Sophie era una giovane ragazza di appena sedici anni, era semplice, il suo modo di fare, di vestire, solitamente non le piaceva dare troppo all'occhio a nessuno, si rinchiudeva nel suo mondo e le piaceva fantasticare sulle persone che la circondavano. Lei aveva dei lunghi capelli castani, chiari, la pelle biancastra e le guance ricoperte di lentiggini, con labbra rosse e carnose. Ha avuto una dura infanzia, la mamma aveva preso una brutta strada dopo la morte del padre, aveva cominciato a bere e frequentare locali loschi quasi ogni sera, non ha mai avuto un buon rapporto con nessuno se non con sua sorella, Stephanie, una giovane donna, oramai sposata e con dei figli. Aveva sostituito l'assenza della mamma per molti anni, cercando di prendersi cura di lei nel migliore dei modi, Sophie raccontava alla sorella tutto ciò che le capitava, sapeva che lei l'avrebbe sempre compresa. A scuola non aveva mai legato con nessuno, quindi l'idea della madre di trasferirsi non le dispiaceva..

Era il quattro ottobre del duemilasette, una mattina come tutte le altre, Sophie viene scaraventata dal letto alle sette del mattino, lei e la madre si erano appena trasferite a Nashville, la genitrice dellla piccola aveva deciso che la loro vita doveva cambiare, non voleva più fare uso di stupefacenti e voleva dare alla figlia una vita felice, con un padre che poteva colmare tutti i vuoti della figlia adolescente, non voleva che ella si vergognasse della madre per le sue condizioni. Era un pò goffa, i suoi modi di fare non erano molto galanti, anzi tutt'altro, era la tipica donna di strada. Sophie, nonostante tutto, non odiava la madre per questo, anzi, cercava di comprenderla, dopo tutto la morte di suo marito l'aveva scossa moltissimo. I suoi genitori si erano sposati oramai da vent'anni, ma nonostante tutto la loro voglia di amarsi non finiva mai, si svegliavano ogni mattina con il sorriso sulle labbra, non avevano mai rancori tra di loro, si dedicavano tutti i sabato sera per andare fuori a mangiare una pizza, o un buon gelato, poi beh, il bacio del buon giorno e della buona notte non mancava mai, secondo Sophie ogni volta che si incontravano in quel letto avevano stretti rapporti sessuali, una coppia così innamorata non poteva non avere un minimo attrazione fisica. Lei fantasticava molto sotto questo aspetto.. Ad ogni modo, era la prima mattina che si svegliava all'alba di Nashville, era un piccolo paese tranquillo, a volte monotono, ma molto appagante.

Scesa dal letto, Sophie, infila le sue morbide cabatte, prende il suo accappatoio, e si dirige in bagno per una rilassante doccia nel nuovo bagno della nuova casa. Era appena stata ristrutturata dai vecchi proprietari che poi, per qualche capriccio, hanno venduto la casa per andare alle Maldive. Tutto aveva uno strano odore, sicuramente diverso dalla topaia in cui abitava prima, ma le piaceva, sapeva di nuovo, sperava che anche la sua vita avrebbe cominciato a prendere lo stesso gusto. Finita la doccia, asciuga il suo corpo nudo davanti allo specchio un pò appannato, era perfetto, snella, alta abbastanza, dei piccoli piedi, seno prosperoso e mani non troppo grandi, con gracili dita.. si asciuga lentamente, passando le mani su tutte le parti del corpo, si accarezza dolcemente, e indossa gli abiti che si era scelta la sera prima, scende in cucina e trova la mamma che le da un bacio sussurrandole un affettuoso buongiorno, non lo faceva ormai da anni. Le aveva preparato la colazione, la ragazza era parecchio affamata, per questo aveva mangiato tutto il cibo con parecchia fretta, avendo una piccola conversazione piacevole con la madre, le aveva chiesto come si trovava nella nuova casa e Sophie le rispose compiaciuta.

Questo doveva essere il suo primo giorno di scuola nel College di Nashville, era felice all'idea di andare in una nuova scuola e di conoscere gente nuova, sperava di legarsi a qualcuno, cosa che prima d'ora non era mai riuscita a fare. Preso lo zaino, mentre era sull'uscio di casa la madre la richiama e le fa un paio di raccomandazioni, anche questa era una novità per lei, e rimane sorpresa. Si incammina verso la scuola che dista a pochi passi dalla sua nuova casa e arrivata a destinazione si trova davanti ai suoi occhi un enorme edificio con gente passeggiava nel cortile con alcuni libri in mano. Attraversa impacciata la stradina che portava al portone della scuola, si rende conto che molta gente le tira occhiate, quindi abbassa il dolce viso a terra e aumenta il passo, non accorgendosi che chiunque la guardasse si stupiva della sua bellezza. Entra nella scuola, anche li tutto sapeva di nuovo, non sa esattamente dove andare, sa solo che quando si era iscritta le avevano detto che sarebbe dovuta andare nella 2C, dopo aver vagato un pò per la scuola, trova l'aula che tanto aveva cercato, era ancora vuota, effettivamente era ancora presto, cosi prende lei un banco qualsiasi. Si posiziona a lato, vicino alla finestra nelle pancate centrali, in modo che non fosse presa di mira da nessuno, nè dai professori, nè dagli eventuali compagni stronzi che le potevano capitare.

