POZIONE
IRRESISTIBILE
Scritta da: Rhyssen.
Tradotta da: Artemide
Ho letto questa fic e mi è piaciuta tantissimo. Per chi
l' avesse già letta nella lingua originale (inglese) deve sapere che io l' ho
tradotta dalla versione in spagnolo, perciò è possibile che alcune piccole cose
non sia proprio uguali, perdonatemi per questo ^^.
Capitolo primo: Vino paradisiaco
Il vino
avvelenato dal cielo,
un
amore innaturale e un odio altrettanto innaturale.
Harry caminnava silenziosamente attraverso i terreni di
Hogwarts, dirigendosi verso la gufiera. Era da solo e lanciava sguardi cauti
dietro le spalle, nel silenzio della sua mente il dolce suono dell' erba sotto
i suoi piedi si amplificava una decina di volte. I nudi alberi della Foresta
Proibita formavano figure tenebrose e sinistre contro il cielo scuro della
notte, dandogli una sensazione d' incomodità.
Senza mantello dell' invisibilità si sentiva esposto e
vulnerabile, come se ogni ombra scappasse dal suo passo lasciandolo
perfettamente visibile sotto la luce della luna.. Aveva prestato il mantello a
Sirius, che continuava a nascondersi e aveva bisogno della protezione dell'
invisibilità più di lui.
Allora Harry aveva dovuto interrompere le suo gite
notturne, però questa notte non era riuscito a concigliare il sonno e aveva
deciso di inviare una lettera al suo padrino. Siccome Ron si era già
addormentato Harry uscì da solo.
L' aria della notte era fresca, profumava di rose e di
erba tagliata ed era tinta con le essenze aromatiche che emanavano gli esotici
fiori notturni della Foresta poco distante. Harry respirò profondamente,
assaporando il dolce profumo che rifletteva l' animo del bosco agitato,
stranamente rinfrescante e allo stesso tempo ascuramente seducente.
All' improvviso un forte luccicchio argentato alla sua
destra attirò la sua attenzione, sparendo velocemente così com' era apparso.
Harry guardò attentamente in quella direzione mentre sentiva un dolce sussurro
che confermava i suoi sospetti. C' era del movimento tra gli oscuri cespugli a
pochi metri da lui.
Presa la sua bacchetta e si avvicinò con cautela. Mentre
si stava avvicinando il cielo si schiarì un po' permettendo a un grosso raggio
di luce di passare, e Harry rimase con la bocca aperta quando i suoi occhi si
posarono sulla figura davanti a lui.
"Malfoy?"
La snella figura si mosse in risposta, e Harry captò un
il breve luccicchio argentato di occhi conosciuti che si voltavano a guardarlo,
coperta da un inusuale espressione di sorpresa.
Gli occhi di Harry si spalancarono nel momento che
scesero rapidamente sul corpo di Malfoy e per un momento rimase sensa parole
mentre lo guardava con genuino stupire .
La sua voce era debole quando le perole gli uscirono
dalle labbra.
"Malfoy, che cosa stai facendo 'nudo' ?"
****************
Voleva essere invisibile.
In piedi nel mezzo della notte, tra gli arbusti che
costeggiavano la Foresta Proibita che si perdeva nell' oscurità, si sentiva più
invisibile che mai. Il cielo vellutato lo avvolgeva mentre deboli raggio d'
avorio divolgavano vagamente attraverso l' oscuro manto della notte.
Però da un atro punto di vista, come quello dei gufi che
dominano il cielo era lungi dall' essere parte della notte che lo avvolgeva. I
suoi capelli biondi brillavano come argento liquido alla luce della luna e la
sua carnagione chiara era colorata da un splendore soppranaturale, quasi fosse
emanato dal suo interno ritagliando la sua figura contro la notte austera. Si
distaccva elegante e arrogante e non con l' attidtudine di chi è malato, ma con
l' aria unica di chi è diverso.
