You
Are My
Sunshine
by Irene Adler
Ti
allontani da me, per l’ennesima volta, varcando
il confine del villaggio dopo avermi rivolto, nuovamente, quel sorriso
tanto
radioso con il quale tenti continuamente di rassicurarmi.
“Non
ti preoccupare, riporterò indietro
Sas’ke!Fidati di me!”
Quante
volte … quante volte hai ripetuto questa
frase? Quante volte i tuoi occhi si sono specchiati nei miei, cercando
di confortarmi
e supplicarmi di credere in te?
Per
anni non ho fatto che fissare la profondità delle
tue iridi cerulee in cerca di conforto, di certezze che il tradimento
di Sasuke
aveva estirpato dal mio essere con tanta brutalità da
ferirmi profondamente nel
mio essere.
All’inizio
era così. Affidavo a te le mie speranze
perché eri l’unica persona che avesse la forza di
reagire, l’unica che sembrava
avere la determinazione necessaria per cambiare quel crudele destino
che aveva
smembrato il nostro gruppo. Eri l’unico che poteva riportare
a casa il mio
Sasuke-kun e mi aggrappai disperatamente a quel tuo giuramento il
giorno stesso
della partenza per andare a recuperarlo. Mi aggrappai senza riserve a
quelle
tue parole, nonostante non fossi che un ragazzino, un semplice genin.
Perché
mantenevi sempre
le promesse che facevi, a qualunque costo.
Ritornasti,
senza di lui.
Il
mondo mi crollò addosso, ma tu, ferito e in un
letto d’ospedale, rinnovasti la tua promessa con
più convinzione, chiedendomi
di riporre nuovamente fiducia in te.
“Ancora
una volta Sakura-chan, credi in me ancora
una volta!”
Lo
feci.
Perchè
Naruto Uzumaki manteneva sempre le
sue promesse e io, scioccamente, credevo ancora che ogni
cosa potesse essere sistemata, che Sasuke sarebbe tornato con noi.
Gli
anni passarono e la medesima, patetica scena si
ripeté più e più volte.
I
tuoi occhi azzurri [sempre gli stessi, nonostante
tu crescessi] fissavano i miei verdi [ancora così ingenui],
finché non mi voltavi
le spalle per adempiere a quella promessa fatta da ragazzino.
Io
continuavo ad amare Sasuke, quel Sasuke
misterioso e competitivo sempre pronto a combattere e umiliarti quando
eri
appena diventato genin; eppure, con il tempo, qualcosa
irrimediabilmente era
cambiato.
[I dreamed
I held you in my arms,
but when I woke dear, I was mistaken,
and I hung my head and cried]
Un
tempo mi svegliavo, il cuscino stretto al petto,
con le lacrime che mi appannavano gli occhi per la mancanza di Sasuke.
Piangevo,
piangevo in silenzio, nascosta dall’oscurità della
notte, soffocando i miei
singhiozzi solitari nelle lenzuola; poi mi ritornavano alla mente le
tue parole
di conforto, il tuo sorriso così rassicurante da infondermi
speranza e riuscivo
a ritrovare la calma, addormentandomi serenamente.
E
intanto tu non facevi che partire, per poi tornare
settimane dopo, [da solo, di nuovo] gravemente ferito, per poi passare
le due,
tre settimane successive in ospedale.
Ti
venivo a trovare ogni volta e appena mi vedevi i
tuoi occhi si socchiudevano e io potevo leggervi la tua amarezza per
l’aver
fallito, per aver mancato ancora una volta a quella promessa tanto
importante.
“Credi
in me Sakura-chan!Ti riporterò Sasuke!E’ una
promessa!”
E
io ti credevo o almeno fingevo di farlo.
Perché
Naruto Uzumaki, promettente chunin del
villaggio della Foglia, manteneva sempre le sue promesse …
ma a tutto c’era un limite.
Tu
ripartivi e mi lasciavi di nuovo sola, nella
speranza di riuscire finalmente a riportare indietro il compagno che,
ormai,
non esisteva più.[Era morto Sasuke-kun, da tempo ormai]
Più
il tempo passava e più mi rendevo conto che ciò
che mi faceva sussultare la notte, svegliandomi di soprassalto con un
dolore al
petto, che poi si cristallizzava in lacrime silenziose, non era il
timore di
non rivedere mai più Sasuke, ma era il terrore di perderti
per sempre, di non
poter più rivedere il tuo viso e il tuo sorriso per colpa
del mio egoismo.
Del
mio egoismo, perché ormai avevo capito che tu lo
facevi solo per me.
[You told
me once dear you really loved me
that no one else could come between]
Il
tempo è passato per entrambi.
Hai
compreso fin troppo bene la realtà dei fatti da
molto tempo [Sasuke-kun è morto … non
tornerà mai più], ma vai avanti per
inerzia, perchè ti ostini a credere che io l’ami
ancora.
Ormai
sono passati anni da quando eravamo dei
ragazzini, da quando tu, combina guai dodicenne etichettato dalla gente
come mostro,
non facevi che dimostrare il tuo affetto per me in maniera
così palese da
risultare a volte ridicola; da quando io, ragazzina superficiale e un
po’
saccente, non avevo occhi che per il bello e dannato Sasuke Uchiha.
Molte
cose sono cambiate da allora, tranne l’amore
incondizionato che nutri nei miei confronti.
