La vita di città dona molte opportunità
e le persone che la popolano si adeguano alla realtà.
Lunghe strade serpeggiano in città
percorse da migliaia di auto, che,
lasciano invariata la vera infelicità.
E come i marciapiedi pieni di volti sconosciuti segnati dal proprio destino.
Dura è la vita di questo amletico cammino.
L'altalena della Felicità
Andrew all'apparenza è un ragazzo come tanti, vive la sua vita spensierata e non manca di nulla.
Le sue giornate iniziano sempre quando varca la soglia del suo appartamento; davanti a lui non c'è nulla di speciale, solo la fermata di un pullman. Il pullman che, quando arriverà, lo porterà verso la scuola.
Ogni giorno si domanda se c’è qualcosa che gli altri non hanno ancora fatto e che possibilità ci sono per lui proprio come fanno il resto dei ragazzi di oggi: quanti vogliono saper suonare una chitarra o quanti vogliono sentirsi grandi e importanti.
Andrew non rispecchia nessuno di questi ragazzi: lui vuole soltanto il bene comune, quello che nessuno può togliere ed è quello che si dovrebbe avere fin dalla nascita. Andrew vuole la felicità.
Felicità è la parola che tutti noi conosciamo e probabilmente cerchiamo, la desideriamo. Lui l'ha cercata meglio di tutti...e l'ha trovata.
Lezione dopo lezione, la giornata vola via, si fanno le tre e prende l’autobus per tornare a casa e ben pochi dettagli si vedono durante il cammino o meglio, lui non li vede; non gli interessano.
Ormai, Andrew ha visto e rivisto quei dettagli durante ogni suo ritorno da scuola, è tutto così monotono ai suoi occhi.
Un giorno, però, iniziò a sedersi su una delle panchine del parchetto poco distanti dal suo appartamento e capì che quel posto, inizialmente insignificante, si era trasformato nel posto dei suoi desideri.
Da quel giorno passò le sue giornate lì, seduto sulla panchina di fronte ad un’altalena colorata d’azzurro e con una stella disegnata sul palo destro.
Fu l'inizio di un cammino che ben presto si fece più acceso.