Le scarpe di Draco avanzavano lentamente sul fango umido
e l' erba scricchiolò in benvenuto come si avvicinava alla Foresta, raggiante e
pieno di vita nella tranquillità della notte. Con la amno destra prese
fermamente una boccetta che conteneva un liquido incolore, chiaro come il
cristallo, ma brillava opaco sotto il chiarore della luna.
Le sue dita delicate strinsero fermamente il piccolo
recipiente e osservò con attenzione il prezioso liquido mentre si avvicinava
furtivamente alla Foresta.
Era stato a lavorare su questa pozione in segreto
assoluto durante le ultime settimane, riunendo meticolosamente tutti gli
ingredienti necessari - Prendendoli dalla dispensa privata di Piton,
comprandoli da un losco personaggio ad Hogsmeade.
Non aveva mai conosciuto una pozione così difficile da
preparare - non capiva perchè si dovevano aggiungere determinati ingredienti,
però le istruzioni eano abbastanza chiare e le aveva seguite alla lettera. In
più di un occasione si era chiesto se valevano la pena tutti quei rischi e sforzi e ogni volta la
risposta era stata: sì.
Aveva poche aspirazioni nella vita e, a parte quelle che
le erano state imposte, ce ne era una che sorgeva dal profondo del suo essere,
il desiderio di essere invisibile. Sinceramente poteva dire che non era per
intenzioni voyeuristiche. Aveva desiderato questa abilità sin da quando era un
bambino e cuesto desiderio si era fatto più forte come usciva dalla
fanciullezza, indipendentemente dalle possibilità.
Tutto quello che desiderava era la cpacità di sparire per
un attimo, per nascondersi e essere se stesso. Voleva potersi avvicinare e
osservare le altre persone senza che loro lo notassero, scappare senza che
nessuno sapesse dove andava. Cero, essere invisibili aveva un mondo d'
opportunità - poteva fare molti scherzi e malefatte- però non erano questi le
ragioni per cui voleva così disperatamente l' invisibilità.
Durante l' estate aveva trovato un libro d' incantesimi
nella grande bibblioteca di suo padre. Era antico e logoro, così vecchio che i
numeri delle pagine erano in numeri romani.
Praticamente stava cadendo a pezzi, una cordicella si
sfilacciò, quando provò ad aprire il libro, facendo cadere tutte le pagine
perchè era l' unica cosa che le teneva in sieme. Rapidamente raccolse i fogli e
andò nella propria stanza a leggerli. Le pagine erano strappate e macchiate per
l' uso e non tutte erano numerate chiaramente perchè i bordi delle pagine si
erano deteriorati con gli anni, però se le era portate per esaminarle
attentamente e per suo grande diletto trovò una pagina stracciata e scolorita
che esponeva dettagliatamente una pozione per la Perdita Della Sostanza -
tombola.
L' incantesimo risultò estremamente difficcile - però
doveva essere un potente incantesimo delle Arti Oscure e se fosse stato tanto
semplice da farlo con un movimento di bacchetta, Draco avrebbe dubitato delle
sua autenticità, con grande dterminazione si arrangiò per riunire gli elementi
necessari per la parte finale della pozione, con l' eccezione di uno.
Una rosa nera selvatica. Era risultato l' ingrediente più
difficile da ottenere, aveva percoso tutti i negozi di fiorai di Hogsmeade alla
ricerca di una rosa nera non coltivata per mezzo della magia, aveva mandato
anche un gufo a Calyx e Corolla (la maggior impresa su ordinazione stabilita
con la posta gufo), però era più cara di quello che lui stesso si poteva
permettere, dato che quel tipo di rose si trovavano solo in Scozia in questo
periodo dell' anno. Finalmente qualcuno gli suggerì di cercare nella Foresta
Proibita, dove tutte le varieta di vegetazione fiorivano abbondantemente (così
come la fauna più selvaggia) particolarmente al calare della notte.
Così che ora era qui poco dopo la mezzanotte, avvicinandosi
alla Foresta con grandissima cautela, pregando inninterrotamente per riuscire a
trovare la rosa neranel limitare della Foresta e non essere obbligato ad
avventurarsi all' interno (Fin dal suo primo anno il bosco di notte glia veva
dato una grande paura).