La campanella suonò, nei corridoi comincia a passare tantissima gente, e lei si innervosice un pò, per prima nella classe entra una ragazza dai capelli neri e folti, la pelle biancastra come la sua, e gracile, si siede accanto a lei, le sorride e subito cominciano a parlare:

"Ciao io sono Lara, piacere, sei nuova?"

"Ah..ciao, mi chiamo Sophie, mi sono trasferita qui ieri" rispose lei.

"A scuola oramai tutti conoscono il tuo volto, e pensare che ci sei dentro da cinque minuti, sei forte" afferma la ragazza che appena aveva conosciuto.

Da quel giorno Lara e Sophie si frequentavano ogni pomeriggio, si erano scoperte l'una con l'altra, e la piccola ragazza insicura era diventato un cavallo da battaglia, la sua nuova amica le aveva fatto scoprire cose di se che nemmeno conosceva, le aveva fatto capire che tutte le sue sofferenze passate erano solo motivo per diventare un'adolescente forte e piena di carattere.

Passarono mesi, e Sophie diventò popolare nella scuola insieme alla sua nuova coetanea, camminava sicura di se nelle mura dei corridoi, come se quel posto era diventato il suo posto.
Mentre Sophie diventava la ragazza piu popolare della scuola, aveva conosciuto Mark, un ragazzo scolpito, biondo, alto, bello.. Erano diventati migliori amici, spesso dopo la scuola si incontravano a casa di uno o dell'altro per studiare.
C'era una forte affinità tra i due giovani, ridevano e scherzavano come bambini, amavano trascorrere il tempo insieme, tanto che dopo alcuni mesi si erano accorti di essere arrivati un pò più in la di una semplice amicizia.

Erano a casa di Mark, dovevano studiare biologia, il giorno dopo avrebbero avuto il test, peccato che quel giorno i libri e le ricerche non erano la loro attrazione principale, bensi loro erano la propria attrazione. Per la prima volta in tanti mesi stavano studiando nel lettone dei genitori del ragazzo, quando ad un tratto, si guardano dolcemente negli occhi, fanno cadere i libri a terra, e si lasciano andare in un lungo bacio pieno di passione. Poco dopo, la mente perversa che da tanto Sophie aveva tenuto nascosta si stava facendo sentire. Fa scendere le sue mani nei fianchi del giovane ancora vergine, per arrivare ai pantaloni, sbottona un pò impacciata il tutto e lo lascia cadere a terra, lui fa lo stesso, nessuno dei due oppone resistenza, continuano a baciarsi, ora ansimano, si accorgono che devono affrettare tutto perchè non riescono piu a trattenere le loro voglie sessuali. Quasi si strappano le maglie di dosso, e le lanciano a terra, si fiondano sotto le coperte, e si tolgono anche le altre misere vesti rimaste sul corpo dei due. Il ragazzo comincia ad abbassarsi verso la parte delicata della giovane, lei ansima, lui cerca di far provare il massimo piacere alla ragazza muovendo la lingua delicatamente su..e..giu..destra..e manca... lei apprezza, fino ad arrivare a gemere dei piccoli urli di piacere, quindi decide di fare cambio. Si abbassa nel letto, e prende il grande membro del giovane, si era già indurito per i piccoli movimenti che avevano fatto prima di cominciare a spogliarsi, ma poco male, la ragazza lo afferra da sotto, e se lo porta alla bocca giocandoci un pò. Il ragazzo apprezza , mentre lei continua a fare il movimento ondulatorio, senza fermarsi, cerca di usare sia le mani che le grandi labbra, muovendo all'interno anche la lingua, il maschio gemita, cerca di afferrare il cuscino per avere un punto di forza, la ragazza nota che sta per arrivare al culmine del piacere e rallenta un pò, lui si calma, e lei continua, pensava di non essere in grado a fare una cosa simile, ma il ragazzo sembrava mostrare il contrario, mentre lei fantasticava sul piacere del partner sente che lui era arrivato all'apice del godimento, qualcosa di caldo le stava ricoprendo la bocca, mentre la guarda soddisfatto le sorride, la fa tornare su, tra le sue braccia.