide. Ma Blaine non era solo quello. Blaine era gentile, divertente, testardo ma anche dolce - a volte anche troppo, sosteneva Sebastian, ma sotto sotto non gli dava tanto fastidio quel suo ragazzo bisognoso ad ogni ora del giorno di coccole e duetti.
- No, hai ragione. Ti avrei perdonato. - disse infine, stringendolo a sé.



 




Buongiorno, cara gente :D
prima FF nel fandom di Glee e anche piuttosto triste direi xD spero con tutto il cuore di essere riuscita a rendere bene questi due cuccioli che amo con tutto il cuore e spero che la storia vi sia piaciuta! :3
Mi farebbe piacere avere una vostra opinione (anche piccola piccola <3)
Oh, e se trovate errori non esitate a farmelo sapere, perchè non ho un beta e parrebbe brutto lasciare così un testo con degli errori che potrebbero essere tolti ;)
lunatica365

  
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