La fortuna gli sorrise , il cuore battè quando i suoi
aguzzi occhi si posarono su un fiore scuro situato all' ombra del Piatano
Picchiatore. Facendo attenzione a non toccare l' albero, Draco si mise in
ginocchio e guardò con occhi socchiusi i petali della rosa dal colore quasi
indistinguibile da quello della notte. Le dita gli tremarono legermente mentre
alzava il fiore, sentendo le spine affilate ferirgli la pelle, quando con
grande attenzione la raccolse dalla terra con sorprendente facilità.
Togliendo la terra dal gambo staccato, Draco la portò
all' altezza degli occhi per vederla meglio - i vellutati petali di nero puro
catturavano catturavano la luce della luna, però non riflettevano
niente.Sorrise soddisfatto. La più bella rosa dipinta con il colore della
notte.Prima di mettersi al lavoro, ammirò per un momento il fiore perfetto che
teneva in mano. Gli servivano solo i petali e li rimosse con attenzione dallo
stelo(quasi satin nero contro le sue dita) e li lasciò cadere uno per uno
dentro la boccetta della pozione che aveva preparato con gli altri ingredienti.
Il liquido chiaro cambiò subito in cremisi - non c'erano
più tracce del nero della rosa, solo un rosso vobrante.
Era pronta, e doveva essere bevuta subito.
Non c'era più ritorno, non adesso, non più.
Draco respirò profondamente, chiuse gli occhi e prese la
pozione tutta in un sorso.
Bruciava. Bruciava come fuoco sotto la pelle, lacerando i
suoi nervi con una sensazione sconosciuta che lo fece cadere.
Sentiva il sangue di ghiaccio sotto la sua calda pelle,
onde di calore sopra le sue fredde vene.
Provò ad aprire gli occhi richiudendoli immediatamente
quando gli presero le vertigini oscurandogli la vista. Gli si rizzarono i
capelli in testa e tutto il suo corpo si incendiò con un improvviso caldo, come
un ustionante alito, facendogli rabbrividire la schena cancellando il gelo
iniziale come se nel suo sangue scorresse mercurio.
Il caldo era soffocante. Draco si chiese se questo era un
segnale che l' incantesimo stava funzionando e cercando a tentoni i bottoni
della camicia e con uno strappo aprì il colletto. Respirò più facilmente quando
la fredda aria della notte colpì la sua nuda e brillante pelle, calmando il
caldo che gli faceva male da dentro.
In uno scatto le sue dita aprirono i bottoni restanti e
la camicia bianca cadde a terra. Socchiuse gli occhi e alzò le mani davanti a
sè cercando di vedere se era diventato incorporeo, però un persistente ronzio
nella testa distrasse la sua attenzione. Un caldo pulsnte gli bruciava laddove
era ancora vestito ed era sul punto di svestirsi dalla cintura in giù, quando
un forte rumore di rami spezzati sotto i piedi lo fece bloccare a metà
movimento.
Qualcuno si stava avvicinando
*****************
Draco si volse e rimase faccia faccia con Harry, che
stava con la bocca aperta e una espressione di sorpresa nei suoi occhi verdi
che lo gurdavano fissi, increduli.
"Malfoy, che stai facendo 'nudo'?"
Una fugace espressione d' allarme attraversò il viso di
Draco, mparzialmente nascosto nell' oscurità. Si fece un breve e teso silenzio
prima che riuscisse finalmente a parlare.
"Riesci a vedermi?" Draco non riuscì a
nascondere lo sconcerto nella sua voce, che quasi combaciava con l' espressione
stupita di Harry.
Adesso Harry sembrò disgustato."Certo che riesco a
vederti. Il problema è che non vedo i tuoi vestiti dove dovrebbero essere. Che
stai 'facendo'?"
Malfoy si guardò con una mischia di costernazione e
incomprensione, tornò nuovamente a guardare Harry.
