Sopravvissuti ad un altro inverno,
questa è la baraonda dell'inferno,
vissuti nel passato, nessuna traccia di euforia,
nei tuoi occhi segni di follia.
Finestre aperte, sguardi vuoti e spenti,
bocche larghe e sorridenti.
Fiato sprecato nella nebbia mattutina,
parole al vento, disperse nella pioggia cristallina.
Riflessi in uno specchio rotto,
metto al cuore un altro cerotto.
Tendi la mano, con l'animo in subbuglio,
"Rimani" piano farfuglio.
Questa è paura, timore di perdere,
non ho più ideali da difendere.
Passi attardati in un pomeriggio afoso,
schiavitù di un presente disgustoso,
torturata questa mente. Maltrattata,
sprofondata negli abissi marini. Sfruttata.
Baciata questa bocca rinnegata,
tradita questa gioia anelata.