Vento
Quello
doveva essere decisamente l’inverno
più freddo degli ultimi anni,tutto attorno era
candido,perfetto, bianco e lui,Dean
se ne stava li,seduto su una vecchia panchina fissando il cielo cupo
pervaso da
quella brezza, da quel vento. Ed i
suoi occhi verdi come smeraldi tendevano a confondersi e mescolarsi con
quel grigiore,come
grigia
era la sua anima
avvolta dall’incessante vento, pronto
ad intrappolare nel suo corpo quell’anima ferita e
consumata costellata come il cielo notturno, ma di sofferenze. E quel vento rendeva un tutt’uno Dean
e la sua
anima, li rendeva un unico essere li stringeva in un'unica essenza. Dean avrebbe voluto che quel
freddo vento smettesse di
avvolgerlo,smettesse di avvolgere la sua
anima,quell’anima che avrebbe donato ancora ed ancora pur di
riavere sua
mamma,pur di rivedere suo padre,pur di proteggere da tutto e tutti
Sam,l’avrebbe donata anche a lui,quel vento
affinché la portasse via con
se,affinché la portasse lontana rendendolo libero
dal dolore,dal male, dalla paura di perdere l’unica persona
rimasta in grado di
farlo sentire vivo,in grado di dare senso alla sua esistenza. Ma quel
maligno e gelido vento sembrava
voler
ostacolare il suo desiderio,come in una morsa lo avvolgeva,avvolgeva
ogni
singolo angolo di quella sua essenza,di
quella sua anima ormai buia,
buia come quel sentiero che
Dean percorreva da anni combattendo con ogni frammento
e brandello del
suo essere quel destino dannato che aveva deciso ingiustamente per lui
e la sua
famiglia. E Dean si sentiva debole, e lo invidiava con un pizzico di
amarezza
quel vento,si,
lo invidiava perché lui sapeva essere forte e spazzare via
ogni cosa, ogni male,ogni avversità e Dean avrebbe voluto
saper fare
altrettanto, e cancellare,spazzare via il dolore,la perfidia,la
sofferenza dalla
sua vita e da quella di Sammy voleva proteggere suo fratello, voleva
essere
anche lui così impetuoso come il vento
del gelido inverno. Chiuse gli occhi e si lasciò trascinare
da quel vento, quel vento
a cui tanto avrebbe voluto assomigliare e le lacrime fecero
capolinea sul suo volto,lacrime di rabbia,amarezza,odio verso se stesso
e verso
quel vento che era libero
e
forte in grado di annientare ogni cosa e di tenerlo schiavo,prigioniero in
una morsa della sua
dannata anima.
Lui
somigliava sola all’apparenza a quel vento
pensò Dean, perché lui era sempre
stato quello pronto a mostrasi forte pur di proteggere la famiglia,pur
di far
sembrare meno orribile disastrosa ed atroce la sua esistenza e quella
di Sammy
che non meritava un debole al suo
fianco. Somigliare al vento non era
abbastanza però lui doveva e voleva diventare vento
impetuoso. Se voleva, sperava, di trovare un modo per
riportare indietro sua mamma un giorno,rivedere suo padre, proteggere
Sam, si,
avrebbe dovuto continuare a lottare con tutte le sue forze ancora ed
ancora. Ed
una nuova lacrima fredda cadde dal suo viso.
“Dean
devi tenere duro e lottare,devi
andare avanti”
“Bobby..”
“Si
te stesso e combatti ragazzo!”
E
Dean non seppe rispondere solo altre
lacrime,lacrime di dolore, lacrime sinonimo di una forza che doveva
ritrovare,perché essere forti e lottare era
l’unico modo per guarire,
per liberare la propria anima per
diventare semplicemente vento.