"Riesci veramente a 'vedermi'?" ripetè confuso
e, qualcosa d' inusuale per lui, confuso.
"Sei qui fuori nudo è difficile non vederti!"
Harry era arrabbiato, risoluto volse le spalle a Malfoy
"Mettiti qualcosa addosso, vuoi?"
"Non sono nudo." replicò Draco con tutta la
dignità possibile "Sono vestito dalla cintura ingiù se non te lo sei
accorto"
"Non, non me ne sono accorto e do' grazie a Dio per
questo" Harry fece una pausa e lanciò uno sguardo assassino a Draco, che
era occupato a chiudersi i bottoni della camicia senza rendersi conto che erano
messi male.
"Che diavolo stavi facendo, Malfoy, saltennando
nella Foresta atorso nudo nel mezzo della notte? Qualche danza tribale al dio
della luna? Sei impazzito?"Harry scosse la testa con finto sconcerto
"Ho sempre avuto dei sospetti su di te Mlafoy, però mai avrei pensato che
fossi così pazzo da correre per tutta Hogwarts nudo"
"Si perchè potrei incappare in Gazza, vero? Questa è
la sua specialità" disse sarcastico sfidando Harry con lo stesso sguardo,
mentre si aggiustava il colletto che era storto "Apprezzo la tua
preoccupazione Potter, ma puoi farmi il grandissimo favore di sparire
subito"
"Posso riferire" disse Harry tranquillo
"Si e anche dire che cosa ci facevi tu camminanado
per la Foresta a quest' ora della notte" rispose impaziente Draco. Era
ansioso di liberarasi di Harry al più presto possibile, perchè non aveva idea
di quanto tempo aveva a disposizione dopo aver preso la pozione prima che
questa facesse effetto, e avrebbe dovuto spiegare molto di più se Harry lo
avesse visto scomparire nell' aria davanti ai suoi occhi.
L' espressione di Harry non cambiò per niente
"Che stai facendo Malfoy?" chiese un altra
volta tranquillo. Sembrava più composto ora che Draco era completamente vestito
e apparentemente non aveva intenzione d' andare da nessuna parte senza la
risposta che cercava.
"Non sono fottuti affari tuoi Potter" sputò
Draco con tono minaccioso, ma percettibilmente disperato "Sparisci"
fece una pausa, poi continuò con il chiaro intento d' intimidire Harry "O
ti lancerò un incantesimo e non credere che non lo farò"
"E tu non credere che non mi vendicherò"Una
nota di rabbia si sentì nella voce di Harry, che socchiuse gli occhi cercando
di mettere bene a fuoco Draco nell' oscurità, perchè una nuvola aveva nascosto
la luna e misera luce che rimaneva sembrava bruma. Harry fece un passo avanti
tenendo fra le ditta la bacchetta.
Draco si tese, ogni singolo muscolo pronto per entrare in
azione. I suoi nervi erano alterati a causa della pozione che gli fluiva nel
sangue. Era un asensazione stranamente eccitante, in parte si era aspettato di
sentirsi etereo come un sogno, flottando in una nuvola e la sua forma fisica
evaporata. Ma quello che sentiva era completamente diverso, completamente nuovo
- si sentiva denso, totalmente immerso nel suo corpo come mai prima. I suoi
sensi erano affilati come la punta di una spada e il tenue mormorio della notte
egitata risuonava come un colpo assordante al pari dei battiti del suo cuore.
Si senrtiva strano e ...e male.
Draco indietreggiò, una sensazione d' inquietitudine
cresceva dentro di lui, un ansia e una paura selvaggia lo avvolgevano.Adesso la
cosa più importante nella sua testa era sbarazzarsi di Harry prima che
sucedesse qualcos' altro.
"Potter, ti giuro che se non.." cominciò con
voce arrabbbiata, quando d' immprovviso le nuvole si aprirono mostrando la luna
un latra volta. I suoi raggi perlati percorsero l' oscuro cielo notturno
cadendo obliqui sul viso di Harry illuminandogli i lineamenti con una pallida
luce innaturale e Draco si fermò di colpo.