Mi
ami ancora e non hai mai smesso di farlo da
quella volta di tanti anni fa che ti dichiarasti a me, in modo
così plateale da
farmi arrossire di vergogna davanti a tutte le persone che ci stavano
intorno.
Lo
posso vedere da ogni tuo sguardo, da ogni tuo
gesto, da ogni tua parola; dettagli infinitesimali che colgo ogni volta
che mi
stai accanto.
Nello
stesso tempo riesco a cogliere il dolore che
provi a reprimere i tuoi sentimenti, la determinazione con la quale lo
nascondi
credendo che in qualche modo possa ferirmi.
Ma
io sono stanca Naruto; stanca di soffrire e di
vederti soffrire.
Tu
mi ami e io, con il tempo, ho scoperto di
ricambiare, ma quella sciocca promessa che un tempo ci teneva legati,
ora non
fa che dividerci.
Non
posso più sopportarlo; devo parlare, anche a
costo di spezzare quel precario equilibrio che si è creato
fra noi.
“Naruto!”
Chiamo
il tuo nome e ti fermi, la tua veste candida
mossa dal vento, per poi voltarti verso di me.
Ancora
una volta i tuoi occhi incontrano i miei,
ancora una volta il tuo sguardo vuole darmi speranza [Non serve
più … non ho
più bisogno d’illusioni] e il tuo sorriso compare
provvidenzialmente per
rassicurarmi.
Quel
sorriso che ho imparato ad amare per la sua
dolcezza e non per la promessa che si prefiggeva di mantenere.
Quello
sguardo che amo perché, ogni volta, mi
rassicura che tornerai da me, non che riporterai indietro il fantasma
di ciò
che, una volta, era il nostro compagno di squadra.
Non
ho più intenzione di vederti soffrire per
qualcuno che, entrambi, sappiamo ormai morto. non ho più
intenzione di vederti
ritornare al villaggio in fin di vita, per colpa di una promessa
strappata da
ragazzino.
“Non
preoccuparti, stavolta riporterò indietro
Sasuke!”
Stavolta
no, non voglio sentire le tue parole.
Perchè
Naruto Uzumaki, Rokudaime del Villaggio della
Foglia, mantiene sempre le
promesse,
ma questa promessa non vale più la pena di essere mantenuta.
“Basta
Naruto!”
La
mia è una supplica decisa, pronunciata con un
tono lievemente isterico che sa di pianto.
Tu
non te l’aspettavi e sgrani i tuoi occhi blu, che
da tempo sono tutto ciò che bramo, fissandomi per un
istante, confuso.
“Sakura-chan,
stavolta ti prometto che …”
“Basta
con le promesse! Basta, ti prego!Rimani qui!”
Non
voglio più vivere di promesse.
Socchiudi
gli occhi e torni sui tuoi passi,
fermandoti davanti a me, cercando spiegazioni con lo sguardo.
E
nuovamente i tuoi occhi sondano la profondità dei
miei, chiedendo spiegazioni che le mie labbra mai pronunceranno, per il
semplice fatto che non potrei trovare parole per esprimerle.
[You are my
sunshine, my only sunshine
you make me happy, when skies are gray,
you'll never know dear, how much I love you,
please don't take my sunshine away]
Naruto,
tu mi dai la forza di andare avanti e vivere
la mia vita fino infondo.
Tu
sei la luce che ha dissipato l’oscurità che
attanagliava il mio cuore; sei quel sole che continua a brillare e
ravvivare le
mie giornate, nonostante il cielo sia coperto da dense nubi plumbee.
Se
te ne vai ancora una volta, come farò?
“Sakura-chan
…”
Sento
le tue braccia che improvvisamente mi cingono,
che mi avvolgono con dolcezza, mentre il tuo cuore batte
all’impazzata contro
la mia guancia.
Non
serve più che tu mantenga quella promessa!
Io
ti amo con tutto il mio cuore … quindi … ti
prego, non lasciarmi più sola.
Non
andartene!
Un
sospiro mi sfiora la fronte, mentre il tuo
abbraccio si scioglie e la tua mano mi sfiora con dolcezza i capelli.
“Non
vado da nessuna parte Sakura …”
Fronte
contro fronte, il tuo è poco più di un
sussurro, ma mi basta.
Il
mio cuore si riempie di sollievo e stavolta sono
le mie braccia a stringerti forte, mentre le lacrime mi appannano la
vista.
Ora
non dovrò più osservare le tue spalle mentre te
ne vai, non dovrò più pregare ogni notte perche
tu possa tornare incolume, non
dovrò più vederti soffrire.
Potrò
dimostrarti quanto tengo a te.
“Ti
amo, Naruto!”
I
tuoi occhi sondano le profondità dei miei, poi le
tue labbra si posano sulle mie, per un istante.
“Non
lasciarmi …”
“Rimango
qui Sakura, qui con te …”
“Per
sempre?”
“…
si, per sempre”
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Bene
… non so come mi è saltata fuori questa
song-fic … stavo ascoltando “You are my
sunshine” e le dita si sono mosse da
sole sulla tastiera^^
Quando
l’ispirazione arriva non posso ignorarla,
anche se mi spinge a scrivere una NaruSaku nonostante sia una SasuSaku
convinta!
Sono
abbastanza soddisfatta di questa ff, a parte
per il finale…vabbè tutti i finali che scrivo non
mi convincono mai XD
Spero vi sia piaciuta!
Sono ben accette critiche e consigli,
Mi
raccomando, recensite^^
Kisses,
Irene Adler