Lo sfolgorante raggio di luce fulminò la sua mente senza
avvertimento. Non fu accompagnato da nessun dolore al contrario fu seguito da
un' altra sensazione sconosciuta, intensa e pura che svuotò completamente il
suo essere, un insieme d' incomodità e estasi allo stesso tempo. La vista gli
si anebbiò per un momento, pio riuscì ad infuocare di nuovo - distinse gli
alberi sul fondo, illuminati dalla luce della luna, e ...e Harry.
Harry stava fermo davanti a lui osservando nervosamente
il suo strano comportamento e l' unica cosa che Draco potè fare fu fissarlo
indifeso davanti alla dolorosa sensazione che
correva rapidamente nelle sue vene, divorandolo, lasciando la sua mente
scossa ma spaventosamente lucida, quasi ogni fibbra del suo corpo si fosse
arresa a quella nuova e terrorizzante sensazione che si era impadronita di lui.
L' orrore brillò negli aterriti occhi grigi di Draco che
persistevano fissi su Harry , con la luce della luna che gli cadeva sulle
spalle quasi perla liquida.
"Malfoy?" cominciò insicuro Harry e alzò la
mano per togliersi i capelli neri dagli occhi, però per Draco fu come se lo
avesse preso per la camicia obbligandolo ad avvicinarsi, senza propria volonta,
ad Harry.
Prima che Draco si rendesse conto aveva accorciato la
distanza tra loro con silenziosi passi. Prese tra le mani il viso spaventato
dell' altro ragazzo e nell' istante dopo stava baciando Harry, fortemente e a
piieno sulle labbra in maniera appassionata e totalmente disperata. Harry non
ebbe nemmeno il tempo di reagire che la sua protesta fu sommersa dalle labbra
di Draco sulla sua bocca, lo shock puro lo paralizzò per alcuni secondi
rendendolo incapace di muoversi. Le labbra di Draco bruciavano le sue,
baciandolo con il fervore di qualcuno che è caduto in una pericolosa dipendenza
e passò abbastanza tempo prima che la sua mente gli gridasse in mezzo alla
confusione DRACO MALFOY TI STA' BACIANDO! facendolo entrare in azione.
Spinse violentemente Draco lontano da lui, si coprì la
bocca con la mano mentre la dolce sensazione del bacio persisteva sulle sue
labbra.
"Malfoy!" gridò, completamente stordito e senza
fiato per l' intensità del bacio.
"Maledizione! Che cazzo pensi di star facendo?"
Harry raramente malediceva a meno che non sia estremanente necessario, e questa
situazione lo era. Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Draco vide che l'
orrore in essi era di gran lunga più grande del suo.
Draco aveva sulla faccia un' espressione di costernazione
e repulsione che impedì ad Harry di continuare.
Draco si vedeva miserabile e la sua espressione soffocata
parlò più di mille parole.. Guardò Harry fissamente, disgustato e incredulo.
"Che-che cosa è successo?" la sua voce era
tremula e senza espressione.
"Dimmelo tu" rispose Harry furioso, lo shock
inizile stava dando spazio all' indignazione "Che diavolo stai cercando di
fare Malfoy?"
"Io-io ti ho appena baciato?" chiese Draco con
la stessa voce traumatizzata.
"Sì, diavolo, che lo hai fatto!" il respiro di
Harry era veloce e superficiale mentre cercava di riacquistare un po' di
compostezza. Si appoggiò contro il tronco di un albero vicino, non si sentiva
molto fermo.
"Che cos' è questo?"
Draco sembrò non sentire la domanda di Harry "Questo
è disgustoso"
La voce di Draco continuava atona. Chiuse gli occhi,
sentendosi stramnamente composto malgrado il frenetico orrore che cresceva
dentro di lui. Sapeva che cosa era accaduto, ma non voleva pensarci nè voleva
assolutamente ricordarlo.
La rabbia incendiò le guancie di Harry.
"Disgustoso? Sei stato tu che mi sei saltato addosso
e mi dici che è disgustoso?" Harry sembrava non voler altro che strozzare
Draco, ma dato quello che era successo l' ultima volta che i loro corpi erano
stati in contatto ci ripensò. Furioso si passò il dorso della mano sulla bocca
"Sei rivoltante, Malfoy"
Draco era sul punto di rispondere una lunga protesta
colorata con parole molto espressive quando le parole di harry lo pugnalarono,
facendogli sentire una sconosciuta e dolorosa fitta interiore, molto simile
alla sensazioen che lo aveva colpito prima quando era successo quello che non
voleva ricordare.
CHE STA' SUCCEDENDO? CHE MI STA' SUCCEDENDO?
Questa domanda esigeva una risposta ma dovette aspettare.
Per il momento doveva affrontare un Harry livido che era sul punto di
strozzarlo da un momento all' altro e considerando il suo attuale stato di
stordimento Draco non era sicuro di poter combattere.
Cercò lo sguardo di Harry e nuovamente accadde, una
scarica elettrica gli attravversò il corpo, solo molto più intensa e penetrante
gli attraversò la pelle arruvandogli fino all' anima. Draco sussultò e un
soffice affanno gli sfuggì dalle labbra; ricordò la stessa bruciante sensazione
che lo stava minacciando. Poteva sentirsi cadere in quei freddi occhi di
smeraldo, il colore della giada balenava attraverso la sua mente, il colore del
desiderio, della passione, dell' odio, del bisogno e dell' orrore. Tutti legati
insieme in una corda attorno al suo cuore che lo trascinava vicino ad Harry, o
Harry vicino a lui...
VAI VIA DA QUI. ADESSO.
Con escalamazioe soffocata che souonava come
"Oddio", Draco distolse furiosamente lo sguardo da Harry, sentendo un
dolore sordo lacerarlo nel farlo, e prima di dimenticarsi quello che doveva
fare si girò e si diresse nella direzione opposta. Non s preoccupò di
nascondere il suono dei suoi passi e, senza voltarsi indietro, corse il più
veloce possibile che le sue gambe gli permettevano.
Harry rimase in piedi senza capire, confuso, guardava
fisso Draco mentre il ragazzo girava velocemente sui tacchi e se ne andava.
Starano pensò confuso, cadde in ginocchio sull' erba e racclse un oggetto che
brillava alla luce della luna.
Era una boccetta di vetro completamente vuota, eccetto
per dei segni di un liquido rosso vibrante, che a prima vista sembrava sangue
anche se Herry non credeva che lo fosse veramente.
Tuttavia il calore del bacio formicava le sue labbra e
Harry scosse la testa completamente sconcertato. Draco Malfoy era l' ultima
persona che si sarebbe aspettato di baciare in tutta la sua vita. Si accigliò.
'Oh, questo è assolutamente malato. Malfoy più di tutti'.
Aveva avuto abbastanza sorprese per una notte decise di
tornare alla torre dei Griffondoro, prima che succedesse qualcos' altro di
strano che gli impedisse di arrivare completamente illeso. 'L' unica cosa che
sò e che se diventerò pazzo o svilupperrò una qualche malattia cronoca nei
prossimi anni' pensò lugubre 'sarà per colpa di questo'.
Mise la bacchetta
nella borsa, con la lettera per Sirius completamente dimenticata, e ritornò
ritornò lentamente alla torre dei Griffondoro, dove in silenzio salì al
dormitorio e si mise a letto. Però fu solo molto tempo dopo essersi coricato
che il sonno lo vince.
**************
ODDIO, CHE COSA E' SUCCESSO? ODDIO
Le parole gli si accavvallavano nella testa come un
mantra febbrile.
Draco chiuse glu occhi mentre entava velocemente in
bagno, chiudendo di colpo la porta senza preoccuparsi di svegliare qualcuno. Il
peggio era che la sua mente era stata sveglia elucida durante tutto l'
incidente, così che non poteva discutere di essere stato confuso, sebbene il
suo corpo fosse angosciato - con una starna e irreale agonia, come se lo
perseguitasse il ricordo di un terrifficante incubo.
Si lavò i denti cinque volte per levare dalla bocca il
sapore di Harry, fino a che gli fecero male le gengive cominciando a
sanguinare. Il sapore metallico del sangue sulla lingua lo svegliò dai suoi
pansieri, facendo affiorare di nuovo la sensazione di panico.
'Che cosa è successo?'
Sapeva maledettamente bene che cosa era successo.
Aveva baciato Harry Potter, questo era successo. Il
ricordo lo faceva nauseare, sebbene nello stesso tempo, nel profondo, un aparte
di se stesso anelava il perverso e proibito piacere di farlo di nuovo.
'Che cosa è andato storto. Perchè la pozione non ha funzionato
come doveva?'
Con la lingua ferita e formicante per il dentifricio alla
menta, tornò al domirtorio, cercò il vecchio libro e lo portò con se alla sala
comune dei Serpeverde. Era buio e faceva freddo, così come si sentiva in questo
momento. Puntò la bacchetta sul camino. Questo s' incendiò con un crepitio di
fiamme arancioni e sebbene il caldo si diffuse calmandolo non dissipò la fitta
persistente che continuava a tormentarlo: il dolore del bacio.
Si sedette per terra appoggiandosi ad un lato della poltrona
e aprì il libro, sciogliendo distrattamente il nodo che aveva fatto con la
corda. Cercò la pagina dove si distillava la pozione per la Perdita Della
Sostanza e si ritrovò a guardare la lista degli ingredienti. La scorse
attentamente con il dito indice, ripetendola mentalmente così come la indicava
il libro. La pozione era stata preparata alla perfezione.
I suoi occhi aguzzi seguirono il suo dito fino alla fine
della pagina e notò un' annotazione che non aveva visto prima, ed era sicuro
che non c' era l' ultima volta che aveva guardato.
Però adesso era lì, scritta con uno sbiadito inchiostro
azzurro scuro.
Draco si chinò di più strizzando gli occhi, la scrittura
corsiva era leggermente cancellata, però la frase scritta in latino si leggeva
chiaramente.
TRACIT ET FATI LITORA MAGNUS AMOR.
La guardò fisso sbattendo le palpebre incredulo, prese il
libro e frenetico verificò le pagine, però a causa dell' uso eccessivo, i
numeri delle pagine erano troppo sbiaditi per essere compresi. Tutto il suo
corrpo si irrigidì per un brivido freddo, che lo riempì di un profondo terrore
quando si rese conto della frase
UN GRANDE AMORE PUò ATTRAVERSARE I LIMITI DEL DESTINO.
Fissò il libro, gli tremavano le mani. Una pagina dettava
Pozione Per La Perdita Della Sostanza con un apiccola descrizione con la pagina
seguente che ne distillava il procedimento. Però qualcosa era definitivamente e
innegabilmente sbagliato.
La frase in latino, la strana sensazione, questo - questo
'sentimento'.
All' improvviso comprese. La violenta comprensione
attraversò la sua mente come lame di vetro.
'No, non poteva essere'
Non era una pozione per la Perdita Della Sostanza, in
qualche modo aveva mescolato le pagine quando aveva raccolto il libro - invece
di quella pozione aveva preparato una...una...
In questo momento non era nemmeno capace di ricordare un
imprecazione, per il forte impatto della consapevolezza di cosa aveva preparato
e che si era autoinflitto.
"Cosa ho fatto?" mormoro terrorrizzato, però
aveva ancora più paura della risposta.
Questo è il primo cap, COMMENTATE per favore almeno mi
darete la forza e la volontà per continuare.
Vi avviso già da subito siccome i cap da tradurre sono
molto lunghi aggiornerò la storia molto lentamente, fino adesso ho tradotto
solo 4 cap su17 sighT.T!
Spero comunque di poter andare avanti velocemente adesso
che la scuola è finita e ci sono le vacanze ^^!!
CIAO ALLA PROSSIMA
Hepona